Glossario
Capitolo 1 - Ambiente e territorio
Comune
L’entità amministrativa autarchica governata localmente dal sindaco e dalla giunta
comunale.
Consumi di energia elettrica
Rappresentano la somma dell’energia elettrica fatturata dai servizi pubblici (ENEL,
aziende municipalizzate, altre imprese) e di quella autoconsumata dagli autoproduttori.
Consumo proprio del settore elettrico
Comprende l’energia assorbita dai settori ausiliari degli impianti di trasformazione,
trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica, dai magazzini e dagli uffici
del settore elettrico.
Densità per kmq
Numero di abitanti per chilometro quadrato
Giorno di precipitazione
Giorno in cui si registra almeno un millimetro di precipitazione.
Incendio (cause di)
- cause naturali, cause indipendenti da qualsiasi intervento umano anche involontario
(ad esempio: fulmini);
- cause involontarie, cause imputabili a fatti o circostanze connesse alla attività
umana, purché non provocati volontariamente, come le attività ricreative, lavorative
forestali, agricole, industriali, bruciatura di rifiuti, sigarette eccetera;
- cause volontarie: cause imputabili a fatti o circostanze determinati volontariamente
allo scopo di produrre l’incendio (incendi dolosi);
- cause non classificabili: cause non attribuibili, neanche presuntivamente, ad uno
dei gruppi sopraindicati.
Precipitazione
La quantità indica il complesso delle precipitazioni (nebbia, pioggia, neve, grandine
eccetera) ridotte in acqua.
Raccolta differenziata
La raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee
compresa la frazione organica umida, destinate al riutilizzo, al riciclo e al recupero
di materia. La frazione organica umida è raccolta separatamente o con contenitori
a svuotamento riutilizzabili o con sacchetti biodegradabili certificati. (Direttive
n. 91/156/Cee sui rifiuti, n. 91/689/Cee sui rifiuti pericolosi e n. 94/62/Ce sugli
imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, decreto legislativo n. 152 del 3 aprile
2006, decreto legislativo n. 4 del 16 gennaio 2008).
Rifiuti speciali
Sono rifiuti speciali: a) i rifiuti da attività agricole e agro-industriali; b)
i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti
pericolosi che derivano dalle attività di scavo, fermo restando quanto disposto
dall’articolo 186 del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006; c) i rifiuti
da lavorazioni industriali, fatto salvo quanto previsto dall’art. 185, comma 1,
lettera i; d) i rifiuti da lavorazioni artigianali; e) i rifiuti da attività commerciali;
f) i rifiuti da attività di servizio; g) i rifiuti derivanti dalla attività di recupero
e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti
delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi; h)
i rifiuti derivanti da attività sanitarie; i) i macchinari e le apparecchiature
deteriorati ed obsoleti; l) i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro
parti; m) il combustibile derivato da rifiuti; n) i rifiuti derivanti dalle attività
di selezione meccanica dei rifiuti solidi urbani. (Direttive n. 91/156/Cee sui rifiuti,
n. 91/689/Cee sui rifiuti pericolosi e n. 94/62/Ce sugli imballaggi e sui rifiuti
di imballaggio, decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006.
Rifiuti urbani
Sono rifiuti urbani: a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali
e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione; b) i rifiuti non pericolosi provenienti
da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati
ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell’articolo 198 comma 2, lettera
g del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006; c) i rifiuti provenienti dallo
spazzamento delle strade; d) i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti
sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette
ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d’acqua;
e) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali;
f) i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti
provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), c)
ed e); g) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi
adibiti ad uso di civile abitazione. (Direttive n. 91/156/Cee sui rifiuti, n. 91/689/Cee
sui rifiuti pericolosi e n. 94/62/Ce sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio,
decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006)
Rifiuto
Qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell’allegato
A alla parte quarta del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, e di cui il
detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi. (Direttive n. 91/156/Cee
sui rifiuti, n. 91/689/Cee sui rifiuti pericolosi e n. 94/62/Ce sugli imballaggi
e sui rifiuti di imballaggio, decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006.)
Siti di importanza comunitaria (Sic)
Designati ai sensi della direttiva n. 92/43/Cee sulla conservazione degli habitat
naturali e semi-naturali e della flora e della fauna selvatiche (direttiva “Habitat”),
sono costituiti da aree naturali, geograficamente definite e con superficie delimitata,
nelle quali siano applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento
o al ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali
e/o delle specie della flora e della fauna per cui l’area naturale è designata.
Superficie forestale
Comprende la superficie forestale boscata e la superficie forestale non boscata,
così definita
- boscata: estensione di terreno non inferiore a mezzo ettaro, in cui sono presenti
piante forestali legnose, arboree e/o arbusti che producono legno o altri prodotti
forestali, determinanti, a maturità, un’area d’insidenza (proiezione sul terreno
della chioma delle piante) di almeno il 50 per cento della superficie e suscettibile
di avere un ruolo indiretto sul clima e sul regime delle acque.
- non boscata: le superfici non produttive ma necessarie alla produzione (strade forestali,
viali parafuoco, depositi di legno) e altre piccole superfici quali terreni rocciosi,
terreni paludosi, ruscelli, vivai forestali situati in foresta e destinati al fabbisogno
proprio, nonché le abitazioni del personale forestale con i terreni annessi e le
relative dipendenze dell’azienda forestale.
Zona altimetrica
La ripartizione del territorio nazionale in zone omogenee derivanti dall’aggregazione
di comuni contigui sulla base di valori soglia altimetrici. Si distinguono zone
altimetriche di montagna, di collina e di pianura. Le zone altimetriche di montagna
e di collina sono state divise, per tener conto dell’azione moderatrice del mare
sul clima, rispettivamente, in zone altimetriche di montagna interna e collina interna
e di montagna litoranea e collina litoranea, comprendendo in queste ultime i territori,
esclusi dalla zona di pianura, bagnati dal mare o in prossimità di esso.
Zona altimetrica di collina
Il territorio caratterizzato dalla presenza di diffuse masse rilevate aventi altitudini,
di regola, inferiori a 600 metri nell’Italia settentrionale e 700 metri nell’Italia
centro-meridionale e insulare. Eventuali aree di limitata estensione aventi differenti
caratteristiche, intercluse, si considerano comprese nella zona di collina.
Zona altimetrica di montagna
Il territorio caratterizzato dalla presenza di notevoli masse rilevate aventi altitudini,
di norma, non inferiori a 600 metri nell’Italia settentrionale e 700 metri nell’Italia
centro-meridionale e insulare. Gli anzidetti livelli altitudinali sono suscettibili
di spostamento in relazione ai limiti inferiori delle zone fitogeografiche dell’Alpinetum,
del Picetum e del Fagetum, nonché in relazione ai limiti superiori delle aree di
coltura in massa della vite nell’Italia settentrionale e dell’olivo nell’Italia
centro-meridionale e insulare. Le aree intercluse fra le masse rilevate, costituite
da valli, altipiani e analoghe configurazioni del suolo, s’intendono comprese nella
zona di montagna.
Zone di protezione speciale
Designate ai sensi della direttiva n. 79/409/Cee, sono costituite da territori idonei
per estensione e/o localizzazione geografica alla conservazione delle specie di
uccelli di cui all’allegato I della direttiva, concernente la conservazione degli
uccelli selvatici.
Capitolo 2 - Popolazione
Anagrafe della popolazione
Il sistema continuo di registrazione della popolazione residente. Viene continuamente
aggiornata tramite iscrizioni per nascita da genitori residenti nel Comune, cancellazioni
per morte di residenti e iscrizioni/cancellazioni per trasferimento di residenza
da/per altro Comune o da/per l’estero.
Anziani per bambino
Rapporto tra la popolazione di 65 anni di età ed oltre e la popolazione residente
da 0 a 4 anni
Apolide
Persona che non ha alcuna cittadinanza, perché priva di quella di origine e non
in possesso di un’altra.
Carico dei figli per 100 donne in età feconda (indice di)
Rapporto tra l’ammontare della popolazione residente da 0 a 4 anni e la popolazione
femminile da 15 a 49 anni per 100.
Cittadino straniero residente
Persona con cittadinanza straniera o apolide iscritta in anagrafe.
Dipendenza strutturale (indice di)
Rapporto tra l’ammontare della popolazione da 0 a 14 più l’ammontare della popolazione
da 65 anni ed oltre e l’ammontare della popolazione da 15 a 64 anni per 100.
Età media
E’ la media delle età ponderata con l’ammontare della popolazione in ciascuna classe;
quando la popolazione è distribuita per classi pluriennali si attribuisce a ciascuna
classe l’età centrale della classe (commettendo un errore per eccesso nelle classi
più avanzate). L’età media cresce in funzione del grado di invecchiamento della
popolazione.
Famiglia
L’insieme delle persone coabitanti legate da vincoli di matrimonio o parentela,
affinità, adozione, tutela o affettivi.
Invecchiamento (indice di)
Rapporto tra l’ammontare della popolazione di 65 anni di età ed oltre e l’ammontare
della popolazione residente totale per 100.
Iscrizioni e cancellazioni per movimento migratorio
Le iscrizioni si distinguono in:
- Iscrizioni da altro comune : numero di persone iscritte per trasferimento
di residenza da un altro comune italiano.
- Iscrizioni dall’estero : numero di persone iscritte per trasferimento di
residenza dall’estero.
- Iscrizioni per altri motivi : si tratta di iscrizioni dovute non ad un effettivo
trasferimento di residenza, ma ad operazioni di rettifica anagrafica. Tra queste
sono comprese le iscrizioni di persone erroneamente cancellate per irreperibilità
e successivamente ricomparse; le iscrizioni di persone non censite, e quindi non
entrate a far parte del computo della popolazione legale, ma effettivamente residenti.
Le cancellazioni si distinguono in:
- Cancellazioni per altro comune : numero di persone cancellate per trasferimento
di residenza in altro comune italiano.
- Cancellazioni per l’estero : numero di persone cancellate per trasferimento
di residenza all’estero.
- Cancellazioni per altri motivi : si tratta non di effettivi trasferimenti
di residenza, ma di cancellazioni dovute a pratiche di rettifica anagrafica. Tra
queste sono comprese le persone cancellate perché non risultano residenti in seguito
ad accertamenti anagrafici; le persone censite come aventi dimora abituale, ma che
non hanno voluto o potuto (per mancanza di requisiti) iscriversi nel registro anagrafico
dei residenti del comune nel quale si erano fatti censire.
Iscrizioni e cancellazioni per movimento naturale
Le iscrizioni riguardano i nati da genitori iscritti nell’anagrafe della popolazione
residente del Comune, anche se la nascita è avvenuta in altro Comune o all’estero;
le cancellazioni riguardano i morti già iscritti nell’anagrafe della popolazione
residente del Comune, anche se il decesso è avvenuto in altro Comune o all’estero
e i relativi atti siano pervenuti per la trascrizione.
Per una migliore interpretazione dei dati, si fa presente che gli atti relativi
alle nascite e alle morti avvenute all’estero, generalmente pervengono ai Comuni
con notevole ritardo; di conseguenza tali eventi sono necessariamente computati
in un periodo diverso da quello in cui si sono verificati.
Movimento della popolazione residente
Il movimento della popolazione residente in base alle risultanze anagrafiche è costituito
dal movimento naturale (iscrizioni per nascite e cancellazioni per morte) e dal
movimento migratorio (iscrizioni e cancellazioni per trasferimento di residenza)
verificatisi nei Comuni durante il periodo considerato.
Movimento migratorio
Numero delle iscrizioni e delle cancellazioni anagrafiche della popolazione residente
registrate durante l’anno. Le iscrizioni riguardano le persone trasferitesi nel
Comune da altri Comuni o dall’estero; le cancellazioni riguardano le persone trasferitesi
in altro Comune o all’estero. I trasferimenti da un Comune ad un altro, mentre decorrono
dal giorno di richiesta di iscrizione nel Comune di nuova dimora abituale, vengono
rilevati quando la pratica migratoria, di ritorno dal Comune di cancellazione, risulta
definita. I movimenti da e per l’estero sono rilevati, rispettivamente, dal Comune
di iscrizione e da quello di cancellazione.
Movimento naturale
Numero dei nati da residenti in Italia, indipendentemente dal luogo in cui sia avvenuta
la nascita (in Italia o all’estero) e dal numero di morti relativi alla popolazione
residente anch’essi indipendentemente dal luogo in cui si sia verificato l’evento
(sia in Italia sia all’estero). Sono quindi esclusi i nati in Italia da genitori
non residenti ed i morti non residenti. Sia i nati sia i morti sono conteggiati
al momento della trascrizione dell’atto di nascita o di morte dal registro di stato
civile a quello anagrafico.
Nato morto
Il decesso fetale che si verifica a partire dal 180° giorno della durata della gestazione.
Nato vivo
Il prodotto del concepimento che, una volta espulso o completamente estratto dal
corpo materno, indipendentemente dalla durata della gestazione, respiri o manifesti
altro segno di vita.
Numero medio di figli per donna (o tasso di fecondità totale)
Somma dei quozienti specifici di fecondità calcolati rapportando, per ogni età feconda
(tra i 15 e i 49 anni), il numero dei nati vivi all’ammontare medio annuo della
popolazione femminile.
Popolazione in età attiva (indice di )
Rapporto tra l’ammontare della popolazione da 15 a 64 anni e l’ammontare della popolazione
totale per 100.
Popolazione presente
E’ costituita dalle persone presenti nel Comune ad una certa data ed aventi dimora
abituale, nonché delle persone presenti nel Comune alla stessa data, ma aventi dimora
abituale in altro Comune o all’estero.
Popolazione residente
E’ costituita dalle persone, di cittadinanza italiana e straniera, aventi dimora
abituale nel comune anche se alla data considerata sono assenti, perché temporaneamente
presenti in altro comune italiano o all’estero.
Ricambio della popolazione in età attiva (indice di)
Rapporto tra l’ammontare della popolazione che sta per uscire dall’età attiva (60-64
anni) e l’ammontare della popolazione che è appena entrata (15-19 anni) moltiplicato
100.
Saldo migratorio
Differenza tra il numero degli iscritti ed il numero dei cancellati dai registri
anagrafici dei residenti.
Saldo migratorio interno
Differenza tra le iscrizioni e le cancellazioni da/per altro comune.
Saldo migratorio estero
Differenza tra le iscrizioni e le cancellazioni da/per l’estero.
Saldo naturale
Differenza tra il numero dei nati in Italia o all’estero da persone residenti ed
il numero dei morti, in Italia o all’estero, ma già residenti in Italia.
Saldo totale
Somma del saldo naturale e del saldo migratorio.
Tasso di crescita naturale
Differenza tra il tasso di natalità e il tasso di mortalità.
Tasso di crescita totale
Somma algebrica del tasso di crescita naturale e del tasso migratorio netto.
Tasso di incremento migratorio
Rapporto tra il saldo migratorio nell’anno (iscritti-cancellati) e la popolazione
media per 1.000.
Tasso di incremento naturale
Rapporto tra il saldo naturale (nati-morti) e la popolazione media per 1.000.
Tasso di incremento totale
Rapporto tra il saldo totale nell’anno (nati-morti + iscritti-cancellati) e la popolazione
media per 1.000.
Tasso migratorio netto
Rapporto tra il saldo migratorio dell’anno e l’ammontare medio della popolazione
residente, moltiplicato per 1.000.
