Annuario Statistico Regionale Liguria Regione Liguria SISTAN - Sistema Statistico Nazionale Unionacamere Liguria Annuario Statistico Regionale Liguria

Glossario

Capitolo 1 - Ambiente e territorio

Comune

L’entità amministrativa autarchica governata localmente dal sindaco e dalla giunta comunale.

Consumi di energia elettrica

Rappresentano la somma dell’energia elettrica fatturata dai servizi pubblici (ENEL, aziende municipalizzate, altre imprese) e di quella autoconsumata dagli autoproduttori.

Consumo proprio del settore elettrico

Comprende l’energia assorbita dai settori ausiliari degli impianti di trasformazione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica, dai magazzini e dagli uffici del settore elettrico.

Densità per kmq

Numero di abitanti per chilometro quadrato

Giorno di precipitazione

Giorno in cui si registra almeno un millimetro di precipitazione.

Incendio (cause di)

- cause naturali, cause indipendenti da qualsiasi intervento umano anche involontario (ad esempio: fulmini);

- cause involontarie, cause imputabili a fatti o circostanze connesse alla attività umana, purché non provocati volontariamente, come le attività ricreative, lavorative forestali, agricole, industriali, bruciatura di rifiuti, sigarette eccetera;

- cause volontarie: cause imputabili a fatti o circostanze determinati volontariamente allo scopo di produrre l’incendio (incendi dolosi);

- cause non classificabili: cause non attribuibili, neanche presuntivamente, ad uno dei gruppi sopraindicati.

Precipitazione

La quantità indica il complesso delle precipitazioni (nebbia, pioggia, neve, grandine

eccetera) ridotte in acqua.

Raccolta differenziata

La raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee compresa la frazione organica umida, destinate al riutilizzo, al riciclo e al recupero di materia. La frazione organica umida è raccolta separatamente o con contenitori a svuotamento riutilizzabili o con sacchetti biodegradabili certificati. (Direttive n. 91/156/Cee sui rifiuti, n. 91/689/Cee sui rifiuti pericolosi e n. 94/62/Ce sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, decreto legislativo n. 4 del 16 gennaio 2008).

Rifiuti speciali

Sono rifiuti speciali: a) i rifiuti da attività agricole e agro-industriali; b) i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti pericolosi che derivano dalle attività di scavo, fermo restando quanto disposto dall’articolo 186 del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006; c) i rifiuti da lavorazioni industriali, fatto salvo quanto previsto dall’art. 185, comma 1, lettera i; d) i rifiuti da lavorazioni artigianali; e) i rifiuti da attività commerciali; f) i rifiuti da attività di servizio; g) i rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi; h) i rifiuti derivanti da attività sanitarie; i) i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti; l) i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti; m) il combustibile derivato da rifiuti; n) i rifiuti derivanti dalle attività di selezione meccanica dei rifiuti solidi urbani. (Direttive n. 91/156/Cee sui rifiuti, n. 91/689/Cee sui rifiuti pericolosi e n. 94/62/Ce sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006.

Rifiuti urbani

Sono rifiuti urbani: a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione; b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell’articolo 198 comma 2, lettera g del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006; c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; d) i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d’acqua; e) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali; f) i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), c) ed e); g) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione. (Direttive n. 91/156/Cee sui rifiuti, n. 91/689/Cee sui rifiuti pericolosi e n. 94/62/Ce sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006)

Rifiuto

Qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell’allegato A alla parte quarta del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi. (Direttive n. 91/156/Cee sui rifiuti, n. 91/689/Cee sui rifiuti pericolosi e n. 94/62/Ce sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006.)

Siti di importanza comunitaria (Sic)

Designati ai sensi della direttiva n. 92/43/Cee sulla conservazione degli habitat naturali e semi-naturali e della flora e della fauna selvatiche (direttiva “Habitat”), sono costituiti da aree naturali, geograficamente definite e con superficie delimitata, nelle quali siano applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e/o delle specie della flora e della fauna per cui l’area naturale è designata.

Superficie forestale

Comprende la superficie forestale boscata e la superficie forestale non boscata, così definita

- boscata: estensione di terreno non inferiore a mezzo ettaro, in cui sono presenti piante forestali legnose, arboree e/o arbusti che producono legno o altri prodotti forestali, determinanti, a maturità, un’area d’insidenza (proiezione sul terreno della chioma delle piante) di almeno il 50 per cento della superficie e suscettibile di avere un ruolo indiretto sul clima e sul regime delle acque.

- non boscata: le superfici non produttive ma necessarie alla produzione (strade forestali, viali parafuoco, depositi di legno) e altre piccole superfici quali terreni rocciosi, terreni paludosi, ruscelli, vivai forestali situati in foresta e destinati al fabbisogno proprio, nonché le abitazioni del personale forestale con i terreni annessi e le relative dipendenze dell’azienda forestale.

Zona altimetrica

La ripartizione del territorio nazionale in zone omogenee derivanti dall’aggregazione di comuni contigui sulla base di valori soglia altimetrici. Si distinguono zone altimetriche di montagna, di collina e di pianura. Le zone altimetriche di montagna e di collina sono state divise, per tener conto dell’azione moderatrice del mare sul clima, rispettivamente, in zone altimetriche di montagna interna e collina interna e di montagna litoranea e collina litoranea, comprendendo in queste ultime i territori, esclusi dalla zona di pianura, bagnati dal mare o in prossimità di esso.

Zona altimetrica di collina

Il territorio caratterizzato dalla presenza di diffuse masse rilevate aventi altitudini, di regola, inferiori a 600 metri nell’Italia settentrionale e 700 metri nell’Italia centro-meridionale e insulare. Eventuali aree di limitata estensione aventi differenti caratteristiche, intercluse, si considerano comprese nella zona di collina.

Zona altimetrica di montagna

Il territorio caratterizzato dalla presenza di notevoli masse rilevate aventi altitudini, di norma, non inferiori a 600 metri nell’Italia settentrionale e 700 metri nell’Italia centro-meridionale e insulare. Gli anzidetti livelli altitudinali sono suscettibili di spostamento in relazione ai limiti inferiori delle zone fitogeografiche dell’Alpinetum, del Picetum e del Fagetum, nonché in relazione ai limiti superiori delle aree di coltura in massa della vite nell’Italia settentrionale e dell’olivo nell’Italia centro-meridionale e insulare. Le aree intercluse fra le masse rilevate, costituite da valli, altipiani e analoghe configurazioni del suolo, s’intendono comprese nella zona di montagna.

Zone di protezione speciale

Designate ai sensi della direttiva n. 79/409/Cee, sono costituite da territori idonei per estensione e/o localizzazione geografica alla conservazione delle specie di uccelli di cui all’allegato I della direttiva, concernente la conservazione degli uccelli selvatici.

^ Inizio pagina

Capitolo 2 - Popolazione

Anagrafe della popolazione

Il sistema continuo di registrazione della popolazione residente. Viene continuamente aggiornata tramite iscrizioni per nascita da genitori residenti nel Comune, cancellazioni per morte di residenti e iscrizioni/cancellazioni per trasferimento di residenza da/per altro Comune o da/per l’estero.

Anziani per bambino

Rapporto tra la popolazione di 65 anni di età ed oltre e la popolazione residente da 0 a 4 anni

Apolide

Persona che non ha alcuna cittadinanza, perché priva di quella di origine e non in possesso di un’altra.

Carico dei figli per 100 donne in età feconda (indice di)

Rapporto tra l’ammontare della popolazione residente da 0 a 4 anni e la popolazione femminile da 15 a 49 anni per 100.

Cittadino straniero residente

Persona con cittadinanza straniera o apolide iscritta in anagrafe.

Dipendenza strutturale (indice di)

Rapporto tra l’ammontare della popolazione da 0 a 14 più l’ammontare della popolazione da 65 anni ed oltre e l’ammontare della popolazione da 15 a 64 anni per 100.

Età media

E’ la media delle età ponderata con l’ammontare della popolazione in ciascuna classe; quando la popolazione è distribuita per classi pluriennali si attribuisce a ciascuna classe l’età centrale della classe (commettendo un errore per eccesso nelle classi più avanzate). L’età media cresce in funzione del grado di invecchiamento della popolazione.

Famiglia

L’insieme delle persone coabitanti legate da vincoli di matrimonio o parentela, affinità, adozione, tutela o affettivi.

Invecchiamento (indice di)

Rapporto tra l’ammontare della popolazione di 65 anni di età ed oltre e l’ammontare della popolazione residente totale per 100.

Iscrizioni e cancellazioni PER MOVIMENTO MIGRATORIO

Le iscrizioni si distinguono in:

  • Iscrizioni da altro comune : numero di persone iscritte per trasferimento di residenza da un altro comune italiano.
  • Iscrizioni dall’estero : numero di persone iscritte per trasferimento di residenza dall’estero.
  • Iscrizioni per altri motivi : si tratta di iscrizioni dovute non ad un effettivo trasferimento di residenza, ma ad operazioni di rettifica anagrafica. Tra queste sono comprese le iscrizioni di persone erroneamente cancellate per irreperibilità e successivamente ricomparse; le iscrizioni di persone non censite, e quindi non entrate a far parte del computo della popolazione legale, ma effettivamente residenti.

Le cancellazioni si distinguono in:

  • Cancellazioni per altro comune : numero di persone cancellate per trasferimento di residenza in altro comune italiano.
  • Cancellazioni per l’estero : numero di persone cancellate per trasferimento di residenza all’estero.
  • Cancellazioni per altri motivi : si tratta non di effettivi trasferimenti di residenza, ma di cancellazioni dovute a pratiche di rettifica anagrafica. Tra queste sono comprese le persone cancellate perché non risultano residenti in seguito ad accertamenti anagrafici; le persone censite come aventi dimora abituale, ma che non hanno voluto o potuto (per mancanza di requisiti) iscriversi nel registro anagrafico dei residenti del comune nel quale si erano fatti censire.

Iscrizioni e cancellazioni per movimento naturale

Le iscrizioni riguardano i nati da genitori iscritti nell’anagrafe della popolazione residente del Comune, anche se la nascita è avvenuta in altro Comune o all’estero; le cancellazioni riguardano i morti già iscritti nell’anagrafe della popolazione residente del Comune, anche se il decesso è avvenuto in altro Comune o all’estero e i relativi atti siano pervenuti per la trascrizione.

Per una migliore interpretazione dei dati, si fa presente che gli atti relativi alle nascite e alle morti avvenute all’estero, generalmente pervengono ai Comuni con notevole ritardo; di conseguenza tali eventi sono necessariamente computati in un periodo diverso da quello in cui si sono verificati.

Movimento della popolazione residente

Il movimento della popolazione residente in base alle risultanze anagrafiche è costituito dal movimento naturale (iscrizioni per nascite e cancellazioni per morte) e dal movimento migratorio (iscrizioni e cancellazioni per trasferimento di residenza) verificatisi nei Comuni durante il periodo considerato.

Movimento migratorio

Numero delle iscrizioni e delle cancellazioni anagrafiche della popolazione residente registrate durante l’anno. Le iscrizioni riguardano le persone trasferitesi nel Comune da altri Comuni o dall’estero; le cancellazioni riguardano le persone trasferitesi in altro Comune o all’estero. I trasferimenti da un Comune ad un altro, mentre decorrono dal giorno di richiesta di iscrizione nel Comune di nuova dimora abituale, vengono rilevati quando la pratica migratoria, di ritorno dal Comune di cancellazione, risulta definita. I movimenti da e per l’estero sono rilevati, rispettivamente, dal Comune di iscrizione e da quello di cancellazione.

Movimento naturale

Numero dei nati da residenti in Italia, indipendentemente dal luogo in cui sia avvenuta la nascita (in Italia o all’estero) e dal numero di morti relativi alla popolazione residente anch’essi indipendentemente dal luogo in cui si sia verificato l’evento (sia in Italia sia all’estero). Sono quindi esclusi i nati in Italia da genitori non residenti ed i morti non residenti. Sia i nati sia i morti sono conteggiati al momento della trascrizione dell’atto di nascita o di morte dal registro di stato civile a quello anagrafico.

Nato morto

Il decesso fetale che si verifica a partire dal 180° giorno della durata della gestazione.

Nato vivo

Il prodotto del concepimento che, una volta espulso o completamente estratto dal corpo materno, indipendentemente dalla durata della gestazione, respiri o manifesti altro segno di vita.

Numero medio di figli per donna (o tasso di fecondità totale)

Somma dei quozienti specifici di fecondità calcolati rapportando, per ogni età feconda (tra i 15 e i 49 anni), il numero dei nati vivi all’ammontare medio annuo della popolazione femminile.

Popolazione in età attiva (indice di )

Rapporto tra l’ammontare della popolazione da 15 a 64 anni e l’ammontare della popolazione totale per 100.

Popolazione presente

E’ costituita dalle persone presenti nel Comune ad una certa data ed aventi dimora abituale, nonché delle persone presenti nel Comune alla stessa data, ma aventi dimora abituale in altro Comune o all’estero.

Popolazione residente

E’ costituita dalle persone, di cittadinanza italiana e straniera, aventi dimora abituale nel comune anche se alla data considerata sono assenti, perché temporaneamente presenti in altro comune italiano o all’estero.

Ricambio della popolazione in età attiva (indice di)

Rapporto tra l’ammontare della popolazione che sta per uscire dall’età attiva (60-64 anni) e l’ammontare della popolazione che è appena entrata (15-19 anni) moltiplicato 100.

Saldo migratorio

Differenza tra il numero degli iscritti ed il numero dei cancellati dai registri anagrafici dei residenti.

Saldo migratorio interno

Differenza tra le iscrizioni e le cancellazioni da/per altro comune.

Saldo migratorio estero

Differenza tra le iscrizioni e le cancellazioni da/per l’estero.

Saldo naturale

Differenza tra il numero dei nati in Italia o all’estero da persone residenti ed il numero dei morti, in Italia o all’estero, ma già residenti in Italia.

Saldo totale

Somma del saldo naturale e del saldo migratorio.

Tasso di crescita naturale

Differenza tra il tasso di natalità e il tasso di mortalità.

Tasso di crescita totale

Somma algebrica del tasso di crescita naturale e del tasso migratorio netto.

Tasso di incremento migratorio

Rapporto tra il saldo migratorio nell’anno (iscritti-cancellati) e la popolazione media per 1.000.

Tasso di incremento naturale

Rapporto tra il saldo naturale (nati-morti) e la popolazione media per 1.000.

Tasso di incremento totale

Rapporto tra il saldo totale nell’anno (nati-morti + iscritti-cancellati) e la popolazione media per 1.000.

Tasso migratorio netto

Rapporto tra il saldo migratorio dell’anno e l’ammontare medio della popolazione residente, moltiplicato per 1.000.

Tasso di mortalità

Rapporto tra il numero di morti nell’anno e la popolazione media, moltiplicato per 1.000.

Tasso di natalità

Rapporto tra il numero di nati nell’anno e la popolazione media, moltiplicato per 1.000.

Tasso di nuzialità totale

Somma dei quozienti specifici di nuzialità degli sposi per singolo anno di età tra i 16 e 49 anni, moltiplicati per 1.000.

Tipo di comune

I comuni italiani sono suddivisi (sulla base dei dati sul pendolarismo rilevati al Censimento) nelle seguenti classi:

· centri delle aree di grande urbanizzazione: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Catania, Cagliari;

· comuni appartenenti alla periferia delle aree di grande urbanizzazione (costituiscono i comuni delle cinture urbane);

· altri comuni suddivisi per dimensione demografica (fino a 2.000 abitanti, da 2.001 a 10.000, da 10.001 a 50.000, oltre 50.000).

La soglia dei 2.000 abitanti costituisce la dimensione demografica suggerita dagli organismi internazionali per identificare uno stile di vita tipico dei piccoli centri.

Vecchiaia (indice di)

Rapporto tra l’ammontare della popolazione di 65 anni di età ed oltre e l’ammontare della popolazione residente di età da 0 a 14 anni per 100.

^ Inizio pagina

Capitolo 3 - Salute e sociale

AIDS (Acquired Immuno-Deficiency Syndrome)

La sindrome da Immunodeficienza Acquisita, identificata nel 1979 e definita dall’insorgenza di gravi infezioni opportunistiche sostenute da agenti infettivi normalmente controllati dall’immunità cellulare. Il contagio sembra avvenire esclusivamente mediante i liquidi biologici e gli individui maggiormente a rischio sono gli omosessuali, i tossicodipendenti e i politrasfusi.

Azienda ospedaliera

Ospedali di rilievo nazionale e di alta specializzazione. Sono individuati come tali, oltre ai policlinici universitari, gli ospedali che rispondono alle seguenti caratteristiche:

· presenza di almeno tre strutture di alta specialità;

· organizzazione funzionalmente accorpata ed unitaria di tipo dipartimentale di tutti i servizi che compongono una struttura di alta specialità.

L’Azienda ospedaliera è dotata di personalità giuridica pubblica, di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica. Essa ha gli stessi organi previsti per la Azienda Sanitaria Locale nonché il direttore amministrativo, il direttore sanitario e il consiglio dei sanitari. La gestione delle Aziende ospedaliere è informata al principio dell’autonomia economico-finanziaria e dei preventivi e consuntivi per centri di costo, basati sulle prestazioni effettuate.

Azienda sanitaria locale (ASL)

L’Unità territoriale preposta all’erogazione dei servizi sanitari ai cittadini. Ogni ASL copre una parte del territorio nazionale in molti casi coincidente con la provincia.

Centri di salute mentale

I Centri di salute mentale sono strutture presenti in tutte le aziende Usl. Costituiscono il luogo di prima accoglienza per il malato di mente, a disposizione del quale operano equipe pluri-professionali, (che comprendono lo psichiatra, lo psicologo, l'assistente sociale e l'infermiere professionale) in grado di offrire le risposte più adeguate ai problemi presentati dalla famiglia dei malato o dallo stesso cittadino bisognoso di cure. Il Centro di salute mentale svolge attività psichiatrica ambulatoriale e domiciliare - visite specialistiche, consulenza, programmazione terapeutica e fa da filtro per i ricoveri; garantisce inoltre un servizio specifico di informazione e di assistenza alle famiglie dei pazienti. E' aperto almeno 12 ore al giorno per 6 giorni alla settimana.

Comunità terapeutiche

La Comunità Terapeutica è un luogo di cura nel quale tutte le risorse -dalla struttura muraria, al personale, allo stile organizzativo- sono finalizzati alla terapia di recupero. Tradizionalmente sono state classificate in due grandi categorie, quelle terapeutiche propriamente dette, e quelle "di vita". La legge italiana le distingue in prevalentemente pedagogiche o prevalentemente terapeutiche, quest'ultime più fornite di personale specialistico.

Day-hospital

Ricovero ospedaliero in regime di degenza diurna. Tale particolare forma di erogazione dell’assistenza ospedaliera viene effettuata da divisioni, sezioni o servizi ospedalieri per fini diagnostici e/o curativi e /o riabilitativi e risponde a tutte le seguenti caratteristiche funzionali:

· si tratta di ricovero o ciclo di ricoveri programmato/i;

· è limitato ad una sola parte della giornata e non ricopre quindi l’intero arco delle 24 ore dal momento del ricovero;

· fornisce prestazioni multi professionali e/o multi specialistiche, che necessitano di un tempo di esecuzione che si discosta in modo netto da quello necessario per una normale prestazione ambulatoriale.

Degenza

Il periodo durante il quale una persona è ricoverata in un istituto di cura.

Disabile

Chi ha riduzione o perdita di capacità funzionale nel condurre una attività in maniera o nei limiti considerati “normali” per un essere umano (International Classification of Impairments, Disabilities and Handicaps).

L’indagine ISTAT “Condizione di salute e ricorso ai servizi sanitari”, utilizza le attività della vita quotidiana (Activities of Daily Living) per la misurazione della disabilità. E’ disabile chi ha difficoltà gravi nell’espletare almeno una delle attività della vita quotidiana.

DRG (Diagnosis Related Groups)

La classificazione della casistica ospedaliera basata essenzialmente sulla diagnosi principale di dimissione e degli interventi chirurgici e terapie effettuati nel corso del ricovero. Queste classi costituiscono il sistema D.R.G. che è alla base del nuovo sistema di finanziamento degli istituti di cura, basato su tariffe specifiche associate ai singoli D.R.G.

Interruzione volontaria di gravidanza (IVG)

L’intervento operativo da parte di uno specialista che va a rimuovere il prodotto del concepimento e dei suoi annessi, interrompendo il periodo di gravidanza. L’IVG deve avvenire sotto precisa volontà della donna ed entro i primi 90 giorni dal concepimento nel caso in cui la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbe serio pericolo per la salute fisica o psichica della donna. L’IVG può avvenire inoltre per motivi di ordine terapeutico dopo i primi 90 giorni quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna o in presenza di rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna.

Istituto di cura

Struttura residenziale attrezzata per l’accoglienza e l’assistenza a tempo pieno di pazienti per fini diagnostici e/o curativi e/o riabilitativi. E’ dotata di personale medico specializzato, di apparecchiature di diagnosi e cura ed eventualmente di servizi di supporto all’assistenza ospedaliera, quali: dipartimento di emergenza, centro di rianimazione, pronto soccorso, centro trasfusionale, centro dialisi, sale operatorie, camere iperbariche, incubatrici, ambulanze, unità mobili di rianimazione. Si definisce anche come l’entità ospedaliera costituita da tutte le divisioni, sezioni e servizi, autonoma o dipendente da una struttura pubblica (ad es. Asl) o privata. Ogni istituto è individuato da un codice ai sensi del D.M. 6.9.1988 del Ministero della Sanità.

Con l’espressione istituto di cura si indica una delle seguenti tipologie specifiche:

· Ospedale a gestione diretta, costituito in azienda ai sensi dell’art. 4, comma 1 del D.L. 502/92 (vedi Azienda ospedaliera);

· Ospedale a gestione diretta, presidio della Asl;

· Policlinico universitario (art. 39 legge 833/78);

· Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (art. 42 legge 833/78);

· Ospedale classificato o assimilato ai sensi dell’articolo 1, ultimo comma, legge 132/68 art. 41 legge 833/78);

· Casa di cura (provvisoriamente accreditata o non);

· Istituto psichiatrico residuale (art. 64 legge 833/78);

· Istituto sanitario privato qualificato presidio Asl (art. 43, comma 2, legge 833/78 e DPCM 20/10/1988);

· Ente di ricerca.

