Il totale delle spese intramurarie in ricerca e sviluppo in Liguria nel 2011 per il complesso dell’economia ammonta a 637,2 milioni di euro; più della metà di questa spesa viene effettuata dalle imprese (56,5%, dato in diminuzione di un punto e mezzo rispetto al 2010), il 41% dal settore pubblico /università, il 2,5% dal non profit. Differenze sensibili si registrano rispetto al Nord Ovest in cui è meno importante il peso del pubblico/università.
L’analisi della partecipazione all’Università l’anno accademico 2013/2014 evidenzia per la Liguria dati interessanti nel tasso di passaggio dalla scuola secondaria superiore all’Università con il 63,3% complessivo, che indica la percentuale di diplomati iscritti all’Università (dato superiore a quello della Lombardia e del Piemonte e secondo in Italia soltanto a quello della Valle d’Aosta).
Il tasso di iscrizione all’Università (che invece calcola il peso degli iscritti all’Università residenti in una determinata regione rispetto al totale dei giovani nella fascia di età corrispondente. 19-25 anni) è in linea con il dato nazionale ma superiore a quello delle altre regioni del Nordovest, evidenziando una maggiore tendenza a prolungare gli studi anche in relazione alle maggiori difficoltà del mercato del lavoro locale.
Buoni risultati nel conseguimento dei titoli universitari, calcolati attraverso la percentuale di giovani laureati sul totale dei 25enni residenti: sia per quanto concerne le lauree brevi che per quelle magistrali il dato è superiore alle altre regioni del Nordovest e dell’Italia (il 34,7% ha ottenuto per la prima volta la laurea e il 21,5% si fregia della laurea magistrale).
Tra i laureati va segnalato che quelli in discipline scientifiche raggiungevano nel 2012 il 32% del totale.