Aggregati ai prezzi dell’anno precedente
Rappresentano la misura in volume degli aggregati costruiti sulla base dei prezzi
dell’anno precedente. Dal concatenamento delle variazioni annuali calcolate sulle
serie ai prezzi dell’anno precedente si ottiene l’indice a catena.
Aggregati economici
Le grandezze sintetiche che misurano il risultato d’insieme delle operazioni svolte
da tutte le unità economiche del sistema; vi sono due tipi di aggregati:
· aggregati legati direttamente alle operazioni del sistema dei conti (la produzione
di beni e servizi, i consumi finali, gli investimenti fissi lordi, i redditi da
lavoro dipendente, ecc.
· aggregati che rappresentano saldi contabili (il prodotto interno lordo, il risultato
lordo di gestione, il risparmio nazionale, ecc.). Gli aggregati che rappresentano
saldi possono essere espressi al lordo o al netto degli ammortamenti.
Aggregati in livello concatenati
I dati relativi alle valutazioni reali ottenute con il metodo del concatenamento
vengono presentati attraverso le serie in livello concatenate rispetto all’anno
2000 fissato come quello di riferimento. Queste serie sono ottenute moltiplicando
l’indice a catena con anno di riferimento 2000 (2000=1) per i valori correnti dell’anno
2000 di ogni singola serie.
Amministrazioni pubbliche
Il settore che raggruppa le unità istituzionali le cui funzioni principali consistono
nel produrre per la collettività servizi non destinabili alla vendita e nell’operare
una redistribuzione del reddito e della ricchezza del paese. Le principali risorse
sono costituite da versamenti obbligatori effettuati direttamente o indirettamente
da unità appartenenti ad altri settori. Il settore delle amministrazioni pubbliche
è suddiviso in tre sotto-settori:
· Amministrazioni centrali che comprendono l’amministrazione dello Stato in senso
stretto (i ministeri) e gli organi costituzionali; gli enti centrali con competenza
su tutto il territorio del paese (Cassa depositi e prestiti, Anas, Cri, Coni, Cnr,
Cnel, Istat, Isae, ecc.);
· Amministrazioni locali che comprendono gli enti pubblici la cui competenza è limitata
ad una sola parte del territorio. Sono compresi: le regioni, le province, i comuni,
gli ospedali pubblici ed altri enti locali economici, culturali, di assistenza,
le Camere di Commercio, le Università, gli Ept, ecc.);
· Enti di previdenza che comprendono le unità istituzionali centrali e locali la
cui attività principale consiste nell’erogare prestazioni sociali finanziate attraverso
contributi generalmente a carattere obbligatorio (Inps, Inail, ecc.).
Ammortamento
Perdita di valore subita dai capitali fissi (macchinari, impianti, mezzi di trasporto
ecc.) nel corso dell’anno a causa dell’usura fisica, dell’obsolescenza (perdita
di valore economico dei beni capitali per il progresso tecnico incorporato nei nuovi
beni) e dei danni accidentali assicurati (incendio, incidente, naufragio eccetera).
Il concetto di ammortamento economico differisce da quello fiscale o finanziario
in senso lato.
Consumi finali
Rappresentano il valore dei beni e servizi impiegati per soddisfare direttamente
i bisogni umani, siano essi individuali o collettivi. Sono utilizzati due concetti:
la spesa per consumi finali e i consumi finali effettivi. La differenza fra i due
concetti sta nel trattamento riservato ad alcuni beni e servizi che sono finanziati
dalle amministrazioni pubbliche o dalle istituzioni senza scopo di lucro al servizio
delle famiglie, ma che sono forniti alle famiglie come trasferimenti sociali in
natura; questi beni sono compresi nel consumo effettivo delle famiglie, mentre sono
esclusi dalla loro spesa finale.
Contabilità nazionale
L’insieme di tutti i conti economici che descrivono l’attività economica di un paese
o di una circoscrizione territoriale. Essa ha per oggetto l’osservazione quantitativa
e lo studio statistico del sistema economico o dei sub-sistemi che lo compongono
a diversi livelli territoriali.