MDC (Major Diagnostic Categories)

Il raggruppamento in 25 categorie diagnostiche principali del sistema di classificazione DRG (vedi voce corrispondente); ciascun gruppo comprende tutte le diagnosi correlate ad un determinato criterio di rilevanza clinica (anatomico o eziologico).

Medico

La persona che ha completato gli studi di medicina a livello universitario.

Pronto soccorso

Unità operativa medica funzionante come primo presidio sanitario per i casi improvvisi ed urgenti.

Regime di ricovero

La particolare forma di erogazione dell’assistenza ospedaliera. Può assumere le modalità di “ricovero ordinario” e di ricovero in “day-hospital”.

Ricovero ordinario

L’ammissione in ospedale con pernottamento (il paziente vi trascorre almeno una notte).

Ricovero ospedaliero

L’ammissione in un istituto di cura, vale a dire in una struttura residenziale dotata di medici professionisti e di servizi sanitari per l’assistenza medica e infermieristica, la diagnosi, la cura e la riabilitazione dei degenti.

SERT, dipartimenti delle dipendenze

Sono le strutture pubbliche, istituite dalla legge 309/90, predisposte dallo Stato per il trattamento di tutte le forme di tossicodipendenza presenti nel Paese. Dipendono dalle Aziende sanitarie (AUSL) e come tali fruiscono di finanziamenti afferenti dalle Regioni.

Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (SPDC)

Provvede alla cura dei pazienti che necessitano di trattamenti medici con ricovero in ambiente ospedaliero. Si occupa dell'assistenza di pazienti in condizione di emergenza ed è collegato al pronto soccorso.

Tossicodipendenza

Dipendenza da sostanze potenzialmente abusabili. Fenomeno patologico, da tenere distinto dalla dipendenza terapeutica da sostanze medicamentose prescritte.

^ Inizio pagina

Capitolo 4 - Istruzione

Diploma universitario

Il titolo di studio conseguito al termine di un corso di diploma universitario o di una scuola diretta a fini speciali della durata di 2 o 3 anni (anche detta laurea breve).

Istruzione scolastica

L’istruzione impartita negli istituti che perseguono il fine di educare ed istruire le nuove generazioni. Essa si suddivide in 6 livelli:

· educazione prescolastica (scuola materna);

· istruzione primaria (scuola elementare);

· istruzione secondaria di primo grado (scuola media inferiore);

· istruzione secondaria di secondo grado (scuola secondaria superiore);

· istruzione post-secondaria non universitaria (istruzione terziaria),

· istruzione universitaria (istruzione terziaria).

Istruzione universitaria

Si articola in 3 livelli:

· corsi di diploma universitario;

· corsi di laurea;

· corsi post-laurea (corsi di perfezionamento, scuole di specializzazione, corsi di dottorato di ricerca).

Popolazione con istruzione post secondaria

Indicatore generale, non limitato al campo della scienza e delle materie scientifiche, che riguarda l’intera categoria delle persone in età lavorativa. Comprende i soggetti appartenenti alla classe d’età tra i 25 e 64 anni – compresi – che possiedono una forma di istruzione post secondaria. Notoriamente, il confronto internazionale tra i diversi livelli di istruzione non è semplice, a causa della grande diversità tra i sistemi di istruzione e di accesso agli stessi.

Sezione (scolastica)

La classe nella scuola materna.

Titolo di studio post-laurea

Il titolo di studio rilasciato da una scuola di specializzazione (2-5 anni) e da corsi di dottorato di ricerca.

^ Inizio pagina

Capitolo 5 - Giustizia

Apolide

Persona che non ha alcuna cittadinanza, perché priva di quella di origine e non in possesso di un’altra.

Archivio notarile

Fa parte dell’amministrazione degli archivi notarili dipendente dal Ministero della giustizia e ha il compito di conservare gli atti dei notai cessati, il controllo sull’esercizio della funzione notarile, la regolarizzazione degli atti notarili depositati, la pubblicazione dei testamenti, il rilascio delle copie degli atti conservati e la gestione del registro generale dei testamenti. (Ministero della giustizia – Ufficio centrale archivi notarili).

Arresto

La misura detentiva prevista per gli autori di reati contravvenzionali. (Codice di procedura penale).

Atto notarile

L’espressione formale di volontà di un singolo o di un gruppo associato, reso dinanzi ad un notaio. Può essere pubblico od autenticato e può contenere una o più convenzioni.

Autorità giudiziaria

L’autorità preposta all’amministrazione della giustizia penale, civile e amministrativa.

Azione penale

L’attività promossa dal pubblico ministero quando non sussistono i presupposti per la richiesta di archiviazione della notizia di reato. (Codice di procedura penale).

Cittadino straniero residente

Persona con cittadinanza straniera o apolide iscritta in anagrafe.

Casellario giudiziale centrale

L’ufficio che raccoglie e conserva l’estratto dei provvedimenti e le annotazioni di cui è prescritta l’iscrizione sia in materia penale sia in materia civile. (Codice di procedura civile e penale).

Centri di prima accoglienza (Cpa)

Le strutture che ospitano i minorenni arrestati o fermati fino all’udienza di convalida. (Codice di procedura penale).

Centri diagnostici terapeutici

Le strutture sanitarie operanti presso gli istituti penitenziari.

Comunità terapeutiche

La Comunità Terapeutica è un luogo di cura nel quale tutte le risorse -dalla struttura muraria, al personale, allo stile organizzativo- sono finalizzati alla terapia di recupero. Tradizionalmente sono state classificate in due grandi categorie, quelle terapeutiche propriamente dette, e quelle "di vita". La legge italiana le distingue in prevalentemente pedagogiche o prevalentemente terapeutiche, quest'ultime più fornite di personale specialistico.

Condannato

La persona sottoposta a giudizio e condannata con sentenza divenuta definitiva.

Consiglio di Stato

L’organo giudiziario che ha sede in Roma ed è il supremo organo consultivo sopra le proposte di legge e sugli affari di ogni natura, per i quali sia interrogato dai ministri. Inoltre spetta al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale di decidere sui ricorsi per incompetenza, per eccesso di potere o per violazione di legge, contro atti o provvedimenti di un’autorità amministrativa o di un corpo amministrativo deliberante, che abbiano per oggetto: l’interesse di individui o di enti giuridici, quando i ricorsi medesimi non siano di competenza dell’autorità giudiziaria, né si tratti di materia spettante alla giurisdizione o alle attribuzioni contenziose di corpi o collegi speciali.

Contravvenzione

Il reato per il quale è prevista la pena principale dell’arresto e dell’ammenda e una serie di pene accessorie (ad esempio sospensione dall’esercizio di una professione o di un’arte). (Codice di procedura penale).

Convenzione

L’accordo o il contratto contenuto in un atto notarile.

Corte d’Appello

Ha sede in ogni capoluogo di distretto; è organo collegiale e si articola in sezioni civili e penali. Ha competenza in materia civile e penale a giudicare delle impugnazioni avverso le sentenze appellabili del Tribunale. Ha inoltre anche competenza diretta in alcune materie, quali riconoscimento di sentenze straniere, riabilitazioni, ecc. In ogni Corte di appello è costituita una sezione speciale per i minorenni, che giudica sull’appello delle decisioni dei tribunali dei minorenni sia in sede civile che penale. Un’altra sezione speciale funziona da Corte di assise di appello e giudica sugli appelli avverso le sentenze di Corte di assise.

Corte dei Conti

Giudica, con giurisdizione contenziosa, sui conti dei tesorieri, dei ricevitori, dei cassieri e degli agenti incaricati di riscuotere, di pagare, di conservare e di maneggiare denaro pubblico o di tenere in custodia valori e materie di proprietà dello Stato, e di coloro che si inseriscono anche senza legale autorizzazione negli incarichi attribuiti ai detti agenti. La Corte giudica pure sui conti dei tesorieri e agenti di altre pubbliche amministrazioni, per quanto le spetti a termini di leggi speciali, e in materia di pensioni degli impiegati civili dello Stato e militari, comprese quelle di guerra. Svolge inoltre funzioni di controllo contabile previste dal regolamento di contabilità generale per le spese dello Stato.

Corte di Cassazione

È un organo giudiziario collegiale, ha sede in Roma ed è unica per tutto lo Stato italiano. È articolata su sei sezioni, tre competenti in materia civile e tre in materia penale. Giudica, in generale, sui ricorsi avverso sentenze pronunciate in grado di appello ovvero sentenze inappellabili emesse in primo grado. La Corte di cassazione, come organo supremo della giustizia, assicura l’esatta osservanza e la uniforme interpretazione della legge, l’unità del diritto oggettivo, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni e regola i conflitti di competenza e di giurisdizione. Presso la Corte di cassazione è costituita una procura generale.

Delitto

Il reato per il quale è prevista la pena principale della reclusione e della multa e una serie di pene accessorie (es.: interdizione dai Pubblici Uffici) (Codice di procedura penale).

Denunciati per i quali è iniziata l’azione penale (o imputati)

Coloro nei confronti dei quali il pubblico ministero avvia l’azione penale formulando formale imputazione e richiesta di rinvio a giudizio.

Distretto di Corte di Appello

Il Distretto di Corte di appello di Genova comprende i seguenti Circondari: Imperia, Sanremo, Savona, Genova, Chiavari, La Spezia e Massa.

Entrati dallo stato di libertà

Tutti coloro che dallo stato di libertà passano a un qualsiasi regime penitenziario, nella posizione giuridica di condannati, internati o imputati.

Fallimento

La procedura giudiziaria mediante la quale il patrimonio di un imprenditore insolvente viene sottratto alla sua disponibilità e destinato alla soddisfazione paritaria dei creditori, nella misura massima concretamente possibile (R.D. 16 marzo 1942 n. 267).

Imputazione

Il reato o complesso di reati attribuiti a carico della persona indagata al momento dell’inizio dell’azione penale. (Codice di procedura penale)

Istituti di prevenzione e pena

I penitenziari dove viene scontata la detenzione sia in custodia cautelare che in esecuzione di pena a seguito di condanna definitiva. (Ordinamento penitenziario).

Presenti a disposizione dell’Autorità

I fermati dalle forze dell’ordine per accertamenti, per motivi di ordine pubblico, gli arrestati in flagranza, i detenuti in attesa di adempimenti istruttori o del giudizio di primo grado o di appello o di cassazione. (Ordinamento penitenziario)

Presenti condannati

Persone detenute che per effetto di sentenza divenuta irrevocabile scontano la pena dell’arresto, della reclusione o dell’ergastolo. (Ordinamento penitenziario)

Presenti sottoposti a misure di sicurezza

Gli internati nei confronti dei quali è stata applicata una misura di sicurezza detentiva da scontare negli specifici istituti (ospedale psichiatrico-giudiziario, casa di cura e di custodia eccetera). (Ordinamento penitenziario)

Pretura

L’ufficio giudiziario al quale erano attribuite competenze civili e penali. Con il d.lgs. n. 51 del 19 febbraio 1998 (norme in materia di istituzione del giudice unico di primo grado) la pretura viene soppressa come ufficio giudiziario a partire dal 2 giugno 1999. Presso i tribunali e le sezioni distaccate di tribunale rimane in carica l’ufficio del pretore per i soli procedimenti a esaurimento.

Procedimento civile cautelare

Il procedimento che tende a ottenere dal giudice una misura che possa assicurare il mantenimento di uno stato di fatto o di diritto in attesa dell’accertamento del diritto. (Codice di procedura civile)

Procedimento civile di cognizione

Il procedimento inteso all’accertamento del rapporto giuridico controverso. Si distingue in tre fasi: l’introduzione della causa (con la domanda proposta con la citazione), l’istruzione e la decisione. (Codice di procedura civile)

Procedimento civile di esecuzione

Il procedimento che tende alla realizzazione forzata dell’interesse di cui è già certa la tutela ed è dominato dallo scopo di attuare, nel minor tempo e nella massima misura possibile, le pretese la cui conformità all’interesse pubblico è già garantita dal titolo esecutivo (giudiziale come le sentenze di condanna o stragiudiziali come le cambiali). (Codice di procedura civile)

Procedimento penale

L’insieme di fasi e di atti volti ad accertare e affermare la responsabilità penale in ordine a un determinato comportamento che l’ordinamento giuridico configura come reato. (Codice di procedura penale).

Protesto

L’atto formale con il quale viene constatato il rifiuto dell’accettazione della cambiale-tratta da parte del trattario o il mancato pagamento della cambiale o dell’assegno bancario (Codice di procedura civile).

Reato

Il delitto o contravvenzione previsto dal Codice penale e dalle leggi speciali in materia penale (Codice di procedura penale).

Reclusione

La misura detentiva prevista per gli autori dei delitti. (Codice di procedura penale)

Ricorso

L’istanza presentata a un’autorità giudiziaria amministrativa da chi ha un interesse diretto e attuale a ottenere l’annullamento, la revoca o la riforma di un atto amministrativo.

Semiliberi

I detenuti che usufruiscono della misura della semilibertà che consiste nella concessione di trascorrere parte del giorno fuori dell’istituto penitenziario per partecipare ad attività lavorative, istruttive o comunque utili al reinserimento sociale. (Ordinamento penitenziario).

Tribunale

È un organo articolato, di regola, in sezioni civili e penali. Prima dell’introduzione della riforma del giudice unico, in materia civile, il tribunale aveva competenza, in primo grado, per le cause inerenti imposte e tasse (salvo quelle rientranti nella giurisdizione delle commissioni tributarie), stato e capacità delle persone (salvo quelle rientranti nella competenza del tribunale per minorenni), diritti onorifici, querela di falso, alcuni casi di contenzioso elettorale e amministrativo, separazioni personali dei coniugi e scioglimenti dei matrimoni, cause di valore indeterminabile. In campo penale il tribunale è competente in primo grado per le cause non di competenza del tribunale per i minorenni e della corte di assise. Il tribunale opera in composizione prevalentemente monocratica, salvo in presenza di alcuni reati, tassativamente previsti dalla legge, per i quali è prevista la composizione collegiale. Una sezione speciale dei tribunali costituisce la corte di assise, organo collegiale cui è attribuita una speciale competenza per i delitti più gravi (strage, attentato, omicidio, spionaggio eccetera). Con il d.lgs. n. 51 del 19 febbraio 1998 (norme in materia di istituzione del giudice unico di primo grado) che ha previsto la soppressione della pretura, il tribunale è diventato ufficio giudiziario unico di primo grado a partire dal 2 giugno 1999. In secondo grado è organo d’appello avverso le sentenze pronunciate dal giudice di pace.

Tribunale Amministrativo Regionale (Tar)

L’organo di giustizia amministrativa di primo grado, avente sede nei capoluoghi di regione. Il tribunale amministrativo regionale decide in genere sui ricorsi per incompetenza, per eccesso di potere o per violazione di legge contro atti o provvedimenti emessi dagli organi periferici e centrali dello Stato e dagli enti pubblici, sia con sede nella circoscrizione del tribunale amministrativo regionale, sia a carattere ultraregionale. Le materie vengono definite in particolare dalla legge istitutiva.

Tribunale per i minorenni

L’organo giudiziario costituito in ogni capoluogo di distretto di corte di appello. In materia civile ha competenza esclusiva nell’adozione di minorenni. In materia penale è competente per tutti i reati commessi dai minori di 18 anni.

Ufficio del Giudice di Pace

L’ufficio giudiziario ha iniziato la sua attività il 1° maggio 1995 con l’entrata in vigore della legge n. 374/91. Ha competenza per le cause relative a beni mobili di valore non superiore a euro 2.582,28; al risarcimento del danno prodotto dalla circolazione di veicoli e natanti, di valore non superiore a euro 15.493,71; alla misura e alle modalità d’uso dei servizi di condominio di case; all’apposizione di termini e osservanza delle distanze riguardo al piantamento di alberi e siepi; ai rapporti tra proprietari o detentori di immobili adibiti a civile abitazione per immissioni di fumo o di calore, esalazioni, rumori e simili propagazioni che superino la normale tollerabilità. Con l’entrata in vigore della legge n. 479 del 16 dicembre 1999 (legge Carotti), gli sono state devolute anche le controversie civili iscritte in pretura prima del 30 aprile 1995 non ancora giunte a decisione e attualmente rientranti nella competenza del giudice di pace, con esclusione di quelle già trattenute per la decisione e che non siano state successivamente rimesse in istruttoria. Il d.lgs. n. 507 del 30 dicembre 1999 ha restituito alla competenza del giudice di pace le opposizioni alle ordinanze-ingiunzioni entro il limite di euro 15.493,71. Il d.lgs. n. 274 del 28 agosto 2000 ha previsto, su talune materie riguardanti fatti lievi di valutazione non complessa, una competenza del giudice di pace anche in campo penale, che è entrata in vigore a partire dal gennaio 2002.

Ufficio del Pubblico Ministero

L’ufficio giudiziario costituito presso le corti di appello e i tribunali; è rappresentato, rispettivamente, dal procuratore generale della Repubblica e dai procuratori della Repubblica. Il procuratore della Repubblica ha anche la direzione e la vigilanza, in ogni circondario, della polizia giudiziaria. Ricevuta la notizia del reato, ove questa sia fondata, promuove l’azione penale, altrimenti richiede al giudice per le indagini preliminari decreto di archiviazione (salvo contrario avviso del giudice stesso). Il procuratore generale della Repubblica ha la direzione e la vigilanza della polizia giudiziaria del distretto di corte di appello e normalmente svolge, in grado di appello, l’attività spettante in primo grado al procuratore della Repubblica. (Codice di procedura penale).

Ufficio Giudiziario

L’organismo dotato di specifica competenza per grado, materia e territorio in campo giudiziario.

Usciti in libertà

Coloro che per effetto dei diversi motivi previsti dalla legge passano dalla detenzione in carcere alla libertà. (Ordinamento penitenziario).

^ Inizio pagina

Capitolo 6 - Elezioni

Collegio elettorale

Gli elettori compresi in una circoscrizione elettorale.

Elettore

Il cittadino, uomo o donna, che ha raggiunto la maggiore età.

Lista elettorale

L’elenco dei candidati che ciascun partito presenta alle elezioni.

Parlamento Europeo

L’organo della Comunità europea i cui membri vengono eletti mediante suffragio universale diretto. Esso esercita un controllo generale sull’attività delle istituzioni comunitarie, esprime il suo parere sui testi legislativi della comunità e adotta il bilancio comunitario presentato dal Consiglio.

Sistema elettorale

L’espressione con cui si indicano le diverse tecniche utilizzabili per ricavare dai voti espressi dagli elettori l’indicazione dei candidati che devono essere chiamati a ricoprire i posti cui l’elezione si riferisce.

Sistema maggioritario uninominale

Il sistema elettorale mediante il quale il seggio in palio in una determinata circoscrizione viene assegnato al candidato che abbia riportato il maggior numero di voti anche se questo numero corrisponde soltanto alla maggioranza relativa inferiore cioè al 50% dei voti espressi.

Sistema proporzionale

Il sistema elettorale attraverso il quale i seggi assegnati ad una determinata circoscrizione sono ripartiti tra le varie liste in rapporto ai voti ottenuti da ciascuna di esse.

Votante

Colui che si presenta al seggio elettorale per votare.

Voto

La dichiarazione di volontà diretta ad approvare o respingere una proposta sottoposta all’esame deliberativo di un organo collegiale e, secondo l’art. 48 della Costituzione, diritto che compete a tutti i cittadini, uomini e donne che abbiano raggiunto la maggiore età.

Voto non valido

La dichiarazione di volontà elettiva, senza il rispetto delle norme.

Voto valido

La dichiarazione di volontà elettiva, nel pieno rispetto delle norme.

^ Inizio pagina

Capitolo 7 - Famiglia e società

Consumi delle famiglie

I beni e i servizi acquistati o autoconsumati dalle famiglie per il soddisfacimento dei propri bisogni. Rientrano i beni che provengono dal proprio orto o azienda agricola, i beni e i servizi forniti dal datore di lavoro ai dipendenti, a titolo di salario, i fitti figurativi (autovalutati dalle famiglie) per le abitazioni godute in proprietà.

Famiglia

Insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune (anche se non sono ancora iscritte nell'anagrafe della popolazione residente del comune medesimo). Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. L'assente temporaneo non cessa di appartenere alla propria famiglia sia che si trovi presso altro alloggio (o convivenza) dello stesso comune, sia che si trovi in un altro comune.

Viaggio

Lo spostamento realizzato per turismo, vacanza o per ragioni di lavoro, fuori dal luogo dove si vive abitualmente e che comporta almeno un pernottamento nel luogo visitato. Vengono esclusi i viaggi e gli spostamenti, con soste di uno o più pernottamenti, effettuati nelle località frequentate abitualmente, nonché i viaggi di durata superiore ad un anno. In questi casi, infatti, il viaggio non costituisce flusso turistico poiché la località visitata viene associata al luogo dove si vive.

^ Inizio pagina

Capitolo 8 - Cultura

Area archeologica

Sito caratterizzato dalla presenza di resti di natura fossile o di manufatti o strutture preistorici o di età antica. (D.lgs. n. 42/2004, art. 101).

Attività cinematografica

Spettacolo Cinematografico.

Attività teatrale

Teatro (Teatro di Prosa, Teatro di Prosa Dialettale, Teatro di Prosa Repertorio Napoletano, Recital Letterario), Lirica (Teatro Lirico, Operetta), Rivista e Commedia Musicale, Balletto (Balletto classico, Concerto di Danza), Burattini e Marionette, Arte Varia (Varietà ed Arte Varia), Circo.

Attività concertistica

Concerti Classici (Concerto Classico, Concerto Bandistico, Concerto Corale), Concerti di Musica Leggera, Concerti jazz.

Attività sportiva

Sport Calcio (Calcio Serie A-B e Internazionale, Calcio Serie C ed Inferiore), Sport di Squadra Non Calcio (Pallacanestro, Pallavolo, Rugby, Baseball), Sport Individuali (Pugilato, Ciclismo, Atletica leggera, Tennis, Concorsi Ippici, Automobilismo, Motociclismo, Motonautica, Corse cavalli –ingressi-), Altri sport (Nuoto e Pallanuoto, Sport Invernali, Sport Vari), Bowling, Noleggio Go-Kart).