Tasso di mortalità
Rapporto tra il numero di morti nell’anno e la popolazione media, moltiplicato per
1.000.
Tasso di natalità
Rapporto tra il numero di nati nell’anno e la popolazione media, moltiplicato per
1.000.
Tasso di nuzialità totale
Somma dei quozienti specifici di nuzialità degli sposi per singolo anno di età tra
i 16 e 49 anni, moltiplicati per 1.000.
Tipo di Comune
I comuni italiani sono suddivisi (sulla base dei dati sul pendolarismo rilevati
al Censimento) nelle seguenti classi:
- centri delle aree di grande urbanizzazione: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna,
Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Catania, Cagliari;
- comuni appartenenti alla periferia delle aree di grande urbanizzazione (costituiscono
i comuni delle cinture urbane);
- altri comuni suddivisi per dimensione demografica (fino a 2.000 abitanti, da 2.001
a 10.000, da 10.001 a 50.000, oltre 50.000).
La soglia dei 2.000 abitanti costituisce la dimensione demografica suggerita dagli
organismi internazionali per identificare uno stile di vita tipico dei piccoli centri.
Vecchiaia (indice di)
Rapporto tra l’ammontare della popolazione di 65 anni di età ed oltre e l’ammontare
della popolazione residente di età da 0 a 14 anni per 100.
Capitolo 3 - Salute e sociale
AIDS (Acquired Immuno-Deficiency Syndrome)
La sindrome da Immunodeficienza Acquisita, identificata nel 1979 e definita dall’insorgenza
di gravi infezioni opportunistiche sostenute da agenti infettivi normalmente controllati
dall’immunità cellulare. Il contagio sembra avvenire esclusivamente mediante i liquidi
biologici e gli individui maggiormente a rischio sono gli omosessuali, i tossicodipendenti
e i politrasfusi.
Azienda ospedaliera
Ospedali di rilievo nazionale e di alta specializzazione. Sono individuati come
tali, oltre ai policlinici universitari, gli ospedali che rispondono alle seguenti
caratteristiche:
- presenza di almeno tre strutture di alta specialità;
- organizzazione funzionalmente accorpata ed unitaria di tipo dipartimentale di tutti
i servizi che compongono una struttura di alta specialità.
L’Azienda ospedaliera è dotata di personalità giuridica pubblica, di autonomia organizzativa,
amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica. Essa ha gli stessi
organi previsti per la Azienda Sanitaria Locale nonché il direttore amministrativo,
il direttore sanitario e il consiglio dei sanitari. La gestione delle Aziende ospedaliere
è informata al principio dell’autonomia economico-finanziaria e dei preventivi e
consuntivi per centri di costo, basati sulle prestazioni effettuate.
Azienda sanitaria locale (ASL)
L’Unità territoriale preposta all’erogazione dei servizi sanitari ai cittadini.
Ogni ASL copre una parte del territorio nazionale in molti casi coincidente con
la provincia.
Centri di salute mentale
I Centri di salute mentale sono strutture presenti in tutte le aziende Usl. Costituiscono
il luogo di prima accoglienza per il malato di mente, a disposizione del quale operano
equipe pluri-professionali, (che comprendono lo psichiatra, lo psicologo, l'assistente
sociale e l'infermiere professionale) in grado di offrire le risposte più adeguate
ai problemi presentati dalla famiglia dei malato o dallo stesso cittadino bisognoso
di cure. Il Centro di salute mentale svolge attività psichiatrica ambulatoriale
e domiciliare - visite specialistiche, consulenza, programmazione terapeutica e
fa da filtro per i ricoveri; garantisce inoltre un servizio specifico di informazione
e di assistenza alle famiglie dei pazienti. E' aperto almeno 12 ore al giorno per
6 giorni alla settimana.
Comunità terapeutiche
La Comunità Terapeutica è un luogo di cura nel quale tutte le risorse -dalla struttura
muraria, al personale, allo stile organizzativo- sono finalizzati alla terapia di
recupero. Tradizionalmente sono state classificate in due grandi categorie, quelle
terapeutiche propriamente dette, e quelle "di vita". La legge italiana le distingue
in prevalentemente pedagogiche o prevalentemente terapeutiche, quest'ultime più
fornite di personale specialistico.
Day-Hospital
Ricovero ospedaliero in regime di degenza diurna. Tale particolare forma di erogazione
dell’assistenza ospedaliera viene effettuata da divisioni, sezioni o servizi ospedalieri
per fini diagnostici e/o curativi e /o riabilitativi e risponde a tutte le seguenti
caratteristiche funzionali:
- si tratta di ricovero o ciclo di ricoveri programmato/i;
- è limitato ad una sola parte della giornata e non ricopre quindi l’intero arco delle
24 ore dal momento del ricovero;
- fornisce prestazioni multi professionali e/o multi specialistiche, che necessitano
di un tempo di esecuzione che si discosta in modo netto da quello necessario per
una normale prestazione ambulatoriale.
Degenza
Il periodo durante il quale una persona è ricoverata in un istituto di cura.
Disabile
Chi ha riduzione o perdita di capacità funzionale nel condurre una attività in maniera
o nei limiti considerati “normali” per un essere umano (International Classification
of Impairments, Disabilities and Handicaps).
L’indagine ISTAT “Condizione di salute e ricorso ai servizi sanitari”, utilizza
le attività della vita quotidiana (Activities of Daily Living) per la misurazione
della disabilità. E’ disabile chi ha difficoltà gravi nell’espletare almeno una
delle attività della vita quotidiana.
DRG (Diagnosis Related Groups)
La classificazione della casistica ospedaliera basata essenzialmente sulla diagnosi
principale di dimissione e degli interventi chirurgici e terapie effettuati nel
corso del ricovero. Queste classi costituiscono il sistema D.R.G. che è alla base
del nuovo sistema di finanziamento degli istituti di cura, basato su tariffe specifiche
associate ai singoli D.R.G.
Interruzione volontaria di gravidanza (IVG)
L’intervento operativo da parte di uno specialista che va a rimuovere il prodotto
del concepimento e dei suoi annessi, interrompendo il periodo di gravidanza. L’IVG
deve avvenire sotto precisa volontà della donna ed entro i primi 90 giorni dal concepimento
nel caso in cui la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbe
serio pericolo per la salute fisica o psichica della donna. L’IVG può avvenire inoltre
per motivi di ordine terapeutico dopo i primi 90 giorni quando la gravidanza o il
parto comportino un grave pericolo per la vita della donna o in presenza di rilevanti
anomalie o malformazioni del nascituro che determinino un grave pericolo per la
salute fisica o psichica della donna.
Istituto di cura
Struttura residenziale attrezzata per l’accoglienza e l’assistenza a tempo pieno
di pazienti per fini diagnostici e/o curativi e/o riabilitativi. E’ dotata di personale
medico specializzato, di apparecchiature di diagnosi e cura ed eventualmente di
servizi di supporto all’assistenza ospedaliera, quali: dipartimento di emergenza,
centro di rianimazione, pronto soccorso, centro trasfusionale, centro dialisi, sale
operatorie, camere iperbariche, incubatrici, ambulanze, unità mobili di rianimazione.
Si definisce anche come l’entità ospedaliera costituita da tutte le divisioni, sezioni
e servizi, autonoma o dipendente da una struttura pubblica (ad es. Asl) o privata.
Ogni istituto è individuato da un codice ai sensi del D.M. 6.9.1988 del Ministero
della Sanità.
Con l’espressione istituto di cura si indica una delle seguenti tipologie specifiche:
- Ospedale a gestione diretta, costituito in azienda ai sensi dell’art. 4, comma 1
del D.L. 502/92 (vedi Azienda ospedaliera);
- Ospedale a gestione diretta, presidio della Asl;
- Policlinico universitario (art. 39 legge 833/78);
- Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (art. 42 legge 833/78);
- Ospedale classificato o assimilato ai sensi dell’articolo 1, ultimo comma, legge
132/68 art. 41 legge 833/78);
- Casa di cura (provvisoriamente accreditata o non);
- Istituto psichiatrico residuale (art. 64 legge 833/78);
- Istituto sanitario privato qualificato presidio Asl (art. 43, comma 2, legge 833/78
e DPCM 20/10/1988);
- Ente di ricerca.
MDC (Major Diagnostic Categories)
Il raggruppamento in 25 categorie diagnostiche principali del sistema di classificazione
DRG (vedi voce corrispondente); ciascun gruppo comprende tutte le diagnosi correlate
ad un determinato criterio di rilevanza clinica (anatomico o eziologico).
Medico
La persona che ha completato gli studi di medicina a livello universitario.
Pronto soccorso
Unità operativa medica funzionante come primo presidio sanitario per i casi improvvisi
ed urgenti.
Regime di ricovero
La particolare forma di erogazione dell’assistenza ospedaliera. Può assumere le
modalità di “ricovero ordinario” e di ricovero in “day-hospital”.
Ricovero ordinario
L’ammissione in ospedale con pernottamento (il paziente vi trascorre almeno una
notte).
Ricovero ospedaliero
L’ammissione in un istituto di cura, vale a dire in una struttura residenziale dotata
di medici professionisti e di servizi sanitari per l’assistenza medica e infermieristica,
la diagnosi, la cura e la riabilitazione dei degenti.
SERT, dipartimenti delle dipendenze
Sono le strutture pubbliche, istituite dalla legge 309/90, predisposte dallo Stato
per il trattamento di tutte le forme di tossicodipendenza presenti nel Paese. Dipendono
dalle Aziende sanitarie (AUSL) e come tali fruiscono di finanziamenti afferenti
dalle Regioni.
Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (SPDC)
Provvede alla cura dei pazienti che necessitano di trattamenti medici con ricovero
in ambiente ospedaliero. Si occupa dell'assistenza di pazienti in condizione di
emergenza ed è collegato al pronto soccorso.
Tossicodipendenza
Dipendenza da sostanze potenzialmente abusabili. Fenomeno patologico, da tenere
distinto dalla dipendenza terapeutica da sostanze medicamentose prescritte.
Capitolo 4 - Istruzione
Diploma universitario
Il titolo di studio conseguito al termine di un corso di diploma universitario o
di una scuola diretta a fini speciali della durata di 2 o 3 anni (anche detta laurea
breve).
Istruzione scolastica
L’istruzione impartita negli istituti che perseguono il fine di educare ed istruire
le nuove generazioni. Essa si suddivide in 6 livelli:
- educazione prescolastica (scuola materna);
- istruzione primaria (scuola elementare);
- istruzione secondaria di primo grado (scuola media inferiore);
- istruzione secondaria di secondo grado (scuola secondaria superiore);
- istruzione post-secondaria non universitaria (istruzione terziaria),
- istruzione universitaria (istruzione terziaria).
Istruzione universitaria
Si articola in 3 livelli:
- corsi di diploma universitario;
- corsi di laurea;
- corsi post-laurea (corsi di perfezionamento, scuole di specializzazione, corsi di
dottorato di ricerca).
Popolazione con istruzione post secondaria
Indicatore generale, non limitato al campo della scienza e delle materie scientifiche,
che riguarda l’intera categoria delle persone in età lavorativa. Comprende i soggetti
appartenenti alla classe d’età tra i 25 e 64 anni – compresi – che possiedono una
forma di istruzione post secondaria. Notoriamente, il confronto internazionale tra
i diversi livelli di istruzione non è semplice, a causa della grande diversità tra
i sistemi di istruzione e di accesso agli stessi.
Sezione (scolastica)
La classe nella scuola materna.
Titolo di studio post-laurea
Il titolo di studio rilasciato da una scuola di specializzazione (2-5 anni) e da
corsi di dottorato di ricerca.
Capitolo 5 - Giustizia
Apolide
Persona che non ha alcuna cittadinanza, perché priva di quella di origine e non
in possesso di un’altra.
Archivio notarile
Fa parte dell’amministrazione degli archivi notarili dipendente dal Ministero della
giustizia e ha il compito di conservare gli atti dei notai cessati, il controllo
sull’esercizio della funzione notarile, la regolarizzazione degli atti notarili
depositati, la pubblicazione dei testamenti, il rilascio delle copie degli atti
conservati e la gestione del registro generale dei testamenti. (Ministero della
giustizia – Ufficio centrale archivi notarili).
Arresto
La misura detentiva prevista per gli autori di reati contravvenzionali. (Codice
di procedura penale).
Atto notarile
L’espressione formale di volontà di un singolo o di un gruppo associato, reso dinanzi
ad un notaio. Può essere pubblico od autenticato e può contenere una o più convenzioni.
Autorità giudiziaria
L’autorità preposta all’amministrazione della giustizia penale, civile e amministrativa.
Azione penale
L’attività promossa dal pubblico ministero quando non sussistono i presupposti per
la richiesta di archiviazione della notizia di reato. (Codice di procedura penale).
Cittadino straniero residente
Persona con cittadinanza straniera o apolide iscritta in anagrafe.
Casellario giudiziale centrale
L’ufficio che raccoglie e conserva l’estratto dei provvedimenti e le annotazioni
di cui è prescritta l’iscrizione sia in materia penale sia in materia civile. (Codice
di procedura civile e penale).
Centri di prima accoglienza (Cpa)
Le strutture che ospitano i minorenni arrestati o fermati fino all’udienza di convalida.
(Codice di procedura penale).
Centri diagnostici terapeutici
Le strutture sanitarie operanti presso gli istituti penitenziari.
Comunità terapeutiche
La Comunità Terapeutica è un luogo di cura nel quale tutte le risorse -dalla struttura
muraria, al personale, allo stile organizzativo- sono finalizzati alla terapia di
recupero. Tradizionalmente sono state classificate in due grandi categorie, quelle
terapeutiche propriamente dette, e quelle "di vita". La legge italiana le distingue
in prevalentemente pedagogiche o prevalentemente terapeutiche, quest'ultime più
fornite di personale specialistico.
Condannato
La persona sottoposta a giudizio e condannata con sentenza divenuta definitiva.
Consiglio di Stato
L’organo giudiziario che ha sede in Roma ed è il supremo organo consultivo sopra
le proposte di legge e sugli affari di ogni natura, per i quali sia interrogato
dai ministri. Inoltre spetta al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale di decidere
sui ricorsi per incompetenza, per eccesso di potere o per violazione di legge, contro
atti o provvedimenti di un’autorità amministrativa o di un corpo amministrativo
deliberante, che abbiano per oggetto: l’interesse di individui o di enti giuridici,
quando i ricorsi medesimi non siano di competenza dell’autorità giudiziaria, né
si tratti di materia spettante alla giurisdizione o alle attribuzioni contenziose
di corpi o collegi speciali.
Contravvenzione
Il reato per il quale è prevista la pena principale dell’arresto e dell’ammenda
e una serie di pene accessorie (ad esempio sospensione dall’esercizio di una professione
o di un’arte). (Codice di procedura penale).
Convenzione
L’accordo o il contratto contenuto in un atto notarile.
Corte d’Appello
Ha sede in ogni capoluogo di distretto; è organo collegiale e si articola in sezioni
civili e penali. Ha competenza in materia civile e penale a giudicare delle impugnazioni
avverso le sentenze appellabili del Tribunale. Ha inoltre anche competenza diretta
in alcune materie, quali riconoscimento di sentenze straniere, riabilitazioni, ecc.