Conti economici nazionali
I quadri sintetici delle relazioni economiche che si hanno tra le differenti unità
economiche di una data comunità in un determinato periodo. Essi riportano, in un
certo ordine, le cifre sulla situazione economica del paese, sulle risorse disponibili
e sul loro uso, sul reddito che si è formato e sulle sue componenti, sul processo
di accumulazione e sul suo finanziamento, sulle relazioni con il resto del mondo
e su altri fenomeni.
Conto della distribuzione del prodotto interno lordo
Analizza il modo in cui il valore aggiunto si distribuisce fra i redditi da lavoro
dipendente, le imposte indirette al netto dei contributi alla produzione e il risultato
lordo di gestione.
Conto economico delle risorse e degli impieghi
Pone in evidenza l’equilibrio esistente tra gli elementi dell’offerta (risorse)
e quelli della domanda finale (impieghi) così come deriva dalla stima simultanea
delle tavole delle risorse e degli impieghi (o “SUT tables: supply and use tables”).
Contributi
Sono i trasferimenti unilaterali correnti operati dalle amministrazioni pubbliche
od alle istituzioni comunitarie dell’Unione europea nel quadro della politica economica
e sociale alle unità residenti che producono beni e servizi, allo scopo di influenzare
i prezzi e/o di consentire una sufficiente remunerazione dei fattori produttivi.
Si articolano in:
· contributi ai prodotti: vengono erogati per singola unità di bene o servizio prodotto
o importato. Essi possono consistere in un determinato importo di denaro per una
quantità di un bene o servizio oppure possono essere calcolati “ad valorem”, nella
forma di una determinata percentuale del prezzo per unità. I contributi possono
anche essere calcolati quali differenza tra un dato prezzo di riferimento e il prezzo
di mercato effettivamente pagato da un acquirente. I contributi ai prodotti sono
generalmente concessi allorché i beni e i servizi sono prodotti, venduti o importati.
Per convenzione, i contributi ai prodotti riguardano esclusivamente la produzione
di beni e servizi destinabili alla vendita o la produzione di beni e servizi per
proprio uso finale;
· altri contributi alla produzione: i contributi, diversi dai contributi ai prodotti,
che le unità di produzione residenti percepiscono a motivo dell’esercizio dell’attività
di produzione.
Contributi sociali effettivi
Versamenti che i datori di lavoro effettuano agli enti previdenziali o ad altri
organismi di assicurazione per coprire i lavoratori dipendenti dai rischi di malattia,
maternità, invalidità, vecchiaia e superstiti, disoccupazione, infortuni sul lavoro
e malattie professionali e per carichi di famiglia. Essi sono a carico dei datori
di lavoro, oppure a carico dei lavoratori dipendenti oppure a carico dei lavoratori
indipendenti e delle persone non occupate.
Contributi sociali figurativi
Esborsi effettuati direttamente dai datori di lavoro al fine di garantire ai propri
dipendenti il godimento di prestazioni sociali (malattie, maternità, invalidità,
assegni familiari eccetera), senza far ricorso a imprese di assicurazione, fondi
pensione o costituzione di fondi speciali o riserve.
Deflazione
L’insieme di procedimenti di calcolo con i quali si elimina dai valori espressi
intermini correnti l’influenza dovuta alle modificazioni dei prezzi. Le variazioni
monetarie degli aggregati possono essere infatti scomposte nelle due componenti
di quantità e di prezzo, in presenza dell’equazione tipica V (valore) = P (prezzo
o deflatore implicito) x Q (quantità). Questa operazione si applica perfettamente
ad aggregati economici che riflettono operazioni su beni e servizi (produzione,
consumi, investimenti, importazioni ed esportazioni, variazione delle scorte), mentre
il trattamento degli aggregati riflettenti le operazioni di distribuzione e redistribuzione
del reddito e le operazioni monetarie e finanziarie presenta notevoli difficoltà,
superabili introducendo opportune ipotesi riguardanti la destinazione finale delle
grandezze considerate.
Dipendente
Persona che svolge la propria attività lavorativa in un’unità giuridico-economica
e che è iscritta nei libri paga dell’impresa o istituzione, anche se responsabile
della sua gestione. Sono considerati lavoratori dipendenti:
· i soci di cooperativa iscritti nei libri paga;
· i dirigenti, i quadri, gli impiegati e gli operai, a tempo pieno o parziale;
· gli apprendisti;
· i lavoratori a domicilio iscritti nei libri paga;
· i lavoratori stagionali;
· i lavoratori con contratto di formazione e lavoro;
· i lavoratori con contratto a termine;
· i lavoratori in cassa integrazione guadagni;
· gli studenti che hanno un impegno formale per contribuire al processo produttivo
in cambio di una remunerazione e/o formazione.