Biblioteca

Istituto o parte di esso, il cui scopo principale è quello di conservare una raccolta di documenti bibliografici e di facilitarne la fruizione per soddisfare le esigenze di informazione, ricerca, educazione, cultura e svago degli utenti.

Circuito museale

Insieme di istituti accessibili al pubblico a seguito dell’emissione di un biglietto unico.

Consumi delle famiglie

I beni e i servizi acquistati o autoconsumati dalle famiglie per il soddisfacimento dei propri bisogni. Rientrano i beni che provengono dal proprio orto o azienda agricola, i beni e i servizi forniti dal datore di lavoro ai dipendenti, a titolo di salario, i fitti figurativi delle abitazioni godute in proprietà.

Famiglia

Insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune (anche se non sono ancora iscritte nell'anagrafe della popolazione residente del comune medesimo). Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. L'assente temporaneo non cessa di appartenere alla propria famiglia sia che si trovi presso altro alloggio (o convivenza) dello stesso comune, sia che si trovi in un altro comune

Ingressi (SIAE)

Questa grandezza è il risultato della somma degli ingressi con biglietto + gli ingressi in abbonamento: l’indicatore esprime il numero complessivo dei partecipanti alle manifestazioni per le quali è previsto il rilascio di un titolo di accesso.

Istituti statali di antichità e d’arte

I dati riguardano esclusivamente gli Istituti statali (musei, gallerie, monumenti, aree archeologiche e circuiti) che dipendono dal Ministero per i beni e le attività culturali.

Monumento

Opera architettonica o scultorea o area di particolare interesse dal punto di vista artistico, storico, etnologico e/o antropologico (UNESCO Stc/Q/853 del 1984)

Museo

Struttura permanente che acquisisce, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e studio. (Codice dei beni culturali, d.lgs. n. 42/2004, art. 101)

Numero di spettacoli (SIAE)

La rilevazione fa riferimento ad un singolo spettacolo (1 unità di rilevazione: 1 spettacolo); in alcune circostanze – specialmente nei concertini – la rilevazione ha riguardato un periodo di tempo: in tal caso la rilevazione indica il numero di spettacoli ai quali fa riferimento (1unità di rilevazione: n spettacoli).

Spesa al botteghino (SIAE)

E’ la spesa che gli spettatori corrispondono per poter accedere al luogo di spettacolo (spesa per l’acquisto di biglietti ed abbonamenti).

Spesa media mensile

È calcolata dividendo la spesa totale per il numero delle famiglie residenti.

^ Inizio pagina

Capitolo 9 - Lavoro e previdenza sociale

Addetto

Persona occupata in un’unità giuridico-economica, come lavoratore indipendente o dipendente (a tempo pieno, a tempo parziale o con contratto di formazione e lavoro), anche se temporaneamente assente (per servizio, ferie, malattia, sospensione dal lavoro, Cassa integrazione guadagni ecc.).

Amministrazioni pubbliche

Il settore che raggruppa le unità istituzionali le cui funzioni principali consistono nel produrre per la collettività servizi non destinabili alla vendita e nell’operare una redistribuzione del reddito e della ricchezza del paese. Le principali risorse sono costituite da versamenti obbligatori effettuati direttamente o indirettamente da unità appartenenti ad altri settori. Il settore delle amministrazioni pubbliche è suddiviso in tre sotto-settori:

  • Amministrazioni centrali che comprendono l’amministrazione dello Stato in senso stretto (i ministeri) e gli organi costituzionali; gli enti centrali con competenza su tutto il territorio del paese (Cassa depositi e prestiti, Anas, Cri, Coni, Cnr, Cnel, Istat, Isae, ecc..);
  • Amministrazioni locali che comprendono gli enti pubblici la cui competenza è limitata ad una sola parte del territorio. Sono compresi: le Regioni, le Province, i Comuni, gli ospedali pubblici ed altri enti locali economici, culturali, di assistenza, le Camere di Commercio, le Università, gli Ept, ecc.;
  • Enti di previdenza che comprendono le unità istituzionali centrali e locali la cui attività principale consiste nell’erogare prestazioni sociali finanziate attraverso contributi generalmente a carattere obbligatorio (Inps, Inail, ecc.).

Apprendista (lavoratore dipendente)

Il rapporto di apprendistato - denominato "tirocinio" dal codice civile - è uno speciale rapporto di lavoro in cui il datore di lavoro:

· da un lato si obbliga, oltre che a corrispondere la retribuzione, a impartire, nella sua impresa, all’apprendista l’insegnamento necessario perché questi possa conseguire la capacità tecnica per diventare lavoratore qualificato;

· dall’altro consegue il diritto di utilizzare l’opera dell’apprendista nell’impresa.

Assistenza sociale

Il settore in cui le prestazioni sociali sono legate all’insufficienza delle risorse economiche o a situazioni di disagio (persone con disabilità, abbandono eccetera) e sono finanziate dalla fiscalità generale.

Assunzioni di immigrati

Per assunzioni di immigrati si intende l'assunzione di personale di nazionalità non italiana. Le indicazioni di minimo e massimo sono da intendersi come previsione del numero di immigrati per i quali le imprese hanno già deciso l'assunzione (minimo) e il numero di assunzioni di immigrati per le quali le imprese non hanno escluso la possibilità, pur senza aver ancora deciso in tal senso (massimo).

Assunzioni previste

Le assunzioni corrispondono al numero di lavoratori dipendenti (compresi i contratti a termine ed esclusi i lavoratori interinali, i collaboratori a progetto, gli "altri" lavoratori non alle dipendenze e i tirocini/stage, retribuiti o meno) che le imprese intervistate hanno previsto in entrata nel corso del 2013. Tali previsioni sono state formulate dalle imprese tra gennaio e aprile 2013.

Categoria/livello nei contratti di lavoro

La suddivisione della classificazione che riguarda l’inquadramento, stabilito dai contratti del personale dipendente, in una certa scala ordinata per livelli di competenza-responsabiltà delle mansioni da assegnare. A ciascuna corrisponde una diversa misura tabellare di base. La configurazione delle categorie di inquadramento non è omogenea tra i differenti accordi, essendo denominata talvolta in lettere, altre in numeri romani o arabi, altre volte con assegnazione di professionalità. Inoltre l’ordine in cui si presenta la scala classificatoria risulta a volte ascendente e altre discendente.

Cittadino straniero residente

Persona con cittadinanza straniera o apolide iscritta in anagrafe.

Cassa integrazione guadagni (CIG)

Lo strumento attraverso il quale lo Stato interviene a sostegno delle imprese che a, causa delle situazioni di crisi o difficoltà tipizzata dalla legge, sono costrette, momentaneamente a contrarre o sospendere la propria attività. L’intervento consiste nell’erogazione gestita dall’INPS di una indennità sostitutiva della retribuzione in favore dei dipendenti sospesi dal lavoro o sottoposti a riduzione dell’orario.

Collaboratore coordinato e continuativo

Persona che presta la propria opera presso un’impresa o istituzione con rapporto di lavoro non soggetto a vincolo di subordinazione e che fornisce una prestazione dal contenuto intrinsecamente professionale o artistico, svolta in modo unitario e continuativo per un tempo predeterminato, ricevendo un compenso a carattere periodico e prestabilito.

Condizione lavorativa

La posizione dell’individuo rispetto al mercato del lavoro.

Condizione non professionale

La popolazione in condizione non professionale è costituita da:

  • i minori di 15 anni;
  • persone in cerca di prima occupazione;
  • casalinghe;
  • studenti;
  • ritirati dal lavoro;
  • · persone di 15 anni e più non in condizione professionale che non rientrano nelle 4 voci precedenti, compresi gli invalidi al lavoro e coloro che stanno assolvendo gli obblighi di leva.

Condizione professionale

La condizione della persona che risulta occupata o disoccupata alla ricerca di nuova occupazione.

Conflitto di lavoro

Vertenza tra i datori di lavoro e i prestatori d’opera che dà luogo a una temporanea sospensione dell’attività lavorativa e/o astensione collettiva dal lavoro provocata da motivi sia inerenti che estranei al rapporto di lavoro.

Contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL)

Gli accordi e i contratti stipulati tra le organizzazioni dei datori di lavoro e le organizzazioni sindacali dei lavoratori, con riferimento ai diversi comparti di attività economica.

Costo del lavoro

Somma delle retribuzioni lorde e degli oneri sociali.

Dipendente (lavoratore dipendente)

Persona che svolge la propria attività lavorativa in un'unità giuridico-economica e che è iscritta nei libri paga dell'impresa o istituzione, anche se responsabile della sua gestione. Sono considerati lavoratori dipendenti:

  • - i soci di cooperativa iscritti nei libri paga;
  • · - i dirigenti, i quadri, gli impiegati e gli operai, a tempo pieno o parziale;
  • - gli apprendisti;
  • - i lavoratori a domicilio iscritti nei libri paga;
  • - i lavoratori stagionali;
  • - i lavoratori con contratto di formazione e lavoro;
  • - i lavoratori con contratto a termine;
  • - i lavoratori in Cassa integrazione guadagni;
  • · - gli studenti che hanno un impegno formale per contribuire al processo produttivo in cambio di una remunerazione e/o formazione.

Forze di lavoro

Le persone occupate e le persone in cerca di occupazione.

Grande impresa

Nell'indagine sulle grandi imprese nell'industria e nei servizi, è l’impresa che occupa 500 addetti (vedi definizione) e oltre.

Impiegato (lavoratore dipendente)

Il dipendente a cui è assegnata l’esplicazione continuativa e sistematica di un’attività di concetto o di ordine, diretta a sostituire, integrare o comunque coadiuvare quella dell’imprenditore nella funzione dell’organizzazione e controllo per il conseguimento della finalità dell’impresa.

Impresa

Unità giuridico-economica che produce beni e servizi destinabili alla vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, ha facoltà di distribuire i profitti realizzati ai soggetti proprietari, siano essi privati o pubblici. Il responsabile è rappresentato da una o più persone fisiche, in forma individuale o associata, o da una o più persone giuridiche. Tra le imprese sono comprese: le imprese individuali, le società di persone, le società di capitali, le società cooperative, le aziende speciali di comuni o province o regioni. Sono considerate imprese anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti.

Inattivi

Comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro, ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione.

Indice della popolazione in età attiva

Rapporto tra l’ammontare della popolazione da 15 a 64 anni e l’ammontare della popolazione totale per 100.

Indipendente

Persona che svolge la propria attività lavorativa in un’unità giuridico - economica senza vincoli di subordinazione. Sono considerati lavoratori indipendenti:

· i titolari, soci e amministratori di impresa o istituzione, a condizione che effettivamente lavorino nell’impresa o istituzione, non siano iscritti nei libri paga, non siano remunerati con fattura, non abbiano un contratto di collaborazione coordinata e continuativa;

· i soci di cooperativa che effettivamente lavorano nell’impresa e non sono iscritti nei libri paga;

· i parenti o affini del titolare, o dei titolari, che prestano lavoro senza il corrispettivo di una prefissata retribuzione contrattuale né il versamento di contributi.

Lavoratore autonomo

Persona che con contratti d’opera “si obbliga a compiere, attraverso corrispettivo, un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente” (art. 2222 Codice Civile). Le modalità, il luogo e il tempo di esecuzione dell’opera o del servizio sono controllate liberamente dallo stesso lavoratore.

Lavoratore interinale

Persona assunta da un’impresa di fornitura di lavoro temporaneo (impresa fornitrice) la quale pone uno o più lavoratori a disposizione di un’altra unità giuridico - economica (impresa o istituzione utilizzatrice) per coprire un fabbisogno produttivo a carattere temporaneo.

Non forze di lavoro

Le persone che dichiarano di essere in condizione non professionale (casalinga, studente, ritirato dal lavoro) e di non aver svolto alcuna attività lavorativa, né di aver cercato lavoro nel periodo di riferimento; oppure di averlo cercato ma non con le modalità già definite per le persone in cerca di occupazione. Le non forze di lavoro comprendono, inoltre, gli inabili e i militari di leva o in servizio civile sostitutivo e la popolazione in età fino a 15 anni.

Occupati

La persona di 15 anni e più che all'indagine sulle forze di lavoro dichiara:

· di possedere un'occupazione, anche se nel periodo di riferimento non ha svolto attività lavorativa (occupato dichiarato);

· di essere in una condizione diversa da occupato, ma di aver effettuato ore di lavoro nel periodo di riferimento (altra persona con attività lavorativa)

Occupato alle dipendenze

La persona occupata che è legata all’impresa da un contratto di lavoro diretto, sulla base del quale percepisce una retribuzione. Sono da considerarsi tali i dirigenti, i quadri, gli impiegati, gli operai (incluse le categorie speciali e gli intermedi). Tra i lavoratori dipendenti sono convenzionalmente inclusi anche gli apprendisti, sebbene essi non costituiscano sotto il profilo tecnico-giuridico una categoria di lavoratori subordinati. Nel numero dei lavoratori dipendenti è compreso anche il personale temporaneamente assente per cause varie quali: ferie, permessi, maternità, Cassa integrazione guadagni. I dipendenti che prestano attività all’estero sono inclusi soltanto se sono retribuiti dall’impresa. Sono, invece, esclusi dal numero dei lavoratori dipendenti:

· i dirigenti retribuiti principalmente per mezzo di una partecipazione agli utili dell’impresa o a forfait, il Presidente, l’amministratore delegato, i membri in carica dei consigli di amministrazione della società o dei consigli direttivi delle società di capitale;

· il personale che lavora esclusivamente su commissione nell’industria; gli intermediari ed il personale dei servizi esterni a carattere commerciale retribuiti integralmente a provvigione per le assicurazioni;

  • i coadiuvanti familiari;

· il personale che pur lavorando presso l’impresa è dipendente da imprese titolari di lavoro in appalto (es.: impresa di pulizia);

· il personale che sta prestando il servizio militare (salvo che non sia stato richiamato per brevi periodi).

Operaio (lavoratore dipendente)

Tale qualifica comprende i dipendenti adibiti a mansioni prive del requisito della specifica collaborazione propria della categoria impiegatizia, caratterizzate, per contro, dall’inerenza al processo strettamente produttivo dell’impresa anziché a quello organizzativo e tecnico-amministrativo. Nell’ambito della categoria degli operai si possono distinguere gli operai specializzati, gli operai qualificati e gli operai comuni.

La contrattazione collettiva ha inoltre istituito le c.d. categorie speciali o intermedie alle quali appartengono gli operai che:

· esplicano mansioni superiori a quelle degli operai ai quali è attribuita la più elevata qualifica;

  • sono adibiti a mansioni di particolare fiducia o responsabilità;

· guidano e controllano il lavoro di altri operai con apporto di competenza tecnico-pratica.

Ore di cassa integrazione guadagni

Ore complessive di cassa integrazione guadagni, ordinaria e straordinaria, di cui le imprese hanno usufruito nel mese di riferimento dell’indagine.

Ore effettivamente lavorate

Le ore di lavoro effettuate dagli occupati con esclusione delle ore di Cassa integrazione guadagni e delle ore non lavorate relative ai giorni di assenza per ferie, festività ed in genere per tutti i giorni non lavorati anche se per essi è stata corrisposta una retribuzione.

Part-time

E’ un contratto di lavoro subordinato, a termine o a tempo indeterminato, caratterizzato da riduzione dell’orario di lavoro. Il rapporto di lavoro a tempo parziale si differenzia dal rapporto di lavoro a tempo pieno solo per la riduzione dell’orario: il lavoratore part-time deve rispettare tutte le norme relative al contratto di lavoro e il datore di lavoro deve riconoscergli tutti i diritti che gli spettano per contratto. Ai lavoratori part-time si applica il Contratto collettivo nazionale di lavoro che disciplina il corrispondente rapporto di lavoro a tempo pieno, e la retribuzione a cui hanno diritto è la stessa dei lavoratori a tempo pieno di pari inquadramento, ridotta però in relazione all’orario di lavoro. Per la rilevazione di Excelsior sono state considerate tutte le forme di lavoro part-time (verticale, orizzontale e misto).

Pensione

La prestazione in denaro periodica e continuativa erogata individualmente da enti pubblici e privati in seguito a: raggiungimento di una determinata età; maturazione di anzianità di versamenti contributivi; mancanza o riduzione della capacità lavorativa per menomazione congenita e sopravvenuta; morte della persona protetta e particolare benemerenza verso il Paese.

Pensione assistenziale

Pensione erogata a cittadini con reddito scarso o insufficiente, indipendentemente dal versamento di contributi, a seguito del raggiungimento del sessantacinquesimo anno di età o per invalidità non derivante dall’attività lavorativa svolta. Sono altresì comprese le pensioni di guerra, gli assegni di medaglia d’oro, gli assegni vitalizi a ex combattenti insigniti dell’Ordine di Vittorio Veneto e gli assegni di Medaglia e Croce al valor militare.

Pensione di vecchiaia

Il trattamento pensionistico corrisposto ai lavoratori che abbiano raggiunto l’età stabilita dalla legge per la cessazione dell’attività lavorativa nella gestione di riferimento e che siano in possesso dei requisiti contributivi minimi previsti dalla legge.

Pensione indennitaria

Pensione corrisposta a seguito di un infortunio sul lavoro, per causa di servizio e malattia professionale.

Pensioni del comparto privato

Le pensioni agli ex dipendenti di imprese private, ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti. Sono altresì comprese le pensioni assistenziali erogate dall’Inps.

Pensioni del comparto pubblico

Le pensioni agli ex dipendenti pubblici e le pensioni di guerra erogate dal Ministero del Tesoro.

Previdenza sociale

Il settore in cui le prestazioni sociali sono legate al versamento di un corrispettivo contribuito.

Persone in cerca di occupazione

La persona di 15 anni e più che all'indagine sulle forze di lavoro dichiara:

  • una condizione professionale diversa da quella di occupato;
  • di non aver effettuato ore di lavoro nel periodo di riferimento;
  • di essere alla ricerca di un lavoro;
  • di aver effettuato almeno un'azione di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono il periodo di riferimento;
  • di essere immediatamente disponibile (entro due settimane) ad accettare un lavoro, qualora gli venga offerto.

Posizione lavorativa

È definita come un contratto di lavoro, esplicito o implicito, tra una persona e un'unità produttiva residente finalizzata allo svolgimento di una prestazione lavorativa contro corrispettivo di un compenso (che, in senso ampio, include il reddito misto dei lavoratori indipendenti). Le posizioni lavorative rappresentano, quindi, il numero dei posti di lavoro, dati dalla somma delle prime posizioni lavorative e delle posizioni lavorative plurime, indipendentemente dal numero di ore lavorate.

Prestazioni sociali

I trasferimenti correnti, in denaro o in natura, corrisposti alle famiglie al fine di coprire alle stesse gli oneri derivanti dal verificarsi di determinati eventi (malattia, vecchiaia, morte, disoccupazione ecc.). Le prestazioni sociali comprendono i trasferimenti correnti e forfettari dei Sistemi privati di assicurazione sociale con o senza costituzione di riserve, i trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche e Istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie non subordinati al pagamento di contributi (assistenza). (Sistema europeo dei conti, SEC95).

Produttività del lavoro

Rapporto tra l’intero valore della produzione realizzata e il volume o la quantità del lavoro (unità di lavoro e/o ore lavorate) impiegato nella produzione.

Qualifica (professionale)

Inquadramento della posizione nella professione dei lavoratori dipendenti (vedi definizione) classificabile nelle seguenti voci: dirigenti, quadri, impiegati, operai (incluse le categorie speciali o intermedi).

Tasso di attività

Rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la popolazione di 15 anni e più.

Tasso di disoccupazione

Rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro.

Tasso di disoccupazione giovanile

Rapporto tra le persone in età tra i 15 e i 24 anni in cerca di occupazione e le forze di lavoro nella stessa classe di età.

Tasso di disoccupazione di lunga durata

Rapporto tra le persone in cerca di occupazione da dodici mesi e oltre e le forze di lavoro.

Tasso di occupazione

Rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento.

Tasso di occupazione giovanile

Rapporto tra gli occupati in età tra i 15 e i 24 anni e la corrispondente popolazione nella stessa classe di età.

^ Inizio pagina

Capitolo 10 - Contabilità nazionale - Dati territoriali

Aggregati ai prezzi dell’anno precedente

Rappresentano la misura in volume degli aggregati costruiti sulla base dei prezzi dell’anno precedente. Dal concatenamento delle variazioni annuali calcolate sulle serie ai prezzi dell’anno precedente si ottiene l’indice a catena.

Aggregati economici

Le grandezze sintetiche che misurano il risultato d’insieme delle operazioni svolte da tutte le unità economiche del sistema; vi sono due tipi di aggregati:

· aggregati legati direttamente alle operazioni del sistema dei conti (la produzione di beni e servizi, i consumi finali, gli investimenti fissi lordi, i redditi da lavoro dipendente, ecc.

· aggregati che rappresentano saldi contabili (il prodotto interno lordo, il risultato lordo di gestione, il risparmio nazionale, ecc.). Gli aggregati che rappresentano saldi possono essere espressi al lordo o al netto degli ammortamenti.

Aggregati in livello concatenati

I dati relativi alle valutazioni reali ottenute con il metodo del concatenamento vengono presentati attraverso le serie in livello concatenate rispetto all’anno 2000 fissato come quello di riferimento. Queste serie sono ottenute moltiplicando l’indice a catena con anno di riferimento 2000 (2000=1) per i valori correnti dell’anno 2000 di ogni singola serie.

Amministrazioni pubbliche

Il settore che raggruppa le unità istituzionali le cui funzioni principali consistono nel produrre per la collettività servizi non destinabili alla vendita e nell’operare una redistribuzione del reddito e della ricchezza del paese. Le principali risorse sono costituite da versamenti obbligatori effettuati direttamente o indirettamente da unità appartenenti ad altri settori. Il settore delle amministrazioni pubbliche è suddiviso in tre sotto-settori:

· Amministrazioni centrali che comprendono l’amministrazione dello Stato in senso stretto (i ministeri) e gli organi costituzionali; gli enti centrali con competenza su tutto il territorio del paese (Cassa depositi e prestiti, Anas, Cri, Coni, Cnr, Cnel, Istat, Isae, ecc.);

· Amministrazioni locali che comprendono gli enti pubblici la cui competenza è limitata ad una sola parte del territorio. Sono compresi: le regioni, le province, i comuni, gli ospedali pubblici ed altri enti locali economici, culturali, di assistenza, le Camere di Commercio, le Università, gli Ept, ecc.);

· Enti di previdenza che comprendono le unità istituzionali centrali e locali la cui attività principale consiste nell’erogare prestazioni sociali finanziate attraverso contributi generalmente a carattere obbligatorio (Inps, Inail, ecc.).