In ogni Corte di appello è costituita una sezione speciale per i minorenni, che
giudica sull’appello delle decisioni dei tribunali dei minorenni sia in sede civile
che penale. Un’altra sezione speciale funziona da Corte di assise di appello e giudica
sugli appelli avverso le sentenze di Corte di assise.
Corte dei Conti
Giudica, con giurisdizione contenziosa, sui conti dei tesorieri, dei ricevitori,
dei cassieri e degli agenti incaricati di riscuotere, di pagare, di
conservare e di maneggiare denaro pubblico o di tenere in custodia valori e materie
di proprietà dello Stato, e di coloro che si inseriscono anche senza legale autorizzazione
negli incarichi attribuiti ai detti agenti. La Corte giudica pure sui conti dei
tesorieri e agenti di altre pubbliche amministrazioni, per quanto le spetti a termini
di leggi speciali, e in materia di pensioni degli impiegati civili dello Stato e
militari, comprese quelle di guerra. Svolge inoltre funzioni di controllo contabile
previste dal regolamento di contabilità generale per le spese dello Stato.
Corte di Cassazione
È un organo giudiziario collegiale, ha sede in Roma ed è unica per tutto lo Stato
italiano. È articolata su sei sezioni, tre competenti in materia civile e tre in
materia penale. Giudica, in generale, sui ricorsi avverso sentenze pronunciate in
grado di appello ovvero sentenze inappellabili emesse in primo grado. La Corte di
cassazione, come organo supremo della giustizia, assicura l’esatta osservanza e
la uniforme interpretazione della legge, l’unità del diritto oggettivo, il rispetto
dei limiti delle diverse giurisdizioni e regola i conflitti di competenza e di giurisdizione.
Presso la Corte di cassazione è costituita una procura generale.
Delitto
Il reato per il quale è prevista la pena principale della reclusione e della multa
e una serie di pene accessorie (es.: interdizione dai Pubblici Uffici) (Codice di
procedura penale).
Denunciati per i quali è iniziata l’azione penale (o imputati)
Coloro nei confronti dei quali il pubblico ministero avvia l’azione penale formulando
formale imputazione e richiesta di rinvio a giudizio.
Distretto di Corte di appello
Il Distretto di Corte di appello di Genova comprende i seguenti Circondari: Imperia,
Sanremo, Savona, Genova, Chiavari, La Spezia e Massa.
Entrati dallo stato di libertà
Tutti coloro che dallo stato di libertà passano a un qualsiasi regime penitenziario,
nella posizione giuridica di condannati, internati o imputati.
Fallimento
La procedura giudiziaria mediante la quale il patrimonio di un imprenditore insolvente
viene sottratto alla sua disponibilità e destinato alla soddisfazione paritaria
dei creditori, nella misura massima concretamente possibile (R.D. 16 marzo 1942
n. 267).
Imputazione
Il reato o complesso di reati attribuiti a carico della persona indagata al momento
dell’inizio dell’azione penale. (Codice di procedura penale)
Istituti di prevenzione e pena
I penitenziari dove viene scontata la detenzione sia in custodia cautelare che in
esecuzione di pena a seguito di condanna definitiva. (Ordinamento penitenziario).
Presenti a disposizione dell’autorità
I fermati dalle forze dell’ordine per accertamenti, per motivi di ordine pubblico,
gli arrestati in flagranza, i detenuti in attesa di adempimenti istruttori o del
giudizio di primo grado o di appello o di cassazione. (Ordinamento penitenziario)
Presenti condannati
Persone detenute che per effetto di sentenza divenuta irrevocabile scontano la pena
dell’arresto, della reclusione o dell’ergastolo. (Ordinamento penitenziario)
Presenti sottoposti a misure di sicurezza
Gli internati nei confronti dei quali è stata applicata una misura di sicurezza
detentiva da scontare negli specifici istituti (ospedale psichiatrico-giudiziario,
casa di cura e di custodia eccetera). (Ordinamento penitenziario)
Pretura
L’ufficio giudiziario al quale erano attribuite competenze civili e penali. Con
il d.lgs. n. 51 del 19 febbraio 1998 (norme in materia di istituzione del giudice
unico di primo grado) la pretura viene soppressa come ufficio giudiziario a partire
dal 2 giugno 1999. Presso i tribunali e le sezioni distaccate di tribunale rimane
in carica l’ufficio del pretore per i soli procedimenti a esaurimento.
Procedimento civile cautelare
Il procedimento che tende a ottenere dal giudice una misura che possa assicurare
il mantenimento di uno stato di fatto o di diritto in attesa dell’accertamento del
diritto. (Codice di procedura civile)
Procedimento civile di cognizione
Il procedimento inteso all’accertamento del rapporto giuridico controverso. Si distingue
in tre fasi: l’introduzione della causa (con la domanda proposta con la citazione),
l’istruzione e la decisione. (Codice di procedura civile)
Procedimento civile di esecuzione
Il procedimento che tende alla realizzazione forzata dell’interesse di cui è già
certa la tutela ed è dominato dallo scopo di attuare, nel minor tempo e nella massima
misura possibile, le pretese la cui conformità all’interesse pubblico è già garantita
dal titolo esecutivo (giudiziale come le sentenze di condanna o stragiudiziali come
le cambiali). (Codice di procedura civile)
Procedimento penale
L’insieme di fasi e di atti volti ad accertare e affermare la responsabilità penale
in ordine a un determinato comportamento che l’ordinamento giuridico configura come
reato. (Codice di procedura penale).
Protesto
L’atto formale con il quale viene constatato il rifiuto dell’accettazione della
cambiale-tratta da parte del trattario o il mancato pagamento della cambiale o dell’assegno
bancario (Codice di procedura civile).
Reato
Il delitto o contravvenzione previsto dal Codice penale e dalle leggi speciali in
materia penale (Codice di procedura penale).
Reclusione
La misura detentiva prevista per gli autori dei delitti. (Codice di procedura penale)
Ricorso
L’istanza presentata a un’autorità giudiziaria amministrativa da chi ha un interesse
diretto e attuale a ottenere l’annullamento, la revoca o la riforma di un atto amministrativo.
Semiliberi
I detenuti che usufruiscono della misura della semilibertà che consiste nella concessione
di trascorrere parte del giorno fuori dell’istituto penitenziario per partecipare
ad attività lavorative, istruttive o comunque utili al reinserimento sociale. (Ordinamento
penitenziario).
Tribunale
È un organo articolato, di regola, in sezioni civili e penali. Prima dell’introduzione
della riforma del giudice unico, in materia civile, il tribunale aveva competenza,
in primo grado, per le cause inerenti imposte e tasse (salvo quelle rientranti nella
giurisdizione delle commissioni tributarie), stato e capacità delle persone (salvo
quelle rientranti nella competenza del tribunale per minorenni), diritti onorifici,
querela di falso, alcuni casi di contenzioso elettorale e amministrativo, separazioni
personali dei coniugi e scioglimenti dei matrimoni, cause di valore indeterminabile.
In campo penale il tribunale è competente in primo grado per le cause non di competenza
del tribunale per i minorenni e della corte di assise. Il tribunale opera in composizione
prevalentemente monocratica, salvo in presenza di alcuni reati, tassativamente previsti
dalla legge, per i quali è prevista la composizione collegiale. Una sezione speciale
dei tribunali costituisce la corte di assise, organo collegiale cui è attribuita
una speciale competenza per i delitti più gravi (strage, attentato, omicidio, spionaggio
eccetera). Con il d.lgs. n. 51 del 19 febbraio 1998 (norme in materia di istituzione
del giudice unico di primo grado) che ha previsto la soppressione della pretura,
il tribunale è diventato ufficio giudiziario unico di primo grado a partire dal
2 giugno 1999. In secondo grado è organo d’appello avverso le sentenze pronunciate
dal giudice di pace.
Tribunale amministrativo regionale (Tar)
L’organo di giustizia amministrativa di primo grado, avente sede nei capoluoghi
di regione. Il tribunale amministrativo regionale decide in genere sui ricorsi per
incompetenza, per eccesso di potere o per violazione di legge contro atti o provvedimenti
emessi dagli organi periferici e centrali dello Stato e dagli enti pubblici, sia
con sede nella circoscrizione del tribunale amministrativo regionale, sia a carattere
ultraregionale. Le materie vengono definite in particolare dalla legge istitutiva.
Tribunale per i minorenni
L’organo giudiziario costituito in ogni capoluogo di distretto di corte di appello.
In materia civile ha competenza esclusiva nell’adozione di minorenni. In materia
penale è competente per tutti i reati commessi dai minori di 18 anni.
Ufficio del Giudice di pace
L’ufficio giudiziario ha iniziato la sua attività il 1° maggio 1995 con l’entrata
in vigore della legge n. 374/91. Ha competenza per le cause relative a beni mobili
di valore non superiore a euro 2.582,28; al risarcimento del danno prodotto dalla
circolazione di veicoli e natanti, di valore non superiore a euro 15.493,71; alla
misura e alle modalità d’uso dei servizi di condominio di case; all’apposizione
di termini e osservanza delle distanze riguardo al piantamento di alberi e siepi;
ai rapporti tra proprietari o detentori di immobili adibiti a civile abitazione
per immissioni di fumo o di calore, esalazioni, rumori e simili propagazioni che
superino la normale tollerabilità. Con l’entrata in vigore della legge n. 479 del
16 dicembre 1999 (legge Carotti), gli sono state devolute anche le controversie
civili iscritte in pretura prima del 30 aprile 1995 non ancora giunte a decisione
e attualmente rientranti nella competenza del giudice di pace, con esclusione di
quelle già trattenute per la decisione e che non siano state successivamente rimesse
in istruttoria. Il d.lgs. n. 507 del 30 dicembre 1999 ha restituito alla competenza
del giudice di pace le opposizioni alle ordinanze-ingiunzioni entro il limite di
euro 15.493,71. Il d.lgs. n. 274 del 28 agosto 2000 ha previsto, su talune materie
riguardanti fatti lievi di valutazione non complessa, una competenza del giudice
di pace anche in campo penale, che è entrata in vigore a partire dal gennaio 2002.
Ufficio del Pubblico ministero
L’ufficio giudiziario costituito presso le corti di appello e i tribunali; è rappresentato,
rispettivamente, dal procuratore generale della Repubblica e dai procuratori della
Repubblica. Il procuratore della Repubblica ha anche la direzione e la vigilanza,
in ogni circondario, della polizia giudiziaria. Ricevuta la notizia del reato, ove
questa sia fondata, promuove l’azione penale, altrimenti richiede al giudice per
le indagini preliminari decreto di archiviazione (salvo contrario avviso del giudice
stesso). Il procuratore generale della Repubblica ha la direzione e la vigilanza
della polizia giudiziaria del distretto di corte di appello e normalmente svolge,
in grado di appello, l’attività spettante in primo grado al procuratore della Repubblica.
(Codice di procedura penale).
Ufficio giudiziario
L’organismo dotato di specifica competenza per grado, materia e territorio in campo
giudiziario.
Usciti in libertà
Coloro che per effetto dei diversi motivi previsti dalla legge passano dalla detenzione
in carcere alla libertà. (Ordinamento penitenziario).
Capitolo 6 - Elezioni
Collegio elettorale
Gli elettori compresi in una circoscrizione elettorale.
Elettore
Il cittadino, uomo o donna, che ha raggiunto la maggiore età.
Lista elettorale
L’elenco dei candidati che ciascun partito presenta alle elezioni.
Parlamento europeo
L’organo della Comunità europea i cui membri vengono eletti mediante suffragio universale
diretto. Esso esercita un controllo generale sull’attività delle istituzioni comunitarie,
esprime il suo parere sui testi legislativi della comunità e adotta il bilancio
comunitario presentato dal Consiglio.
Sistema elettorale
L’espressione con cui si indicano le diverse tecniche utilizzabili per ricavare
dai voti espressi dagli elettori l’indicazione dei candidati che devono essere chiamati
a ricoprire i posti cui l’elezione si riferisce.
Sistema maggioritario uninominale
Il sistema elettorale mediante il quale il seggio in palio in una determinata circoscrizione
viene assegnato al candidato che abbia riportato il maggior numero di voti anche
se questo numero corrisponde soltanto alla maggioranza relativa inferiore cioè al
50% dei voti espressi.
Sistema proporzionale
Il sistema elettorale attraverso il quale i seggi assegnati ad una determinata circoscrizione
sono ripartiti tra le varie liste in rapporto ai voti ottenuti da ciascuna di esse.
Votante
Colui che si presenta al seggio elettorale per votare.
Voto
La dichiarazione di volontà diretta ad approvare o respingere una proposta sottoposta
all’esame deliberativo di un organo collegiale e, secondo l’art. 48 della Costituzione,
diritto che compete a tutti i cittadini, uomini e donne che abbiano raggiunto la
maggiore età.
Voto non valido
La dichiarazione di volontà elettiva, senza il rispetto delle norme.
Voto valido
La dichiarazione di volontà elettiva, nel pieno rispetto delle norme.
Capitolo 7 - Famiglia e società
Consumi delle famiglie
I beni e i servizi acquistati o autoconsumati dalle famiglie per il soddisfacimento
dei propri bisogni. Rientrano i beni che provengono dal proprio orto o azienda agricola,
i beni e i servizi forniti dal datore di lavoro ai dipendenti, a titolo di salario,
i fitti figurativi (autovalutati dalle famiglie) per le abitazioni godute in proprietà.
Famiglia
Insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione,
tutela o affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune (anche
se non sono ancora iscritte nell'anagrafe della popolazione residente del comune
medesimo). Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. L'assente
temporaneo non cessa di appartenere alla propria famiglia sia che si trovi presso
altro alloggio (o convivenza) dello stesso comune, sia che si trovi in un altro
comune.
Viaggio
Lo spostamento realizzato per turismo, vacanza o per ragioni di lavoro, fuori dal
luogo dove si vive abitualmente e che comporta almeno un pernottamento nel luogo
visitato. Vengono esclusi i viaggi e gli spostamenti, con soste di uno o più pernottamenti,
effettuati nelle località frequentate abitualmente, nonché i viaggi di durata superiore
ad un anno. In questi casi, infatti, il viaggio non costituisce flusso turistico
poiché la località visitata viene associata al luogo dove si vive.
Capitolo 8 - Cultura
Area archeologica
Sito caratterizzato dalla presenza di resti di natura fossile o di manufatti o strutture
preistorici o di età antica. (D.lgs. n. 42/2004, art. 101).
Attività cinematografica
Spettacolo Cinematografico.
Attività teatrale
Teatro (Teatro di Prosa, Teatro di Prosa Dialettale, Teatro di Prosa Repertorio
Napoletano, Recital Letterario), Lirica (Teatro Lirico, Operetta), Rivista e Commedia
Musicale, Balletto (Balletto classico, Concerto di Danza), Burattini e Marionette,
Arte Varia (Varietà ed Arte Varia), Circo.
Attività concertistica
Concerti Classici (Concerto Classico, Concerto Bandistico, Concerto Corale), Concerti
di Musica Leggera, Concerti jazz.
Attività sportiva
Sport Calcio (Calcio Serie A-B e Internazionale, Calcio Serie C ed Inferiore), Sport
di Squadra Non Calcio (Pallacanestro, Pallavolo, Rugby, Baseball), Sport Individuali
(Pugilato, Ciclismo, Atletica leggera, Tennis, Concorsi Ippici, Automobilismo, Motociclismo,
Motonautica, Corse cavalli –ingressi-), Altri sport (Nuoto e Pallanuoto, Sport Invernali,
Sport Vari), Bowling, Noleggio Go-Kart).
