15. COMMERCIO INTERNO
Gli esercizi commerciali al
dettaglio in sede fissa, sulla base dei dati forniti dal Ministero dello
Sviluppo Economico, continuano a diminuire passando da 25.124 a 24.941 unità (-0,7% rispetto al 2007); anche a livello nazionale, dopo anni di continui e
costanti aumenti, si registra un’inversione di tendenza con un decremento pari
a -0,3%.
E’ sempre bene ricordare che le
consistenze riportate nelle tavole si riferiscono ai soli esercizi attivi,
siano essi localizzati nella sede dell’impresa o in unità locali (non
comprendono quindi sedi di impresa esclusivamente amministrative, né sedi o
unità locali inattive o sospese) e che fra sedi e unità locali non esiste
rapporto di dipendenza nel senso che entrambe vengono conteggiate solo in quanto
presso di esse sia attivo un esercizio commerciale: ad esempio una unità locale
localizzata in provincia diversa da quella dell’impresa da cui dipende, viene
conteggiata nella provincia in cui esercita l’attività.
Dall’analisi della rete di
vendita secondo la specializzazione merceologica, si osserva una tendenza
regressiva in entrambi i settori, alimentare e non alimentare. Con l’esclusione
dei carburanti, farmacie e tabacchi annoverati tra le categorie “speciali” (con
un saldo pari a +2,0%), il settore non alimentare, che assorbe oltre il 64%
dell’intero comparto, registra una flessione dello 0,8%: gli unici incrementi si
rilevano nella categoria degli articoli medicali e ortopedici (+6,4%), dei
despecializzati (+5,1%), dei libri e giornali (+0,6%) e dei cosmetici e
articoli di profumeria (+0,3%). Il settore alimentare accusa una flessione
generale (-1,5%) che tocca un po’ tutte le categorie, principalmente pane e
pasticceria (-4,7%) e pesci (-4,4%).
A Genova sono
localizzati 12.914 esercizi commerciali al dettaglio (-0,6% rispetto al 2007):
nel settore alimentare l’unico aumento consistente è avvenuto negli esercizi
specializzati (+6 unità) e nelle bevande (+5) mentre si rileva un sensibile
calo nel pane e pasticceria (-10) e nel pesce (-8), nel non alimentare si sono
registrate 32 chiusure negli esercizi specializzati e 22 nelle calzature, saldo
positivo invece nei despecializzati (+11), nelle profumerie e articoli medicali
(entrambi +8). A Savona la consistenza resta invariata con 5.088 esercizi commerciali:
i decrementi più alti si registrano nelle carni (-10) per quanto riguarda
l’alimentare e nei ferramenta (-14) per il non alimentare, crescono le
rivendite di frutta e verdura (+10) e le calzature (+8). A Imperia si
registrano 3.629 esercizi (-1,9%): il settore alimentare è tutto di segno
negativo con picchi nei despecializzati e nella categoria delle carni (entrambi
-11 unità), mentre nel non alimentare le uniche categorie con segno positivo
riguardano le calzature (+9), i ferramenta (+7) e i despecializzati (+4).
Infine alla Spezia sono localizzati 3.310 esercizi (-1,0%): nell’alimentare
spicca la contrazione degli esercizi despecializzati (-19) e di quelli
specializzati (-10), nel non alimentare si registra un andamento in crescita
nei libri e giornali (+7) e negli esercizi specializzati (+6) a fronte di una
diminuzione di punti vendita nel tessile e abbigliamento (entrambi -7).
Di segno negativo
in tutte e quattro le province le rivendite di pesce, tessile e
mobili/casalinghi.
Si riducono ulteriormente
le aperture di nuove attività commerciali al dettaglio, -11,8% a livello
regionale: gli esercizi di vicinato aperti nel 2008, che rappresentano il 98%
del totale, sono stati 275 in meno rispetto al 2007.
La consistenza del
commercio all’ingrosso passa da 5.756 a 5.722 esercizi (-0,6%): la voce più
consistente, altri prodotti di consumo finale, regredisce dell’1,1%. Nel
settore auto in calo le autofficine (-1,5%), che rappresentano il 61,5% del
totale, in aumento invece le rivendite di auto, +5,4%.
La Grande Distribuzione Despecializzata conta complessivamente 526 punti vendita (+3,6%): in lieve
ridimensionamento i Grandi Magazzini (-2 unità), mentre crescono i Supermercati
(+5), i Minimercati (+12) e gli Ipermarcati (+3); quella Specializzata guadagna
4 esercizi passando da 31 a 35 punti vendita, con una superficie totale pari a 90.381
mq. (+8,7%) e 1.300 occupati (+7,4%).
In aumento di 53
unità locali il commercio ambulante: nello specifico quello a posteggio mobile
cresce del 2,9% mentre continua a decrescere quello a posteggio fisso (-1,8%).
In crescita tutte le
forme speciali di vendita: quelle per corrispondenza (+15,8%), quelle presso
domicilio (+1,0%) e il commercio per mezzo di distributori automatici (+4,5%).
L’indice generale
nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è cresciuto del
3,3%, quello per le famiglie di operai e impiegati (FOI) del 3,2% (calcolati
entrambi al netto del consumo dei tabacchi) e l’indice generale armonizzato per
i Paesi dell’UE (IPCA) del 3,6%.
Dall’analisi delle vendite al dettaglio,
promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e curata dall’Istituto
Tagliacarne, nel corso del 2008 in Liguria si è verificata una contrazione tendenziale
pari allo 0,4% (stesso valore a livello nazionale). Dall’analisi delle
tipologie distributive si rileva una crescita del fatturato della grande
distribuzione (+1,6%) e una decelerazione degli esercizi tradizionali (-1,4%);
con riferimento ai due grandi comparti merceologici, si registra una crescita,
seppur modesta, delle vendite alimentari (+0,6%), soprattutto attraverso il
canale delle grandi superfici, e una frenata di quelle non alimentari (-1,2%), più
incisiva negli esercizi tradizionali.
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