ARTIGIANATO
Nel 2010 le imprese artigiane attive, che rappresentano il 32,9% delle imprese liguri, ammontano a 46.961, lo 0,5% in più rispetto al 2009: in sensibile crescita le iscrizioni (+7,7%), in calo le cessazioni (-0,9%).
Cresce il tasso di natalità di 0,6 punti percentuali rispetto al 2009, passando da 7,6% a 8,2% (più contenuta la crescita a livello nazionale, da 7,3% a 7,4%), resta stazionario sul 7,7% il tasso di mortalità (mentre a livello nazionale scende da 8,5% a 7,9%) e cambia segno il tasso di sviluppo (il rapporto % tra il saldo delle imprese e le imprese registrate ad inizio periodo, al netto delle cancellazioni d’ufficio) passando da -0,1% a +0,6%, mentre a livello nazionale permane una performance negativa, da -1,1% a -0,3%.
Aumenta il peso % delle imprese di produzione, che sale al 65,7% del totale, passando da 30.597 a 30.850 unità (+0,8%, mentre a livello nazionale si registra un calo dello 0,8%); le imprese di servizi non subiscono variazioni restando a quota 16.044 (+0,3% a livello nazionale).
Tra le sezioni numericamente più rappresentative si è registrata una crescita nelle costruzioni (+6,5%) che rappresentano il 48% del totale, e nelle attività amministrative e di servizi di supporto alle imprese (+5,1%); in calo la fabbricazione di prodotti in metallo (-2,7%), le industrie alimentari (-0,6%), i trasporti (-2,6%) e il commercio (-1,1%).
Tutte e quattro le province liguri hanno registrato una situazione stabile: in provincia di Imperia le imprese artigiane salgono a 8.116 unità (+1,3%) con un tasso di sviluppo pari a 1,2%, Savona con 9.895 imprese (+0,9%) registra un tasso di sviluppo dell’1%, Genova, che concentra su di sé quasi la metà delle imprese artigiane liguri, mantiene al suo attivo 23.026 imprese artigiane, con un tasso di sviluppo pari a 0,2%, e a La Spezia si registrano 5.924 imprese che determinano un tasso di crescita pari all’1%.
Nel capoluogo di regione le imprese di produzione (il 64% del totale) sono cresciute dello 0,4% mentre quelle di servizi (il 36% del totale) sono diminuite dello 0,6%; a Imperia, dove si registra la più alta percentuale di imprese di produzione sul totale provinciale (70%), queste sono aumentate dell’1,4% rispetto al 2009, e quelle di servizi dell’1,2%; in provincia di Savona le imprese di produzione, che rappresentano il 68% del totale, sono cresciute dell’1% e quelle relativi ai servizi dello 0,3%; in provincia della Spezia le imprese di produzione (il 63 % del totale) hanno registrato un aumento dell’1,3% e quelle di servizi dello 0,5%.
Da un recente sondaggio rivolto ad un campione di imprese a fine 2011, nell’ambito dell’Osservatorio Congiunturale sull’Artigianato e PMI della Regione Liguria (a), teso a valutare l’evoluzione della crisi, si rileva un complessivo rallentamento di marcia della piccola impresa ligure per uscire “fuori dal tunnel”.
Solo una stretta minoranza delle imprese interpellate (4,3%) dichiara di essere uscita dalla crisi ed inizia a ragionare su piani di espansione e consolidamento, mentre il 22% confida che la crisi si protrarrà per tutto il 2012; preoccupante lo stato di incertezza, rappresentato dal 38% delle imprese intervistate, che non sa dare una valutazione precisa in merito alle previsioni di uscita dalla crisi.
(a)indagine promossa da Unioncamere Liguria e Commissione Regionale per l'Artigianato, realizzata da Confartigianato Liguria e CNA Liguria e curata dal Centro Studi Sintesi, che coinvolge un campione di 1.500 piccole imprese liguri con meno di 20 addetti, e che ha l’obiettivo di monitorare lo “stato di salute” del settore, attraverso l’analisi di indicatori quali produzione / domanda, fatturato, ordini, esportazioni, prezzi dei fornitori, investimenti, occupazione, liquidità ed indebitamento sulla base dei giudizi espressi direttamente dagli imprenditori.
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