Biblioteca
Istituto o parte di esso, il cui scopo principale è quello di conservare una raccolta
di documenti bibliografici e di facilitarne la fruizione per soddisfare le esigenze
di informazione, ricerca, educazione, cultura e svago degli utenti.
Circuito museale
Insieme di istituti accessibili al pubblico a seguito dell’emissione di un biglietto
unico.
Consumi delle famiglie
I beni e i servizi acquistati o autoconsumati dalle famiglie per il soddisfacimento
dei propri bisogni. Rientrano i beni che provengono dal proprio orto o azienda agricola,
i beni e i servizi forniti dal datore di lavoro ai dipendenti, a titolo di salario,
i fitti figurativi delle abitazioni godute in proprietà.
Famiglia
Insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione,
tutela o affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune (anche
se non sono ancora iscritte nell'anagrafe della popolazione residente del comune
medesimo). Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. L'assente
temporaneo non cessa di appartenere alla propria famiglia sia che si trovi presso
altro alloggio (o convivenza) dello stesso comune, sia che si trovi in un altro
comune
Ingressi (SIAE)
Questa grandezza è il risultato della somma degli ingressi con biglietto + gli ingressi
in abbonamento: l’indicatore esprime il numero complessivo dei partecipanti alle
manifestazioni per le quali è previsto il rilascio di un titolo di accesso.
Istituti statali di antichità e d’arte
I dati riguardano esclusivamente gli Istituti statali (musei, gallerie, monumenti,
aree archeologiche e circuiti) che dipendono dal Ministero per i beni e le attività
culturali.
Monumento
Opera architettonica o scultorea o area di particolare interesse dal punto di vista
artistico, storico, etnologico e/o antropologico (UNESCO Stc/Q/853 del 1984)
Museo
Struttura permanente che acquisisce, conserva, ordina ed espone beni culturali per
finalità di educazione e studio. (Codice dei beni culturali, d.lgs. n. 42/2004,
art. 101)
Numero di spettacoli (SIAE)
La rilevazione fa riferimento ad un singolo spettacolo (1 unità di rilevazione:
1 spettacolo); in alcune circostanze – specialmente nei concertini – la rilevazione
ha riguardato un periodo di tempo: in tal caso la rilevazione indica il numero di
spettacoli ai quali fa riferimento (1unità di rilevazione: n spettacoli).
Spesa al botteghino (SIAE)
E’ la spesa che gli spettatori corrispondono per poter accedere al luogo di spettacolo
(spesa per l’acquisto di biglietti ed abbonamenti).
Spesa media mensile
È calcolata dividendo la spesa totale per il numero delle famiglie residenti.
Capitolo 9 - Lavoro e previdenza sociale
Addetto
Persona occupata in un’unità giuridico-economica, come lavoratore indipendente o
dipendente (a tempo pieno, a tempo parziale o con contratto di formazione e lavoro),
anche se temporaneamente assente (per servizio, ferie, malattia, sospensione dal
lavoro, cassa integrazione guadagni eccetera).
Amministrazioni pubbliche
Il settore che raggruppa le unità istituzionali le cui funzioni principali consistono
nel produrre per la collettività servizi non destinabili alla vendita e nell’operare
una redistribuzione del reddito e della ricchezza del paese. Le principali risorse
sono costituite da versamenti obbligatori effettuati direttamente o indirettamente
da unità appartenenti ad altri settori. Il settore delle amministrazioni pubbliche
è suddiviso in tre sotto-settori:
- Amministrazioni centrali che comprendono l’amministrazione dello Stato in senso
stretto (i ministeri) e gli organi costituzionali; gli enti centrali con competenza
su tutto il territorio del paese (Cassa depositi e prestiti, Anas, Cri, Coni, Cnr,
Cnel, Istat, Isae, ecc..);
- Amministrazioni locali che comprendono gli enti pubblici la cui competenza è limitata
ad una sola parte del territorio. Sono compresi: le regioni, le province, i comuni,
gli ospedali pubblici ed altri enti locali economici, culturali, di assistenza,
le Camere di Commercio, le Università, gli Ept, ecc.);
- Enti di previdenza che comprendono le unità istituzionali centrali e locali la cui
attività principale consiste nell’erogare prestazioni sociali finanziate attraverso
contributi generalmente a carattere obbligatorio (Inps, Inail, ecc.).
Apprendista (lavoratore dipendente)
Il rapporto di apprendistato che può essere somministrato ai lavoratori, con un’età
compresa tra 15 e 30 anni non compiuti, è disciplinato dal d.lgs. 276 del 2003.
È uno speciale rapporto di lavoro in cui il datore di lavoro:
- da un lato si obbliga, oltre che a corrispondere la retribuzione, a impartire, nella
sua impresa, all’apprendista l’insegnamento necessario perchè questi possa conseguire
la capacità tecnica per diventare lavoratore qualificato;
- dall’altro consegue il diritto di utilizzare l’opera dell’apprendista nell’impresa.
Assistenza sociale
Il settore in cui le prestazioni sociali sono legate all’insufficienza delle risorse
economiche o a situazioni di disagio (persone con disabilità, abbandono eccetera)
e sono finanziate dalla fiscalità generale.
Assunzioni di immigrati
Per assunzioni di immigrati si intende l’assunzione di personale di nazionalità
non italiana. Le indicazioni di minimo e di massimo sono da intendersi come previsione
del numero di immigrati per i quali le imprese hanno già deciso l’assunzione (minimo)
e il numero di assunzione di personale immigrato per le quali le imprese non hanno
escluso la possibilità, pur senza aver ancora deciso in tal senso (massimo).
Assunzioni previste
Le assunzioni corrispondono al numero di lavoratori dipendenti (compresi i contratti
a termine ed esclusi i lavoratori stagionali, gli interinali, i collaboratori a
progetto e gli stage) che le imprese intervistate hanno previsto in entrata
nel corso del 2007. Tali previsioni sono state formulate dalle imprese tra gennaio
e aprile 2007.
Categoria/livello nei contratti di lavoro
La suddivisione della classificazione che riguarda l’inquadramento, stabilito dai
contratti del personale dipendente, in una certa scala ordinata per livelli di competenza-responsabiltà
delle mansioni da assegnare. A ciascuna corrisponde una diversa misura tabellare
di base. La configurazione delle categorie di inquadramento non è omogenea tra i
differenti accordi, essendo denominata talvolta in lettere, altre in numeri romani
o arabi, altre volte con assegnazione di professionalità. Inoltre l’ordine in cui
si presenta la scala risulta a volte ascendente e altre discendente.
Cittadino straniero residente
Persona con cittadinanza straniera o apolide iscritta in anagrafe
Cassa integrazione guadagni (CIG)
Lo strumento attraverso il quale lo Stato interviene a sostegno delle imprese che
a, causa delle situazioni di crisi o difficoltà tipizzata dalla legge, sono costrette,
momentaneamente a contrarre o sospendere la propria attività. L’intervento consiste
nell’erogazione gestita dall’INPS di una indennità sostitutiva della retribuzione
in favore dei dipendenti sospesi dal lavoro o sottoposti a riduzione dell’orario.
Collaboratore coordinato e continuativo
Persona che presta la propria opera presso un’impresa o istituzione con rapporto
di lavoro non soggetto a vincolo di subordinazione e che fornisce una prestazione
dal contenuto intrinsecamente professionale o artistico, svolta in modo unitario
e continuativo per un tempo predeterminato, ricevendo un compenso a carattere periodico
e prestabilito.
Condizione lavorativa
La posizione dell’individuo rispetto al mercato del lavoro.
Condizione non professionale
La popolazione in condizione non professionale è costituita da:
- i minori di 15 anni;
- persone in cerca di prima occupazione;
- casalinghe;
- studenti;
- ritirati dal lavoro;
- persone di 15 anni e più non in condizione professionale che non rientrano nelle
4 voci precedenti, compresi gli invalidi al lavoro e coloro che stanno assolvendo
gli obblighi di leva.
Condizione professionale
La condizione della persona che risulta occupata o disoccupata alla ricerca di nuova
occupazione.
Conflitto di lavoro
Vertenza tra i datori di lavoro e i prestatori d’opera che dà luogo a una temporanea
sospensione dell’attività lavorativa e/o astensione collettiva dal lavoro provocata
da motivi sia inerenti che estranei al rapporto di lavoro.
Contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL)
Gli accordi e i contratti stipulati tra le organizzazioni dei datori di lavoro e
le organizzazioni sindacali dei lavoratori, con riferimento ai diversi comparti
di attività economica.
Costo del lavoro
L’ammontare costituito dalle retribuzioni lorde, dai contributi sociali, dalle provvidenze
al personale e dagli accantonamenti per il trattamento di fine rapporto.
Dipendente (lavoratore dipendente)
La persona occupata legata all’impresa da un contratto di lavoro diretto, sulla
base del quale percepisce una retribuzione (dirigente, impiegato, intermedio, quadro,
operaio e apprendista).
Forze di lavoro
Comprendono le persone occupate e quelle in cerca di occupazione (disoccupate).
Grande impresa
Nella rilevazione sull’occupazione, gli orari di lavoro e le retribuzioni nelle
grandi imprese, è l’impresa che occupa 500 addetti (vedi definizione) e oltre.
Impiegato (lavoratore dipendente)
Il dipendente a cui è assegnata l’esplicazione continuativa e sistematica di un’attività
di concetto o di ordine, diretta a sostituire, integrare o comunque coadiuvare quella
dell’imprenditore nella funzione dell’organizzazione e controllo per il conseguimento
della finalità dell’impresa.
Impresa
Per impresa si intende l’attività economica svolta da un soggetto (individuale o
collettivo) che la esercita in maniera professionale e organizzata al fine della
produzione o dello scambio di beni o servizi. L’organizzazione di un’attività economica
esercitata con carattere professionale per la produzione di beni o per la prestazione
di servizi destinabili alla vendita. Essa fruisce di una certa autonomia con particolare
riguardo alle scelte produttive, di vendita e di distribuzione degli utili. Il responsabile
è rappresentato da una o più persone fisiche, in forma individuale o associata,
o da una o più persone giuridiche.
Inattivi
Comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro, ovvero quelle
non classificate come occupate o in cerca di occupazione.
Indice della popolazione in età attiva
Rapporto tra l’ammontare della popolazione da 15 a 64 anni e l’ammontare della popolazione
totale per 100.
Indipendente
Persona che svolge la propria attività lavorativa in un’unità giuridico - economica
senza vincoli di subordinazione. Sono considerati lavoratori indipendenti:
- i titolari, soci e amministratori di impresa o istituzione, a condizione che effettivamente
lavorino nell’impresa o istituzione, non siano iscritti nei libri paga, non siano
remunerati con fattura, non abbiano un contratto di collaborazione coordinata e
continuativa;
- i soci di cooperativa che effettivamente lavorano nell’impresa e non sono iscritti
nei libri paga;
- i parenti o affini del titolare, o dei titolari, che prestano lavoro senza il corrispettivo
di una prefissata retribuzione contrattuale né il versamento di contributi.
Lavoratore autonomo
Persona che con contratti d’opera “si obbliga a compiere, attraverso corrispettivo,
un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione
nei confronti del committente” (art. 2222 Codice Civile). Le modalità, il luogo
e il tempo di esecuzione dell’opera o del servizio sono controllate liberamente
dallo stesso lavoratore.
Lavoratore interinale
Persona assunta da un’impresa di fornitura di lavoro temporaneo (impresa fornitrice)
la quale pone uno o più lavoratori a disposizione di un’altra unità giuridico -
economica (impresa o istituzione utilizzatrice) per coprire un fabbisogno produttivo
a carattere temporaneo.
Non forze di lavoro
Comprendono le persone che dichiarano di essere in condizione non professionale
(casalinga, studente, ritirato dal lavoro) e di non aver svolto alcuna attività
lavorativa, né di aver cercato lavoro nella settimana di riferimento; oppure di
averlo cercato, ma non con le modalità valide per le persone in cerca di occupazione.
Le non forze di lavoro comprendono inoltre gli inabili e i militari di leva o in
servizio civile sostitutivo e la popolazione in età fino a 14 anni.
Occupati
Comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento:
- hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo
monetario o in natura;
- hanno svolto almeno un’ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare
nella quale collaborano abitualmente;
- sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti
dal lavoro sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi, oppure se
durante l’assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti
assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati
se, durante il periodo di assenza, mantengono l’attività. I coadiuvanti familiari
sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi.
Occupato alle dipendenze
La persona occupata che è legata all’impresa da un contratto di lavoro diretto,
sulla base del quale percepisce una retribuzione. Sono da considerarsi tali i dirigenti,
i quadri, gli impiegati, gli operai (incluse le categorie speciali e gli intermedi).
Tra i lavoratori dipendenti sono convenzionalmente inclusi anche gli apprendisti,
sebbene essi non costituiscano sotto il profilo tecnico-giuridico una categoria
di lavoratori subordinati. Nel numero dei lavoratori dipendenti è compreso anche
il personale temporaneamente assente per cause varie quali: ferie, permessi, maternità,
Cassa integrazione guadagni. I dipendenti che prestano attività all’estero sono
inclusi soltanto se sono retribuiti dall’impresa. Sono, invece, esclusi dal numero
dei lavoratori dipendenti:
- i dirigenti retribuiti principalmente per mezzo di una partecipazione agli utili
dell’impresa o a forfait, il Presidente, l’amministratore delegato, i membri in
carica dei consigli di amministrazione della società o dei consigli direttivi delle
società di capitale;
- il personale che lavora esclusivamente su commissione nell’industria; gli intermediari
ed il personale dei servizi esterni a carattere commerciale retribuiti integralmente
a provvigione per le assicurazioni;
- i coadiuvanti familiari;
- il personale che pur lavorando presso l’impresa è dipendente da imprese titolari
di lavoro in appalto (es.: impresa di pulizia);
- il personale che sta prestando il servizio militare (salvo che non sia stato richiamato
per brevi periodi).
Operaio (lavoratore dipendente)
Tale qualifica comprende i dipendenti adibiti a mansioni prive del requisito della
specifica collaborazione propria della categoria impiegatizia, caratterizzate, per
contro, dall’inerenza al processo strettamente produttivo dell’impresa anziché a
quello organizzativo e tecnico-amministrativo. Nell’ambito della categoria degli
operai si possono distinguere gli operai specializzati, gli operai qualificati e
gli operai comuni.
La contrattazione collettiva ha inoltre istituito le c.d. categorie speciali o intermedie
alle quali appartengono gli operai che:
- esplicano mansioni superiori a quelle degli operai ai quali è attribuita la più
elevata qualifica;
- sono adibiti a mansioni di particolare fiducia o responsabilità;
- guidano e controllano il lavoro di altri operai con apporto di competenza tecnico-pratica.
Ore di cassa integrazione guadagni
Ore complessive di cassa integrazione guadagni, ordinaria e straordinaria, di cui
le imprese hanno usufruito nel mese di riferimento dell’indagine.
Ore effettivamente lavorate
Le ore di lavoro effettuate dagli occupati con esclusione delle ore di Cassa integrazione
guadagni e delle ore non lavorate relative ai giorni di assenza per ferie, festività
ed in genere per tutti i giorni non lavorati anche se per essi è stata corrisposta
una retribuzione.