In alcune fonti viene utilizzata una definizione diversa, che non comprende ad es.
i dirigenti.
Esportazioni
I trasferimenti di beni (merci) e di servizi da operatori residenti a operatori
non residenti (Resto del mondo). Le esportazioni di beni includono tutti i beni
(nazionali o nazionalizzati, nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, escono
dal territorio economico del paese per essere destinati al Resto del mondo. Esse
sono valutate al valore Fob (“free on board”) che corrisponde al prezzo di mercato
alla frontiera del Paese esportatore. Questo prezzo comprende: il prezzo “ex fabrica”,
i margini commerciali, le spese di trasporto internazionale, gli eventuali diritti
all'esportazione. Le esportazioni di servizi comprendono tutti i servizi (trasporto,
assicurazione, altri) prestati da unità residenti a unità non residenti.
Importazioni
Sono costituite dagli acquisti all'estero (Resto del mondo) di beni (merci) e di
servizi, introdotti nel territorio nazionale. Le importazioni di beni comprendono
tutti i beni (nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, entrano nel territorio
economico del Paese in provenienza dal Resto del mondo. Esse possono essere valutate
al valore Fob, o al valore Cif (costo, assicurazione, nolo) che comprende: il valore
Fob dei beni, le spese di trasporto e le attività assicurative tra la frontiera
del Paese esportatore e la frontiera del Paese importatore. Le importazioni di servizi
includono tutti i servizi (trasporto, assicurazione, altri) prestati da unità non
residenti a unità residenti.
Imposte
I prelievi obbligatori unilaterali operati dalle amministrazioni pubbliche. Sono
di due specie:
· le imposte dirette, che sono prelevate periodicamente sul reddito e sul patrimonio;
· le imposte indirette, che operano sulla produzione e sulle importazioni di beni
e servizi, sull’utilizzazione del lavoro, sulla proprietà e sull’utilizzo di terreni,
fabbricati o altri beni impiegati nell’attività di produzione.
Indice di prezzo implicito
Il rapporto tra un aggregato a prezzi correnti e il corrispondente aggregato in
livello concatenato.
Indipendente (lavoratore)
Persona che svolge la propria attività lavorativa in un’unità giuridico - economica
senza vincoli di subordinazione. Sono considerati lavoratori indipendenti:
· i titolari, soci e amministratori di impresa o istituzione, a condizione che effettivamente
lavorino nell’impresa o istituzione, non siano iscritti nei libri paga, non siano
remunerati con fattura, non abbiano un contratto di collaborazione coordinata e
continuativa;
· i soci di cooperativa che effettivamente lavorano nell’impresa e non sono iscritti
nei libri paga;
· i parenti o affini del titolare, o dei titolari, che prestano lavoro senza il
corrispettivo di una prefissata retribuzione contrattuale né il versamento di contributi.
Investimenti fissi lordi
Sono costituti dalle acquisizioni (al netto delle cessioni) di capitale fisso effettuate
dai produttori residenti a cui si aggiungono gli incrementi di valore dei beni materiali
non prodotti. Il capitale fisso consiste di beni materiali e immateriali (es. software)
prodotti e destinati a essere utilizzati nei processi produttivi per un periodo
superiore a un anno.
Investimenti lordi
Comprendono: gli investimenti fissi lordi; la variazione delle scorte; le acquisizioni
meno le cessioni di oggetti di valore. Gli investimenti lordi includono gli ammortamenti,
mentre gli investimenti netti li escludono.
Occupati
Comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento:
· hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un
corrispettivo monetario o in natura;
· hanno svolto almeno un’ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare
nella quale collaborano abitualmente;
· sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti
dal lavoro sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi, oppure se
durante l’assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti
assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati
se, durante il periodo di assenza, mantengono l’attività. I coadiuvanti familiari
sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi.
