Nel
2002, anno nel quale il PIL è cresciuto dello 0,4% a prezzi
costanti, la congiuntura economica italiana ha manifestato una
stagnazione rispetto al 2001, riflettendosi in modo differenziato
nelle rispettive ripartizioni e quindi nelle regioni italiane.
Numerose regioni dell'area nord-occidentale, così come nel
nord-ovest in complesso, le variabili, prese in esame, hanno
registrato un andamento contrastante rispetto a quelli nazionali.
In particolare l'economia ligure ha registrato una flessione , con
una diminuzione del PIL (valori a prezzi 1995) pari al 1% , dovuta
in gran parte all'andamento negativo del totale industria (-7,0%)
non compensata dalla leggera crescita dei servizi (+0,6%).
L'andamento negativo, che si è avuto nel totale industria, è
dovuto quasi esclusivamente alla forte flessione che si è
riscontrata nelle costruzioni (-13,4%) e nell'industria in senso
stretto (- 4,8%). Nell'ambito di questo settore si è rilevata una
diminuzione generalizzata in tutte le attività ad esclusione
dell'industrie alimentari, delle bevande e del tabacco (+3,8%),
della fabbricazione della pasta carta, della carta e dei prodotti
di carta; stampa ed editoria (+4,6%) e della produzione e
distribuzione di energia elettrica, gas, di vapore e acqua (+1,3%)
che hanno avuto un andamento positivo.
La spesa per consumi finali delle famiglie liguri ha evidenziato
una flessione dello 0,4% in controtendenza alla media nazionale
che ha avuto un leggerissimo incremento (+0,1%). Gli investimenti
sono aumentati dell'1,8% rispetto all'anno precedente, ad un tasso
superiore a quello che si è riscontrato a livello nazionale
(+1,2%), mentre l'occupazione (unità di lavoro -0,1%) così come
la produttività del lavoro - rapporto tra valore aggiunto a
prezzi costanti ed unità di lavoro- (-0,9%) hanno registrato una
leggera diminuzione.
L'ISTAT, a seguito della non immediata disponibilità dei dati di
base, rende disponibili le informazioni territoriali complete, a
livello provinciale, solitamente dopo 19 mesi dalla fine dell'anno
di riferimento e in ritardo rispetto ai dati nazionali e
regionali. Pertanto a livello provinciale i dati si riferiscono al
periodo dal 1995 al 2001.
La dinamica di alcuni aggregati economici a livello provinciale si
presenta in modo differenziato e talvolta contrastante tra le
diverse province ed il totale regionale.
In particolare per quanto attiene agli aspetti occupazionale tra
il 2000 ed il 2001, la Liguria (+1,9%) ha il medesimo andamento
dell'occupazione presente a livello nazionale (+1,7%). In alcune
province si riscontra un incremento superiore a quello delle due
medie (Savona +4,5%, Genova +2,2%); il buon andamento di queste
ultime due è dovuto all'effetto combinato dell'incremento che si
è avuto nell'agricoltura silvicoltura e pesca (+12,5% a Genova e
+5,4% a Imperia) e nei servizi, rispettivamente + 4,4% e + 2,8%,
mentre nelle altre due province si è registrato un leggero
aumento ad Imperia (+1,2%) ed una flessione a La Spezia (-2,4%).
Il valore aggiunto a prezzi base per unità di lavoro e per
settore di attività evidenzia incrementi positivi, uguali o
superiori, alla media nazionale (+3,7%) e regionale (+4,2%), per
le province di La Spezia (+5,0%), di Imperia (+4,3%) e di Genova
(+4,2%), e un andamento, sempre positivo, ma leggermente al di
sotto delle due medie per la provincia di Savona (+3,4%). La non
brillante performance della provincia di Savona, è dovuta al
forte incremento riscontrato nel totale industria (+11,7% ) e alla
modesta crescita del totale servizi (+1,9%).
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