Nel 2012 le imprese attive in Liguria sono 142.060, lo 0,5% in meno rispetto al 2011 (-0,7% a livello nazionale) con un saldo positivo tra iscritte e cessate pari a 205 imprese, considerando le cancellazioni al netto di quelle d’ufficio di carattere amministrativo.
Il tasso di natalità (rapporto % tra imprese iscritte nel 2012 e imprese registrate ad inizio periodo) scende a 6,3%, quello di mortalità (rapporto % tra imprese cessate nel 2012 e imprese registrate ad inizio periodo) scende da 6,2% a 6,1%, e il tasso di sviluppo (rapporto tra saldo iscrizioni-cessazioni e stock ad inizio periodo, calcolato al netto delle cancellazioni d’ufficio), passa da 0,7% a 0,1%.
Le imprese liguri attive operanti nel commercio, che rappresentano il 28% del totale delle imprese, hanno registrato nel 2012 una contrazione dello 0,7% rispetto al 2011; in calo anche le imprese agricole (-2,7%), i trasporti (-2,5%), le imprese manifatturiere (-2,2%) e le attività finanziarie e assicurative (-1,2%). In crescita le attività artistiche e di intrattenimento (+2,2%), le costruzioni (+0,1%), le attività immobiliari (+0,2%), le attività professionali (+0,3%), e le attività di servizi di alloggio e ristorazione (+1,3%).
Dall’analisi delle imprese straniere, e con esse si intende l’insieme delle imprese in cui la partecipazione di persone non nate in Italia risulta complessivamente superiore al 50% (mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite), risulta che in Liguria la quota sul totale raggiunge l’11%, superiore di 2,6 punti percentuali alla media nazionale.
Tra le province liguri Imperia registra la più alta concentrazione di imprese straniere, il 12,9%, superiore sia al dato regionale che a quello nazionale, seguita da Genova con l’11,3%.
Tra i settori maggiormente rappresentati figurano l’edilizia, in crescita del 7,1% rispetto al 2011, e il commercio (+4,4%).
Continua ad aumentare il numero di titolari di impresa nati all’estero, comunitari ed extracomunitari, passando da 13.588 nel 2011 a 14.468 nel 2012 (+6,5%).
La graduatoria in base al paese di provenienza vede al primo posto Albania (19,5% sul totale degli imprenditori stranieri), seguita da Marocco (17,6%), Romania (8,7%) e Ecuador (6,5%); da segnalare la crescita sostenuta della Cina che rappresenta il 5,1% dell’imprenditoria straniera.
Le imprese femminili attive nel 2012 ammontano a 36.135 (-0,7% rispetto al 2011), il 25,4% del totale delle imprese, dato superiore alla media nazionale che si ferma al 24,3%; forte la presenza "rosa" nel commercio (32,9%) e nel turismo (13,4%), che rispetto al 2011 cresce dell’1,3%.
A Genova l’incidenza dell’impresa femminile è superiore al dato regionale solo nel caso dell’agricoltura (42,4% contro 38,4%), a Imperia nel commercio (1,3 punti percentuali in più), nel turismo (0,2 p.p. in più), nei trasporti (2,8 p.p. in più), nelle assicurazioni (+1,8 p.p.) e nei servizi alle imprese (2,2 p.p. in più), nella provincia spezzina l’incidenza femminile risulta superiore al dato regionale in tutti i settori tranne i servizi alle imprese (in particolare si segnala il settore del turismo dove raggiunge la quota del 39,2%, ben 4 punti in più rispetto al dato regionale), e a Savona, infine, nelle attività manifatturiere (+0,6 p.p.), nel commercio (+3 p.p.), nel turismo (+0,6 p.p.), nelle assicurazioni (+2,5 p.p.) e nei servizi alle imprese (+2,2 p.p.).
In ultimo un rapido sguardo alle imprese giovanili, ossia l’insieme delle imprese in cui la partecipazione delle persone "under 35" risulta complessivamente superiore al 50%.
In Liguria la quota di imprese giovanili è pari al 10,2%, contro una media nazionale dell’11,5%. Nel confronto il differenziale è negativo per tutti i settori tranne l’agricoltura e le costruzioni, in stretta correlazione con la struttura demografica della regione; gli scarti più evidenti si riscontrano nel
turismo (11,1% in Liguria, 15,7% in Italia), nel commercio (9,5% in Liguria, 12,9% in Italia), nei trasporti (4,6% in Liguria, 8,1% in Italia) e nelle assicurazioni e credito (11,3% contro 13,4%).
A livello provinciale La Spezia vanta la quota più alta di partecipazione giovanile (11,2%), seguita da Imperia (10,8%), Savona (10,4%) e infine Genova (9,6 %).