13. ARTIGIANATO
Nonostante la crisi finanziaria abbia
influito negativamente sull’intera economia, determinando un arresto dello
sviluppo in quasi ogni settore produttivo, il comparto artigiano, seppur a
fatica, ha tenuto registrando un tasso di crescita pari all’1,2%, positivo in
tutte e quattro le province, superiore a quello nazionale fermo a 0,4%.
Nel 2008 le imprese artigiane attive sono
state 46.784, l’1,3% in più rispetto all’anno precedente (+0,3% a livello
nazionale); tanto le iscrizioni quanto le cessazioni sono diminuite,
rispettivamente del 5,9% e 3,9%.
Il tasso di natalità è sceso di 0,7 punti
percentuali rispetto al 2007, passando da 9,7% a 9,0% (da 9.3% a 8,4% a
livello nazionale), il tasso di mortalità di 0,4, passando da 8,3% a 7,9% (da
8,5% a 8,3% a livello nazionale) e infine il tasso di sviluppo (il rapporto %
tra il saldo delle imprese e le imprese registrate ad inizio periodo) è passato
da 1,4% a 1,2% (a livello nazionale da 0,7% a 0,4%).
Le imprese di produzione, che rappresentano il 69,1% del totale, sono salite
da 31.700 a 32.326 unità (+2,0%, a livello nazionale la crescita è stata molto
più contenuta, +0,6%), mentre quelle di servizi hanno continuato a
ridimensionarsi passando da 14.413 a 14.350 (-0,4%, a fronte di un calo dello
0,6% a livello nazionale).
Tra le sezioni numericamente più rappresentative si è registrata, a
livello regionale, una crescita nelle costruzioni (+3,3%), nelle industrie
alimentari (+0,7%) e nelle attività immobiliari, noleggio, informatica e
ricerca (+4,6%); in calo i trasporti (-3,4%), il commercio (-1,9%) e la
fabbricazione di mobili (-2,0%).
Tutte e quattro le province liguri hanno registrato un trend positivo,
seppur in misura diversa: La Spezia è risultata la provincia più dinamica con
un aumento delle imprese attive, rispetto al 2007, pari a 2,3% (da 5.777 a 5.907) e il tasso di sviluppo più alto (+2,7%); Imperia con 7.982 imprese artigiane (+1,9% rispetto
all’anno precedente) ha registrato un tasso di sviluppo pari a 1,9%; Savona ha
incrementato il numero di imprese attive dell’1,9% (stesso valore per il tasso
di sviluppo) e infine Genova, che concentra la metà delle imprese artigiane
liguri, ha registrato un aumento dello 0,8% con un tasso di sviluppo pari a
0,5%.
Nel capoluogo ligure, su un totale di 23.201 imprese artigiane attive,
le imprese di produzione (il 67,3% del totale) sono aumentate dell’1,2% mentre
quelle di servizi (il 32,5% del totale) si sono ridotte dello 0,5%; a Imperia, dove
si è registrata la più alta percentuale di imprese di produzione sul totale
provinciale (72,5%), queste sono risultate in aumento del 3,2% rispetto al 2007,
mentre quelle di servizi sono diminuite dell’1,8%; in provincia di Savona sono cresciute
sia le imprese di produzione, che rappresentano il 71,8% del totale, (+2,1%) che
quelle relativi ai servizi (+0,3%); simile trend in provincia della Spezia dove,
su un totale di 5.907 imprese, quelle di produzione (il 67 % del totale) sono cresciute
del 3,1% e quelle di servizi dello 0,3%.
I risultati emersi dall’Osservatorio Congiunturale sull’Artigianato e
PMI della Regione Liguria (a) hanno evidenziato, nel corso del 2008, una
crescita del settore più a livello tendenziale che congiunturale: rispetto alla
prima parte dell’anno, nel secondo semestre 2008 si sono rilevate infatti
contrazioni significative nella produzione/domanda, nel fatturato e negli
ordini. Hanno tenuto le esportazioni, con qualche possibilità di sviluppo anche
nel primo semestre 2009; in generale le previsioni non sono molto positive in
quanto sono attesi nuovi ridimensionamenti soprattutto per quanto riguarda produzione/domanda
e fatturato.
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