Posizione lavorativa
È definita come un contratto di lavoro, esplicito o implicito, tra una persona e
un’unità produttiva residente finalizzata allo svolgimento di una prestazione lavorativa
contro corrispettivo di un compenso (che, in senso ampio, include il reddito misto
dei lavoratori indipendenti). Negli schemi di contabilità nazionale le posizioni
lavorative rappresentano, quindi, il numero dei posti di lavoro, dati dalla somma
delle prime posizioni lavorative e delle posizioni lavorative plurime, indipendentemente
dal numero di ore lavorate.
Prestazioni sociali
I trasferimenti correnti, in denaro o in natura, corrisposti alle famiglie al fine
di coprire alle stesse gli oneri derivanti dal verificarsi di determinati eventi
(malattia, vecchiaia, morte, disoccupazione, assegni familiari, infortuni sul lavoro,
ecc.). Le prestazioni sociali comprendono i trasferimenti correnti e forfetari dei
sistemi privati di assicurazione sociale con o senza costituzione di riserve; trasferimenti
correnti da amministrazioni pubbliche subordinati e non al pagamento di contributi;
trasferimenti correnti di istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie.
Prezzo
La quantità di moneta che bisogna cedere per ottenere in cambio l’unità del bene
oggetto della transazione. A seconda dell’entità economica interessata, il prezzo
assume varie denominazioni: alla produzione (prezzo del prodotto industriale nel
primo stadio della commercializzazione sul mercato interno); praticato dai grossisti
(prezzo di transazione in cui il contraente è un grossista); al consumo (prezzo
riferito alla fase di scambio in cui l’acquirente è un consumatore finale).
Prezzo base
Il prezzo che il produttore può ricevere dall’acquirente per un’unità di bene o
servizio prodotta, dedotte le eventuali imposte da pagare su quella unità quale
conseguenza della sua produzione e della sua vendita (ossia le imposte sui prodotti)
ma compreso ogni eventuale contributo da ricevere su quella unità quale conseguenza
della sua produzione o della sua vendita (ossia i contributi ai prodotti). Sono
escluse le spese di trasporto fatturate separatamente dal produttore mentre sono
inclusi i margini di trasporto addebitati dal produttore sulla stessa fattura, anche
se indicati come voce distinta.
Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (PIL)
Il risultato finale dell’attività di produzione delle unità produttrici residenti.
Corrisponde alla produzione totale di beni e servizi dell’economia, diminuita dei
consumi intermedi e aumentata dell’Iva gravante e delle imposte indirette sulle
importazioni. È altresì pari alla somma dei valori aggiunti a prezzi base delle
varie branche di attività economica, aumentata delle imposte sui prodotti (compresa
l’Iva e le imposte sulle importazioni), al netto dei contributi ai prodotti.
Produttività
Rapporto tra la quantità o il valore del prodotto ottenuto e la quantità di uno
o più fattori, richiesti per la sua produzione. Può essere calcolata rispetto a
uno dei fattori che concorrono alla produzione: lavoro, capitale e input intermedi
(produttività parziale), o si può costruire un indicatore che tenga conto contemporaneamente
di tutti i fattori utilizzati, della loro combinazione e dei loro legami (produttività
globale o totale dei fattori).
Produttività del lavoro
Rapporto tra l’intero valore della produzione realizzata e il volume o la quantità
del lavoro (unità di lavoro e/o ore lavorate) impiegato nella produzione.
Produzione (di beni e servizi)
Il risultato dell’attività economica svolta nel paese dalle unità residenti in un
arco temporale determinato. Esistono diverse nozioni di produzione, che è un aggregatola
cui misura statistica non è agevole. Gli schemi standardizzati di contabilità nazionale
prevedono la distinzione fra produzione market di beni e servizi destinata alla
vendita, che è oggetto di scambio e che dà quindi origine alla formazione di un
prezzo di mercato, e produzione non market che non è oggetto di scambio (la produzione
per uso finale proprio, i servizi collettivi forniti dall’amministrazione pubblica
e dalle istituzioni sociali). La produzione finale (o prodotto lordo), intesa quale
risultato finale dell’attività di produzione delle unità residenti, viene calcolata
come differenza tra il valore della produzione di beni e servizi conseguita dalle
branche produttive e il valore dei beni e servizi intermedi dalle stesse consumati
nel periodo considerato.