Ammortamento

Perdita di valore subita dai capitali fissi (macchinari, impianti, mezzi di trasporto ecc.) nel corso dell’anno a causa dell’usura fisica, dell’obsolescenza (perdita di valore economico dei beni capitali per il progresso tecnico incorporato nei nuovi beni) e dei danni accidentali assicurati (incendio, incidente, naufragio eccetera). Il concetto di ammortamento economico differisce da quello fiscale o finanziario in senso lato.

Consumi finali

Rappresentano il valore dei beni e servizi impiegati per soddisfare direttamente i bisogni umani, siano essi individuali o collettivi. Sono utilizzati due concetti: la spesa per consumi finali e i consumi finali effettivi. La differenza fra i due concetti sta nel trattamento riservato ad alcuni beni e servizi che sono finanziati dalle amministrazioni pubbliche o dalle istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie, ma che sono forniti alle famiglie come trasferimenti sociali in natura; questi beni sono compresi nel consumo effettivo delle famiglie, mentre sono esclusi dalla loro spesa finale.

Contabilità nazionale

L’insieme di tutti i conti economici che descrivono l’attività economica di un paese o di una circoscrizione territoriale. Essa ha per oggetto l’osservazione quantitativa e lo studio statistico del sistema economico o dei sub-sistemi che lo compongono a diversi livelli territoriali.

Conti economici nazionali

I quadri sintetici delle relazioni economiche che si hanno tra le differenti unità economiche di una data comunità in un determinato periodo. Essi riportano, in un certo ordine, le cifre sulla situazione economica del paese, sulle risorse disponibili e sul loro uso, sul reddito che si è formato e sulle sue componenti, sul processo di accumulazione e sul suo finanziamento, sulle relazioni con il resto del mondo e su altri fenomeni.

Conto della distribuzione del prodotto interno lordo

Analizza il modo in cui il valore aggiunto si distribuisce fra i redditi da lavoro dipendente, le imposte indirette al netto dei contributi alla produzione e il risultato lordo di gestione.

Conto economico delle risorse e degli impieghi

Pone in evidenza l’equilibrio esistente tra gli elementi dell’offerta (risorse) e quelli della domanda finale (impieghi) così come deriva dalla stima simultanea delle tavole delle risorse e degli impieghi (o “SUT tables: supply and use tables”).

Contributi

Sono i trasferimenti unilaterali correnti operati dalle amministrazioni pubbliche od alle istituzioni comunitarie dell’Unione europea nel quadro della politica economica e sociale alle unità residenti che producono beni e servizi, allo scopo di influenzare i prezzi e/o di consentire una sufficiente remunerazione dei fattori produttivi. Si articolano in:

· contributi ai prodotti: vengono erogati per singola unità di bene o servizio prodotto o importato. Essi possono consistere in un determinato importo di denaro per una quantità di un bene o servizio oppure possono essere calcolati “ad valorem”, nella forma di una determinata percentuale del prezzo per unità. I contributi possono anche essere calcolati quali differenza tra un dato prezzo di riferimento e il prezzo di mercato effettivamente pagato da un acquirente. I contributi ai prodotti sono generalmente concessi allorché i beni e i servizi sono prodotti, venduti o importati. Per convenzione, i contributi ai prodotti riguardano esclusivamente la produzione di beni e servizi destinabili alla vendita o la produzione di beni e servizi per proprio uso finale;

· altri contributi alla produzione: i contributi, diversi dai contributi ai prodotti, che le unità di produzione residenti percepiscono a motivo dell’esercizio dell’attività di produzione.

Contributi sociali effettivi

Versamenti che i datori di lavoro effettuano agli enti previdenziali o ad altri organismi di assicurazione per coprire i lavoratori dipendenti dai rischi di malattia, maternità, invalidità, vecchiaia e superstiti, disoccupazione, infortuni sul lavoro e malattie professionali e per carichi di famiglia. Essi sono a carico dei datori di lavoro, oppure a carico dei lavoratori dipendenti oppure a carico dei lavoratori indipendenti e delle persone non occupate.

Contributi sociali figurativi

Esborsi effettuati direttamente dai datori di lavoro al fine di garantire ai propri dipendenti il godimento di prestazioni sociali (malattie, maternità, invalidità, assegni familiari eccetera), senza far ricorso a imprese di assicurazione, fondi pensione o costituzione di fondi speciali o riserve.

Deflazione

L’insieme di procedimenti di calcolo con i quali si elimina dai valori espressi intermini correnti l’influenza dovuta alle modificazioni dei prezzi. Le variazioni monetarie degli aggregati possono essere infatti scomposte nelle due componenti di quantità e di prezzo, in presenza dell’equazione tipica V (valore) = P (prezzo o deflatore implicito) x Q (quantità). Questa operazione si applica perfettamente ad aggregati economici che riflettono operazioni su beni e servizi (produzione, consumi, investimenti, importazioni ed esportazioni, variazione delle scorte), mentre il trattamento degli aggregati riflettenti le operazioni di distribuzione e redistribuzione del reddito e le operazioni monetarie e finanziarie presenta notevoli difficoltà, superabili introducendo opportune ipotesi riguardanti la destinazione finale delle grandezze considerate.

Dipendente

Persona che svolge la propria attività lavorativa in un’unità giuridico-economica e che è iscritta nei libri paga dell’impresa o istituzione, anche se responsabile della sua gestione. Sono considerati lavoratori dipendenti:

· i soci di cooperativa iscritti nei libri paga;

· i dirigenti, i quadri, gli impiegati e gli operai, a tempo pieno o parziale;

· gli apprendisti;

· i lavoratori a domicilio iscritti nei libri paga;

· i lavoratori stagionali;

· i lavoratori con contratto di formazione e lavoro;

· i lavoratori con contratto a termine;

· i lavoratori in cassa integrazione guadagni;

· gli studenti che hanno un impegno formale per contribuire al processo produttivo in cambio di una remunerazione e/o formazione.

In alcune fonti viene utilizzata una definizione diversa, che non comprende ad es. i dirigenti.

Esportazioni

I trasferimenti di beni (merci) e di servizi da operatori residenti a operatori non residenti (Resto del mondo). Le esportazioni di beni includono tutti i beni (nazionali o nazionalizzati, nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, escono dal territorio economico del paese per essere destinati al Resto del mondo. Esse sono valutate al valore Fob (“free on board”) che corrisponde al prezzo di mercato alla frontiera del Paese esportatore. Questo prezzo comprende: il prezzo “ex fabrica”, i margini commerciali, le spese di trasporto internazionale, gli eventuali diritti all'esportazione. Le esportazioni di servizi comprendono tutti i servizi (trasporto, assicurazione, altri) prestati da unità residenti a unità non residenti.

Importazioni

Sono costituite dagli acquisti all'estero (Resto del mondo) di beni (merci) e di servizi, introdotti nel territorio nazionale. Le importazioni di beni comprendono tutti i beni (nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, entrano nel territorio economico del Paese in provenienza dal Resto del mondo. Esse possono essere valutate al valore Fob, o al valore Cif (costo, assicurazione, nolo) che comprende: il valore Fob dei beni, le spese di trasporto e le attività assicurative tra la frontiera del Paese esportatore e la frontiera del Paese importatore. Le importazioni di servizi includono tutti i servizi (trasporto, assicurazione, altri) prestati da unità non residenti a unità residenti.

Imposte

I prelievi obbligatori unilaterali operati dalle amministrazioni pubbliche. Sono di due specie:

· le imposte dirette, che sono prelevate periodicamente sul reddito e sul patrimonio;

· le imposte indirette, che operano sulla produzione e sulle importazioni di beni e servizi, sull’utilizzazione del lavoro, sulla proprietà e sull’utilizzo di terreni, fabbricati o altri beni impiegati nell’attività di produzione.

Indice di prezzo implicito

Il rapporto tra un aggregato a prezzi correnti e il corrispondente aggregato in livello concatenato.

Indipendente (lavoratore)

Persona che svolge la propria attività lavorativa in un’unità giuridico - economica senza vincoli di subordinazione. Sono considerati lavoratori indipendenti:

· i titolari, soci e amministratori di impresa o istituzione, a condizione che effettivamente lavorino nell’impresa o istituzione, non siano iscritti nei libri paga, non siano remunerati con fattura, non abbiano un contratto di collaborazione coordinata e continuativa;

· i soci di cooperativa che effettivamente lavorano nell’impresa e non sono iscritti nei libri paga;

· i parenti o affini del titolare, o dei titolari, che prestano lavoro senza il corrispettivo di una prefissata retribuzione contrattuale né il versamento di contributi.

Investimenti fissi lordi

Sono costituti dalle acquisizioni (al netto delle cessioni) di capitale fisso effettuate dai produttori residenti a cui si aggiungono gli incrementi di valore dei beni materiali non prodotti. Il capitale fisso consiste di beni materiali e immateriali (es. software) prodotti e destinati a essere utilizzati nei processi produttivi per un periodo superiore a un anno.

Investimenti lordi

Comprendono: gli investimenti fissi lordi; la variazione delle scorte; le acquisizioni meno le cessioni di oggetti di valore. Gli investimenti lordi includono gli ammortamenti, mentre gli investimenti netti li escludono.

Occupati

Comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento:

· hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura;

· hanno svolto almeno un’ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente;

· sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi, oppure se durante l’assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l’attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi.

Posizione lavorativa

È definita come un contratto di lavoro, esplicito o implicito, tra una persona e un’unità produttiva residente finalizzata allo svolgimento di una prestazione lavorativa contro corrispettivo di un compenso (che, in senso ampio, include il reddito misto dei lavoratori indipendenti). Negli schemi di contabilità nazionale le posizioni lavorative rappresentano, quindi, il numero dei posti di lavoro, dati dalla somma delle prime posizioni lavorative e delle posizioni lavorative plurime, indipendentemente dal numero di ore lavorate.

Prestazioni sociali

I trasferimenti correnti, in denaro o in natura, corrisposti alle famiglie al fine di coprire alle stesse gli oneri derivanti dal verificarsi di determinati eventi (malattia, vecchiaia, morte, disoccupazione, assegni familiari, infortuni sul lavoro, ecc.). Le prestazioni sociali comprendono i trasferimenti correnti e forfetari dei sistemi privati di assicurazione sociale con o senza costituzione di riserve; trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche subordinati e non al pagamento di contributi; trasferimenti correnti di istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie.

Prezzo

La quantità di moneta che bisogna cedere per ottenere in cambio l’unità del bene oggetto della transazione. A seconda dell’entità economica interessata, il prezzo assume varie denominazioni: alla produzione (prezzo del prodotto industriale nel primo stadio della commercializzazione sul mercato interno); praticato dai grossisti (prezzo di transazione in cui il contraente è un grossista); al consumo (prezzo riferito alla fase di scambio in cui l’acquirente è un consumatore finale).

Prezzo base

Il prezzo che il produttore può ricevere dall’acquirente per un’unità di bene o servizio prodotta, dedotte le eventuali imposte da pagare su quella unità quale conseguenza della sua produzione e della sua vendita (ossia le imposte sui prodotti) ma compreso ogni eventuale contributo da ricevere su quella unità quale conseguenza della sua produzione o della sua vendita (ossia i contributi ai prodotti). Sono escluse le spese di trasporto fatturate separatamente dal produttore mentre sono inclusi i margini di trasporto addebitati dal produttore sulla stessa fattura, anche se indicati come voce distinta.

Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (PIL)

Il risultato finale dell’attività di produzione delle unità produttrici residenti. Corrisponde alla produzione totale di beni e servizi dell’economia, diminuita dei consumi intermedi e aumentata dell’Iva gravante e delle imposte indirette sulle importazioni. È altresì pari alla somma dei valori aggiunti a prezzi base delle varie branche di attività economica, aumentata delle imposte sui prodotti (compresa l’Iva e le imposte sulle importazioni), al netto dei contributi ai prodotti.

Produttività

Rapporto tra la quantità o il valore del prodotto ottenuto e la quantità di uno o più fattori, richiesti per la sua produzione. Può essere calcolata rispetto a uno dei fattori che concorrono alla produzione: lavoro, capitale e input intermedi (produttività parziale), o si può costruire un indicatore che tenga conto contemporaneamente di tutti i fattori utilizzati, della loro combinazione e dei loro legami (produttività globale o totale dei fattori).

Produttività del lavoro

Rapporto tra l’intero valore della produzione realizzata e il volume o la quantità del lavoro (unità di lavoro e/o ore lavorate) impiegato nella produzione.

Produzione (di beni e servizi)

Il risultato dell’attività economica svolta nel paese dalle unità residenti in un arco temporale determinato. Esistono diverse nozioni di produzione, che è un aggregatola cui misura statistica non è agevole. Gli schemi standardizzati di contabilità nazionale prevedono la distinzione fra produzione market di beni e servizi destinata alla vendita, che è oggetto di scambio e che dà quindi origine alla formazione di un prezzo di mercato, e produzione non market che non è oggetto di scambio (la produzione per uso finale proprio, i servizi collettivi forniti dall’amministrazione pubblica e dalle istituzioni sociali). La produzione finale (o prodotto lordo), intesa quale risultato finale dell’attività di produzione delle unità residenti, viene calcolata come differenza tra il valore della produzione di beni e servizi conseguita dalle branche produttive e il valore dei beni e servizi intermedi dalle stesse consumati nel periodo considerato.

Reddito da lavoro dipendente

Il costo sostenuto dai datori di lavoro a titolo di remunerazione dell’attività prestata alle proprie dipendenze dai lavoratori sia manuali che intellettuali. Il complesso dei redditi da lavoro dipendente comprende sia le retribuzioni lorde che gli oneri sociali.

Retribuzioni lorde

Comprendono i salari, gli stipendi e le competenze, in denaro e in natura, a lordo delle trattenute erariali e previdenziali, corrisposte ai lavoratori dipendenti dal datore di lavoro. Sono escluse dalle retribuzioni tutti gli esborsi effettuati dal datore di lavoro, non rimborsati dagli enti di previdenza, al fine di garantire ai propri dipendenti il godimento di prestazioni sociali (malattia, maternità, invalidità, infortuni sul lavoro, licenziamenti eccetera), nonché le spese sostenute dai datori di lavoro a beneficio loro e dei dipendenti perché necessarie per i processi di produzione dei datori di lavoro (ad esempio, indennità e rimborsi per trasferte, spese sostenute per migliorare il comfort sul luogo del lavoro, per esami medici resi necessari dalla natura del lavoro, per la fornitura di indumenti di lavoro indossati esclusivamente o principalmente sul posto di lavoro ecc.).

Risultato lordo di gestione

Rappresenta (insieme al reddito misto) il saldo del conto della generazione dei redditi primari, cioè la parte del valore aggiunto prodotto destinata a remunerare i fattori produttivi diversi dal lavoro dipendente impiegati nel processo di produzione. Per il settore delle famiglie il risultato di gestione comprende esclusivamente i proventi delle attività legate alla produzione per autoconsumo (valore dei fitti figurativi e delle manutenzioni ordinarie per le abitazioni occupate dal proprietario, il valore dei servizi domestici e di portierato, la produzione agricola per autoconsumo e il valore delle manutenzioni straordinarie effettuate in proprio).

Settori istituzionali

Raggruppamenti di unità istituzionali che hanno un comportamento economico simile (società finanziarie e non finanziarie, famiglie, amministrazioni pubbliche e resto del mondo).

Sistema europeo dei conti (SEC 95)

Nel 1970 l’Istituto statistico delle Comunità europee (Eurostat) ha adottato un sistema armonizzato dei conti: il Sec. Nel 1995 tale sistema è stato modificato, coerentemente con il nuovo sistema dei conti nazionali Sna93, redatto dall’Onu e da altre istituzioni internazionali, tra cui lo stesso Eurostat. Il Sec95, approvato come regolamento comunitario (regolamento Ce n. 2223 del 25 giugno 1996), permette una descrizione quantitativa completa e comparabile dell’economia dei paesi membri dell’Unione europea (Ue), attraverso un sistema integrato di conti di flussi e di conti patrimoniali definiti per l’intera economia e per raggruppamenti di operatori economici (settori istituzionali).

Spesa per consumi finali

La spesa per consumi finali è costituita dalla spesa sostenuta dalle unità istituzionali residenti per beni o servizi utilizzati per il diretto soddisfacimento di desideri o bisogni individuali o di bisogni collettivi dei membri della collettività. La spesa per consumi finali può essere sostenuta all'interno del territorio di riferimento (spesa per consumi finali interni) o all'esterno.

Tavole delle risorse e degli impieghi

Le tavole delle risorse e degli impieghi (o “Sut: supply and use tables”) sono matrici per branca di attività economica e per branca di produzione omogenea che forniscono un quadro dettagliato dell’offerta di beni e servizi, sia di produzione interna sia di importazione, dell’utilizzo dei beni e servizi per usi intermedi o finali e mostrano, inoltre, il valore aggiunto e tutte le sue componenti generate dalle branche di attività economica. Sono quindi matrici che evidenziano la relazione esistente tra le branche di attività economica e le branche di produzione omogenea attraverso un’accurata descrizione dei processi di produzione interni e delle operazioni sui prodotti dell’economia nazionale. Una tavola supply mostra la disponibilità totale di risorse classificate per prodotto e per branca, distinguendo tra produzione interna e importata ed è usualmente costruita ai prezzi base. Una tavola use presenta gli impieghi dei beni e servizi per prodotto e per tipo di impiego(intermedio e finale), illustra le componenti del valore aggiunto lordo ed è costruita ai prezzi di acquisto. A partire dalle tavole supply and use ai prezzi base si possono costruire tavole input-output simmetriche convertendo le informazioni “prodotto per branca” delle tavole Sut in statistiche “prodotto per prodotto” o “branca per branca”attraverso ulteriori informazioni tecniche e statistiche sulla struttura degli input o basandosi su assunzioni a priori sulle tecnologie produttive.

Territorio economico

Si intende l’area entro la quale operano e sviluppano i loro interessi le unità residenti del paese. Può riguardare aree diverse da quelle delimitate geograficamente.

Trasferimenti

Sono operazioni unilaterali con le quali un soggetto devolve a favore di un altro una somma di denaro o un insieme di beni e servizi, senza riceverne in cambio una contropartita. Si distinguono in trasferimenti correnti e trasferimenti in conto capitale.

Unità di lavoro (o equivalenti a tempo pieno)

Quantifica in modo omogeneo il volume di lavoro svolto da coloro che partecipano al processo di produzione realizzato sul territorio economico di un paese a prescindere dalla loro residenza (occupati interni). Tale calcolo si è reso necessario in quanto la persona può assumere una o più posizioni lavorative in funzione: dell’attività (unica, principale, secondaria); della posizione nella professione (dipendente, indipendente); della durata (continuativa, non continuativa); dell’orario di lavoro (a tempo pieno, a tempo parziale); della posizione contributiva o fiscale (regolare, irregolare). L’unità di lavoro rappresenta la quantità di lavoro prestato nell’anno da un occupato a tempo pieno, oppure la quantità di lavoro equivalente prestata da lavoratori a tempo parziale o da lavoratori che svolgono un doppio lavoro. Questo concetto non è più legato alla singola persona fisica, ma risulta ragguagliato a un numero di ore annue corrispondenti a un’occupazione esercitata a tempo pieno, numero che può diversificarsi in funzione della differente attività lavorativa. Le unità di lavoro sono dunque utilizzate come unità di misura del volume di lavoro impiegato nella produzione dei beni e servizi rientranti nelle stime del prodotto interno lordo in un determinato periodo di riferimento.

Unità istituzionale

Un’unità residente costituisce una unità istituzionale se gode di autonomia di decisione nell’esercizio della propria funzione principale e se dispone di una contabilità completa o ha la possibilità, dal punto di vista economico e giuridico, di compilare una contabilità completa qualora gliene sia fatta richiesta.

Valore aggiunto

L’aggregato che consente di apprezzare la crescita del sistema economico in termini di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunità per impieghi finali. È la risultante della differenza tra il valore della produzione di beni e servizi conseguita dalle singole branche produttive e il valore dei beni e servizi intermedi dalle stesse consumati (materie prime e ausiliarie impiegate e servizi forniti da altre unità produttive). Corrisponde alla somma delle remunerazioni dei fattori produttivi. Può essere calcolato a prezzi base o ai prezzi al produttore.

Valore aggiunto ai prezzi di base

È il saldo tra la produzione e i consumi intermedi, in cui la produzione è valutata a prezzi base, cioè al netto delle imposte sui prodotti e al lordo dei contributi ai prodotti. La produzione valutata a prezzi base si differenzia da quella valutata al costo dei fattori: quest’ultima, è infatti al netto di tutte le imposte (sia quelle sui prodotti, sia le altre imposte sulla produzione), e al lordo di tutti i contributi (sia i contributi commisurati al valore dei beni prodotti, sia gli altri contributi alla produzione).

Valore aggiunto ai prezzi al produttore

E’ il valore aggiunto ai prezzi di base aumentato delle imposte sui prodotti, Iva esclusa, e al netto dei contributi ai prodotti.

Variazione delle scorte

Le scorte comprendono tutti i beni che rientrano negli investimenti lordi ma non nel capitale fisso e che sono posseduti da un dato momento dalle unità produttive residenti; la variazione è misurata come differenza tra il valore delle entrate nel magazzino e quello delle uscite dal magazzino. Comprendono le seguenti categorie: materie prime, prodotti intermedi, prodotti in corso di lavorazione, prodotti finiti, beni per la rivendita.

^ Inizio pagina

Capitolo 11 - Agricoltura e foreste

Agricoltura biologica

Modalità di produzione basata sull’adozione di tecniche di coltivazione e di allevamento a basso impatto ambientale. I prodotti che si ottengono sono sani, ad alto valore nutrizionale ed esenti da contaminazione, provenienti da aziende polifunzionali ed ottenuti cercando di ridurre al minimo l’utilizzo di energie ausiliarie (fitofarmaci, fertilizzanti), tranne quelle previste dal Reg. CE 2092/91.