Part-time
E’ un contratto di lavoro subordinato, a termine o a tempo indeterminato, caratterizzato
da riduzione dell’orario di lavoro. Il rapporto di lavoro a tempo parziale si differenzia
dal rapporto di lavoro a tempo pieno solo per la riduzione dell’orario: il lavoratore
part-time deve rispettare tutte le norme relative al contratto di lavoro e il datore
di lavoro deve riconoscergli tutti i diritti che gli spettano per contratto. Ai
lavoratori part-time si applica il Contratto collettivo nazionale di lavoro che
disciplina il corrispondente rapporto di lavoro a tempo pieno, e la retribuzione
a cui hanno diritto è la stessa dei lavoratori a tempo pieno di pari inquadramento,
ridotta però in relazione all’orario di lavoro. Per la rilevazione di Excelsior
sono state considerate tutte le forme di lavoro part-time (verticale, orizzontale
e misto).
Pensione
La prestazione in denaro periodica e continuativa erogata individualmente da enti
pubblici e privati in seguito a: raggiungimento di una determinata età; maturazione
di anzianità di versamenti contributivi; mancanza o riduzione della capacità lavorativa
per menomazione congenita e sopravvenuta; morte della persona protetta e particolare
benemerenza verso il Paese.
Pensione assistenzale
Pensione erogata a cittadini con reddito scarso o insufficiente, indipendentemente
dal versamento di contributi, a seguito del raggiungimento del sessantacinquesimo
anno di età o per invalidità non derivante dall’attività lavorativa svolta. Sono
altresì comprese le pensioni di guerra, gli assegni di medaglia d’oro, gli assegni
vitalizi a ex combattenti insigniti dell’Ordine di Vittorio Veneto e gli assegni
di medaglia e croce al valor militare.
Pensione di vecchiaia
Il trattamento pensionistico corrisposto ai lavoratori che abbiano raggiunto l’età
stabilita dalla legge per la cessazione dell’attività lavorativa nella gestione
di riferimento e che siano in possesso dei requisiti contributivi minimi previsti
dalla legge.
Pensione indennitaria
Pensione corrisposta a seguito di un infortunio sul lavoro, per causa di servizio
e malattia professionale.
Pensioni del comparto privato
Le pensioni agli ex dipendenti di imprese private, ai lavoratori autonomi e ai liberi
professionisti. Sono altresì comprese le pensioni assistenziali erogate dall’Inps.
Pensioni del comparto pubblico
Le pensioni agli ex dipendenti pubblici e le pensioni di guerra erogate dal Ministero
del tesoro.
Previdenza sociale
Il settore in cui le prestazioni sociali sono legate al versamento di un corrispettivo
contribuito.
Persone in cerca di occupazione
Comprendono le persone non occupate tra 15 e 74 anni che:
- hanno effettuato almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni
che precedono l’intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività
autonoma) entro le due settimane successive all’intervista;
- oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell’intervista e sono disponibili
a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive
all’intervista, qualora fosse possibile anticipare l’inizio del lavoro.
Posizione lavorativa
E’ definita come un contratto di lavoro, esplicito o implicito, tra una persona
e un’unità produttiva residente finalizzata allo svolgimento di una prestazione
lavorativa contro corrispettivo di un compenso (che, in senso ampio, include il
reddito misto dei lavoratori indipendenti). Le posizioni lavorative rappresentano,
quindi, il numero dei posti di lavoro, dati dalla somma delle prime posizioni lavorative
e dalle posizioni lavorative plurime, indipendentemente dal numero di ore lavorate.
Prestazioni sociali
I trasferimenti correnti, in denaro o in natura, corrisposti alle famiglie al fine
di coprire alle stesse gli oneri derivanti dal verificarsi di determinati eventi
(malattia, vecchiaia, morte, disoccupazione, assegni familiari, infortuni sul lavoro,
ecc.). Le prestazioni sociali comprendono i trasferimenti correnti e forfetari dei
Sistemi privati di assicurazione sociale con o senza costituzione di riserve, i
trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche e Istituzioni senza scopo di
lucro al servizio delle famiglie non subordinati al pagamento di contributi (assistenza).
(Sistema europeo dei conti, SEC95).
Produttività del lavoro
Rapporto tra l’intero valore della produzione realizzata e il volume o la quantità
del lavoro (unità di lavoro e/o ore lavorate) impiegato nella produzione.
Qualifica (professionale)
L’inquadramento dei lavoratori dipendenti (subordinati) classificabile nelle seguenti
voci: dirigenti, quadri, impiegati, operai (incluse le categorie speciali o intermedi).
Tasso di attività
Rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la popolazione di 15
anni e più.
Tasso di disoccupazione
Rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro.
Tasso di disoccupazione giovanile
Rapporto tra le persone in età tra i 15 e i 24 anni in cerca di occupazione e le
forze di lavoro nella stessa classe di età.
Tasso di disoccupazione di lunga durata
Rapporto tra le persone in cerca di occupazione da dodici mesi e oltre e le forze
di lavoro.
Tasso di occupazione
Rapporto tra gli occupati e la popolazione di 15 anni e più.
Tasso di occupazione giovanile
Rapporto tra gli occupati in età tra i 15 e i 24 anni e la corrispondente popolazione
nella stessa classe di età.
Capitolo 10 - Contabilità nazionale - Dati territoriali
Aggregati ai prezzi dell’anno precedente
Rappresentano la misura in volume degli aggregati costruiti sulla base dei prezzi
dell’anno precedente. Dal concatenamento delle variazioni annuali calcolate sulle
serie ai prezzi dell’anno precedente si ottiene l’indice a catena.
Aggregati economici
Le grandezze sintetiche che misurano il risultato d’insieme delle operazioni svolte
da tutte le unità economiche del sistema; vi sono due tipi di aggregati:
- aggregati legati direttamente alle operazioni del sistema dei conti (la produzione
di beni e servizi, i consumi finali, gli investimenti fissi lordi, i redditi da
lavoro dipendente, ecc.
- aggregati che rappresentano saldi contabili (il prodotto interno lordo, il risultato
lordo di gestione, il risparmio nazionale, ecc.). Gli aggregati che rappresentano
saldi possono essere espressi al lordo o al netto degli ammortamenti.
Aggregati in livello concatenati
I dati relativi alle valutazioni reali ottenute con il metodo del concatenamento
vengono presentati attraverso le serie in livello concatenate rispetto all’anno
2000 fissato come quello di riferimento. Queste serie sono ottenute moltiplicando
l’indice a catena con anno di riferimento 2000 (2000=1) per i valori correnti dell’anno
2000 di ogni singola serie.
Amministrazioni pubbliche
Il settore che raggruppa le unità istituzionali le cui funzioni principali consistono
nel produrre per la collettività servizi non destinabili alla vendita e nell’operare
una redistribuzione del reddito e della ricchezza del paese. Le principali risorse
sono costituite da versamenti obbligatori effettuati direttamente o indirettamente
da unità appartenenti ad altri settori. Il settore delle amministrazioni pubbliche
è suddiviso in tre sotto-settori:
- Amministrazioni centrali che comprendono l’amministrazione dello Stato in senso
stretto (i ministeri) e gli organi costituzionali; gli enti centrali con competenza
su tutto il territorio del paese (Cassa depositi e prestiti, Anas, Cri, Coni, Cnr,
Cnel, Istat, Isae, ecc.);
- Amministrazioni locali che comprendono gli enti pubblici la cui competenza è limitata
ad una sola parte del territorio. Sono compresi: le regioni, le province, i comuni,
gli ospedali pubblici ed altri enti locali economici, culturali, di assistenza,
le Camere di Commercio, le Università, gli Ept, ecc.);
- Enti di previdenza che comprendono le unità istituzionali centrali e locali la cui
attività principale consiste nell’erogare prestazioni sociali finanziate attraverso
contributi generalmente a carattere obbligatorio (Inps, Inail, ecc.).
Ammortamento
Perdita di valore subita dai capitali fissi (macchinari, impianti, mezzi di trasporto
ecc.) nel corso dell’anno a causa dell’usura fisica, dell’obsolescenza (perdita
di valore economico dei beni capitali per il progresso tecnico incorporato nei nuovi
beni) e dei danni accidentali assicurati (incendio, incidente, naufragio eccetera).
Il concetto di ammortamento economico differisce da quello fiscale o finanziario
in senso lato.
Consumi finali
Rappresentano il valore dei beni e servizi impiegati per soddisfare direttamente
i bisogni umani, siano essi individuali o collettivi. Sono utilizzati due concetti:
la spesa per consumi finali e i consumi finali effettivi. La differenza fra i due
concetti sta nel trattamento riservato ad alcuni beni e servizi che sono finanziati
dalle amministrazioni pubbliche o dalle istituzioni senza scopo di lucro al servizio
delle famiglie, ma che sono forniti alle famiglie come trasferimenti sociali in
natura; questi beni sono compresi nel consumo effettivo delle famiglie, mentre sono
esclusi dalla loro spesa finale.
Contabilità nazionale
L’insieme di tutti i conti economici che descrivono l’attività economica di un paese
o di una circoscrizione territoriale. Essa ha per oggetto l’osservazione quantitativa
e lo studio statistico del sistema economico o dei sub-sistemi che lo compongono
a diversi livelli territoriali.
Conti economici nazionali
I quadri sintetici delle relazioni economiche che si hanno tra le differenti unità
economiche di una data comunità in un determinato periodo. Essi riportano, in un
certo ordine, le cifre sulla situazione economica del paese, sulle risorse disponibili
e sul loro uso, sul reddito che si è formato e sulle sue componenti, sul processo
di accumulazione e sul suo finanziamento, sulle relazioni con il resto del mondo
e su altri fenomeni.
Conto della distribuzione del prodotto interno lordo
Analizza il modo in cui il valore aggiunto si distribuisce fra i redditi da lavoro
dipendente, le imposte indirette al netto dei contributi alla produzione e il risultato
lordo di gestione.
Conto economico delle risorse e degli impieghi
Pone in evidenza l’equilibrio esistente tra gli elementi dell’offerta (risorse)
e quelli della domanda finale (impieghi) così come deriva dalla stima simultanea
delle tavole delle risorse e degli impieghi (o “SUT tables: supply and use tables”).
Contributi
Sono i trasferimenti unilaterali correnti operati dalle amministrazioni pubbliche
od alle istituzioni comunitarie dell’Unione europea nel quadro della politica economica
e sociale alle unità residenti che producono beni e servizi, allo scopo di influenzare
i prezzi e/o di consentire una sufficiente remunerazione dei fattori produttivi.
Si articolano in:
- contributi ai prodotti: vengono erogati per singola unità di bene o servizio prodotto
o importato. Essi possono consistere in un determinato importo di denaro per una
quantità di un bene o servizio oppure possono essere calcolati “ad valorem”, nella
forma di una determinata percentuale del prezzo per unità. I contributi possono
anche essere calcolati quali differenza tra un dato prezzo di riferimento e il prezzo
di mercato effettivamente pagato da un acquirente. I contributi ai prodotti sono
generalmente concessi allorché i beni e i servizi sono prodotti, venduti o importati.
Per convenzione, i contributi ai prodotti riguardano esclusivamente la produzione
di beni e servizi destinabili alla vendita o la produzione di beni e servizi per
proprio uso finale;
- altri contributi alla produzione: i contributi, diversi dai contributi ai prodotti,
che le unità di produzione residenti percepiscono a motivo dell’esercizio dell’attività
di produzione.
Contributi sociali effettivi
Versamenti che i datori di lavoro effettuano agli enti previdenziali o ad altri
organismi di assicurazione per coprire i lavoratori dipendenti dai rischi di malattia,
maternità, invalidità, vecchiaia e superstiti, disoccupazione, infortuni sul lavoro
e malattie professionali e per carichi di famiglia. Essi sono a carico dei datori
di lavoro, oppure a carico dei lavoratori dipendenti oppure a carico dei lavoratori
indipendenti e delle persone non occupate.
Contributi sociali figurativi
Esborsi effettuati direttamente dai datori di lavoro al fine di garantire ai propri
dipendenti il godimento di prestazioni sociali (malattie, maternità, invalidità,
assegni familiari eccetera), senza far ricorso a imprese di assicurazione, fondi
pensione o costituzione di fondi speciali o riserve.
Deflazione
L’insieme di procedimenti di calcolo con i quali si elimina dai valori espressi
intermini correnti l’influenza dovuta alle modificazioni dei prezzi. Le variazioni
monetarie degli aggregati possono essere infatti scomposte nelle due componenti
di quantità e di prezzo, in presenza dell’equazione tipica V (valore) = P (prezzo
o deflatore implicito) x Q (quantità). Questa operazione si applica perfettamente
ad aggregati economici che riflettono operazioni su beni e servizi (produzione,
consumi, investimenti, importazioni ed esportazioni, variazione delle scorte), mentre
il trattamento degli aggregati riflettenti le operazioni di distribuzione e redistribuzione
del reddito e le operazioni monetarie e finanziarie presenta notevoli difficoltà,
superabili introducendo opportune ipotesi riguardanti la destinazione finale delle
grandezze considerate.
Dipendente
Persona che svolge la propria attività lavorativa in un’unità giuridico-economica
e che è iscritta nei libri paga dell’impresa o istituzione, anche se responsabile
della sua gestione. Sono considerati lavoratori dipendenti:
- i soci di cooperativa iscritti nei libri paga;
- i dirigenti, i quadri, gli impiegati e gli operai, a tempo pieno o parziale;
- gli apprendisti;
- i lavoratori a domicilio iscritti nei libri paga;
- i lavoratori stagionali;
- i lavoratori con contratto di formazione e lavoro;
- i lavoratori con contratto a termine;
- i lavoratori in cassa integrazione guadagni;
- gli studenti che hanno un impegno formale per contribuire al processo produttivo
in cambio di una remunerazione e/o formazione.
In alcune fonti viene utilizzata una definizione diversa, che non comprende ad es.
i dirigenti.
Esportazioni
I trasferimenti di beni (merci) e di servizi da operatori residenti a operatori
non residenti (Resto del mondo). Le esportazioni di beni includono tutti i beni
(nazionali o nazionalizzati, nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, escono
dal territorio economico del paese per essere destinati al Resto del mondo. Esse
sono valutate al valore Fob (“free on board”) che corrisponde al prezzo di mercato
alla frontiera del Paese esportatore. Questo prezzo comprende: il prezzo “ex fabrica”,
i margini commerciali, le spese di trasporto internazionale, gli eventuali diritti
all'esportazione. Le esportazioni di servizi comprendono tutti i servizi (trasporto,
assicurazione, altri) prestati da unità residenti a unità non residenti.
Importazioni
Sono costituite dagli acquisti all'estero (Resto del mondo) di beni (merci) e di
servizi, introdotti nel territorio nazionale. Le importazioni di beni comprendono
tutti i beni (nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, entrano nel territorio
economico del Paese in provenienza dal Resto del mondo. Esse possono essere valutate
al valore Fob, o al valore Cif (costo, assicurazione, nolo) che comprende: il valore
Fob dei beni, le spese di trasporto e le attività assicurative tra la frontiera
del Paese esportatore e la frontiera del Paese importatore. Le importazioni di servizi
includono tutti i servizi (trasporto, assicurazione, altri) prestati da unità non
residenti a unità residenti.