Reddito da lavoro dipendente
Il costo sostenuto dai datori di lavoro a titolo di remunerazione dell’attività
prestata alle proprie dipendenze dai lavoratori sia manuali che intellettuali. Il
complesso dei redditi da lavoro dipendente comprende sia le retribuzioni lorde che
gli oneri sociali.
Retribuzioni lorde
Comprendono i salari, gli stipendi e le competenze, in denaro e in natura, a lordo
delle trattenute erariali e previdenziali, corrisposte ai lavoratori dipendenti
dal datore di lavoro. Sono escluse dalle retribuzioni tutti gli esborsi effettuati
dal datore di lavoro, non rimborsati dagli enti di previdenza, al fine di garantire
ai propri dipendenti il godimento di prestazioni sociali (malattia, maternità, invalidità,
infortuni sul lavoro, licenziamenti eccetera), nonché le spese sostenute dai datori
di lavoro a beneficio loro e dei dipendenti perché necessarie per i processi di
produzione dei datori di lavoro (ad esempio, indennità e rimborsi per trasferte,
spese sostenute per migliorare il comfort sul luogo del lavoro, per esami medici
resi necessari dalla natura del lavoro, per la fornitura di indumenti di lavoro
indossati esclusivamente o principalmente sul posto di lavoro ecc.).
Risultato lordo di gestione
Rappresenta (insieme al reddito misto) il saldo del conto della generazione dei
redditi primari, cioè la parte del valore aggiunto prodotto destinata a remunerare
i fattori produttivi diversi dal lavoro dipendente impiegati nel processo di produzione.
Per il settore delle famiglie il risultato di gestione comprende esclusivamente
i proventi delle attività legate alla produzione per autoconsumo (valore dei fitti
figurativi e delle manutenzioni ordinarie per le abitazioni occupate dal proprietario,
il valore dei servizi domestici e di portierato, la produzione agricola per autoconsumo
e il valore delle manutenzioni straordinarie effettuate in proprio).
Settori istituzionali
Raggruppamenti di unità istituzionali che hanno un comportamento economico simile
(società finanziarie e non finanziarie, famiglie, amministrazioni pubbliche e resto
del mondo).
Sistema europeo dei conti (SEC 95)
Nel 1970 l’Istituto statistico delle Comunità europee (Eurostat) ha adottato un
sistema armonizzato dei conti: il Sec. Nel 1995 tale sistema è stato modificato,
coerentemente con il nuovo sistema dei conti nazionali Sna93, redatto dall’Onu e
da altre istituzioni internazionali, tra cui lo stesso Eurostat. Il Sec95, approvato
come regolamento comunitario (regolamento Ce n. 2223 del 25 giugno 1996), permette
una descrizione quantitativa completa e comparabile dell’economia dei paesi membri
dell’Unione europea (Ue), attraverso un sistema integrato di conti di flussi e di
conti patrimoniali definiti per l’intera economia e per raggruppamenti di operatori
economici (settori istituzionali).
Spesa per consumi finali
La spesa per consumi finali è costituita dalla spesa sostenuta dalle unità istituzionali
residenti per beni o servizi utilizzati per il diretto soddisfacimento di desideri
o bisogni individuali o di bisogni collettivi dei membri della collettività. La
spesa per consumi finali può essere sostenuta all'interno del territorio di riferimento
(spesa per consumi finali interni) o all'esterno.
Tavole delle risorse e degli impieghi
Le tavole delle risorse e degli impieghi (o “Sut: supply and use tables”) sono matrici
per branca di attività economica e per branca di produzione omogenea che forniscono
un quadro dettagliato dell’offerta di beni e servizi, sia di produzione interna
sia di importazione, dell’utilizzo dei beni e servizi per usi intermedi o finali
e mostrano, inoltre, il valore aggiunto e tutte le sue componenti generate dalle
branche di attività economica. Sono quindi matrici che evidenziano la relazione
esistente tra le branche di attività economica e le branche di produzione omogenea
attraverso un’accurata descrizione dei processi di produzione interni e delle operazioni
sui prodotti dell’economia nazionale. Una tavola supply mostra la disponibilità
totale di risorse classificate per prodotto e per branca, distinguendo tra produzione
interna e importata ed è usualmente costruita ai prezzi base. Una tavola use presenta
gli impieghi dei beni e servizi per prodotto e per tipo di impiego(intermedio e
finale), illustra le componenti del valore aggiunto lordo ed è costruita ai prezzi
di acquisto. A partire dalle tavole supply and use ai prezzi base si possono costruire
tavole input-output simmetriche convertendo le informazioni “prodotto per branca”
delle tavole Sut in statistiche “prodotto per prodotto” o “branca per branca”attraverso
ulteriori informazioni tecniche e statistiche sulla struttura degli input o basandosi
su assunzioni a priori sulle tecnologie produttive.