Agricoltura integrata

Modalità di produzione che presuppone l’adozione di tecniche di coltivazione e di allevamento che prevedono l’utilizzo di prodotti naturali e un limitato impiego di prodotti chimici sintetici. Queste tecniche si inseriscono tra l’agricoltura biologica e quella convenzionale.

Agriturismo

Per attività agrituristiche si intendono le attività di ricezione e ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile, anche nella forma di società di capitali o di persone, oppure associati fra loro, attraverso l'utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento di animali. Possono essere addetti allo svolgimento dell'attività agrituristica l'imprenditore agricolo e i suoi familiari ai sensi dell'articolo 230-bis del codice civile, nonche' i lavoratori dipendenti a tempo determinato, indeterminato e parziale. Rientrano fra le attività agrituristiche:

· dare ospitalità in alloggi o in spazi aperti destinati alla sosta di campeggiatori;

· somministrare pasti e bevande costituiti prevalentemente da prodotti propri e da prodotti di aziende agricole della zona, ivi compresi i prodotti a carattere alcoolico e superalcoolico, con preferenza per i prodotti tipici e caratterizzati dai marchi DOP, IGP, IGT, DOC e DOCG;

· organizzare degustazioni di prodotti aziendali, ivi inclusa la mescita di vini;

· organizzare, anche all'esterno dei beni fondiari nella disponibilità dell'impresa, attività ricreative, culturali, didattiche, di pratica sportiva, nonche' escursionistiche e di ippoturismo, anche per mezzo di convenzioni con gli enti locali, finalizzate alla valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale.

· organizzare, anche all'esterno dei beni fondiari nella disponibilità dell'impresa, attività ricreative, culturali, didattiche, di pratica sportiva, nonche' escursionistiche e di ippoturismo, anche per mezzo di convenzioni con gli enti locali, finalizzate alla valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale.

Area naturale protetta

Il territorio sottoposto ad uno speciale regime di tutela e di gestione in cui siano presenti formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche e biologiche, o gruppi di esse, che hanno rilevante valore naturalistico e ambientale. In detta area possono essere promosse la valorizzazione e la sperimentazione di attività produttive compatibili. (Legge quadro sulle aree protette, n. 394/1991)

Classificazione dei vini

La classificazione dei vini in Italia, regolamentata dalla legge 164/1992, suddivide i vini in: vini da tavola, vini Igt, vini Doc, e vini Docg. A livello comunitario i vini Doc e Docg sono denominati V.Q.P.R.D (vini di qualità prodotti in regioni determinate).

Denominazione di origine controllata (Doc)

Riconoscimento di qualità attribuito ai vini prodotti in zone limitate, recanti il loro nome geografico. Di norma il nome del vitigno segue quello della Doc e la disciplina di produzione è rigida. Tali vini sono ammessi al consumo solo dopo accurate analisi chimico-sensoriali.

Denominazione di origine protetta (Dop)

Riconoscimento assegnato ai prodotti agricoli ed alimentari le cui fasi del processo produttivo vengono realizzate in un area geografica delimitata e risultano essere conformi ad un disciplinare di produzione. Queste caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente all’ambiente geografico, comprensivo dei fattori naturali e umani. Per prodotto DOP si intende un prodotto agricolo o alimentare: originario di una specifica zona geografica; la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico, inclusi i fattori naturali e umani; la cui produzione, trasformazione e elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata.

Densità venatoria

Per densità venatoria si intende il rapporto tra il numero di cacciatori e la superficie agricola utilizzata; essa è espressa dal seguente rapporto: numero cacciatori/1000 ettari di superficie.

Disciplinare di produzione

Il disciplinare è un insieme di indicazioni e/o prassi operative da rispettare dal produttore relativamente a: il nome del prodotto agricolo o alimentare Dop o Igp; la descrizione del prodotto mediante l’indicazione delle materie prime, se nel caso, delle principali caratteristiche fisiche, chimiche, microbiologiche e organolettiche; la delimitazione della zona geografica e gli elementi che comprovano il legame tra il prodotto e la zona geografica di riferimento; la descrizione del metodo di ottenimento del prodotto; i riferimenti relativi agli organismi di controllo; gli elementi specifici della etichettatura connessi alla dicitura Dop o Igp, a seconda dei casi, o le diciture equivalenti; le eventuali condizioni da rispettare in forza di disposizioni comunitarie e/o nazionali.

Impresa agricola

Secondo il Codice Civile (art. 2135) è imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse. Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento di animali si intendono le attività dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessari al ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine. Si intendono comunque connesse le attività, esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dell’allevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l’utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge.

Indicazione geografica protetta (IGP)

Per prodotto IGP si intende un prodotto agricolo o alimentare: originario di una specifica zona geografica; del quale una determinata qualità, la reputazione o altre caratteristiche possono essere attribuite a uno specifico territorio; la cui produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata

Legname da lavoro

Assortimenti ricavati, sul luogo dell’abbattimento, dalla massa legnosa grezza e destinati ad impieghi industriali. La quantità è quella effettiva della massa legnosa utilizzata, valutata dopo le operazioni di allestimento ed esbosco.

Legna per combustibile

Assortimenti ricavati, sul luogo dell’abbattimento, dalla massa legnosa grezza e destinati direttamente alla combustione (legna da ardere e fasciname), nonché quelli destinati direttamente alla carbonizzazione (legna da carbone e carbonella). La quantità è quella effettivamente asportata o da asportare, valutata dopo le operazioni di allestimento ed esbosco.

Prodotto lordo (o Valore Aggiunto)

E’ l’incremento di valore che una impresa apporta con l’impiego dei propri fattori produttivi al valore dei beni e dei servizi ricevuti da altre aziende; esso pertanto corrisponde all’insieme delle remunerazioni corrisposte ai fattori impiegati nel processo produttivo e cioè: lavoro, capitale e attività imprenditoriale.

Produzione (di beni e servizi)

Il risultato dell’attività economica svolta nel paese dalle unità residenti in un arco temporale determinato. Esistono diverse nozioni di produzione, che è un aggregato la cui misura statistica non è agevole. Gli schemi standardizzati di contabilità nazionale prevedono la distinzione fra produzione market di beni e servizi destinata alla vendita, che è oggetto di scambio e che dà quindi origine alla formazione di un prezzo di mercato, e produzione non market che non è oggetto di scambio (la produzione per uso finale proprio, i servizi collettivi forniti dalla Amministrazione pubblica e dalle Istituzioni sociali). La produzione finale (o prodotto lordo), intesa quale risultato finale dell’attività di produzione delle unità residenti, viene calcolata come differenza tra il valore della produzione di beni e servizi conseguita dalle branche produttive e il valore dei beni e servizi intermedi dalle stesse consumati nel periodo considerato. (Sistema europeo dei conti, SEC95)

Superficie agraria non utilizzata

L’insieme dei terreni dell’azienda non utilizzati a scopi agricoli per una qualsiasi ragione, di natura economica, sociale od altra, ma suscettibili di essere utilizzati a scopi agricoli mediante l’intervento di mezzi normalmente disponibili presso un’azienda agricola. Comprende gli eventuali terreni abbandonati facenti parte dell’azienda ed esclude i terreni a riposo.

Superficie agraria utilizzata (SAU)

L’insieme dei terreni investiti a seminativi, orti familiari, prati permanenti e pascoli, coltivazioni legnose agrarie e castagneti da frutto. Essa costituisce la superficie investita ed effettivamente utilizzata in coltivazioni propriamente agricole, non comprende la superficie investita a funghi in grotte, sotterranei od appositi edifici.

Superficie forestale

La somma della superficie forestale boscata e della superficie forestale non boscata.

Superficie forestale boscata

L’estensione di terreno non inferiore a mezzo ettaro, in cui sono presenti piante forestali legnose, arboree e/o arbustive che producono legno o altri prodotti forestali, determinanti, a maturità, un’area di insidenzia (proiezione sul terreno della chioma delle piante) di almeno il 50% della superficie e suscettibile di avere un ruolo indiretto sul clima e sul regime delle acque.

Superficie forestale non boscata

L’estensione di terreno costituita dalla superficie non produttiva, ma necessaria alla produzione (strade forestali, viali parafuoco, depositi di legno), e da altre piccole superfici quali terreni rocciosi, terreni paludosi, ruscelli, vivai forestali situati in foresta e destinati al fabbisogno proprio, nonché dalle abitazioni del personale forestale con i terreni annessi e le relative dipendenze dell’azienda forestale.

Superficie totale

La superficie complessiva dei terreni dell’azienda agricola destinati a colture erbacee e/o legnose agrarie, inclusi i boschi, la superficie agraria non utilizzata ed altra superficie occupata da parchi e giardini ornamentali, fabbricati, stagni, canali, ecc. situati entro il perimetro dei terreni che costituiscono l’azienda. E’ compresa la superficie coltivata a funghi in grotte, sotterranei od in appositi edifici.

Utilizzazione legnosa forestale

Massa legnosa, espressa in metri cubi, ottenuta da abbattimenti e prelievi effettuati in aree definibili come forestali boscate.

Utilizzazione legnosa fuori foresta

Massa legnosa, espressa in metri cubi, ottenuta da abbattimenti e prelievi effettuati in aree e colture forestali non boschive definite come di seguito:

· superfici di terreno con piante legnose forestali, di estensione inferiore a mezzo ettaro;

· superfici di terreno non inferiori a mezzo ettaro in cui sono presenti piante legnose forestali che, a maturità, non raggiungono un’area di insidenza (proiezione delle chiome sul terreno) superiore al 50%;

· aree con filari di piante che non raggiungono una larghezza di 10m o che comunque non occupano una superficie di almeno mezzo ettaro;

· aree con piante sparse di essenze forestali.

Valore aggiunto

E’ l’aggregato che consente di apprezzare la crescita del sistema economico in termini di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunità per impieghi finali. E’ la risultante della differenza tra la produzione di beni e servizi conseguita dalle singole branche produttive ed il valore dei beni e servizi intermedi dalle stesse consumati (materie prime e ausiliarie impiegate e servizi forniti da altre unità produttive). Corrisponde alla somma delle retribuzioni dei fattori produttivi e degli ammortamenti. Può essere calcolato ai prezzi di base o ai prezzi di mercato. (Sistema europeo dei conti, SEC95)

Valore aggiunto ai prezzi di mercato

E’ il valore aggiunto ai prezzi di base aumentato delle imposte sui prodotti, Iva esclusa, e al netto dei contributi ai prodotti. (Sistema europeo dei conti, SEC95)

Vigilanza venatoria

Per vigilanza venatoria si intende il numero di agenti presenti sul territorio; tale vigilanza viene espressa dal rapporto: n°agenti o guardie venatorie/ 1000 ha di superficie agricola utilizzata.

^ Inizio pagina

Capitolo 12 - Industria

Impresa attiva

L’impresa che ha denunciato al Registro delle imprese l’inizio di attività. Nei casi previsti dalla legge è necessario il previsto possesso di determinate registrazioni e/o l’ottenimento di determinate autorizzazioni e/o concessioni.

Impresa con attività sospesa

L’impresa che mantiene l’iscrizione nel Registro Imprese pur in assenza di svolgimento dell’attività e ciò con riferimento a determinate fattispecie e/o periodi temporali delimitati sulla base della specifica normativa di settore (vedi attività commerciali o eventi specifici quali servizio militare, maternità, ecc.).

Impresa fallita

Impresa soggetta ad una delle seguenti procedure concorsuali: fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria per le grandi imprese in crisi.

Impresa inattiva

La registrazione della società nel Registro delle Imprese, facendo seguito alla stipula dell’atto costitutivo determina particolari effetti giuridici (quali l’acquisizione della personalità giuridica, nel caso delle società di capitali o delle cooperative) che permangono fino all’istanza di cancellazione della società stessa (che determina l’estinzione del soggetto giuridico), indipendentemente dallo svolgimento effettivo dell’attività.

Per le imprese individuali l’obbligo di iscrizione, coincide con l’inizio dell’attività a carattere commerciale (art. 2195 codice civile), mentre la cancellazione dal Registro Imprese consegue alla cessazione dell’attività.

Impresa in liquidazione

Per le imprese a carattere societario la normativa prevede una fase di liquidazione (consistente nella monetizzazione del patrimonio societario). Tale fase è comunque obbligatoria nelle società di capitali e cooperative, mentre non è obbligatoria nelle società di persone, salvo il caso in cui siano presenti debiti e/o crediti nei confronti di terzi.

Imprese registrate

Complesso dei soggetti iscritti al Registro delle Imprese (attive, inattive, sospese, fallite, liquidate, cessate).

Sede unica o centrale

Sede unica di impresa o istituzione

Tipo di unità locale che costituisce il luogo unico nel quale l’unità giuridico -economica svolge la propria attività e nel quale sono anche espletate le attività amministrative e/o direzionali.

Sede centrale di impresa o istituzione plurilocalizzata .

Tipo di unità locale nel quale sono ubicati i principali uffici amministrativi e/o direzionali dell’impresa o istituzione.

Sede non centrale di impresa o istituzione plurilocalizzata

Tipo di unità locale che costituisce un luogo nel quale l’unità giuridico - economica svolge parte delle proprie attività e nel quale possono anche essere espletate alcune attività amministrative dell’impresa o istituzione.

Tasso di cessazione (imprese)

Cessazioni (anno)/Imprese Registrate ad inizio periodo (anno) x 100.

Tasso di crescita (imprese)

(Iscrizioni – Cessazioni) (anno)/Imprese Registrate ad inizio periodo (anno) x 100.

Tasso di iscrizione (imprese)

Iscrizioni (anno)/Imprese Registrate ad inizio periodo (anno) x 100.

^ Inizio pagina

Capitolo 13 - Artigianato

Impresa artigiana

L’ordinamento italiano a differenza di quelli di altri paesi, non prevede un elenco chiuso di “mestieri artigiani”, ma l’impresa artigiana è indicata in base ai “parametri” normativi di cui alla legge quadro 8 agosto 1985 n. 443 che, oltre a prevedere, tra l’altro, la partecipazione prevalente, anche manuale, al lavoro da parte del titolare o dei soci ricomprende tra le imprese artigiane tutte quelle che si occupano della produzione di beni (compresi i semilavorati) e/o servizi con esclusione delle attività agricole, di quelle di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande (quelle cioè che alla manipolazione di cibi uniscono il relativo consumo sul posto: bar ristoranti, ecc..) e delle attività commerciali e di intermediazione nella circolazione di beni o ausiliarie di queste ultime (salvo il caso che siano solamente strumentali ed accessorie). Sono inoltre previste limitazioni connesse alla tipologia di forma giuridica e vincoli dimensionali (relativamente al numero degli addetti) differenziate per settore.

La legge individua poi determinati settori delle lavorazioni artistiche, tradizionali e dell’abbigliamento su misura per i quali è consentita l’utilizzazione di un numero di addetti più ampio rispetto alle altre imprese artigiane (D.P.R 25 maggio 2001, n. 288)

Impresa attiva

L’impresa che ha denunciato al Registro delle imprese l’inizio di attività. Nei casi previsti dalla legge è necessario il previsto possesso di determinate registrazioni e/o l’ottenimento di determinate autorizzazioni e/o concessioni.

Impresa con attività sospesa

L’impresa che mantiene l’iscrizione nel Registro Imprese pur in assenza di svolgimento dell’attività e ciò con riferimento a determinate fattispecie e/o periodi temporali delimitati sulla base della specifica normativa di settore (vedi attività commerciali o eventi specifici quali servizio militare, maternità, ecc.).

Impresa fallita

Impresa soggetta ad una delle seguenti procedure concorsuali: fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria per le grandi imprese in crisi.

Impresa inattiva

La registrazione della società nel Registro delle Imprese, facendo seguito alla stipula dell’atto costitutivo determina particolari effetti giuridici (quali l’acquisizione della personalità giuridica, nel caso delle società di capitali o delle cooperative) che permangono fino all’istanza di cancellazione della società stessa (che determina l’estinzione del soggetto giuridico), indipendentemente dallo svolgimento effettivo dell’attività.

Per le imprese individuali l’obbligo di iscrizione, coincide con l’inizio dell’attività a carattere commerciale (art. 2195 codice civile), mentre la cancellazione dal Registro Imprese consegue alla cessazione dell’attività.

Impresa in liquidazione

Per le imprese a carattere societario la normativa prevede una fase di liquidazione (consistente nella monetizzazione del patrimonio societario). Tale fase è comunque obbligatoria nelle società di capitali e cooperative, mentre non è obbligatoria nelle società di persone, salvo il caso in cui siano presenti debiti e/o crediti nei confronti di terzi.

Imprese registrate

Complesso dei soggetti iscritti al Registro delle Imprese (attive, inattive, sospese, fallite, liquidate, cessate).

Tasso di cessazione (imprese)

Cessazioni (anno)/Imprese Registrate ad inizio periodo (anno) x 100.

Tasso di crescita (imprese)

(Iscrizioni – Cessazioni) (anno)/Imprese Registrate ad inizio periodo (anno) x 100.

Tasso di iscrizione (imprese)

Iscrizioni (anno)/Imprese Registrate ad inizio periodo (anno) x 100.

^ Inizio pagina

Capitolo 14 - Costruzioni

Abitazione

Nella rilevazione statistica dei permessi di costruire, è costituita da uno o più vani utili, destinati all’abitare, con un ingresso indipendente su strada, pianerottolo, cortile, terrazza, ballatoio e simili.

Fabbricato

La costruzione coperta, isolata da vie o spazi vuoti, oppure separata da altre costruzioni mediante muri maestri che si elevano, senza soluzione di continuità, dalle fondamenta al tetto, che disponga di uno o più liberi accessi sulla via e abbia, eventualmente, una o più scale autonome.

Fabbricato (ampliamento del)

L’ulteriore costruzione in senso orizzontale o verticale, di vani in un fabbricato già esistente, con incremento di volume del fabbricato stesso.

Fabbricato nuovo (vedi nuovo fabbricato)

Fabbricato (volume del) (v/p vuoto per pieno)

Il volume totale dello spazio compreso tra le pareti esterne, il pavimento più basso e la copertura misurata all’esterno.

Fabbricato non residenziale

Il fabbricato o quella parte di fabbricato destinato esclusivamente o prevalentemente ad un uso diverso da quello residenziale.

Fabbricato residenziale

Il fabbricato o quella parte di fabbricato destinato esclusivamente o prevalentemente all’abitare.

Nuovo fabbricato

Il fabbricato costruito ex novo dalle fondamenta al tetto. Sono da considerare nuovi fabbricati anche quelli interamente ricostruiti.

Permesso di costruire

L’autorizzazione onerosa alla realizzazione o trasformazione di manufatti edilizi rilasciata dal sindaco dietro presentazione di progetto.

Stanza

Nella rilevazione statistica dei permessi di costruire, è il vano compreso nell’abitazione, che abbia luce e aria dirette e una ampiezza sufficiente a contenere almeno un letto (camera da letto, sala da pranzo eccetera), nonché la cucina e i vani ricavati dalle soffitte quando abbiano i requisiti di abitabilità.

Superficie utile abitabile

La superficie del pavimento dell’abitazione misurata al netto di murature, pilastri, tramezzi sguinci, vani di porte e finestre, di eventuali scale interne, di logge e balconi.

Vano (di abitazione)

Spazio coperto, delimitato da ogni lato da pareti (in muratura, legno o vetro) anche se qualcuna non raggiunge il soffitto. La parete interrotta da notevole apertura (arco e simili) è considerata come divisorio di due vani, salvo che uno di essi, per le piccole dimensioni, non risulti parte integrante dell’altra

^ Inizio pagina

Capitolo 15 - Commercio interno

Base dell’indice

Di norma è l’anno scelto come riferimento di partenza per il calcolo degli indici. Per tale anno viene definito il paniere (elenco dei prodotti e relativi coefficienti di ponderazione) che si mantiene fisso fino al successivo cambio di base.

Cambio di base

Operazione con la quale vengono periodicamente rinnovati i panieri, per adeguarli alle innovazioni che intervengono nei prodotti, nei mercati e nell’acquisizione dei prodotti da parte degli utilizzatori.

Coefficiente di ponderazione o peso

Rappresenta il grado di importanza di ciascuna voce di prodotto, o raggruppamento di prodotti, nell’insieme dei beni e servizi che costituiscono il paniere sul quale è calcolato l’indice generale. Posto uguale a 100 il valore totale del paniere, i coefficienti di ponderazione sono dati in percentuale.

G.L.A. (Gross Leasable Area)

Si intende la superficie a disposizione di tutti gli operatori (commerciali, di somministrazione, di servizio…) a titolo di proprietà o altro titolo di godimento non gratuito, per l’esercizio della propria attività di vendita e di somministrazione, la superficie destinata a magazzini, servizi igienici, uffici, ecc. facenti capo al singolo operatore e va calcolata su tutti i piani (sopraelevati o sotterranei) dove si svolge l’attività.

G.L.A. utilizzata

Rappresenta un di cui della G.L.A. qualora la G.L.A. assegnata agli operatori risulti inferiore alla G.L.A. totale disponibile. Ciò può avvenire o per un naturale turn-over, o nei centri di recente costruzione dove cioè lo spazio messo a disposizione degli operatori non sia stato ancora interamente occupato. Negli altri casi essa è uguale alla G.L.A. totale.

Grande magazzino

L’esercizio al dettaglio operante nel campo non alimentare, che dispone di una superficie di vendita superiore a 400 metri quadrati e di almeno 5 distinti reparti (oltre l’eventuale annesso reparto alimentare), ciascuno dei quali destinato alla vendita di articoli appartenenti a settori merceologici diversi ed in massima parte di largo consumo.

Grande superficie specializzata

Esercizio al dettaglio operante nel settore non alimentare (spesso appartenente ad una catena distributiva a succursali) che tratta in modo esclusivo o prevalente una specifica gamma merceologica di prodotti su una superficie di vendita non inferiore a 1.500 mq.

Ipermercato

L’esercizio al dettaglio con superficie superiore a 2.500 metri quadrati, suddivisa in reparti (alimentare e non alimentare), ciascuno dei quali avente, rispettivamente, le caratteristiche di supermercato e di grande magazzino.

Minimercato

Esercizio al dettaglio in sede fissa operante nel campo alimentare con una superficie di vendita che varia tra 200 e 399 mq e che presenta le medesime caratteristiche del supermercato.

