La Liguria chiude il 2013 registrando un calo sia delle importazioni (-14,4%) sia delle esportazioni (-6,2%), mantenendo un saldo della bilancia commerciale negativo seppur in miglioramento.
La regione mostra maggiori difficoltà rispetto all’Italia ed al Nord Ovest: per quel che riguarda l’import infatti il calo ligure è più significativo di quello registrato nel Paese (-5,5%) e nel comparto territoriale di appartenenza (-4,2%). Lo stesso si verifica in riferimento all’export, per cui l’Italia segna un calo del -0,1% ed il Nord Ovest presenta addirittura un aumento (+0,6%).
Permangono le difficoltà a contrastare la crisi economica già riscontrate nell’anno precedente: nel confronto con le altre regioni italiane, la Liguria occupa la 13° posizione per variazione delle esportazioni a fronte dell’11° posto del 2012 e del 2° del 2011.
Il calo del 6,2% delle esportazioni si deve principalmente alla contrazione riscontrata nel settore manifatturiero (-5,3%), che rappresenta oltre il 90% dei flussi complessivi di export. A livello provinciale si registra una diminuzione delle vendite all’estero a Genova (-15,2%), che genera il 57,6% delle esportazioni regionali, ed a Imperia (-0,9%); in aumento l’export in provincia di Savona (+1,6%) e La Spezia (+31,2%), che rispettivamente pesano sul totale regionale per il 21,7% e 14,6%. Il 43% delle vendite è destinato ai 28 Paesi dell’Unione Europei, che registrano una flessione dell’11% rispetto al 2012. In calo anche le vendite verso l’America (-42,2%), che genera l’8% dell’export regionale, e gli altri Paesi europei (-24,2%), che pesano per il 7,5%. Aumentano invece le esportazioni verso l’Asia (+10,3%) e l’Africa (+59,9%), che complessivamente generano il 37% dei flussi in uscita.
Per quel che riguarda le importazioni, il calo del 14,4% si deve alla riduzione registrata in tutte le province fatta eccezione per Imperia, che si mantiene pressoché stabile. In particolare Genova e Savona, che pesano rispettivamente per il 44,1% e 47,4% del totale, segnano un calo pari a -14,2% e -7,3%. I prodotti principalmente importati si confermano quelli del comparto manifatturiero (48,7%) e del settore estrattivo (45,9%%), che registrano entrambi un calo pari a -15,1% e -15,4%. In aumento gli acquisti dai Paesi europei non UE (+64,4%), e dall’America (+1,6%). Si registra una diminuzione dell’import proveniente dall’Africa (-17,2%), che pesa per il 33% del totale, dalla UE a 28 (-3,4%), dall’Asia (-33,5%) e dall’Oceania (-11,2%).
Analizzando l’andamento dei primi nove mesi del 2014, si registra un calo tendenziale dell’import (-11,7%) accompagnato da una ripresa dell’export (+9,5%).
L’aumento dell’export si deve alle variazioni positive rilevate in tutte le province, fatta eccezione per La Spezia (-33,4%), in particolare: Genova +24,2%, Savona +4,3% e Imperia +9,7%. Le esportazioni liguri riguardano per il 91% del totale il comparto manifatturiero, che nei primi tre trimestri del 2014 ha registrato un aumento dell’11,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I flussi in uscita crescono verso l’Africa (+91,8%) e l’America (+30,7%); in calo invece le esportazioni verso l’Europa (-8,8%), a causa della contrazione delle vendite verso la UE a 28 (-5,6%), e l’Asia (-1,2%).
Per quel che riguarda le importazioni, la riduzione interessa tutte le province liguri, in particolare si sottolineano i risultati di Genova e Savona (rispettivamente -9,1% e -14,6%), che insieme ricevono oltre il 90% dei flussi. In riferimento ai prodotti principalmente importati dalla regione (94,7%), si rileva un calo sia per il manifatturiero (-7,5%) sia per i prodotti del settore estrattivo (-16,3%). Gli acquisti diminuiscono in particolare dall’Europa (-2,5%), dall’Africa (-48,3%) e dall’Asia (-2,8%), mentre aumentano le importazioni dall’America (+67,5%).