LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE

Da un’analisi di breve periodo emerge che in Liguria nel 3° trimestre del 2011 (ultimo dato disponibile) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente la forza lavoro è aumentata dell’1,9%; l’incremento si deve in particolare alle persone in cerca di lavoro (+26,4%, +9.887 unità in valore assoluto), mentre gli occupati crescono dello 0,5% (+3.034 occupati). Tra le persone in cerca di occupazione aumentano sia quelle con precedenti esperienze lavorative (+16,5%) che quelle alla ricerca del primo impiego (+99%, in termini assoluti si fa riferimento a oltre 4.000 unità). Risulta in calo la non forza lavoro (-1,2%), anche se si evidenzia un incremento della componente della popolazione che si definisce “scoraggiata”, ovvero che non cerca lavoro, ma è comunque disponibile a lavorare (+13,4%, pari a +3.124 persone).

Dall’elaborazione degli ultimi dati annuali disponibili, riferiti all’anno 2010, si evidenzia rispetto all’anno precedente un calo dell’occupazione in Liguria (-1,2%, -7.723 persone in valore assoluto) superiore a quello registrato in Italia e nel Nord Ovest (-0,7% per entrambi). Si rileva una contrazione dell’occupazione femminile (-0,3%) e, soprattutto, di quella maschile (-1,9%, pari a circa 6.882 occupati in meno). Il calo si deve alla riduzione dell’occupazione nel settore terziario (-1,8%), che non viene compensata dalla crescita dell’occupazione registrata nell’agricoltura (+2,8%) e nell’industria (+0,9%). Si osserva in particolare una riduzione delle persone occupate a tempo pieno (-3%), mentre aumentano quelle a tempo parziale (+7,5%). In riferimento all’occupazione dipendente si registra un calo dell’1,8%, dovuto alla contrazione sia dei dipendenti a tempo determinato (-12,2%), sia di quelli a tempo indeterminato (-0,2%).
Le persone in cerca di occupazione aumentano in Liguria (+14,5%) in misura maggiore sia rispetto all’Italia (+8,1%), sia al Nord Ovest (+7,2%). In particolare aumentano le persone con precedenti esperienze di lavoro (+17,5%), mentre diminuiscono quelle alla ricerca di prima occupazione (-2,4%).

Per quel che riguarda i principali tassi di riferimento del mercato del lavoro, la Liguria presenta risultati migliori rispetto alla media nazionale, ma comunque ancora inferiore a quelli del Nord Ovest. Nel 2010 il tasso di occupazione regionale, a seguito di una riduzione rispetto al 2009 pari a -0,5%, si attesta sul livello di 63,1%, a fronte del 56,9% dell’Italia e del 64,5% del Nord Ovest. Aumenta il tasso di disoccupazione (+0,8%) che raggiunge quota 6,5%; l’incremento registrato si presenta superiore a quello rilevato per le aree di confronto (Italia: +0,7% e Nord Ovest: +0,4%). In riferimento ai giovani (quota di popolazione con età compresa tra 15 e 24 anni) si rileva un tasso di disoccupazione regionale pari al 20,3%, inferiore sia a quello del Nord Ovest (21,7%), sia dell’Italia (27,8%). In controtendenza l’andamento del tasso di attività in Liguria, che con un livello pari a 67,5% registra un lieve incremento (+0,1%) a fronte di un calo nel Nord Ovest (-0,4%) e in Italia (-0,2%).

In costante aumento dal 2007 il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni: nel 2011 si superano 15 milioni di ore concesse, quasi quattro volte il valore del 2007 e con un incremento dell’11,5% rispetto al 2010. L’aumento si deve alla crescita della componente straordinaria, più che triplicata e che rappresenta il 38,7% delle ore complessivamente autorizzate, mentre si registra un calo per la CIG ordinaria (-37,6%) e in deroga (-7,3%). Nonostante un calo del 7,6% delle ore autorizzate nel 2011, l’industria rimane il settore che ricorre maggiormente alla CIG (59,2% del totale), ma continua ad aumentare il peso del commercio, con il 22,2% delle ore complessive e un incremento del 49,3% rispetto all’anno precedente.

In aumento nel 2010 gli infortuni dichiarati all’INAIL (+0,5% rispetto al 2009), ma diminuiscono gli infortuni indennizzati (-9,7%).
Diminuisce il numero di pensioni erogate: nel 2010 si fa riferimento a circa 785 mila pensioni (-0,7% rispetto al 2009), per un importo medio di circa 11.700 euro (+4,7%). Le prestazioni di natura IVS (invalidità, vecchiaia e coniugi superstiti) rappresentano quasi l’80% delle pensioni erogate, seguite da quelle assistenziali (15,3%)