Imposte
I prelievi obbligatori unilaterali operati dalle amministrazioni pubbliche. Sono
di due specie:
- le imposte dirette, che sono prelevate periodicamente sul reddito e sul patrimonio;
- le imposte indirette, che operano sulla produzione e sulle importazioni di beni
e servizi, sull’utilizzazione del lavoro, sulla proprietà e sull’utilizzo di terreni,
fabbricati o altri beni impiegati nell’attività di produzione.
Indice di prezzo implicito
Il rapporto tra un aggregato a prezzi correnti e il corrispondente aggregato in
livello concatenato.
Indipendente (lavoratore)
Persona che svolge la propria attività lavorativa in un’unità giuridico - economica
senza vincoli di subordinazione. Sono considerati lavoratori indipendenti:
- i titolari, soci e amministratori di impresa o istituzione, a condizione che effettivamente
lavorino nell’impresa o istituzione, non siano iscritti nei libri paga, non siano
remunerati con fattura, non abbiano un contratto di collaborazione coordinata e
continuativa;
- i soci di cooperativa che effettivamente lavorano nell’impresa e non sono iscritti
nei libri paga;
- i parenti o affini del titolare, o dei titolari, che prestano lavoro senza il corrispettivo
di una prefissata retribuzione contrattuale né il versamento di contributi.
Investimenti fissi lordi
Sono costituti dalle acquisizioni (al netto delle cessioni) di capitale fisso effettuate
dai produttori residenti a cui si aggiungono gli incrementi di valore dei beni materiali
non prodotti. Il capitale fisso consiste di beni materiali e immateriali (es. software)
prodotti e destinati a essere utilizzati nei processi produttivi per un periodo
superiore a un anno.
Investimenti lordi
Comprendono: gli investimenti fissi lordi; la variazione delle scorte; le acquisizioni
meno le cessioni di oggetti di valore. Gli investimenti lordi includono gli ammortamenti,
mentre gli investimenti netti li escludono.
Occupati
Comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento:
- hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo
monetario o in natura;
- hanno svolto almeno un’ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare
nella quale collaborano abitualmente;
- sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti
dal lavoro sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi, oppure se
durante l’assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti
assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati
se, durante il periodo di assenza, mantengono l’attività. I coadiuvanti familiari
sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi.
Posizione lavorativa
È definita come un contratto di lavoro, esplicito o implicito, tra una persona e
un’unità produttiva residente finalizzata allo svolgimento di una prestazione lavorativa
contro corrispettivo di un compenso (che, in senso ampio, include il reddito misto
dei lavoratori indipendenti). Negli schemi di contabilità nazionale le posizioni
lavorative rappresentano, quindi, il numero dei posti di lavoro, dati dalla somma
delle prime posizioni lavorative e delle posizioni lavorative plurime, indipendentemente
dal numero di ore lavorate.
Prestazioni sociali
I trasferimenti correnti, in denaro o in natura, corrisposti alle famiglie al fine
di coprire alle stesse gli oneri derivanti dal verificarsi di determinati eventi
(malattia, vecchiaia, morte, disoccupazione, assegni familiari, infortuni sul lavoro,
ecc.). Le prestazioni sociali comprendono i trasferimenti correnti e forfetari dei
sistemi privati di assicurazione sociale con o senza costituzione di riserve; trasferimenti
correnti da amministrazioni pubbliche subordinati e non al pagamento di contributi;
trasferimenti correnti di istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie.
Prezzo
La quantità di moneta che bisogna cedere per ottenere in cambio l’unità del bene
oggetto della transazione. A seconda dell’entità economica interessata, il prezzo
assume varie denominazioni: alla produzione (prezzo del prodotto industriale nel
primo stadio della commercializzazione sul mercato interno); praticato dai grossisti
(prezzo di transazione in cui il contraente è un grossista); al consumo (prezzo
riferito alla fase di scambio in cui l’acquirente è un consumatore finale).
Prezzo base
Il prezzo che il produttore può ricevere dall’acquirente per un’unità di bene o
servizio prodotta, dedotte le eventuali imposte da pagare su quella unità quale
conseguenza della sua produzione e della sua vendita (ossia le imposte sui prodotti)
ma compreso ogni eventuale contributo da ricevere su quella unità quale conseguenza
della sua produzione o della sua vendita (ossia i contributi ai prodotti). Sono
escluse le spese di trasporto fatturate separatamente dal produttore mentre sono
inclusi i margini di trasporto addebitati dal produttore sulla stessa fattura, anche
se indicati come voce distinta.
Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (PIL)
Il risultato finale dell’attività di produzione delle unità produttrici residenti.
Corrisponde alla produzione totale di beni e servizi dell’economia, diminuita dei
consumi intermedi e aumentata dell’Iva gravante e delle imposte indirette sulle
importazioni. È altresì pari alla somma dei valori aggiunti a prezzi base delle
varie branche di attività economica, aumentata delle imposte sui prodotti (compresa
l’Iva e le imposte sulle importazioni), al netto dei contributi ai prodotti.
Produttività
Rapporto tra la quantità o il valore del prodotto ottenuto e la quantità di uno
o più fattori, richiesti per la sua produzione. Può essere calcolata rispetto a
uno dei fattori che concorrono alla produzione: lavoro, capitale e input intermedi
(produttività parziale), o si può costruire un indicatore che tenga conto contemporaneamente
di tutti i fattori utilizzati, della loro combinazione e dei loro legami (produttività
globale o totale dei fattori).
Produttività del lavoro
Rapporto tra l’intero valore della produzione realizzata e il volume o la quantità
del lavoro (unità di lavoro e/o ore lavorate) impiegato nella produzione.
Produzione (di beni e servizi)
Il risultato dell’attività economica svolta nel paese dalle unità residenti in un
arco temporale determinato. Esistono diverse nozioni di produzione, che è un aggregatola
cui misura statistica non è agevole. Gli schemi standardizzati di contabilità nazionale
prevedono la distinzione fra produzione market di beni e servizi destinata alla
vendita, che è oggetto di scambio e che dà quindi origine alla formazione di un
prezzo di mercato, e produzione non market che non è oggetto di scambio (la produzione
per uso finale proprio, i servizi collettivi forniti dall’amministrazione pubblica
e dalle istituzioni sociali). La produzione finale (o prodotto lordo), intesa quale
risultato finale dell’attività di produzione delle unità residenti, viene calcolata
come differenza tra il valore della produzione di beni e servizi conseguita dalle
branche produttive e il valore dei beni e servizi intermedi dalle stesse consumati
nel periodo considerato.
Reddito da lavoro dipendente
Il costo sostenuto dai datori di lavoro a titolo di remunerazione dell’attività
prestata alle proprie dipendenze dai lavoratori sia manuali che intellettuali. Il
complesso dei redditi da lavoro dipendente comprende sia le retribuzioni lorde che
gli oneri sociali.
Retribuzioni lorde
Comprendono i salari, gli stipendi e le competenze, in denaro e in natura, a lordo
delle trattenute erariali e previdenziali, corrisposte ai lavoratori dipendenti
dal datore di lavoro. Sono escluse dalle retribuzioni tutti gli esborsi effettuati
dal datore di lavoro, non rimborsati dagli enti di previdenza, al fine di garantire
ai propri dipendenti il godimento di prestazioni sociali (malattia, maternità, invalidità,
infortuni sul lavoro, licenziamenti eccetera), nonché le spese sostenute dai datori
di lavoro a beneficio loro e dei dipendenti perché necessarie per i processi di
produzione dei datori di lavoro (ad esempio, indennità e rimborsi per trasferte,
spese sostenute per migliorare il comfort sul luogo del lavoro, per esami medici
resi necessari dalla natura del lavoro, per la fornitura di indumenti di lavoro
indossati esclusivamente o principalmente sul posto di lavoro ecc.).
Risultato lordo di gestione
Rappresenta (insieme al reddito misto) il saldo del conto della generazione dei
redditi primari, cioè la parte del valore aggiunto prodotto destinata a remunerare
i fattori produttivi diversi dal lavoro dipendente impiegati nel processo di produzione.
Per il settore delle famiglie il risultato di gestione comprende esclusivamente
i proventi delle attività legate alla produzione per autoconsumo (valore dei fitti
figurativi e delle manutenzioni ordinarie per le abitazioni occupate dal proprietario,
il valore dei servizi domestici e di portierato, la produzione agricola per autoconsumo
e il valore delle manutenzioni straordinarie effettuate in proprio).
Settori istituzionali
Raggruppamenti di unità istituzionali che hanno un comportamento economico simile
(società finanziarie e non finanziarie, famiglie, amministrazioni pubbliche e resto
del mondo).
Sistema europeo dei conti (SEC 95)
Nel 1970 l’Istituto statistico delle Comunità europee (Eurostat) ha adottato un
sistema armonizzato dei conti: il Sec. Nel 1995 tale sistema è stato modificato,
coerentemente con il nuovo sistema dei conti nazionali Sna93, redatto dall’Onu e
da altre istituzioni internazionali, tra cui lo stesso Eurostat. Il Sec95, approvato
come regolamento comunitario (regolamento Ce n. 2223 del 25 giugno 1996), permette
una descrizione quantitativa completa e comparabile dell’economia dei paesi membri
dell’Unione europea (Ue), attraverso un sistema integrato di conti di flussi e di
conti patrimoniali definiti per l’intera economia e per raggruppamenti di operatori
economici (settori istituzionali).
Spesa per consumi finali
La spesa per consumi finali è costituita dalla spesa sostenuta dalle unità istituzionali
residenti per beni o servizi utilizzati per il diretto soddisfacimento di desideri
o bisogni individuali o di bisogni collettivi dei membri della collettività. La
spesa per consumi finali può essere sostenuta all'interno del territorio di riferimento
(spesa per consumi finali interni) o all'esterno.
Tavole delle risorse e degli impieghi
Le tavole delle risorse e degli impieghi (o “Sut: supply and use tables”) sono matrici
per branca di attività economica e per branca di produzione omogenea che forniscono
un quadro dettagliato dell’offerta di beni e servizi, sia di produzione interna
sia di importazione, dell’utilizzo dei beni e servizi per usi intermedi o finali
e mostrano, inoltre, il valore aggiunto e tutte le sue componenti generate dalle
branche di attività economica. Sono quindi matrici che evidenziano la relazione
esistente tra le branche di attività economica e le branche di produzione omogenea
attraverso un’accurata descrizione dei processi di produzione interni e delle operazioni
sui prodotti dell’economia nazionale. Una tavola supply mostra la disponibilità
totale di risorse classificate per prodotto e per branca, distinguendo tra produzione
interna e importata ed è usualmente costruita ai prezzi base. Una tavola use presenta
gli impieghi dei beni e servizi per prodotto e per tipo di impiego(intermedio e
finale), illustra le componenti del valore aggiunto lordo ed è costruita ai prezzi
di acquisto. A partire dalle tavole supply and use ai prezzi base si possono costruire
tavole input-output simmetriche convertendo le informazioni “prodotto per branca”
delle tavole Sut in statistiche “prodotto per prodotto” o “branca per branca”attraverso
ulteriori informazioni tecniche e statistiche sulla struttura degli input o basandosi
su assunzioni a priori sulle tecnologie produttive.
Territorio economico
Si intende l’area entro la quale operano e sviluppano i loro interessi le unità
residenti del paese. Può riguardare aree diverse da quelle delimitate geograficamente.
Trasferimenti
Sono operazioni unilaterali con le quali un soggetto devolve a favore di un altro
una somma di denaro o un insieme di beni e servizi, senza riceverne in cambio una
contropartita. Si distinguono in trasferimenti correnti e trasferimenti in conto
capitale.
Unità di lavoro (o equivalenti a tempo pieno)
Quantifica in modo omogeneo il volume di lavoro svolto da coloro che partecipano
al processo di produzione realizzato sul territorio economico di un paese a prescindere
dalla loro residenza (occupati interni). Tale calcolo si è reso necessario in quanto
la persona può assumere una o più posizioni lavorative in funzione: dell’attività
(unica, principale, secondaria); della posizione nella professione (dipendente,
indipendente); della durata (continuativa, non continuativa); dell’orario di lavoro
(a tempo pieno, a tempo parziale); della posizione contributiva o fiscale (regolare,
irregolare). L’unità di lavoro rappresenta la quantità di lavoro prestato nell’anno
da un occupato a tempo pieno, oppure la quantità di lavoro equivalente prestata
da lavoratori a tempo parziale o da lavoratori che svolgono un doppio lavoro. Questo
concetto non è più legato alla singola persona fisica, ma risulta ragguagliato a
un numero di ore annue corrispondenti a un’occupazione esercitata a tempo pieno,
numero che può diversificarsi in funzione della differente attività lavorativa.
Le unità di lavoro sono dunque utilizzate come unità di misura del volume di lavoro
impiegato nella produzione dei beni e servizi rientranti nelle stime del prodotto
interno lordo in un determinato periodo di riferimento.
Unità istituzionale
Un’unità residente costituisce una unità istituzionale se gode di autonomia di decisione
nell’esercizio della propria funzione principale e se dispone di una contabilità
completa o ha la possibilità, dal punto di vista economico e giuridico, di compilare
una contabilità completa qualora gliene sia fatta richiesta.
Valore aggiunto
L’aggregato che consente di apprezzare la crescita del sistema economico in termini
di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunità per impieghi finali.
È la risultante della differenza tra il valore della produzione di beni e servizi
conseguita dalle singole branche produttive e il valore dei beni e servizi intermedi
dalle stesse consumati (materie prime e ausiliarie impiegate e servizi forniti da
altre unità produttive). Corrisponde alla somma delle remunerazioni dei fattori
produttivi. Può essere calcolato a prezzi base o ai prezzi al produttore.
Valore aggiunto ai prezzi di base
È il saldo tra la produzione e i consumi intermedi, in cui la produzione è valutata
a prezzi base, cioè al netto delle imposte sui prodotti e al lordo dei contributi
ai prodotti. La produzione valutata a prezzi base si differenzia da quella valutata
al costo dei fattori: quest’ultima, è infatti al netto di tutte le imposte (sia
quelle sui prodotti, sia le altre imposte sulla produzione), e al lordo di tutti
i contributi (sia i contributi commisurati al valore dei beni prodotti, sia gli
altri contributi alla produzione).
Valore aggiunto ai prezzi al produttore
E’ il valore aggiunto ai prezzi di base aumentato delle imposte sui prodotti, Iva
esclusa, e al netto dei contributi ai prodotti.
Variazione delle scorte
Le scorte comprendono tutti i beni che rientrano negli investimenti lordi ma non
nel capitale fisso e che sono posseduti da un dato momento dalle unità produttive
residenti; la variazione è misurata come differenza tra il valore delle entrate
nel magazzino e quello delle uscite dal magazzino. Comprendono le seguenti categorie:
materie prime, prodotti intermedi, prodotti in corso di lavorazione, prodotti finiti,
beni per la rivendita.
Capitolo 11 - Agricoltura e foreste
Agricoltura biologica
Modalità di produzione basata sull’adozione di tecniche di coltivazione e di allevamento
a basso impatto ambientale. I prodotti che si ottengono sono sani, ad alto valore
nutrizionale ed esenti da contaminazione, provenienti da aziende polifunzionali
ed ottenuti cercando di ridurre al minimo l’utilizzo di energie ausiliarie (fitofarmaci,
fertilizzanti), tranne quelle previste dal Reg. CE 2092/91.
