I finanziamenti in Liguria nel 2013 si sono ridotti del 3%, calo che ha interessato in maniera più intensa i crediti alle imprese rispetto a quelli alle famiglie consumatrici. A fine dicembre i prestiti ammontavano a 36.500 milioni di euro, dei quali il 41% circa erogati da banche grandi e maggiori.
I prestiti alle famiglie, in larga parte rappresentati dai mutui per l’acquisto di abitazioni, sono diminuiti dell’1,2%, mentre quelli verso il settore produttivo (società non finanziarie e famiglie produttrici), che rappresentano il 56% del totale dei prestiti erogati da banche e casse depositi e prestiti, hanno registrato una contrazione più consistente, -4,7%; gli impieghi verso le amministrazioni pubbliche, poco meno di 2 miliardi, sono calati del 2,9% e infine i prestiti alle società finanziarie e assicurative sono cresciuti dell’11%.
La raccolta bancaria (intesa come depositi a risparmio liberi e vincolati, buoni fruttiferi, certificati di deposito, conti correnti liberi e vincolati) di famiglie e imprese residenti in Liguria ha ripreso ad aumentare, +4,9%: a fine dicembre si è registrato un risparmio pari a 34.115 milioni di euro, per quasi l’80% in capo alle famiglie consumatrici.
Il numero degli sportelli bancari si è ridimensionato di 18 unità, passando da 935 a 917 (a livello nazionale ne sono stati chiusi 1.120).
In provincia di Genova erano operativi 495 sportelli, 11 in meno rispetto al 2012, a Savona 180 (nessuna variazione), 128 sportelli a La Spezia (5 in meno) e 114 a Imperia (2 in meno).
In contrazione la rete di sportelli automatici (ATM) che da 1.205 passano a 1.160, mentre cresce il numero di apparecchi POS installati presso esercizi commerciali liguri che 44.430 salgono a 45.139.
La dinamica tendenziale delle sofferenze ha evidenziato una crescita del 28,5% (+23,1% a livello nazionale): il rapporto sofferenze/prestiti è aumentato da 5,4% a 7,2%, con la stessa dinamica registrata a livello nazionale, dove da 6,3% è passato a 8,1%. La provincia della Spezia continua a registrare il quoziente più elevato, 11,7%, seguita da Imperia (7,7%); al di sotto della media regionale Savona (7,1%) e Genova (6,2%).