In conseguenza dell’allargamento dell’Unione europea da 15 a 25 paesi a far data dal 1° maggio 2004 è stato necessario effettuare la selezione delle regioni (classificate in base alla NUTS2) con traffico marittimo statisticamente rilevato appartenenti a tutti i paesi aderenti e scegliere quelle che presentano la distanza minima dalla Liguria in base alla media delle distanze standardizzate di sei indicatori. Questi ultimi (densità della popolazione, tasso di incremento della popolazione media, tasso di invecchiamento, prodotto interno lordo per abitante a parità di potere d’acquisto, tasso di disoccupazione, percentuale di occupati nei servizi) così come la metodologia sono gli stessi già in precedenza utilizzati.
Il sottogruppo così ottenuto è composto da 30 regioni appartenenti a paesi del gruppo dei 15: molto spesso si tratta delle stesse già ottenute con la precedente selezione, le uniche vere novità sono rappresentate dalla presenza della Danimarca, di realtà territoriali belghe e spagnole e l’assenza delle regioni francesi (e dell’unica portoghese).
La popolazione al 1° gennaio 2004 si riporta all’incirca allo stesso livello del dato 2001, risentendo delle revisioni postcensuarie, pur in presenza del trend decrescente ormai consolidato. Soltanto altre cinque regioni oltre alla Liguria (tra quelle per cui esistono dati con lo stesso aggiornamento temporale), vedono diminuire la propria popolazione nel periodo 2001-2004 (DEA1 – Duesseldorf, E12 – Principado de Asturias e tre regioni svedesi: SE07, SE08 e SE0A).
Va segnalato che crescono tra il 2001 e il 2003 i dati relativi al tasso di natalità (da 7,0 a 7,3 il numero di nati vivi per 1000 abitanti) e, come conseguenza della particolarità climatica della drammatica estate del 2003, estesa a livello sovranazionale, quello di mortalità (il numero dei decessi ogni mille abitanti è passato da 13,2 a 14,6, dopo un periodo in cui aveva mostrato andamento decrescente).
Pur in presenza di un aumento della percentuale dei partecipanti ai programmi di formazione continua (dal 4% del 2003 al 6,4% del 2004), essa non arriva ad un terzo di quella registrata nelle media delle 30 regioni (19,8%) e rimane molto lontana dalla media europea (9,3% per i 15 e 8,6% per i 25) e dai parametri di Lisbona (tale quota dovrebbe raggiungere il 12,5% nel 2010); allo stesso modo non brillano in ambito europeo i dati relativi alla formazione universitaria (il 17,6% della popolazione contro il 29,1% delle 30 regioni considerate con una punta del 48,4% nel caso dei Paesi Baschi). Si tratta in entrambi i casi di una condizione comune a tutte le regioni italiane selezionate che configura una situazione di deficit strutturale del nostro Paese. Infatti, le sei regioni considerate si collocano agli ultimi posti della graduatoria sia in relazione alla percentuale di popolazione con formazione universitaria che a quella che unisce al livello di studio terziario un lavoro collegato ad attività scientifiche e tecnologiche. Nel primo caso i dati sono in genere inferiori al 20% (Liguria 17,6%) mentre il dato medio si attesta al 29,1%; nel secondo essi si situano intorno al 10% (Liguria 10,9%) a fronte di una media delle 30 regioni pari a 16,7%.
Interessante notare come la struttura produttiva ligure, legata ad una forte tradizione di presenza sul territorio di attività a partecipazione statale nonché di settori di punta del manifatturiero e del terziario, influenzi invece la percentuale di risorse umane con occupazione legata ad attività scientifiche e tecnologiche (30,8%) che è superiore di mezzo punto rispetto a quella media delle 30 regioni, e si avvicina a quella del Lazio (31,4%) in questo confermando una similitudine spesso riscontrata nei dati delle due regioni, distanziando quelle delle altre quattro regioni italiane (in particolare la Toscana), ma rimanendo a debita distanza da alcune regioni nordeuropee.
A conferma di quanto detto sulla relativa vicinanza di alcuni indicatori economici liguri a quelli del Lazio, si possono ricordare l’andamento del tasso di crescita del Pil pro capite (2,8% in Liguria – 3,3% nel Lazio) e quello dell’andamento del tasso di disoccupazione (-4,0% e -4,1% rispettivamente). Le due regioni presentano una composizione settoriale molto simile che le colloca rispettivamente al 27° e 28° posto nel caso della percentuale di occupati nel manifatturiero (12,9% e 12,4%) e al 3° e 1° gradino della graduatoria relativa al terziario (77,5% e 79,1%). Questo tipo di struttura produttiva si riscontra anche in alcune realtà territoriali del Regno Unito (in particolare UKK4 – Devon con valori pari a 12,1% per il manifatturiero e 77,7% per il terziario e UKM3 – South Western Scotland dove si registrano rispettivamente il 13,2% e il 77,4%).
Buona la performance complessiva del sistema portuale ligure che si colloca al terzo posto dopo una regione appartenente al Northern Range quale Anversa, il cui traffico mercantile complessivo è decisamente superiore (126 milioni di tonnellate di merci nel 2003) rispetto ai 74 milioni di tonnellate della Liguria, e una Regione-Stato quale la Danimarca che registra un traffico mercantile complessivo intorno agli 86,5 milioni di tonnellate.
 