Territorio economico
Si intende l’area entro la quale operano e sviluppano i loro interessi le unità
residenti del paese. Può riguardare aree diverse da quelle delimitate geograficamente.
Trasferimenti
Sono operazioni unilaterali con le quali un soggetto devolve a favore di un altro
una somma di denaro o un insieme di beni e servizi, senza riceverne in cambio una
contropartita. Si distinguono in trasferimenti correnti e trasferimenti in conto
capitale.
Unità di lavoro (o equivalenti a tempo pieno)
Quantifica in modo omogeneo il volume di lavoro svolto da coloro che partecipano
al processo di produzione realizzato sul territorio economico di un paese a prescindere
dalla loro residenza (occupati interni). Tale calcolo si è reso necessario in quanto
la persona può assumere una o più posizioni lavorative in funzione: dell’attività
(unica, principale, secondaria); della posizione nella professione (dipendente,
indipendente); della durata (continuativa, non continuativa); dell’orario di lavoro
(a tempo pieno, a tempo parziale); della posizione contributiva o fiscale (regolare,
irregolare). L’unità di lavoro rappresenta la quantità di lavoro prestato nell’anno
da un occupato a tempo pieno, oppure la quantità di lavoro equivalente prestata
da lavoratori a tempo parziale o da lavoratori che svolgono un doppio lavoro. Questo
concetto non è più legato alla singola persona fisica, ma risulta ragguagliato a
un numero di ore annue corrispondenti a un’occupazione esercitata a tempo pieno,
numero che può diversificarsi in funzione della differente attività lavorativa.
Le unità di lavoro sono dunque utilizzate come unità di misura del volume di lavoro
impiegato nella produzione dei beni e servizi rientranti nelle stime del prodotto
interno lordo in un determinato periodo di riferimento.
Unità istituzionale
Un’unità residente costituisce una unità istituzionale se gode di autonomia di decisione
nell’esercizio della propria funzione principale e se dispone di una contabilità
completa o ha la possibilità, dal punto di vista economico e giuridico, di compilare
una contabilità completa qualora gliene sia fatta richiesta.
Valore aggiunto
L’aggregato che consente di apprezzare la crescita del sistema economico in termini
di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunità per impieghi finali.
È la risultante della differenza tra il valore della produzione di beni e servizi
conseguita dalle singole branche produttive e il valore dei beni e servizi intermedi
dalle stesse consumati (materie prime e ausiliarie impiegate e servizi forniti da
altre unità produttive). Corrisponde alla somma delle remunerazioni dei fattori
produttivi. Può essere calcolato a prezzi base o ai prezzi al produttore.
Valore aggiunto ai prezzi di base
È il saldo tra la produzione e i consumi intermedi, in cui la produzione è valutata
a prezzi base, cioè al netto delle imposte sui prodotti e al lordo dei contributi
ai prodotti. La produzione valutata a prezzi base si differenzia da quella valutata
al costo dei fattori: quest’ultima, è infatti al netto di tutte le imposte (sia
quelle sui prodotti, sia le altre imposte sulla produzione), e al lordo di tutti
i contributi (sia i contributi commisurati al valore dei beni prodotti, sia gli
altri contributi alla produzione).
Valore aggiunto ai prezzi al produttore
E’ il valore aggiunto ai prezzi di base aumentato delle imposte sui prodotti, Iva
esclusa, e al netto dei contributi ai prodotti.
Variazione delle scorte
Le scorte comprendono tutti i beni che rientrano negli investimenti lordi ma non
nel capitale fisso e che sono posseduti da un dato momento dalle unità produttive
residenti; la variazione è misurata come differenza tra il valore delle entrate
nel magazzino e quello delle uscite dal magazzino. Comprendono le seguenti categorie:
materie prime, prodotti intermedi, prodotti in corso di lavorazione, prodotti finiti,
beni per la rivendita.