Agricoltura integrata
Modalità di produzione che presuppone l’adozione di tecniche di coltivazione e di
allevamento che prevedono l’utilizzo di prodotti naturali e un limitato impiego
di prodotti chimici sintetici. Queste tecniche si inseriscono tra l’agricoltura
biologica e quella convenzionale.
Agriturismo
Per attività agrituristiche si intendono le attività di ricezione e ospitalità esercitate
dagli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile, anche nella
forma di società di capitali o di persone, oppure associati fra loro, attraverso
l'utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione con le attività
di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento di animali. Possono
essere addetti allo svolgimento dell'attività agrituristica l'imprenditore agricolo
e i suoi familiari ai sensi dell'articolo 230-bis del codice civile, nonche' i lavoratori
dipendenti a tempo determinato, indeterminato e parziale. Rientrano fra le attività
agrituristiche:
- dare ospitalità in alloggi o in spazi aperti destinati alla sosta di campeggiatori;
- somministrare pasti e bevande costituiti prevalentemente da prodotti propri e da
prodotti di aziende agricole della zona, ivi compresi i prodotti a carattere alcoolico
e superalcoolico, con preferenza per i prodotti tipici e caratterizzati dai marchi
DOP, IGP, IGT, DOC e DOCG;
- organizzare degustazioni di prodotti aziendali, ivi inclusa la mescita di vini;
- organizzare, anche all'esterno dei beni fondiari nella disponibilità dell'impresa,
attività ricreative, culturali, didattiche, di pratica sportiva, nonche' escursionistiche
e di ippoturismo, anche per mezzo di convenzioni con gli enti locali, finalizzate
alla valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale.
- organizzare, anche all'esterno dei beni fondiari nella disponibilità dell'impresa,
attività ricreative, culturali, didattiche, di pratica sportiva, nonche' escursionistiche
e di ippoturismo, anche per mezzo di convenzioni con gli enti locali, finalizzate
alla valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale.
Area naturale protetta
Il territorio sottoposto ad uno speciale regime di tutela e di gestione in cui siano
presenti formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche e biologiche, o gruppi
di esse, che hanno rilevante valore naturalistico e ambientale. In detta area possono
essere promosse la valorizzazione e la sperimentazione di attività produttive compatibili.
(Legge quadro sulle aree protette, n. 394/1991)
Classificazione dei vini
La classificazione dei vini in Italia, regolamentata dalla legge 164/1992, suddivide
i vini in: vini da tavola, vini Igt, vini Doc, e vini Docg. A livello comunitario
i vini Doc e Docg sono denominati V.Q.P.R.D (vini di qualità prodotti in regioni
determinate).
Denominazione di origine controllata (Doc)
Riconoscimento di qualità attribuito ai vini prodotti in zone limitate, recanti
il loro nome geografico. Di norma il nome del vitigno segue quello della Doc e la
disciplina di produzione è rigida. Tali vini sono ammessi al consumo solo dopo accurate
analisi chimico-sensoriali.
Denominazione di origine protetta (Dop)
Riconoscimento assegnato ai prodotti agricoli ed alimentari le cui fasi del processo
produttivo vengono realizzate in un area geografica delimitata e risultano essere
conformi ad un disciplinare di produzione. Queste caratteristiche sono dovute essenzialmente
o esclusivamente all’ambiente geografico, comprensivo dei fattori naturali e umani.
Per prodotto DOP si intende un prodotto agricolo o alimentare: originario di una
specifica zona geografica; la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente
o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico, inclusi i fattori naturali
e umani; la cui produzione, trasformazione e elaborazione avvengono nella zona geografica
delimitata.
Densità venatoria
Per densità venatoria si intende il rapporto tra il numero di cacciatori e la superficie
agricola utilizzata; essa è espressa dal seguente rapporto: numero cacciatori/1000
ettari di superficie.
Disciplinare di produzione
Il disciplinare è un insieme di indicazioni e/o prassi operative da rispettare dal
produttore relativamente a: il nome del prodotto agricolo o alimentare Dop o Igp;
la descrizione del prodotto mediante l’indicazione delle materie prime, se nel caso,
delle principali caratteristiche fisiche, chimiche, microbiologiche e organolettiche;
la delimitazione della zona geografica e gli elementi che comprovano il legame tra
il prodotto e la zona geografica di riferimento; la descrizione del metodo di ottenimento
del prodotto; i riferimenti relativi agli organismi di controllo; gli elementi specifici
della etichettatura connessi alla dicitura Dop o Igp, a seconda dei casi, o le diciture
equivalenti; le eventuali condizioni da rispettare in forza di disposizioni comunitarie
e/o nazionali.
Impresa agricola
Secondo il Codice Civile (art. 2135) è imprenditore agricolo chi esercita una delle
seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali
e attività connesse. Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento
di animali si intendono le attività dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo
biologico o di una fase necessari al ciclo stesso, di carattere vegetale o animale,
che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre
o marine. Si intendono comunque connesse le attività, esercitate dal medesimo imprenditore
agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione
e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla
coltivazione del fondo o del bosco o dell’allevamento di animali, nonché le attività
dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l’utilizzazione prevalente di
attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola
esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio
rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge.
Indicazione geografica protetta (IGP)
Per prodotto IGP si intende un prodotto agricolo o alimentare: originario di una
specifica zona geografica; del quale una determinata qualità, la reputazione o altre
caratteristiche possono essere attribuite a uno specifico territorio; la cui produzione
e/o trasformazione e/o elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata
Legname da lavoro
Assortimenti ricavati, sul luogo dell’abbattimento, dalla massa legnosa grezza e
destinati ad impieghi industriali. La quantità è quella effettiva della massa legnosa
utilizzata, valutata dopo le operazioni di allestimento ed esbosco.
Legna per combustibile
Assortimenti ricavati, sul luogo dell’abbattimento, dalla massa legnosa grezza e
destinati direttamente alla combustione (legna da ardere e fasciname), nonché quelli
destinati direttamente alla carbonizzazione (legna da carbone e carbonella). La
quantità è quella effettivamente asportata o da asportare, valutata dopo le operazioni
di allestimento ed esbosco.
Prodotto lordo (o Valore Aggiunto)
E’ l’incremento di valore che una impresa apporta con l’impiego dei propri fattori
produttivi al valore dei beni e dei servizi ricevuti da altre aziende; esso pertanto
corrisponde all’insieme delle remunerazioni corrisposte ai fattori impiegati nel
processo produttivo e cioè: lavoro, capitale e attività imprenditoriale.
Produzione (di beni e servizi)
Il risultato dell’attività economica svolta nel paese dalle unità residenti in un
arco temporale determinato. Esistono diverse nozioni di produzione, che è un aggregato
la cui misura statistica non è agevole. Gli schemi standardizzati di contabilità
nazionale prevedono la distinzione fra produzione market di beni e servizi destinata
alla vendita, che è oggetto di scambio e che dà quindi origine alla formazione di
un prezzo di mercato, e produzione non market che non è oggetto di scambio (la produzione
per uso finale proprio, i servizi collettivi forniti dalla Amministrazione pubblica
e dalle Istituzioni sociali). La produzione finale (o prodotto lordo), intesa quale
risultato finale dell’attività di produzione delle unità residenti, viene calcolata
come differenza tra il valore della produzione di beni e servizi conseguita dalle
branche produttive e il valore dei beni e servizi intermedi dalle stesse consumati
nel periodo considerato. (Sistema europeo dei conti, SEC95)
Superficie agraria non utilizzata
L’insieme dei terreni dell’azienda non utilizzati a scopi agricoli per una qualsiasi
ragione, di natura economica, sociale od altra, ma suscettibili di essere utilizzati
a scopi agricoli mediante l’intervento di mezzi normalmente disponibili presso un’azienda
agricola. Comprende gli eventuali terreni abbandonati facenti parte dell’azienda
ed esclude i terreni a riposo.
Superficie agraria utilizzata (SAU)
L’insieme dei terreni investiti a seminativi, orti familiari, prati permanenti e
pascoli, coltivazioni legnose agrarie e castagneti da frutto. Essa costituisce la
superficie investita ed effettivamente utilizzata in coltivazioni propriamente agricole,
non comprende la superficie investita a funghi in grotte, sotterranei od appositi
edifici.
Superficie forestale
La somma della superficie forestale boscata e della superficie forestale non boscata.
Superficie forestale boscata
L’estensione di terreno non inferiore a mezzo ettaro, in cui sono presenti piante
forestali legnose, arboree e/o arbustive che producono legno o altri prodotti forestali,
determinanti, a maturità, un’area di insidenzia (proiezione sul terreno della chioma
delle piante) di almeno il 50% della superficie e suscettibile di avere un ruolo
indiretto sul clima e sul regime delle acque.
Superficie forestale non boscata
L’estensione di terreno costituita dalla superficie non produttiva, ma necessaria
alla produzione (strade forestali, viali parafuoco, depositi di legno), e da altre
piccole superfici quali terreni rocciosi, terreni paludosi, ruscelli, vivai forestali
situati in foresta e destinati al fabbisogno proprio, nonché dalle abitazioni del
personale forestale con i terreni annessi e le relative dipendenze dell’azienda
forestale.
Superficie totale
La superficie complessiva dei terreni dell’azienda agricola destinati a colture
erbacee e/o legnose agrarie, inclusi i boschi, la superficie agraria non utilizzata
ed altra superficie occupata da parchi e giardini ornamentali, fabbricati, stagni,
canali, ecc. situati entro il perimetro dei terreni che costituiscono l’azienda.
E’ compresa la superficie coltivata a funghi in grotte, sotterranei od in appositi
edifici.
Utilizzazione legnosa forestale
Massa legnosa, espressa in metri cubi, ottenuta da abbattimenti e prelievi effettuati
in aree definibili come forestali boscate.
Utilizzazione legnosa fuori foresta
Massa legnosa, espressa in metri cubi, ottenuta da abbattimenti e prelievi effettuati
in aree e colture forestali non boschive definite come di seguito:
- superfici di terreno con piante legnose forestali, di estensione inferiore a mezzo
ettaro;
- superfici di terreno non inferiori a mezzo ettaro in cui sono presenti piante legnose
forestali che, a maturità, non raggiungono un’area di insidenza (proiezione delle
chiome sul terreno) superiore al 50%;
- aree con filari di piante che non raggiungono una larghezza di 10m o che comunque
non occupano una superficie di almeno mezzo ettaro;
- aree con piante sparse di essenze forestali.
Valore aggiunto
E’ l’aggregato che consente di apprezzare la crescita del sistema economico in termini
di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunità per impieghi finali.
E’ la risultante della differenza tra la produzione di beni e servizi conseguita
dalle singole branche produttive ed il valore dei beni e servizi intermedi dalle
stesse consumati (materie prime e ausiliarie impiegate e servizi forniti da altre
unità produttive). Corrisponde alla somma delle retribuzioni dei fattori produttivi
e degli ammortamenti. Può essere calcolato ai prezzi di base o ai prezzi di mercato.
(Sistema europeo dei conti, SEC95)
Valore aggiunto ai prezzi di mercato
E’ il valore aggiunto ai prezzi di base aumentato delle imposte sui prodotti, Iva
esclusa, e al netto dei contributi ai prodotti. (Sistema europeo dei conti, SEC95)
Vigilanza venatoria
Per vigilanza venatoria si intende il numero di agenti presenti sul territorio;
tale vigilanza viene espressa dal rapporto: n°agenti o guardie venatorie/ 1000 ha
di superficie agricola utilizzata.
Capitolo 12 - Industria
Impresa attiva
L’impresa che ha denunciato al Registro delle imprese l’inizio di attività. Nei
casi previsti dalla legge è necessario il previsto possesso di determinate registrazioni
e/o l’ottenimento di determinate autorizzazioni e/o concessioni.
Impresa con attività sospesa
L’impresa che mantiene l’iscrizione nel Registro Imprese pur in assenza di svolgimento
dell’attività e ciò con riferimento a determinate fattispecie e/o periodi temporali
delimitati sulla base della specifica normativa di settore (vedi attività commerciali
o eventi specifici quali servizio militare, maternità, ecc.).
Impresa fallita
Impresa soggetta ad una delle seguenti procedure concorsuali: fallimento, concordato
preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione
straordinaria per le grandi imprese in crisi.
Impresa inattiva
La registrazione della società nel Registro delle Imprese, facendo seguito alla
stipula dell’atto costitutivo determina particolari effetti giuridici (quali l’acquisizione
della personalità giuridica, nel caso delle società di capitali o delle cooperative)
che permangono fino all’istanza di cancellazione della società stessa (che determina
l’estinzione del soggetto giuridico), indipendentemente dallo svolgimento effettivo
dell’attività.
Per le imprese individuali l’obbligo di iscrizione, coincide con l’inizio dell’attività
a carattere commerciale (art. 2195 codice civile), mentre la cancellazione dal Registro
Imprese consegue alla cessazione dell’attività.
Impresa in liquidazione
Per le imprese a carattere societario la normativa prevede una fase di liquidazione
(consistente nella monetizzazione del patrimonio societario). Tale fase è comunque
obbligatoria nelle società di capitali e cooperative, mentre non è obbligatoria
nelle società di persone, salvo il caso in cui siano presenti debiti e/o crediti
nei confronti di terzi.
Imprese registrate
Complesso dei soggetti iscritti al Registro delle Imprese (attive, inattive, sospese,
fallite, liquidate, cessate).
Sede unica o centrale
Sede unica di impresa o istituzione
Tipo di unità locale che costituisce il luogo unico nel quale l’unità giuridico
-economica svolge la propria attività e nel quale sono anche espletate le attività
amministrative e/o direzionali.
Sede centrale di impresa o istituzione plurilocalizzata .
Tipo di unità locale nel quale sono ubicati i principali uffici amministrativi e/o
direzionali dell’impresa o istituzione.
Sede non centrale di impresa o istituzione plurilocalizzata
Tipo di unità locale che costituisce un luogo nel quale l’unità giuridico - economica
svolge parte delle proprie attività e nel quale possono anche essere espletate alcune
attività amministrative dell’impresa o istituzione.
Tasso di cessazione (imprese)
Cessazioni (anno)/Imprese Registrate ad inizio periodo (anno) x 100.
Tasso di crescita (imprese)
(Iscrizioni – Cessazioni) (anno)/Imprese Registrate ad inizio periodo (anno) x 100.
Tasso di iscrizione (imprese)
Iscrizioni (anno)/Imprese Registrate ad inizio periodo (anno) x 100.
Capitolo 13 - Artigianato
Impresa artigiana
L’ordinamento italiano a differenza di quelli di altri paesi, non prevede un elenco
chiuso di “mestieri artigiani”, ma l’impresa artigiana è indicata in base ai “parametri”
normativi di cui alla legge quadro 8 agosto 1985 n. 443 che, oltre a prevedere,
tra l’altro, la partecipazione prevalente, anche manuale, al lavoro da parte del
titolare o dei soci ricomprende tra le imprese artigiane tutte quelle che si occupano
della produzione di beni (compresi i semilavorati) e/o servizi con esclusione delle
attività agricole, di quelle di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande
(quelle cioè che alla manipolazione di cibi uniscono il relativo consumo sul posto:
bar ristoranti, ecc..) e delle attività commerciali e di intermediazione nella circolazione
di beni o ausiliarie di queste ultime (salvo il caso che siano solamente strumentali
ed accessorie). Sono inoltre previste limitazioni connesse alla tipologia di forma
giuridica e vincoli dimensionali (relativamente al numero degli addetti) differenziate
per settore.