Paniere

L’insieme dei prodotti presi in considerazione e messi sotto osservazione statistica ai fini del calcolo di ciascuno degli indici dei prezzi. Il paniere è costituito da un elenco di voci di prodotto, ad ognuna delle quali è assegnato un valore proporzionale all’importanza che la voce stessa rappresenta nell’ambito dell’intero paniere.

Prezzi al consumo per l’intera collettività (indice dei)

La variazione nel tempo dei prezzi, che si riferiscono alle vendite al dettaglio di beni e servizi effettuate dal settore delle imprese all’intero settore delle famiglie.

Prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impegati (indice dei)

La variazione nel tempo dei prezzi al dettaglio, dei beni e servizi correntemente acquistati dalle famiglie di lavoratori dipendenti non agricoli (operai ed impiegati).

Supermercato

L’esercizio di vendita al dettaglio operante nel campo alimentare (autonomo o reparto di grande magazzino), organizzato prevalentemente a self-service e con pagamento all’uscita, che dispone di una superficie di vendita superiore a 400 metri quadrati e di un vasto assortimento di prodotti a largo consumo, in massima parte preconfezionati, nonché, eventualmente, di alcuni articoli non alimentari di uso domestico corrente.

Unità locale

Per unità locale si intende l’impianto (o corpo di impianti) situato in un dato luogo e variamente denominato (stabilimento, laboratorio, negozio, ristorante, ufficio, ecc..) in cui viene effettuata la produzione o la distribuzione di beni o la prestazione di servizi.

^ Inizio pagina

Capitolo 16 - Commercio estero

Acquisti

Le transazioni commerciali effettuate nell'ambito dell'Unione europea che prima del Mercato Unico indicavano le importazioni.

Cessioni

Le transazioni commerciali effettuate nell'ambito dell'Unione europea che prima del Mercato Unico indicavano le esportazioni.

Esportazioni

I trasferimenti di beni (merci) e di servizi da operatori residenti a operatori non residenti (Resto del mondo). Le esportazioni di beni includono tutti i beni (nazionali o nazionalizzati, nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, escono dal territorio economico del paese per essere destinati al Resto del mondo. Esse sono valutate al valore Fob (free on board) che corrisponde al prezzo di mercato alla frontiera del Paese esportatore. Questo prezzo comprende: il prezzo ex fabrica, i margini commerciali, le spese di trasporto internazionale, gli eventuali diritti all'esportazione. Le esportazioni di servizi comprendono tutti i servizi (trasporto, assicurazione, altri) prestati da unità residenti a unità non residenti.

Free on board (FOB)

La clausola tradizionale dei contratti di trasporto, prevalentemente marittimo, che indica nella quotazione dei prezzi delle merci che le spese di spedizione e i rischi sono a carico del venditore fino al caricamento della merce sul mezzo di trasporto. Tale clausola è utilizzata nelle statistiche del commercio estero nazionali ed internazionali per indicare il valore delle merci inclusi i costi di trasporto e di assicurazione dal luogo di produzione o di commercializzazione fino alla frontiera nazionale del venditore.

Importazioni

Sono costituite dagli acquisti all'estero (Resto del mondo) di beni (merci) e di servizi, introdotti nel territorio nazionale. Le importazioni di beni comprendono tutti i beni (nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, entrano nel territorio economico del Paese in provenienza dal Resto del mondo. Esse possono essere valutate al valore Fob, o al valore Cif (costo, assicurazione, nolo) che comprende: il valore Fob dei beni, le spese di trasporto e le attività assicurative tra la frontiera del Paese esportatore e la frontiera del Paese importatore. Le importazioni di servizi includono tutti i servizi (trasporto, assicurazione, altri) prestati da unità non residenti a unità residenti.

Intrastat

Sistema di rilevazione relativo alle statistiche sugli scambi di beni tra gli Stati Membri dell'Unione europea, nel quale sono stabilite soglie temporali per le dichiarazioni degli operatori che effettuano tali scambi.

Merci

I beni mobili, ossia tutti i prodotti concreti e tangibili oggetto di transazione commerciale. L'energia elettrica, pur non essendo un bene mobile, è considerata merce ai fini statistici. Nelle statistiche del commercio con l'estero sono incluse tutte le merci che formano oggetto di scambi internazionali, ad eccezione di quelle che, per la loro particolare natura ovvero a seguito di accordi intervenuti in sede internazionale, vengono escluse dalla rilevazione.

Modo di trasporto

Le modalità di trasporto utilizzate per l'introduzione o l'uscita delle merci dal territorio dello Stato. Tali modalità includono: trasporto marittimo, ferroviario, stradale, aereo, spedizioni postali, installazioni fisse (funivie, gasdotti ecc.) trasporto per vie d'acqua e propulsione propria (quest'ultima relativa alle merci oggetto di una transazione, quali navi o aerei, nel caso in cui raggiungano con mezzi propri il paese di destinazione).

Operatore economico del commercio con l’estero

Il soggetto economico identificato sulla base della partita Iva che risulta aver effettuato almeno una transazione commerciale con l’estero nel periodo considerato.

Operatore soggetto a dichiarazione Intrastat

Soggetto economico tenuto alla presentazione degli elenchi riepilogativi intracomunitari. A partire dal 2010 gli elenchi riepilogativi sono: a) trimestrali, per i soggetti che hanno realizzato, nei quattro trimestri precedenti e per ciascuna categoria di operazioni (acquisti e cessioni di beni, prestazioni di servizi resi e ricevuti), un ammontare totale trimestrale non superiore a 50.000 euro; b) mensili, per i soggetti che non si trovano nelle condizioni di cui al punto a).

Paese di destinazione

L'ultimo paese conosciuto, al momento dell'esportazione, al quale le merci saranno consegnate.

Paese di origine

Il paese nel quale le merci sono interamente ottenute. Nel caso di merci alla cui produzione abbiano contribuito due o più paesi, queste sono considerate originarie del paese in cui è avvenuta l’ultima lavorazione o trasformazione sostanziale che ha originato il prodotto nuovo o una fase importante della lavorazione. Anche l’Italia può essere paese di origine per le merci prodotte, spedite all’estero e successivamente reintrodotte nel territorio statistico dello stesso paese.

Paese di provenienza

Il paese dal quale le merci risultano essere state spedite.

Province (o Regioni) diverse e non specificate

Nell’ambito delle statistiche territoriali, voce che raccoglie le operazioni commerciali per cui non è possibile specificare con esattezza la provincia cui la transazione si riferisce. Tale è il caso, ad esempio, degli acquisti di beni rivolti a soddisfare una domanda interna non immediata e che, per tale ragione, sono destinati a raggiungere i luoghi di effettivo utilizzo in tempi diversi; oppure di quelle operazioni di vendita all’estero effettuata a groupage e per le quali non è agevole indicare i luoghi di produzione; oppure delle transazioni effettuate dagli operatori che presentano gli elenchi riepilogativi trimestrali o annuali. Dal 2010, con l’entrata in vigore dei nuovi Regolamenti comunitari relativi alle statistiche del commercio con l’estero con i paesi terzi, il codice relativo alle province non specificate comprende anche le importazioni di merci destinate ad un altro Stato membro.

Provincia di destinazione

Provincia del territorio nazionale in cui le merci devono essere consumate o costituire l’oggetto di operazioni di montaggio, assemblaggio, trasformazione, riparazione o manutenzione; diversamente la provincia di destinazione è la provincia verso cui le merci sono spedite, oppure quella in cui deve svolgersi l'attività di commercializzazione. I flussi temporanei a fini di riparazione sono esclusi dalle statistiche del commercio con l'estero. Se la merce è destinata ad un altro Stato membro, la provincia di destinazione è compilata con un codice generico (v. la definizione di province non specificate).

Provincia di provenienza

Provincia del territorio nazionale in cui le merci sono state prodotte oppure hanno costituito l’oggetto di operazioni di montaggio, assemblaggio, trasformazione, riparazione o manutenzione; diversamente la provincia d’origine è la provincia da cui le merci sono state spedite, oppure in cui si è svolta l’attività di commercializzazione. I flussi temporanei a fini di riparazione sono esclusi dalle statistiche del commercio con l’estero.

Provviste di bordo

Le merci nazionali consegnate a navi e aerei esteri come provviste e dotazioni di bordo.

Punti franchi

Le aree al di fuori del territorio doganale in cui le merci introdotte provenienti dall’estero non subiscono alcuna verifica doganale o pagamento di tributi, e le merci di provenienza nazionale sono considerate come esportate in via definitiva.

Reimportazioni

Le merci italiane reintrodotte sul territorio nazionale a seguito di una temporanea spedizione in altro Stato a scopo di perfezionamento (lavorazione, trasformazione o riparazione). Le reimportazioni a fini di riparazione sono escluse dalle statistiche del commercio con l'estero

Riesportazioni

La merce, già proveniente da uno stato estero, spedita all'estero a seguito di una temporanea introduzione nel territorio nazionale a scopo di perfezionamento (lavorazione, trasformazione o riparazione). Le riesportazioni a fini di riparazione sono escluse dalle statistiche del commercio con l'estero.

^ Inizio pagina

Capitolo 17 - Turismo

Alberghi

Gli esercizi ricettivi aperti al pubblico, a gestione unitaria, che forniscono alloggio, eventualmente vitto ed altri servizi accessori, in camere ubicate in uno o più stabili o in parte di stabili. Essi si distinguono in esercizi alberghieri, da 1 a 5 stelle lusso, e in residenze turistico-alberghiere.

Requisiti minimi degli alberghi ai fini della classificazione sono:

· capacità ricettiva non inferiore a sette stanze;

· almeno un servizio igienico ogni dieci posti letto;

· un lavabo con acqua corrente calda e fredda per ogni camera; un locale ad uso comune;

· impianti tecnologici e numero di addetti adeguati e qualificati al funzionamento della struttura.

Gli alberghi contrassegnati con 5 stelle assumono la denominazione aggiuntiva “lusso” quando sono in possesso degli standards tipici degli esercizi di classe internazionale.

Alloggi agro-turistici

I locali, situati in fabbricati rurali, nei quali viene dato alloggio a turisti da imprenditori agricoli.

Alloggi in affitto (dal 2000)

Gli alloggi (camere, case e appartamenti per vacanze), dati in affitto da privati. Tale categoria include le case ed appartamenti per vacanze, gli affittacamere, le attività ricettive in esercizi di ristorazione, le unità abitative ammobiliate per uso turistico.

Alloggi in affitto iscritti al rec (fino al 1999)

Gli alloggi (camere, case e appartamenti per vacanze), dati in affitto da privati o imprese iscritte al Registro degli esercenti il commercio (Rec). Tale categoria include le case ed appartamenti per vacanze, gli affittacamere, le attività ricettive in esercizi di ristorazione, le unità abitative ammobiliate per uso turistico.

Altri esercizi

Includono gli ostelli per la gioventù, le case per ferie, i rifugi alpini, i bivacchi fissi, i rifugi escursionistici o rifugi-albergo, i rifugi sociali di alta montagna, le foresterie per turisti, le country houses, le residenze rurali, i centri soggiorno studi, i bed and breakfast.

APT

Azienda di Promozione Turistica.

Arrivi

Il numero di clienti, italiani e stranieri, ospitati negli esercizi ricettivi (alberghieri o complementari) nel periodo considerato.

Campeggi

Gli esercizi ricettivi aperti al pubblico, a gestione unitaria, attrezzati su aree recintate per la sosta ed il soggiorno di turisti provvisti, di norma, di tende o di altri mezzi autonomi di pernottamento. Sono contrassegnati dalle leggi regionali con 1, 2, 3 e 4 stelle in rapporto al servizio offerto, alla loro ubicazione ed alla presenza di attrezzature ricreative, culturali e sportive. I campeggi assumono la denominazione “A” (annuale) quando sono aperti per la doppia stagione estivo-invernale o sono autorizzati ad esercitare la propria attività per l’intero anno. La chiusura temporanea dei campeggi può essere consentita per un periodo di 3 mesi all’anno a scelta dell’operatore.

Case e appartamenti per vacanze

Gli immobili arredati gestiti in forma imprenditoriale per l’affitto ai turisti, senza offerta di servizi centralizzati, nel corso di una o più stagioni, con contratti aventi validità non superiore ai tre mesi consecutivi.

Case per ferie

Le strutture ricettive attrezzate per il soggiorno di persone o gruppi e gestite, al di fuori di normali canoni commerciali, da enti pubblici, associazioni o enti religiosi operanti senza fine di lucro per il conseguimento di finalità sociali, culturali, assistenziali, religiose o sportive, nonché da enti o aziende per il soggiorno dei propri dipendenti e dei loro familiari. Tale categoria, in base alle normative regionali, include i centri di vacanza per minori, le colonie, i pensionati universitari, le case della giovane, le foresterie, le case per esercizi spirituali, le case religiose di ospitalità, i centri vacanze per ragazzi, i centri soggiorni sociali.

Categoria di esercizio alberghiero

Vedi Classificazione a stelle.

Classificazione a stelle (categoria di esercizio alberghiero)

La classificazione distingue gli esercizi alberghieri da 1 a 5 stelle:

  • cinque stelle lusso: alberghi di lusso in possesso di standard di classe internazionale;
  • cinque stelle: alberghi di lusso;
  • quattro stelle: alberghi di prima categoria;
  • tre stelle: alberghi di seconda categoria e pensioni di prima categoria;
  • due stelle: alberghi di terza categoria e pensioni di seconda categoria;
  • una stella: alberghi di quarta categoria e pensioni di terza categoria.

Esercizi alberghieri

Tale categoria include gli alberghi da 1 a 5 stelle, i villaggi albergo, le residenze turistico-alberghiere, le pensioni, i residence, i motels, le residenze d’epoca, gli alberghi meublè o garnì, le dimore storiche, i centri benessere (beauty farms) e tutte le altre tipologie di alloggio che in base alle normative regionali sono assimilabili agli alberghi.

Esercizi complementari

Gli alloggi in affitto, i campeggi ed i villaggi turistici, gli alloggi agro-turistici, gli ostelli per la gioventù, le case per ferie, i rifugi alpini e gli “Altri esercizi” ricettivi.

Esercizi di affittacamere

Le strutture composte da non più di sei camere ubicate in non più di due appartamenti ammobiliati in uno stesso stabile nei quali sono forniti alloggi ed, eventualmente, servizi complementari. Le regioni individuano con legge i requisiti minimi necessari all’esercizio dell’attività di affittacamere.

Esercizi ricettivi

L’insieme degli esercizi alberghieri e dei complementari.

Ostelli per la gioventù

Le strutture ricettive attrezzate per il soggiorno ed il pernottamento dei giovani.

Paese di provenienza

Il paese dal quale le merci risultano essere state spedite.

Permanenza media

Il rapporto tra il numero di notti trascorse (presenze) e il numero dei clienti arrivati nella struttura ricettiva (arrivi) (alberghi ed esercizi complementari).

Presenze

Numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi.

Regione di provenienza

Si intende la regione di residenza del turista italiano.

Residenze turistico-alberghiere

Gli esercizi ricettivi alberghieri, aperti al pubblico, a gestione unitaria, che forniscono alloggio e servizi accessori in unità abitative arredate costituite da uno o più locali, dotate di servizio autonomo di cucina. Secondo gli stessi criteri degli alberghi, le leggi regionali provvedono a classificare le residenze turistico-alberghiere, contrassegnate con 4, 3 e 2 stelle.

Rifugi alpini

I locali idonei ad offrire ospitalità in zone montane di alta quota, fuori dai centri urbani.

Specie di esercizio

Si intende la distinzione tra esercizi alberghieri e complementari.

Tipo di esercizio

Si intende la distinzione, all’interno degli esercizi complementari, tra campeggi, villaggi turistici, alloggi in affitto, alloggi agro-turistici ed altri esercizi.

Turismo

Le attività delle persone che viaggiano e alloggiano in luoghi diversi dall’ambiente abituale, per non più di un anno consecutivo e per motivi di vacanze, affari ed altro. I tre fattori fondamentali del turismo sono:

· lo spostamento sul territorio deve avvenire verso luoghi diversi da quelli abitualmente frequentati (vengono esclusi pertanto gli itinerari percorsi verso i luoghi di residenza tra domicilio e luogo di lavoro e di studio, per recarsi a fare acquisti, per obblighi di famiglia…);

· la durata dello spostamento non deve superare un certo limite oltre al quale il visitatore diventerebbe un residente del luogo: dal punto di vista statistico tale limite è fissato in sede Onu in un anno. La durata minima dello spostamento è di 24 ore o di un pernottamento e discrimina l’escursionismo (meno di 24 ore e nessun pernottamento) dal turismo;

· il motivo principale dello spostamento deve essere diverso dal trasferimento di residenza (definitivo o temporaneo) e dall’esercizio di un’attività lavorativa retribuita a carico dei fattori residenti nel luogo visitato. Ciò esclude dal turismo i movimenti migratori, anche stagionali, legati al lavoro, nonché i trasferimenti dei diplomatici e dei militari e (delle loro famiglie) in un paese diverso dal proprio, nonché i rifugiati, i nomadi, ecc.

Turista

Chi si reca in un luogo diverso da quelli solitamente frequentati (ambiente abituale) e trascorre almeno una notte nel luogo visitato.

Villaggi turistici

Gli esercizi ricettivi aperti al pubblico, a gestione unitaria, attrezzati su aree recintate per la sosta e il soggiorno in allestimenti minimi, di turisti sprovvisti, di norma, di mezzi autonomi di pernottamento. Sono contrassegnati con 4, 3 e 2 stelle in rapporto al servizio offerto, alla loro ubicazione ed alla presenza di attrezzature ricreative, culturali e sportive. Vengono contrassegnate con una stella le mini-aree di sosta che hanno un minimo di dieci ed un massimo di trenta piazzole e svolgono la propria attività integrata anche con altre attività extra-turistiche al supporto del turismo campeggistico itinerante, rurale ed escursionistico. I villaggi turistici assumono la denominazione aggiuntiva “A” (annuale) quando sono aperti per la doppia stagione estivo-invernale o sono autorizzati ad esercitare la propria attività per l’intero anno.

^ Inizio pagina

Capitolo 18 - Trasporti

Aeroporto

Infrastruttura di trasporto formalmente istituita dallo Stato e destinata ad essere usata per decolli, atterraggi e stazionamenti di aeromobili.

Cabotaggio (navigazione)

Il trasporto di merci e passeggeri esclusivamente tra porti nazionali.

Carreggiata

Parte della strada destinata al movimento di persone, animali e veicoli stradali.

Circolazione

Movimento e sosta di veicoli, persone e animali su reti di trasporto.

Container e casse mobili

Particolari strutture di contenimento della merce, atte a facilitare il trasporto plurimodale senza manipolazione della merce durante il trasferimento da un modo di trasporto ad un altro.

E’ sovrapponibile ed è utilizzabile per il trasporto intermodale, con prevalente attività di magazzinaggio e movimentazione delle merci.

Ferrovia

La via di comunicazione dotata di binario, destinata esclusivamente alla circolazione dei veicoli ferroviari.

Incidente stradale

Incidente verificatosi nelle vie o piazze aperte alla circolazione nella quale risultano coinvolti veicoli fermi o in movimento e dal quale siano derivate lesioni a persone.

Incidenti autostradali

Eventi verificatisi, nel periodo in esame, entro i limiti della proprietà autostradale e nei quali risulti coinvolto almeno un veicolo in movimento che sia fuoriuscito dalla carreggiata, ovvero che sulla sede autostradale, sia venuto in collisione con altro veicolo, persona od ostacolo.

Incidenti mortali

Incidenti nei quali si siano verificati uno o più decessi fra le persone infortunate entro sette giorni dal momento dell’incidente.

Infrastruttura di trasporto

Impianto fisso, lineare o puntuale, atto a consentire l’effettuazione del trasporto.

Merce (trasporto marittimo)

Il peso dei beni trasportati inclusivo del loro immediato imballaggio, ma al netto del mezzo di trasporto, sia esso un contenitore, un automezzo o un mezzo trainato, insieme al peso degli automezzi nuovi e degli animali vivi che non vengono trasportati in automezzo.

Modo di trasporto

La modalità di trasporto utilizzata per l’introduzione o l’uscita delle merci dal territorio dello Stato. Tali modalità includono: trasporto marittimo, ferroviario, stradale, aereo, spedizioni postali, installazioni fisse (funivie, gasdotti, ecc.), trasporto per vie d’acqua e propulsione propria (quest’ultima relativa alle merci oggetto di transazione, quali navi o aerei, nel caso in cui raggiungano con mezzi propri il paese di destinazione).

Morti in incidenti stradali

Persone a cui siano derivate a seguito di incidente lesioni tali da provocarne il decesso all’atto dell’incidente o comunque entro sette giorni.

Motociclo

Veicolo stradale a due ruote, con o senza side-car, incluse le motociclette, oppure l’autoveicolo stradale a tre ruote, di tara inferiore a 400 kg. Sono inclusi tutti i veicoli di cilindrata uguale o superiore a 50 cc., nonché quelli con cilindrata inferiore a 50 cc. che non rientrano nella definizione di ciclomotore.

Movimento passeggeri, posta e merci (trasportati per via aerea)

Il numero dei passeggeri sbarcati e imbarcati e la quantità di posta e merce scaricata e caricata.

Natante mercantile

La costruzione atta al trasporto marittimo fornita di mezzi propri di propulsione, dei requisiti di armamento, di equipaggiamento e dei documenti prescritti per l’esercizio della navigazione.

Navigazione da diporto

La legge 50 dell’11 febbraio 1971, definisce la navigazione da diporto come “quella effettuata a scopi sportivi o ricreativi dai quali esuli il fine di lucro”. Ai fini di predetta legge sulla nautica da diporto, le costruzioni destinate alla nautica da diporto sono denominate:

· unità da diporto: ogni costruzione destinata alla navigazione da diporto;

· nave da diporto: ogni costruzione a motore e a vela, anche se con motore ausiliario, destinata alla navigazione da diporto avente lunghezza fuori tutto superiore a 24 metri;

· imbarcazione da diporto: ogni unità destinata alla navigazione da diporto avente lunghezza fuori tutto superiore a metri 7,50 se a motore o a 10 metri se a vela, anche se con motore ausiliario;

· natante da diporto: ogni unità destinata alla navigazione da diporto avente lunghezza fuori tutto non superiore a metri 7,50 se a motore o a 10 metri se a vela, anche se con motore ausiliario.