25.1  

Superficie e popolazione al 1° gennaio e densità - Anno 2004

25.2  

Popolazione al 1° gennaio - Anni 1995-1999-2000-2001-2002-2003-2004

25.3  

Tassi grezzi di natalità e mortalità - Anni 1993-1997-2001-2003, tasso di mortalità infantile Anni 1993-1997-2000

25.4  

Popolazione per classe di età e sesso, età media e indice di vecchiaia al 1° gennaio 2004

25.5

Studenti per livello (ISCED97) - Anno 2003

25.5.1

Studenti per livello e sesso - MASCHI - (ISCED97) - Anno 2003

25.5.2

Studenti per livello e sesso - FEMMINE - (ISCED97) - Anno 2003

25.6

Popolazione di 15 anni e più per sesso e titolo di studio conseguito - Anno 2004

25.6.1

Popolazione di 15 anni e più per sesso e titolo di studio conseguito (incidenza % su totale 30 regioni) Anno 2004

25.7

Popolazione in età tra 25 e 64 anni per sesso e titolo di studio conseguito - Anno 2004

25.7.1

Popolazione in età tra 25 e 64 anni per sesso e titolo di studio conseguito (incidenza % su totale 30 regioni) Anno 2004

25.8

Formazione continua: partecipazione di adulti in età lavorativa (25-64 anni) - Anno 2004

25.9  

Popolazione attiva per sesso e età - Anno 2004

25.10  

Tassi di attività per classe di età e sesso - TOTALE - anno 2004

25.10.1

Tassi di attività per classe di età e sesso - MASCHI - anno 2004

25.10.2

Tassi di attività per classe di età e sesso - FEMMINE - anno 2004

25.11  

Occupati per classe di età - TOTALE - Anno 2004

25.11.1

Occupati per classe di età - MASCHI - Anno 2004

25.11.2

Occupati per classe di età - FEMMINE - Anno 2004

25.12.1

Occupati totali, di cui part-time, per settore - Anno 2004

25.13.1

Disoccupati per classe di età e sesso - Anno 2004

25.14  

Tassi di disoccupazione per sesso e classe di età - Anno 2004

25.16  

Disoccupati e tasso di disoccupazione di lunga durata - Anni 2000-2003

25.17  

Valore aggiunto lordo ai prezzi base (Anno 2002) e formazione capitale fisso per settore (Anno 2001)

25.18

Occupati - Anno 2002 e retribuzioni per settore -Anno 2001

25.19  

Prodotto interno lordo complessivo e per abitante - Anno 2002

25.20  

Indicatori economici

25.21  

Indicatori strutturali agricoltura - Anno 2003

25.22  

Unità locali, retribuzioni, investimenti lordi e occupati per settore - Anno 2000

25.23  

Movimento turistico - Arrivi e presenze (residenti e stranieri) - Anno 2003

25.24

Struttura ricettiva - Anno 2003

25.25  

Traffici marittimi - Anno 2003

25.26

Brevetti - Anno 2002

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