12. INDUSTRIAContinua a diminuire sensibilmente il numero di imprese industriali in Liguria: nel corso del 2007 la consistenza delle imprese attive si è ridotta dello 0,6%, passando da 14.060 a 13.979, mentre a livello nazionale la contrazione è stata maggiore (-1,2%).
Crescono le iscrizioni, che ammontano a 694 unità (+7,4% rispetto al 2005) ma anche le cessazioni, che salgono a 1.128 (+19,6%) con un saldo negativo di 434 unità; il tasso di natalità cresce di 3 decimi di punto rispetto al 2006 salendo a 4,2% (4,0% il valore nazionale) e il tasso di mortalità sale a 6,8%, 1 punto in più (6,9% il dato Italia); il tasso di sviluppo continua a restare di segno negativo, -2,6%, perdendo quasi un punto sull’anno precedente.
All’interno delle attività manifatturiere, che contano 13.799 imprese (-0,6%), i comparti numericamente più rappresentativi sono l’alimentare (3.307 imprese, in aumento dell’1,8%), la fabbricazione e la lavorazione di prodotti in metallo (2.142 imprese, in calo dello 0,5%) e la fabbricazione di mobili (1.173 imprese, -2,6%).
Tra i settori in crescita si segnala, oltre all’alimentare (con 57 imprese in più), la fabbricazione di altri mezzi di trasporto (+46 imprese).
Nella provincia di Genova, dove è localizzato quasi il 55% delle imprese industriali, operano 7.661 imprese (-0,3%), a Savona 2.500 (36 in meno rispetto al 2006), a Imperia 1.746 (+0,1%) e infine alla Spezia 2.072 imprese (-1,2%).
Nonostante i dati segnalino un rallentamento generale delle attività produttive e una situazione di incertezza per il futuro, l’industria ligure presenta anche deboli segnali di ripresa (riduzione dell’indebitamento bancario da parte delle imprese, crescita degli occupati nel settore industriale) grazie soprattutto allo sfruttamento di nicchie fortemente specializzate: elettronica, robotica, automazione, ICT.
Anche le indagini congiunturali svolte sul territorio (Banca d’Italia, Confindustria, ecc.) fanno intravedere scenari di ripresa per il futuro, soprattutto per le imprese ad alto contenuto tecnologico, grazie anche ad alcuni progetti legati allo sviluppo dell’hi-tech (IIT e Technology Village) e ad alcune importanti riconversioni di aree industriali dimesse (nel genovese e nel savonese).
L’indagine sulla produzione industriale, condotta dall’Istat, riguarda un campione di imprese con 3-19 addetti e tutte quelle con oltre 20 addetti; le informazioni raccolte osservano le principali voci del bilancio di produzione (fabbricazione, reimpieghi, vendite, ecc.) e si riferiscono alle unità statistiche rispondenti non riportate all’universo; integrando, le mancate risposte totali, con le unità presenti e rispondenti negli anni immediatamente precedenti. La produzione e il valore delle vendite, di queste ultime, sono state rivalutate: rispettivamente con l’indice mensile della produzione industriale e con l’indice mensile del fatturato.
I codici dei prodotti (a otto cifre) presenti nella tabella sono quelli riportati sulla lista ProdCom, mentre negli anni precedenti i codici facevano riferimento ai repertori nazionali a 9 cifre.
Per la tutela del segreto statistico, nella tabella, sono stati pubblicati solo quei prodotti dove erano presenti almeno tre unità statistiche, infatti come si può notare la numerosità dei prodotti può essere differente rispetto all’anno precedente, e per molti di essi, pur essendo presenti in entrambi gli anni, il confronto temporale non è praticabile a causa della diversa numerosità e disomogeneità delle unità, pertanto le quantità prodotte, vendute, ed il valore delle vendite, possono essere non coerenti e non confrontabili fra i due anni.
Dall’anno di rilevazione 2005, le voci relative ai servizi industriali presentano solo il valore della produzione commercializzata intesa come ammontare del fatturato per manutenzioni, riparazioni e installazioni.
Di seguito sono riportati alcuni esempi di prodotti che nei due anni, pur avendo mantenuto lo stesso numero di unità, hanno subito variazioni nelle altre variabili prese in esame:
- Ghiaia, sassi, ciotoli e selci. Pietre frantumate per calcestruzzo (cod. 14211210): la produzione passa dalle 890.626 tonnellate del 2004 alle 1.316.916 del 2005 con un incremento pari 47,9%, mentre il valore delle vendite, tra i due anni presi in considerazione, ha una flessione dell’1,9%.
- Bottiglioni, bottiglie, flaconi e oggetti simili di materie plastiche, capacità non superiore a 2 litri . (cod. 25221450) il valore delle vendite tra i due anni ha avuto un forte incremento pari al 92,5%, passando dai 5.066 euro del 2004 ai 9.752 del 2005, mentre la produzione è rimasta pressoché invariata rispetto all’anno precedente (+1,0%).
Fabbricazione di imballaggi in legno - Palette di carico semplici, spalliere di palette (cod. 20401133): la produzione, nel periodo preso in esame, ha avuto un incremento del 13,4% (272.636 pezzi nel 2004, 309.092 pezzi nel 2005), mentre il valore delle vendite ha avuto una forte diminuzione pari al 19,3%.
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