Navigazione (per operazioni di commercio)

La navigazione in cui i natanti vengono impiegati per il trasporto di merci o passeggeri contro pagamento del nolo o del prezzi di passaggio. Si distinguono due categorie:

· la navigazione internazionale, nel caso in cui il trasporto di merci o passeggeri avvenga tra porti esteri e porti nazionali o viceversa;

· la navigazione di cabotaggio nel caso in cui avvenga solo tra porti italiani.

Patente nautica

Per la patente nautica vige il principio della distanza di navigazione dalla costa, cioè il tipo di patente da possedere non è riferito all'abilitazione dell'unità sulla quale ci si trova, ma alla effettiva distanza dalla costa ove la navigazione è effettivamente svolta, fermo restando che nessun mezzo a motore può essere condotto senza patente quando la potenza massima supera i 40.8 HP ecc., anche a meno di 300 metri da terra.

Persone coinvolte in incidenti

Persone a cui siano derivati traumi, di qualsiasi gravità, a seguito di incidente.

Porto

Infrastruttura di trasporto marittimo destinata per l’uso di navi, sia in relazione a movimento di accesso e sosta, che ad attività di manutenzione e riparazione e per il compimento delle operazioni inerenti allo svolgimento del traffico marittimo.

Posto barca

Porzione dello specchio acqueo, adiacente ad una banchina o ad un pontile, destinato all’ormeggio di un’imbarcazione. I posti barca sono stati individuati in base alle seguenti tipologie di struttura desunte dal D.P.R. 2 dicembre 1997, n. 509 che all’articolo 2 fornisce le seguenti definizioni:

· Porto turistico: ovvero il complesso delle strutture amovibili ed inamovibili realizzate con opere a terra e a mare allo scopo di servire unicamente o precipuamente la nautica da diporto ed il diportista nautico, anche mediante l’apprestamento di servizi complementari;

· Approdo turistico: ovvero la funzione dei porti polifunzionali aventi le funzioni di cui all’art. 4, comma 3, della legge 28 gennaio 1994, n. 84, destinata a servire la nautica da diporto ed il diportista nautico, anche mediante l’apprestamento di servizi complementari;

· Punto di ormeggio: ovvero le aree demaniali marittime e gli specchi acquei dotati di strutture che non importino impianti di difficile rimozione, destinati all’ormeggio, alaggio, varo e rimessaggio di piccole imbarcazioni e natanti da diporto.

Esistono ulteriori distinzioni per quanto riguarda gli approdi turistici e i punti di ormeggio. Nel primo caso si distinguono:

· porto commerciale: struttura ben protetta dal mare da dighe esterne destinata al traffico mercantile, dove in zone separate possono attraccare le unità da diporto. In alcuni porti tali aree vengono attrezzate con pontili galleggianti e fornite di tutti i servizi attinenti;

· porto canale: struttura, realizzata su un canale navigabile comunicante con il mare, dotata di semplici accosti o anche di pontili, moli e banchine.

· Nel secondo caso la suddivisione è la seguente:

· pontile galleggiante: struttura adibita all’accosto bilaterale dei natanti, normalmente rettilinea, galleggiante, ancorata con pali guida o con catenarie;

· gavitello: struttura galleggiante fissa, ancorata al fondo, di piccola dimensione, atta all’attracco di una sola imbarcazione;

· catenaria: serie di gavitelli collegati da una catena;

· spiaggia attrezzata: spiaggia non soggetta in modo rilevante al moto ondoso, situata vicino a zone turistiche, dove è possibile tirare a secco piccole imbarcazioni mediante scivoli, alaggi, rulli, ecc..

Rete di trasporto

Insieme di tronchi e nodi di vie di comunicazioni.

Rete ferroviaria

Insieme delle ferrovie in una data area geografica.

Rete stradale

Insieme delle strade in una data area geografica

Scartamento ordinario

Misura l’interasse tra le due rotaie che compongono il binario. Tale misura è pari a metri 1,435 ed è adottata nella maggior parte dei sistemi ferroviari.

Scartamento ridotto

Misura l’interasse tra le rotaie di dimensioni ridotte rispetto allo scartamento ordinario.

Servizio di trasporto

Attività che realizza il trasporto. E’ compreso il servizio prestato a se stessi (circolazione veicolare privata).

Strada

La via di comunicazione con sede diversa dai binari e dai corridoi destinati al traffico aereo pubblico, essenzialmente destinata alla circolazione di autoveicoli stradali a guida libera.

Strada ferrata

Via di comunicazione esclusivamente destinata alla circolazione dei veicoli terrestri a guida vincolata da rotaia.

Tassi sugli incidenti autostradali

Rapporti tra il numero di incidenti, incidenti mortali, persone coinvolte, morti e le percorrente relativamente svolte nel periodo dalle unità veicolari (espresse in centinaia di milioni di veic.-km).

Tonnellate di stazza netta

La misura volumetrica pari a 100 piedi cubi, cioè 2,832 metri cubi. Indica il volume degli spazi della nave utilizzabili per il carico commerciale.

Traffico

Quantità di trasporto realizzata.

Traffico merci (trasporto marittimo)

L’insieme delle merci imbarcate e sbarcate.

Traffico passeggeri (trasporto marittimo)

L’insieme dei passeggeri imbarcati e sbarcati. Per ciò che riguarda i passeggeri che effettuano crociere (croceristi), si includono solo quelli che iniziano o finiscono la crociera, escludendo i passeggeri in transito, cioè che scendono dalla nave in un porto e risalgono nello stesso dopo una sosta.

Traffico veicolare

Quantità di veicoli in movimento sulla rete di trasporto.

Trasporto

Trasferimento di persone, animali o cose, da un luogo ad un altro, con o senza veicolo.

Trasporto aereo commerciale

Il complesso delle attività di trasporto aereo passeggeri, posta e merci, sia in campo nazionale che internazionale, effettuate contro remunerazione.

Tronco

Segmento di via di comunicazione.

Ufficio marittimo

"Sportello unico" periferico del Ministero dei Trasporti e della Navigazione per la trattazione delle pratiche di competenza statale, con personale specializzato - sia sotto il profilo amministrativo che tecnico-operativo.

Veicoli chilometro

Sono i chilometri complessivamente percorsi dalle unità veicolari entrate in autostrada.

Veicoli effettivi

E’ il numero di tutte le unità veicolari – siano esse autovetture, autocarri, motrici, autotreni, autoarticolati o autosnodati – entrate in autostrada, a prescindere dai chilometri percorsi.

Veicoli leggeri

Si intendono per essi i motocicli e gli autoveicoli a due assi con altezza di terra, in corrispondenza dell’asse anteriore, inferiore a 1,30 m.

Veicoli pesanti

Si intendono per essi sia gli autoveicoli a due assi con altezza da terra, in corrispondenza dell’asse anteriore, superiore a 1,30 m., sia tutti gli autoveicoli a tre o più assi.

Veicolo

Mezzo atto a muoversi e a trasportare persone, animali o cose.

Veicolo merci

L’autocarro merci, oppure qualsiasi complesso veicolare stradale, (autocarro con rimorchio/i o motrice con semirimorchio ad eventuale rimorchio) destinato al trasporto di merci.

Veicolo stradale

Il veicolo con ruote destinato ad essere utilizzato sulla strada.

Via di comunicazione

Porzione di spazio attrezzata per la realizzazione del trasporto.

^ Inizio pagina

Capitolo 19 - Credito

Accensione di prestiti

L’ammontare delle operazioni di indebitamento a medio e lungo termine o patrimoniali, con esclusione quindi di quelle di durata inferiore all’anno.

ATM attivi (Automated Teller Machine)

Apparecchiature automatiche abilitate a operare con il pubblico, che consentono l’effettuazione di operazioni di cassa con il contestuale aggiornamento del saldo dei conti di pertinenza della clientela ed, eventualmente, di altre operazioni bancarie con carattere sia dispositivo (giroconti, bonifici, ecc…) sia informativo.

Depositi bancari

La raccolta effettuata dalle banche da soggetti non bancari sotto forma di depositi a risparmio liberi o vincolati, buoni fruttiferi, certificati di deposito, conti correnti liberi e vincolati.

Impieghi totali

I finanziamenti erogati dalle banche a soggetti non bancari. Comprendono: rischio di portafoglio, scoperti di conto corrente, finanziamenti per anticipi (su effetti ed altri documenti salvo buon fine, all’importazione e all’esportazione), mutui, anticipazioni non regolate in conto corrente, prestiti su pegno, prestiti contro cessioni di stipendio, cessioni di credito, impieghi con fondi di terzi in amministrazione, altri investimenti finanziari (accettazioni bancarie negoziate, commercial papers, ecc..), sofferenze, effetti insoluti e al protesto di società.

Localizzazione degli sportelli

Area geografica, regione, provincia, comune in cui sono insediati gli sportelli degli intermediari segnalanti, presso i quali sono tenute le evidenze dei rapporti creditizi.

Localizzazione della clientela

Area geografica, regione, provincia della sede legale ovvero del domicilio delle controparti che intrattengono rapporti con le banche.

POS attivi

Apparecchiature automatiche di pertinenza di una banca collocate presso esercizi commerciali, mediante le quali i soggetti abilitati possono effettuare l’addebito automatico del proprio conto bancario a fronte del pagamento dei beni o dei servizi acquistati e l’accredito del conto intestato all’esercente tramite una procedura automatizzata gestita, direttamente o per il tramite di un altro ente, dalla stessa banca segnalante o dal gruppo di banche che offre il servizio.

Rimborsi di prestiti

L’ammontare delle operazioni di ammortamento dei debiti a medio e lungo termine, al netto degli interessi.

Sofferenze (insolvenze)

Comprendono la totalità dei rapporti per cassa in essere con soggetti in stato d’insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, a prescindere dalle garanzie che li assistono, al lordo delle svalutazioni operate per previsioni di perdita.

Sportello bancario

La dipendenza bancaria comunque denominata (succursale, agenzia, ecc) in cui si effettuano operazioni di deposito a risparmio o in conto corrente.

^ Inizio pagina

Capitolo 20 - Dinamica delle imprese

Attività economica

Il risultato di una combinazione di differenti risorse, quali attrezzature, lavoro, tecniche di lavorazione, prodotti che dà luogo alla produzione di specifici beni o servizi. Pertanto un’attività è caratterizzata da un input di risorse, da un processo produttivo e da un output di prodotti.

Attività economica esclusiva o principale

Attività economica svolta in maniera prevalente da un’unità locale. Quando più attività sono esercitate nell’ambito di una stessa unità, la prevalenza è individuata sulla base del valore aggiunto. In mancanza di tale dato, la prevalenza si stabilisce sulla base, nell’ordine, del fatturato, delle spese per il personale, delle retribuzioni lorde annue, del numero medio annuo di addetti. Dopo aver determinato l’attività principale, la seconda in ordine di importanza è considerata attività secondaria.

Azioni

Le attività finanziarie che rappresentano diritti di proprietà su società il cui capitale è suddiviso in azioni. Esse attribuiscono normalmente ai loro possessori il diritto ad una quota degli utili delle società e una quota del loro attivo netto in caso di liquidazione.

Impresa

Per impresa si intende l’attività economica svolta da un soggetto (individuale o collettivo) che la esercita in maniera professionale e organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi. L’organizzazione di un’attività economica esercitata con carattere professionale per la produzione di beni o per la prestazione di servizi destinabili alla vendita. Essa fruisce di una certa autonomia con particolare riguardo alle scelte produttive, di vendita e di distribuzione degli utili. Il responsabile è rappresentato da una o più persone fisiche, in forma individuale o associata, o da una o più persone giuridiche.

Impresa attiva

L’impresa che ha denunciato al Registro delle imprese l’inizio di attività. Nei casi previsti dalla legge è necessario il previsto possesso di determinate registrazioni e/o l’ottenimento di determinate autorizzazioni e/o concessioni.

Impresa con attività sospesa

L’impresa che mantiene l’iscrizione nel Registro Imprese pur in assenza di svolgimento dell’attività e ciò con riferimento a determinate fattispecie e/o periodi temporali delimitati sulla base della specifica normativa di settore (vedi attività commerciali o eventi specifici quali servizio militare, maternità, ecc.).

Impresa fallita

Impresa soggetta ad una delle seguenti procedure concorsuali: fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria per le grandi imprese in crisi.

Impresa inattiva

La registrazione della società nel Registro delle Imprese, facendo seguito alla stipula dell’atto costitutivo determina particolari effetti giuridici (quali l’acquisizione della personalità giuridica, nel caso delle società di capitali o delle cooperative) che permangono fino all’istanza di cancellazione della società stessa (che determina l’estinzione del soggetto giuridico), indipendentemente dallo svolgimento effettivo dell’attività.

Per le imprese individuali l’obbligo di iscrizione, coincide con l’inizio dell’attività a carattere commerciale (art. 2195 codice civile), mentre la cancellazione dal Registro Imprese consegue alla cessazione dell’attività.

Impresa in liquidazione

Per le imprese a carattere societario la normativa prevede una fase di liquidazione (consistente nella monetizzazione del patrimonio societario). Tale fase è comunque obbligatoria nelle società di capitali e cooperative, mentre non è obbligatoria nelle società di persone, salvo il caso in cui siano presenti debiti e/o crediti nei confronti di terzi.

Imprese registrate

Complesso dei soggetti iscritti al Registro delle Imprese (attive, inattive, sospese, fallite, liquidate, cessate).

Sede unica o centrale

Sede unica di impresa o istituzione

Tipo di unità locale che costituisce il luogo unico nel quale l’unità giuridico -economica svolge la propria attività e nel quale sono anche espletate le attività amministrative e/o direzionali.

Sede centrale di impresa o istituzione plurilocalizzata .

Tipo di unità locale nel quale sono ubicati i principali uffici amministrativi e/o direzionali dell’impresa o istituzione.

Sede non centrale di impresa o istituzione plurilocalizzata

Tipo di unità locale che costituisce un luogo nel quale l’unità giuridico - economica svolge parte delle proprie attività e nel quale possono anche essere espletate alcune attività amministrative dell’impresa o istituzione.

Settori di attività economica (classificazione ATECO 2002 DEI)

La classificazione dei settori economici (sezioni di attività economica, indicate nella classificazione Ateco 2002 da una lettera dell’alfabeto) prevede 17 voci in ordine alfabetico dalla A alla Q:

A Agricoltura, caccia e silvicoltura

B Pesca, piscicoltura e servizi connessi

C Estrazione di minerali

D Attività manifatturiere

E Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua

F Costruzioni

G Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli e di beni personali e per la casa

H Alberghi e ristoranti

I Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni

J Attività finanziarie

K Attività .immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese

L Amministrazione Pubblica

M Istruzione

N Sanità e assistenza sociale

O Altri servizi pubblici, sociali e personali

P Attività svolte da famiglie e convivenze

Q Organizzazioni ed organismi extraterritoriali

Società

L’esercizio dell’impresa svolto in forma collettiva. Il Codice Civile definisce la società come un contratto tra due o più persone che conferiscono beni e/o servizi per l’esercizio di un’attività economica, allo scopo di dividerne gli utili. Sono quindi elementi della società:

· l’obbligo per i soci del conferimento di beni e/o servizi che vanno a formare il patrimonio sociale;

· oggetto della società è l’esercizio comune di un attività economica;

· scopo della società è la divisione degli utili.

Società di capitale

Le società di capitale hanno personalità giuridica propria, l’amministrazione può spettare anche ai non soci ed i creditori possono rivalersi esclusivamente sul patrimonio sociale. Sono società di capitali: le società per azioni, le società a responsabilità limitata e le società in accomandita per azioni.

Società di persone

In queste società l’amministrazione non può spettare che ai soci, e viceversa essi sono responsabili con tutto il loro patrimonio per i debiti sociali. Una limitata autonomia patrimoniale è data dal fatto che prima di aggredire i beni propri dei singoli soci, i creditori procedono contro il patrimonio delle società, oltre che dalle particolari modalità stabilite perché i creditori del singolo socio possano rivalersi sulla quota sociale.

Tasso di cessazione (imprese)

Cessazioni (anno)/Imprese Registrate ad inizio periodo (anno) x 100.

Tasso di crescita (imprese)

(Iscrizioni – Cessazioni) (anno)/Imprese Registrate ad inizio periodo (anno) x 100.

Tasso di iscrizione (imprese)

Iscrizioni (anno)/Imprese Registrate ad inizio periodo (anno) x 100.

^ Inizio pagina

Capitolo 21 - Conti economici delle imprese

Addetto

Persona occupata in un’unità giuridico-economica, come lavoratore indipendente o dipendente (a tempo pieno, a tempo parziale o con contratto di formazione lavoro), anche se temporaneamente assente (per servizio, ferie, malattia, sospensione dal lavoro, Cassa integrazione guadagni ecc.).

Comprende il titolare/i dell’impresa partecipante/i direttamente alla gestione, i cooperatori (soci di cooperative che, come corrispettivo della loro prestazione, percepiscono un compenso proporzionato all’opera resa ed una quota degli utili dell’impresa), i coadiuvanti familiari (parenti o affini del titolare che prestano lavoro manuale senza una prefissata retribuzione contrattuale), i dirigenti, quadri, impiegati, operai e apprendisti.

Attività economica

E’ la combinazione di risorse - quali attrezzature, manodopera, tecniche di fabbricazione, reti di informazione o di prodotti - che porta alla creazione di specifici beni o servizi. Ai fini della produzione di informazione statistica, le imprese sono classificate per attività economica prevalente, secondo la nomenclatura NACE Rev.1.1 nella versione europea e ATECO2002 in quella italiana. Quando nell’ambito di una stessa unità sono esercitate più attività economiche, la prevalenza è individuata sulla base del valore aggiunto ovvero, in mancanza di tale dato, sulla base del fatturato, del numero medio annuo di addetti, delle spese per il personale o delle retribuzioni lorde.

Costo del lavoro

Comprende tutte le voci che costituiscono la retribuzione lorda del personale dipendente (dirigenti, quadri, impiegati, operai, commessi, apprendisti e lavoranti a domicilio): paga base, indennità di contingenza ed altre indennità similari per la parte non conglobata, interessenze, lavoro straordinario, compensi per ferie e festività, gratifiche natalizie, mensilità oltre la dodicesima ed altre analoghe erogazioni e corresponsioni in natura. Sono inoltre incluse le spese per contributi sociali al netto di eventuali fiscalizzazioni, le provvidenze varie, le quote accantonate nell’esercizio per provvedere alla successiva corresponsione delle indennità di fine rapporto lavoro e le spese sociali varie (nidi di infanzia, colonie marine e montane, eccetera).

Dipendente

Persona che svolge la propria attività lavorativa in un’unità giuridica-economica e che è iscritta nei libri paga dell’impresa o istituzione. Sono considerati tra i lavoratori dipendenti:

· i soci di cooperativa iscritti nei libro paga;

· i dirigenti, i quadri, gli impiegati e gli operai, a tempo pieno o parziale;

· gli apprendisti;

· i lavoratori a domicilio iscritti nei libro paga;

· i lavoratori stagionali;

· i lavoratori con contratto di formazione lavoro.

Fatturato

Comprende le vendite di prodotti fabbricati dall’impresa, gli introiti per lavorazioni eseguite per conto terzi, gli introiti per eventuali prestazioni a terzi di servizi non industriali (commissioni, noleggi di macchinari, eccetera), le vendite di merci acquistate in nome proprio e rivendute senza trasformazione, le commissioni, provvigioni ed altri compensi per vendite di beni per conto terzi, gli introiti lordi del traffico e le prestazioni di servizi a terzi. Il fatturato viene richiesto al lordo di tutte le spese addebitate ai clienti (trasporti, imballaggi, assicurazioni e simili) e di tutte le imposte indirette (fabbricazione, consumo, eccetera) ad eccezione dell’IVA fatturata ai clienti, al netto degli abbuoni e sconti accordati ai clienti e delle merci rese; sono esclusi anche i rimborsi di imposte all’esportazione, gli interessi di mora e quelli sulle vendite rateali. Il valore dei lavori eseguiti nel corso dell’esercizio da parte delle imprese di costruzione e cantieristiche sono conglobati nel valore complessivo del fatturato.

Impresa

Unità giuridico-economica che produce beni e servizi destinabili alla vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, ha facoltà di distribuire profitti realizzati ai soggetti proprietari siano essi privati o pubblici. Il responsabile è rappresentato da una o più persone fisiche, in forma individuale o associata, o da una o più persone giuridiche. Tra le imprese sono comprese le imprese individuali, le società di persone, le società di capitali, le società cooperative, le aziende speciali di comuni o province o regioni. Sono considerate imprese anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti.

Indipendenti

Sono rappresentati da

· imprenditori, titolari, liberi professionisti, lavoratori autonomi, purché partecipino direttamente alla gestione dell’impresa e non si servano di un gestore o coadiutore o di altra persona diversamente nominata. Nel caso di società, sono la persona o le persone fisiche che risultano tali dagli atti amministrativi della società stessa (amministratore unico, consigliere delegato, eccetera);

· soci di cooperativa di produzione e di lavoro i quali, come corrispettivo dell’opera prestata, non percepiscono una remunerazione regolata dai contratti di lavoro ma bensì un compenso proporzionato alla prestazione nonché una quota parte degli utili dell’impresa. In tale categoria non sono compresi i soci semplicemente iscritti o conferenti; c) coadiuvanti familiari (parenti o affini dell’imprenditore, titolare, eccetera che prestano lavoro manuale senza una prefissata retribuzione contrattuale).

Investimenti fissi lordi

Misurano le acquisizioni di capitali fissi effettuate nel corso dell’anno e comprendono anche il valore dei beni capitali prodotti dall’azienda per uso proprio e delle riparazioni e manutenzioni straordinarie eseguite dall’impresa stessa sugli impianti aziendali.

Unità funzionale (o unità di attività economica)

L’unità che all’interno di un’impresa raggruppa l’insieme delle parti che concorrono all’esercizio di un’attività economica a livello di classe (quattro cifre) della nomenclatura Nace Rev. 1. Si tratta di un’entità che corrisponde ad un sistema di informazioni che consente di fornire o calcolare per ogni unità di attività economica almeno il valore della produzione, i consumi intermedi, i redditi da lavoro dipendente, il risultato di gestione, l’occupazione e gli investimenti fissi lordi.

