La Liguria si estende su un territorio di 5.416 chilometri quadrati, composto da 235 Comuni situati prevalentemente in zona di montagna interna (56%) e di collina litoranea (23%). La provincia più estesa è quella di Genova (1.834 kmq pari al 34% del territorio regionale) e quella più piccola è quella della Spezia (881 kmq pari al 16,3% della superficie regionale). Al 31 dicembre 2013 la densità della popolazione è di circa 294 abitanti per kmq in Liguria, attestandosi su valori molto al di sopra di quello nazionale (201 abitanti per kmq).
Analizzando il territorio sulla base del rischio sismico, si riscontra che l’88% dei Comuni è classificato come zona a basso rischio, mentre il restante 12% è classificato a rischio minimo.
Indicatori ambientali
Sul territorio ligure le stazioni fisse e attive per il monitoraggio delle concentrazioni inquinanti (come previsto dal Decreto Ministeriale n. 60 del 2002 - biossido di zolfo, ossidi di azoto, particelle, piombo, benzene e monossido di carbonio) sono 39, di cui il 41% nella provincia di Genova.
Nel 2013 si sono registrati 31 superamenti delle concentrazioni di biossido di azoto oltre il limite dei 200 μg/m3, di cui il 65% registrati in provincia di Savona dalla stazione di Corso Ricci (20 superamenti nel corso dell’anno). Diminuiscono rispetto all’anno precedente i superamenti rilevati a Genova dalla stazione di Corso Europa/Via San Martino (-80%).
Nel corso dell’anno sono stati registrati, inoltre, 144 superamenti del valore limite giornaliero delle concentrazioni di PM10[1] (50 μg/m3) nelle centraline presenti sul territorio ligure; in particolare si evidenzia una concentrazione dei superamenti nell’area di Cairo Montenotte (34% del totale regionale). Tuttavia analizzando le medie annuali delle stazioni di controllo non si riscontrano valori che oltrepassino il limite annuale previsto dalla normativa (40 μg/m3 - D.Lgs.155/2010).
Incendi boschivi
Nel 2013 il numero degli incendi boschivi è diminuito del 61% rispetto all’anno precedente (da 354 a 139). Il 40% degli episodi ha interessato la provincia di Imperia. La superficie forestale complessivamente percorsa dal fuoco si è peraltro ridotta in misura ancora più marcata (-80%).
Rispetto all’anno precedente, gli incendi dolosi hanno diminuito il proprio peso sul totale (da 70,3% a 64,7%). La metà degli eventi si è concentrata nei mesi di Luglio e Agosto.
Rifiuti urbani
Nel 2013 il totale dei rifiuti prodotti è pari a 908.658 tonnellate, pari a circa 570 kg/abitante. I valori più elevati riguardano in particolare la provincia di Savona (640 kg/abitante) seguita da Imperia (620 kg/abitante).
La percentuale di raccolta differenziata in Liguria si attesta intorno al 33,1%. La percentuale risulta in costante crescita nel periodo analizzato. Le quote maggiori si riscontrano nelle province di Savona (35,5%) e Genova (34,6%).
Per quanto riguarda i rifiuti speciali, la quantità complessivamente prodotta in Liguria nel 2012 è pari a 2.102 mila tonnellate, di cui il 6,3% classificati pericolosi.
Tasso di motorizzazione
Nel 2013 si registra una diminuzione del tasso di motorizzazione in Liguria: le autovetture ogni mille abitanti passano infatti da 537 a 526 (-11‰ - il dato nazionale è 613). In calo anche il dato relativo ai motocicli (-6‰, più del doppio del dato nazionale).
Consumi energia elettrica
In Liguria nell’anno 2013 il consumo di energia elettrica è diminuito del 5%; analogamente all’anno precedente, analizzando i singoli settori, si rileva come il calo abbia riguardato solo il settore industria (-8%) ed i consumi per uso domestico (-3%). In crescita i settori terziario (+4%) e agricoltura (+1%).
[1] La sigla PM10 identifica materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro aerodinamico è uguale o inferiore a 10 µm, ovvero 10 millesimi di millimetro. È costituito da polvere, fumo, microgocce di sostanze liquide.