Nonostante
una congiuntura nazionale ed internazionale sfavorevole,
principale causa del ritardo della ripresa economica in tutto il
Paese, nel corso del 2003 la base imprenditoriale ligure si è
ulteriormente ampliata: le iscrizioni sono 11.287 a fronte delle
quali si registrano 10.264 cessazioni, con un saldo positivo di
1.023 unità, pari a un tasso di crescita dello 0,6%. Le imprese
attive risultano 136.463, con un incremento di 665 unità pari
allo 0,5% in più rispetto al 2002, determinando una densità
imprenditoriale (numero delle imprese per 1000 abitanti) pari a
86,8.
Dall'esame delle dinamiche settoriali, i settori in crescita,
rispetto al 2002, sono le costruzioni (+3,4%), le attività
immobiliari, noleggio, informatica e ricerca (+3,2%), alberghi e
ristoranti (+1,7%) e i trasporti (+0,8%); cresce l'incidenza del
settore dei servizi (62,4% sul totale delle imprese contro il
53,8% a livello nazionale) che riconferma il proprio ruolo
trainante dell'economia regionale, in leggero aumento anche il
peso delle imprese industriali che rappresentano il 26% del
totale, di poco inferiore al valore nazionale (26,4%) mentre si
ridimensiona l'incidenza delle imprese agricole (11,6% inferiore
di poco più di 8 punti percentuali al valore nazionale).
Il 2003 conferma la dinamica delle società di capitale e di
persone che, negli ultimi 4 anni presi in esame, registrano una
graduale e costante crescita in termini di imprese attive: le
società di capitale, che rappresentano il 10,2% delle imprese,
crescono rispetto all'anno precedente del 4,8% e le società di
persone (21,6% del totale) dello 0,1%; le ditte individuali,
nonostante la modesta flessione in termini assoluti (38 unità),
rappresentano la vera ossatura della struttura imprenditoriale
ligure con un peso pari al 66,4% sul totale delle imprese.
Le imprese attive femminili sono 36.128 e rappresentano il 26,5%
del totale delle imprese (a livello nazionale il 23,5%); il
settore economico che registra la più alta concentrazione di
"imprese rosa" è il commercio con 12.954 imprese.
L'"Osservatorio demografico delle imprese, 2003" di
Unioncamere (riferito alle imprese "vere" iscritte nel
2001 e di cui si verifica lo stato di attività a distanza di due
anni), nell'esaminare le nuove imprese, registra nel 2001
(rispetto al 2000) un calo di imprese operative iscritte nei
Registri camerali (-6,8%), a cui corrisponde una riduzione di 482
nuovi imprenditori: su un totale di 6.544, il 69,5% è costituito
da maschi (in aumento rispetto al 2000) e il 30,5% da femmine, in
calo di quasi un punto percentuale. Rispetto alle classi di età,
il 38,3% dei nuovi imprenditori si colloca nella fascia dai 26 ai
35 anni, il 29,4% dai 36 ai 50 anni, il 21,4% nella fascia più
giovane (fino a 25 anni) e l'11% nella fascia più anziana (oltre
i 50 anni).
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