Valore aggiunto

Rappresenta l’incremento di valore che l’attività dell’impresa apporta al valore dei beni e servizi ricevuti da altre aziende mediante l’impiego dei propri fattori produttivi (il lavoro, il capitale e l’attività imprenditoriale). Tale aggregato è ottenuto sottraendo l’ammontare dei costi al totale dei ricavi: i primi comprendono i costi per acquisti lordi, per servizi vari e per godimento di servizi di terzi, le variazioni delle rimanenze di materie e di merci acquistate senza trasformazione e gli oneri diversi di gestione; i secondi contengono il valore del fatturato lordo, le variazioni delle giacenze di prodotti finiti, semilavorati ed in corso di lavorazione, gli incrementi delle immobilizzazioni per lavori interni ed i ricavi accessori di gestione.

^ Inizio pagina

Capitolo 22 - Amministrazione pubblica e finanza locale

Accensione di prestiti

L’ammontare delle operazioni di indebitamento a medio e lungo termine o patrimoniali, con esclusione quindi di quelle di durata inferiore all’anno.

Accertamento

L’operazione giuridico-contabile con cui l’amministrazione appura la ragione del credito, il soggetto debitore ed il relativo ammontare da iscrivere come competenza dell’esercizio. Costituisce la prima fase della procedura di acquisizione delle entrate.

Amministrazioni pubbliche

Il settore che raggruppa le unità istituzionali le cui funzioni principali consistono nel produrre per la collettività servizi non destinabili alla vendita e nell’operare una redistribuzione del reddito e della ricchezza del paese. Le principali risorse sono costituite da versamenti obbligatori effettuati direttamente o indirettamente da unità appartenenti ad altri settori. Il settore delle amministrazioni pubbliche è suddiviso in tre sotto-settori:

· Amministrazioni centrali che comprendono l’amministrazione dello Stato in senso stretto (i ministeri) e gli organi costituzionali; gli enti centrali con competenza su tutto il territorio del paese (Cassa depositi e prestiti, Anas, Cri, Coni, Cnr, Cnel, Istat, Isae, ecc..);

· Amministrazioni locali che comprendono gli enti pubblici la cui competenza è limitata ad una sola parte del territorio. Sono compresi: le regioni, le province, i comuni, gli ospedali pubblici ed altri enti locali economici, culturali, di assistenza, le Camere di Commercio, le Università, gli Ept, ecc.);

· Enti di previdenza che comprendono le unità istituzionali centrali e locali la cui attività principale consiste nell’erogare prestazioni sociali finanziate attraverso contributi generalmente a carattere obbligatorio (Inps, Inail, ecc.).

Avanzo e disavanzo complessivo

Il risultato differenziale tra le operazioni di entrata e di spesa complessive. Esso emerge solo in sede di esecuzione o di gestione del bilancio (sia di competenza che di cassa) e misura l’eccedenza (avanzo) o l’insufficienza (disavanzo) delle risorse acquisibili o acquisite rispetto agli impieghi effettuabili o effettuati (rispettivamente per le dotazioni di competenza e cassa).

Bilancio (bilancio annuale di previsione)

Il bilancio finanziario che registra in termini previsionali le operazioni di entrata e di uscita monetarie nelle quali si estrinseca l’attività gestionale del soggetto pubblico (stato ed altri enti pubblici). I bilanci di tutti gli enti pubblici sono stati uniformati con la legge numero 468 del 1978 (articoli 1 e 25) con riferimento sia alla struttura, sia al sistema di registrazione delle operazioni. In relazione a quest’ultimo aspetto, le operazioni di acquisizione delle entrate e di esecuzione delle spese vengono previste nel bilancio:

· sia nella fase di diritto, vale a dire dell’accertamento e dell’impegno (bilancio di competenza);

· sia nella fase di fatto, vale a dire dell’incasso e del pagamento (bilancio di cassa).

Bilancio consuntivo

Il rendiconto finanziario che comprende i risultati della gestione di bilancio, per le entrate (accertate, riscosse e residui attivi) e per le spese (impegnate, pagate e residui passivi).

Capacità di riscossione

Il rapporto tra gli accertamenti e le riscossioni relative alla competenza di esercizio.

Capacità di spesa

Il rapporto tra gli impegni ed i pagamenti relativi alla competenza di esercizio.

Cassa

L’insieme delle somme effettivamente riscosse o pagate durante l’esercizio, indipendentemente dal fatto che siano state accertate o impegnate in esercizi finanziari precedenti.

Categoria

L’aggregazione di più capitoli di bilancio aventi oggetto omogeneo. Per l’entrata le categorie sono raggruppamenti di capitoli riferentisi a cespiti aventi natura simile. Esse realizzano una classificazione di tipo giuridico-finanziario. Per la spesa, secondo il regime contabile previsto dal decreto del Presidente della repubblica numero 421/79, le categorie sono raggruppamenti di capitoli aventi ad oggetto oneri di identico contenuto economico. Esse realizzano una classificazione di tipo economico volta all’inserimento dei bilanci pubblici nei conti economici nazionali. Nel regime contabile previsto dal decreto del Presidente della repubblica numero 194/96 la classificazione economica delle spese correnti e in conto capitale si concretizza negli interventi.

Classificazione economica

I criteri di aggregazione delle spese secondo la loro natura economica, con essa la spesa viene ripartita, secondo il decreto del Presidente della repubblica numero 421/79, in titoli e categorie, che sono evidenziati nei singoli stati di previsione, oltreché nei riassunti che li corredano (vedi Categoria), secondo il decreto del Presidente della repubblica numero 194/96 in titoli ed interventi.

Classificazione funzionale

I criteri di aggregazione delle spese in base alle finalità cui sono destinate. Con essa la spesa viene ripartita, secondo il decreto del Presidente della repubblica numero 421/79, in Sezioni, che vengono evidenziate soltanto nei riassunti che corredano ciascuno stato di previsione, secondo il decreto del Presidente della repubblica numero 194/96, in funzioni e servizi.

Competenza

Le entrate che l’ente ha diritto a riscuotere e le spese che si è impegnato ad erogare durante l’esercizio finanziario, indipendentemente dal fatto che verranno in esso effettivamente riscosse o pagate.

Contabilità speciali

I conti aperti, previa autorizzazione della direzione generale del Tesoro, presso le Sezioni provinciali di tesoreria per ricevere i versamenti fatti da amministrazioni o funzionari statali, nonché da enti e da organismi pubblici, per costituire le disponibilità di cui poter disporre mediante ordini di pagamento. Salvo deroghe di legge, in generale non possono esservi versati fondi provenienti dal bilancio dello Stato.

Disavanzo primario

Il disavanzo delle operazioni correnti al netto della spesa per interessi.

Entrate correnti

Entrate iscritte ai primi tre titoli dello stato di previsione dell’entrata (titolo I: Entrate tributarie, titolo II: Contributi e trasferimenti correnti, titolo III: Entrate extra-tributarie).

Entrate da servizi per conto di terzi

Entrate percepite per conto di terzi, cui fa seguito l’uscita, per il versamento a chi spetta di quanto riscosso.

Entrate in conto capitale

Entrate derivanti dalle alienazioni di beni patrimoniali e da trasferimenti in conto capitale.

Entrate tributarie

Le entrate prelevate dagli individui e dalle imprese in virtù della potestà di imposizione diretta o derivata.

Esercizio finanziario

Il complesso delle operazioni di gestione del bilancio, ossia di esecuzione delle previsioni di entrata e di spesa, svolte nell’anno finanziario.

Funzione

L’aggregazione delle spese correnti e in conto capitale connesse ai compiti esplicati dall’ente nei confronti di ciascun settore istituzionale.

Gestione d’esercizio

L’insieme di tutte le operazioni effettuate nell’esercizio finanziario corrente, riguardanti il procedimento amministrativo delle entrate (incassi) e delle spese (pagamenti).

Gestione di tesoreria

Il complesso delle operazioni necessarie a fronteggiare temporanee esigenze di cassa dovute a squilibri tra incassi e pagamenti della gestione di bilancio.

Impegno

La somma dovuta dall’ente a seguito di obbligazioni pecuniarie giuridicamente perfezionate. È assunto sullo stanziamento di competenza di ciascun capitolo di spesa (con esclusione dei Fondi speciali e di riserva). È la prima fase della procedura di esecuzione delle spese.

Indebitamento o accreditamento netto

Il risultato differenziale tra le entrate e le spese finali decurtate delle operazioni finanziarie (per le entrate: riscossione di crediti; per le spese: partecipazioni e conferimenti, nonché anticipazioni produttive e non). Introdotto per il bilancio statale, pone in evidenza il saldo positivo (accreditamento) o negativo (indebitamento) con cui si concludono le operazioni di bilancio di natura economica.

Intervento

L’aggregazione delle spese correnti e in conto capitale, relative a ciascuna funzione e servizio, secondo la natura economica dei fattori produttivi.

Pagamento

L’ultima fase della procedura di erogazione delle spese; consta delle operazioni con cui si dà esecuzione all’ordine di pagare.

Partite di giro

Le entrate percepite per conto di terzi, cui fa seguito l’uscita, per il versamento a chi spetta di quanto riscosso.

Personale effettivo in servizio

Personale a tempo indeterminato e determinato, impegnato di fatto all’interno delle amministrazioni, a prescindere dall’amministrazione di appartenenza. È escluso quindi il personale comandato e/o distaccato presso altre amministrazioni, mentre è compreso il personale comandato e/o distaccato proveniente da altre amministrazioni.

Personale in servizio

Personale a tempo indeterminato e determinato di ruolo presso una amministrazione. E’ compreso anche il personale comandato, distaccato o posto fuori ruolo presso altre amministrazioni, mentre non viene considerato il personale in posizione di comando, distacco o fuori ruolo nella stessa amministrazione.

Poste correttive e compensative delle entrate

Gli importi, inseriti tra le spese, relativi ad entrate indebitamente percepite.

Poste correttive e compensative delle spese

Gli importi, inseriti tra le entrate, relativi a spese indebitamente erogate.

Residui attivi

Le entrate accertate ma non incassate: costituiscono un credito dell’ente pubblico (vedi accertamenti e riscossioni).

Residui di nuova formazione

I residui, attivi o passivi, che vengono accertati nell’anno in cui è stato effettuato l’accertamento o l’impegno.

Residui passivi

Le spese impegnate ma non ancora pagate: costituiscono un debito dell’ente pubblico.

Retribuzione lorda

Stipendi e competenze accessorie, in denaro ed in natura, corrisposti ai lavoratori dipendenti direttamente e con carattere di periodicità, secondo quanto stabilito dai contratti collettivi nazionali, dagli accordi con le amministrazioni e dalle norme di legge. Le retribuzioni lorde includono gli importi dei contributi sociali, delle imposte sul reddito, eccetera a carico del lavoratore dipendente anche se trattenuti dal datore di lavoro e da questi versati agli enti di previdenza e assistenza sociale ed alle autorità fiscali.

Rimborsi di prestiti

L’ammontare delle operazioni di ammortamento dei debiti a medio e lungo termine, al netto degli interessi.

Riscossione

Il procedimento di acquisizione e realizzo dei crediti accertati. È la seconda fase della procedura di acquisizione delle entrate.

Saldo primario

La differenza tra le spese, al netto degli interessi, e le entrate, al netto di quelle per indebitamento.

Servizio

La disaggregazione delle spese correnti e in conto capitale riferite ai singoli uffici che gestiscono il complesso di attività in cui si esplica ciascuna funzione svolta dall’ente

Spese correnti

Costituiscono il titolo I del bilancio di spesa e si articolano, secondo il decreto del Presidente della repubblica numero 421/79, in categorie, secondo il decreto del Presidente della repubblica numero 194/96, in funzioni, servizi ed interventi. Sono le spese destinate alla produzione ed al funzionamento dei vari servizi prestati dall’ente pubblico, nonché alla ridistribuzione dei redditi per fini non direttamente produttivi.

Spese in conto capitale

Costituiscono il titolo II del bilancio di spesa e si articolano, secondo il decreto del Presidente della repubblica numero 421/79, in categorie, secondo il decreto del Presidente della repubblica numero 194/96, in funzioni, servizi ed interventi. Esse individuano tutte le spese che incidono direttamente o indirettamente sulla formazione del capitale dell’ente pubblico.

Spese finali

La sommatoria dei primi due titoli del bilancio di spesa (spese correnti e spese in conto capitale). Esse rappresentano le somme necessarie all’amministrazione per perseguire i propri scopi o fini istituzionali. Si definiscono, per contro, strumentali le operazioni di spesa per il rimborso di prestiti (titolo III).

Spese per organi istituzionali

Gli assegni ed indennità alla presidenza, compensi, indennità e rimborsi ai componenti gli organi collegiali.

Stanziamento (di competenza o di cassa)

La somma iscritta in bilancio di previsione su ciascun capitolo di entrata o di uscita. Esso rappresenta, con riferimento all’esercizio, rispettivamente, l’ammontare indicativo degli accertamenti (o degli incassi) realizzabili ed il limite massimo degli impegni (o dei pagamenti) effettuabili.

Titoli di bilancio

La più ampia aggregazione delle operazioni di entrata e di spesa. Le entrate, secondo la loro fonte di provenienza, si articolano in sei titoli:

· titolo I: entrate tributarie;

· titolo II: entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti;

· titolo III: entrate extra-tributarie;

· titolo IV: entrate derivanti da alienazione, ammortamento, trasferimenti di capitali e riscossione di crediti;

· titolo V: entrate derivanti da accensione di prestiti;

· titolo VI: entrate per partite di giro.

Le spese in quattro titoli:

· titolo I: spese correnti;

· titolo II: spese in conto capitale;

· titolo III: spese per rimborso di prestiti;

· titolo IV: spese per partite di giro.

La classificazione per titoli prevista dal decreto del Presidente della repubblica numero 194/96, ricalca quella del decreto del Presidente della repubblica numero 421/79, ad eccezione del titolo IV delle entrate, dove non è compresa la voce ammortamenti.

Trasferimenti

Le partite finanziarie che un ente trasferisce ad altro ente o soggetto economico per il raggiungimento di scopi istituzionali.

Trattamento accessorio

Trattamento economico (indennità varie e straordinario) volto a remunerare la produttività (individuale o collettiva), a compensare l’attività svolta in particolari condizioni di disagio e/o rischio, di responsabilità, o la presenza di particolari requisiti tecnico/professionali. Fa parte della retribuzione lorda in denaro.

Trattamento fondamentale

Trattamento economico di base che comprende: lo stipendio (retribuzione tabellare), la retribuzione individuale di anzianità, l’indennità integrativa speciale e la tredicesima mensilità. Fa parte della retribuzione lorda in denaro.

^ Inizio pagina

Capitolo 23 - Innovazione

Brevetto

Un brevetto è un titolo pubblico di proprietà che conferisce al suo proprietario il diritto esclusivo di utilizzo dell’invenzione in un’area e per un tempo limitato.

Brevetti depositati

L’indicatore si riferisce a tutti i brevetti depositati all’EPO (European Patent Office) ed è complementare all’indicatore relativo ai brevetti di alta tecnologia depositati.

Brevetti ad alta tecnologia depositati

Le categorie dei brevetti ad alta tecnologia comprendono la produzione di apparecchiature per ufficio e computer, la produzione di impianti e apparati per radio televisione e comunicazione, la produzione di strumenti medici di precisione, ottici e orologi.. L’indicatore misura la nuova conoscenza creata ovunque, all’interno di un’azienda e non solamente all’interno di un laboratorio di Ricerca e Sviluppo. Allo stesso modo, misura il livello di specializzazione della conoscenza nel settore delle tecnologie “a crescita veloce”.

Diploma universitario

Il titolo di studio conseguito al termine di un corso di diploma universitario o di una scuola diretta a fini speciali della durata di 2 o 3 anni (anche detta laurea breve).

Formazione continua

Per formazione professionale continua si intendono le attività formative rivolte a soggetti adulti, occupati o disoccupati, con particolare riferimento alle attività a cui il lavoratore partecipa per autonoma scelta, al fine di adeguare o di elevare il proprio livello professionale, ed agli interventi formativi promossi dalle aziende, in stretta connessione con l'innovazione tecnologica ed organizzativa del processo produttivo.

Innovazione

Innovazione tecnologica è qualsiasi prodotto, servizio o processo nuovo (o significativamente migliorato) rispetto a quelli precedentemente esistenti in termini di caratteristiche tecniche e funzionali, prestazioni, facilità d’uso, ecc. Un’innovazione tecnologica si realizza nel momento della sua introduzione sul mercato - innovazione di prodotto o servizio - o del suo utilizzo in un processo produttivo - innovazione di processo. Le innovazioni di prodotto e di processo non devono necessariamente consistere in prodotti, servizi o processi totalmente nuovi; è infatti sufficiente che risultino nuovi per l'impresa che li introduce.

Istruzione universitaria

Si articola in 3 livelli:

· corsi di diploma universitario;

· corsi di laurea;

· corsi post-laurea (corsi di perfezionamento, scuole di specializzazione, corsi di dottorato di ricerca).

Occupazione nel settore manufatturiero ad alta e medio alta tecnologia

Indicatore che comprende il numero di persone occupate nei settori fabbricazione prodotti chimici e fibre sintetiche, fabbricazione macchine apparecchi meccanici, installazione, fabbricazione macchine per ufficio, elaboratori, fabbricazione macchine ed apparecchi elettrici n.c.a., fabbricazione apparecchi radiotelevisivi e apparecchi per comunicazione, fabbricazione apparecchi medicali, di precisione, strumenti ottici, fabbricazione autoveicoli, rimorchi e semirimorchi e fabbricazione altri mezzi di trasporto.

Occupazione nel settore dei servizi ad alta tecnologia

Indicatore comprende il numero di persone occupate nei servizi ad alta tecnologia, ovvero, poste e telecomunicazioni, informatica ed attività connesse, ricerca e sviluppo. I servizi di alta tecnologia sono sia quelli destinati in maniera diretta ai consumatori, sia quelli che forniscono inputs alle attività innovative delle altre imprese in tutti i settori dell’economia.

Partecipazione alla formazione continua

Indicatore che si riferisce a soggetti di età tra 25 e 64 anni – compresi – e riguarda la partecipazione a qualsiasi tipo di programma d’insegnamento e corso di formazione durante le quattro settimane antecedenti la rilevazione. I programmi di insegnamento comprendono sia i corsi ai fini dell’occupazione sia quelli di interesse generale, e allo stesso modo, quelli in campo linguistico che artistico. Sono compresi i programmi educativi di base, di istruzione avanzata, la formazione continua ed avanzata, la formazione all’interno dell’azienda, l’apprendistato, la formazione on-the-job, i seminari, la formazione a distanza ed i corsi serali.

Popolazione con istruzione post secondaria

Indicatore generale, non limitato al campo della scienza e delle materie scientifiche, che riguarda l’intera categoria delle persone in età lavorativa. Comprende i soggetti appartenenti alla classe d’età tra i 25 e 64 anni – compresi – che possiedono una forma di istruzione post secondaria. Notoriamente, il confronto internazionale tra i diversi livelli di istruzione non è semplice, a causa della grande diversità tra i sistemi di istruzione e di accesso agli stessi.

Ricerca di base

Lavori sperimentali o teorici svolti soprattutto per acquisire nuove conoscenze sui fondamenti dei fenomeni e dei fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o utilizzazioni particolari.

ricerca applicata

Ricerca originale svolta per acquisire nuove conoscenze ed orientata verso un obiettivo o scopo pratico specifico.

Ricerca scientifica & sviluppo sperimentale (R&S)

Il complesso di lavori creativi intrapresi in modo sistematico sia per accrescere l’insieme delle conoscenze (compresa la conoscenza dell’uomo, della cultura e della società), sia per utilizzare dette conoscenze per nuove applicazioni.

Settori ad alta tecnologia

La classificazione dei settori manifatturieri ad alta e medio-alta tecnologia è basata sulla nozione di intensità di R&S (tasso di spesa in ricerca e sviluppo su Prodotto Interno Lordo). Seguendo questi criteri, le imprese ad alta tecnologia comprendono la produzione di apparecchiature per ufficio e computer, la produzione di impianti e apparati per radio televisione e comunicazione, la produzione di strumenti medici di precisione, ottici e orologi. Le imprese a medio-alta tecnologia includono la produzione chimica e di prodotti chimici, la produzione di attrezzature e impianti non altrove classificati (n.c.a.), la produzione di macchine e apparati elettrici n.c.a., la produzione di motoveicoli, rimorchi e semi-rimorchi e di altri mezzi di trasporto.

Seguendo una logica simile a quella per il manifatturiero, Eurostat definisce i seguenti settori come servizi a conoscenza intensiva (KIS): trasporti marittimi e fluviali, trasporti aerei; poste e telecomunicazioni; intermediazione finanziaria; assicurazione fondi pensione (esclusa la previdenza sociale obbligatoria); attività ausiliarie all’intermediazione finanziaria; attività immobiliari; noleggio di attrezzature ed impianti senza operatore e di prodotti personali e per la casa; informatica e attività collegate; ricerca e sviluppo; altre attività commerciali; educazione; sanità e attività sociali; attività ricreative, culturali e sportive. Di questi settori poste e telecomunicazioni, informatica e attività connesse sono considerati servizi high-tech.

Spesa pubblica in Ricerca e Sviluppo

L’indicatore equivale alla differenza tra i valori GERD (Gross domestic expenditure on R&D) e BERD (Business enterprise expenditure on R&D). In base alla definizione contenuta nel manuale di Frascati, sia i valori GERD e BERD vanno espressi in valuta nazionale e riferiti ai prezzi correnti. Vengono comprese anche la spese sostenute in ambito di Ricerca e Sviluppo dal settore privato no-profit.

Spesa privata in Ricerca e Sviluppo

L’indicatore riguarda tutte le spese in Ricerca e Sviluppo sostenute dal settore privato, inteso come manufatturiero e dei servizi ed, in accordo con il manuale di Frascati, espresse in valuta nazionale e riferite ai prezzi correnti.

Titolo di studio post-laurea

Il titolo di studio rilasciato da una scuola di specializzazione (2-5 anni) e da corsi di dottorato di ricerca.

^ Inizio pagina

Capitolo 24 - Confronti regionali

^ Inizio pagina