La legge individua poi determinati settori delle lavorazioni artistiche, tradizionali
e dell’abbigliamento su misura per i quali è consentita l’utilizzazione di un numero
di addetti più ampio rispetto alle altre imprese artigiane (D.P.R 25 maggio 2001,
n. 288)
Impresa attiva
L’impresa che ha denunciato al Registro delle imprese l’inizio di attività. Nei
casi previsti dalla legge è necessario il previsto possesso di determinate registrazioni
e/o l’ottenimento di determinate autorizzazioni e/o concessioni.
Impresa con attività sospesa
L’impresa che mantiene l’iscrizione nel Registro Imprese pur in assenza di svolgimento
dell’attività e ciò con riferimento a determinate fattispecie e/o periodi temporali
delimitati sulla base della specifica normativa di settore (vedi attività commerciali
o eventi specifici quali servizio militare, maternità, ecc.).
Impresa fallita
Impresa soggetta ad una delle seguenti procedure concorsuali: fallimento, concordato
preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione
straordinaria per le grandi imprese in crisi.
Impresa inattiva
La registrazione della società nel Registro delle Imprese, facendo seguito alla
stipula dell’atto costitutivo determina particolari effetti giuridici (quali l’acquisizione
della personalità giuridica, nel caso delle società di capitali o delle cooperative)
che permangono fino all’istanza di cancellazione della società stessa (che determina
l’estinzione del soggetto giuridico), indipendentemente dallo svolgimento effettivo
dell’attività.
Per le imprese individuali l’obbligo di iscrizione, coincide con l’inizio dell’attività
a carattere commerciale (art. 2195 codice civile), mentre la cancellazione dal Registro
Imprese consegue alla cessazione dell’attività.
Impresa in liquidazione
Per le imprese a carattere societario la normativa prevede una fase di liquidazione
(consistente nella monetizzazione del patrimonio societario). Tale fase è comunque
obbligatoria nelle società di capitali e cooperative, mentre non è obbligatoria
nelle società di persone, salvo il caso in cui siano presenti debiti e/o crediti
nei confronti di terzi.
Imprese registrate
Complesso dei soggetti iscritti al Registro delle Imprese (attive, inattive, sospese,
fallite, liquidate, cessate).
Tasso di cessazione (imprese)
Cessazioni (anno)/Imprese Registrate ad inizio periodo (anno) x 100.
Tasso di crescita (imprese)
(Iscrizioni – Cessazioni) (anno)/Imprese Registrate ad inizio periodo (anno) x 100.
Tasso di iscrizione (imprese)
Iscrizioni (anno)/Imprese Registrate ad inizio periodo (anno) x 100.
Capitolo 14 - Costruzioni
Abitazione
Nella rilevazione statistica dei permessi di costruire, è costituita da uno o più
vani utili, destinati all’abitare, con un ingresso indipendente su strada, pianerottolo,
cortile, terrazza, ballatoio e simili.
Fabbricato
La costruzione coperta, isolata da vie o spazi vuoti, oppure separata da altre costruzioni
mediante muri maestri che si elevano, senza soluzione di continuità, dalle fondamenta
al tetto, che disponga di uno o più liberi accessi sulla via e abbia, eventualmente,
una o più scale autonome.
Fabbricato (ampliamento del)
L’ulteriore costruzione in senso orizzontale o verticale, di vani in un fabbricato
già esistente, con incremento di volume del fabbricato stesso.
Fabbricato nuovo (vedi nuovo fabbricato)
Fabbricato (volume del) (v/p vuoto per pieno)
Il volume totale dello spazio compreso tra le pareti esterne, il pavimento più basso
e la copertura misurata all’esterno.
Fabbricato non residenziale
Il fabbricato o quella parte di fabbricato destinato esclusivamente o prevalentemente
ad un uso diverso da quello residenziale.
Fabbricato residenziale
Il fabbricato o quella parte di fabbricato destinato esclusivamente o prevalentemente
all’abitare.
Nuovo fabbricato
Il fabbricato costruito ex novo dalle fondamenta al tetto. Sono da considerare nuovi
fabbricati anche quelli interamente ricostruiti.
Permesso di costruire
L’autorizzazione onerosa alla realizzazione o trasformazione di manufatti edilizi
rilasciata dal sindaco dietro presentazione di progetto.
Stanza
Nella rilevazione statistica dei permessi di costruire, è il vano compreso nell’abitazione,
che abbia luce e aria dirette e una ampiezza sufficiente a contenere almeno un letto
(camera da letto, sala da pranzo eccetera), nonché la cucina e i vani ricavati dalle
soffitte quando abbiano i requisiti di abitabilità.
Superficie utile abitabile
La superficie del pavimento dell’abitazione misurata al netto di murature, pilastri,
tramezzi sguinci, vani di porte e finestre, di eventuali scale interne, di logge
e balconi.
Vano (di abitazione)
Spazio coperto, delimitato da ogni lato da pareti (in muratura, legno o vetro) anche
se qualcuna non raggiunge il soffitto. La parete interrotta da notevole apertura
(arco e simili) è considerata come divisorio di due vani, salvo che uno di essi,
per le piccole dimensioni, non risulti parte integrante dell’altra
Capitolo 15 - Commercio interno
Base dell’indice
Di norma è l’anno scelto come riferimento di partenza per il calcolo degli indici.
Per tale anno viene definito il paniere (elenco dei prodotti e relativi coefficienti
di ponderazione) che si mantiene fisso fino al successivo cambio di base.
Cambio di base
Operazione con la quale vengono periodicamente rinnovati i panieri, per adeguarli
alle innovazioni che intervengono nei prodotti, nei mercati e nell’acquisizione
dei prodotti da parte degli utilizzatori.
Coefficiente di ponderazione o peso
Rappresenta il grado di importanza di ciascuna voce di prodotto, o raggruppamento
di prodotti, nell’insieme dei beni e servizi che costituiscono il paniere sul quale
è calcolato l’indice generale. Posto uguale a 100 il valore totale del paniere,
i coefficienti di ponderazione sono dati in percentuale.
G.L.A. (Gross Leasable Area)
Si intende la superficie a disposizione di tutti gli operatori (commerciali, di
somministrazione, di servizio…) a titolo di proprietà o altro titolo di godimento
non gratuito, per l’esercizio della propria attività di vendita e di somministrazione,
la superficie destinata a magazzini, servizi igienici, uffici, ecc. facenti capo
al singolo operatore e va calcolata su tutti i piani (sopraelevati o sotterranei)
dove si svolge l’attività.
G.L.A. utilizzata
Rappresenta un di cui della G.L.A. qualora la G.L.A. assegnata agli operatori risulti
inferiore alla G.L.A. totale disponibile. Ciò può avvenire o per un naturale turn-over,
o nei centri di recente costruzione dove cioè lo spazio messo a disposizione degli
operatori non sia stato ancora interamente occupato. Negli altri casi essa è uguale
alla G.L.A. totale.
Grande magazzino
L’esercizio al dettaglio operante nel campo non alimentare, che dispone di una superficie
di vendita superiore a 400 metri quadrati e di almeno 5 distinti reparti (oltre
l’eventuale annesso reparto alimentare), ciascuno dei quali destinato alla vendita
di articoli appartenenti a settori merceologici diversi ed in massima parte di largo
consumo.
Grande superficie specializzata
Esercizio al dettaglio operante nel settore non alimentare (spesso appartenente
ad una catena distributiva a succursali) che tratta in modo esclusivo o prevalente
una specifica gamma merceologica di prodotti su una superficie di vendita non inferiore
a 1.500 mq.
Ipermercato
L’esercizio al dettaglio con superficie superiore a 2.500 metri quadrati, suddivisa
in reparti (alimentare e non alimentare), ciascuno dei quali avente, rispettivamente,
le caratteristiche di supermercato e di grande magazzino.
Minimercato
Esercizio al dettaglio in sede fissa operante nel campo alimentare con una superficie
di vendita che varia tra 200 e 399 mq e che presenta le medesime caratteristiche
del supermercato.
Paniere
L’insieme dei prodotti presi in considerazione e messi sotto osservazione statistica
ai fini del calcolo di ciascuno degli indici dei prezzi. Il paniere è costituito
da un elenco di voci di prodotto, ad ognuna delle quali è assegnato un valore proporzionale
all’importanza che la voce stessa rappresenta nell’ambito dell’intero paniere.
Prezzi al consumo per l’intera collettività (indice dei)
La variazione nel tempo dei prezzi, che si riferiscono alle vendite al dettaglio
di beni e servizi effettuate dal settore delle imprese all’intero settore delle
famiglie.
Prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impegati (indice dei)
La variazione nel tempo dei prezzi al dettaglio, dei beni e servizi correntemente
acquistati dalle famiglie di lavoratori dipendenti non agricoli (operai ed impiegati).
Supermercato
L’esercizio di vendita al dettaglio operante nel campo alimentare (autonomo o reparto
di grande magazzino), organizzato prevalentemente a self-service e con pagamento
all’uscita, che dispone di una superficie di vendita superiore a 400 metri quadrati
e di un vasto assortimento di prodotti a largo consumo, in massima parte preconfezionati,
nonché, eventualmente, di alcuni articoli non alimentari di uso domestico corrente.
Unità locale
Per unità locale si intende l’impianto (o corpo di impianti) situato in un dato
luogo e variamente denominato (stabilimento, laboratorio, negozio, ristorante, ufficio,
ecc..) in cui viene effettuata la produzione o la distribuzione di beni o la prestazione
di servizi.
Capitolo 16 - Commercio estero
Acquisti
Le transazioni commerciali effettuate nell'ambito dell'Unione europea che prima
del Mercato Unico indicavano le importazioni.
Cessioni
Le transazioni commerciali effettuate nell'ambito dell'Unione europea che prima
del Mercato Unico indicavano le esportazioni.
Commercio speciale
Si distingue in commercio speciale d'esportazione e d'importazione. Sono escluse
le merci in transito e quelle introdotte nei depositi doganali, magazzini generali
e depositi franchi e non immesse in consumo o prelevate dagli stessi e spedite all'estero.
Commercio speciale all’esportazione
Include:
- le merci nazionali o nazionalizzate destinate al consumo in un paese estero (esportazione
definitiva)
- le merci nazionali sottoposte a perfezionamento passivo all'estero (esportazione
temporanea);
- le merci estere rispedite all'estero a seguito di perfezionamento attivo in Italia
(riesportazioni).
Commercio speciale all’importazione
Include:
- le merci estere destinate al consumo nazionale previo pagamento dei diritti doganali
(importazione definitiva);
- le merci estere sottoposte a perfezionamento attivo in Italia (importazione temporanea);
- le merci nazionali reintrodotte in Italia a seguito di perfezionamento passivo all'estero
(reimportazioni).
Cost insurance freight (CIF)
La clausola tradizionale dei contratti di trasporto, prevalentemente di tipo marittimo,
impiegata nelle statistiche nazionali ed internazionali del commercio estero per
indicare il valore delle merci incluso i costi di trasporto e di assicurazione dal
luogo di produzione o di commercializzazione estero fino alla frontiera nazionale
dell'acquirente.
Esportazioni
I trasferimenti di beni (merci) e di servizi da operatori residenti a operatori
non residenti (Resto del mondo). Le esportazioni di beni includono tutti i beni
(nazionali o nazionalizzati, nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, escono
dal territorio economico del paese per essere destinati al Resto del mondo. Esse
sono valutate al valore Fob (free on board) che corrisponde al prezzo di mercato
alla frontiera del Paese esportatore. Questo prezzo comprende: il prezzo ex fabrica,
i margini commerciali, le spese di trasporto internazionale, gli eventuali diritti
all'esportazione. Le esportazioni di servizi comprendono tutti i servizi (trasporto,
assicurazione, altri) prestati da unità residenti a unità non residenti.
Esportazioni temporanee
Le merci italiane spedite temporaneamente in uno stato estero a scopo di perfezionamento
(lavorazione, trasformazione o riparazione). I flussi temporanei di merce movimentata
per riparazione sono esclusi dal 2005 per le statistiche del commercio con i paesi
Ue e dal 2006 per le statistiche con i paesi extra Ue.
Free on board (FOB)
La clausola tradizionale dei contratti di trasporto, prevalentemente marittimo,
che indica nella quotazione dei prezzi delle merci che le spese di spedizione e
i rischi sono a carico del venditore fino al caricamento della merce sul mezzo di
trasporto. Tale clausola è utilizzata nelle statistiche del commercio estero nazionali
ed internazionali per indicare il valore delle merci inclusi i costi di trasporto
e di assicurazione dal luogo di produzione o di commercializzazione fino alla frontiera
nazionale del venditore.
Immissione in libera pratica
Nell’ambito del mercato dell’Ue si considerano immesse in libera pratica le merci
provenienti da paesi extracomunitari per le quali si sono adempiute in uno Stato
comunitario le formalità di importazione e riscossi, senza ristorno, i dazi doganali.
Importazioni
Sono costituite dagli acquisti all'estero (Resto del mondo) di beni (merci) e di
servizi, introdotti nel territorio nazionale. Le importazioni di beni comprendono
tutti i beni (nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, entrano nel territorio
economico del Paese in provenienza dal Resto del mondo. Esse possono essere valutate
al valore Fob, o al valore Cif (costo, assicurazione, nolo) che comprende: il valore
Fob dei beni, le spese di trasporto e le attività assicurative tra la frontiera
del Paese esportatore e la frontiera del Paese importatore. Le importazioni di servizi
includono tutti i servizi (trasporto, assicurazione, altri) prestati da unità non
residenti a unità residenti.
Importazioni temporanee
Le merci provenienti da uno stato estero introdotte, temporaneamente, nel territorio
nazionale a scopo di perfezionamento (lavorazione, trasformazione o riparazione).
I flussi temporanei di merce movimentata per riparazione sono esclusi dal 2005 per
le statistiche del commercio con i paesi Ue e dal 2006 per le statistiche con i
paesi extra Ue.
Intrastat
Il sistema di rilevazione relativo alle statistiche sugli scambi di beni tra gli
Stati membri dell'Unione europea, nel quale sono stabilite soglie temporali per
le dichiarazioni degli operatori soggetti (cfr. operatore).
Investimenti diretti esteri
L'investimento diretto è una categoria di investimento internazionale che riflette
l'obiettivo di ottenere un interesse durevole da parte di un residente in un'economia
in un'impresa residente in un'altra economia. L'interesse durevole implica l'esistenza
di una relazione di lungo periodo tra l'investitore diretto e l'impresa ed un significativo
grado di influenza (possesso di almeno il 10% del capitale con diritto di voto)
da parte dell'investitore nella gestione dell'impresa. Le componenti dell'investimento
diretto sono: azioni e partecipazioni non rappresentate da titoli, redditi reinvestiti
e altro capitale. Per convenzione sono considerati investimenti diretti anche gli
investimenti immobiliari.
Merci
I beni mobili, ossia tutti i prodotti concreti e tangibili oggetto di transazione
commerciale. L'energia elettrica, pur non essendo un bene mobile, è considerata
merce ai fini statistici. Nelle statistiche del commercio con l'estero sono incluse
tutte le merci che formano oggetto di scambi internazionali, ad eccezione di quelle
che, per la loro particolare natura ovvero a seguito di accordi intervenuti in sede
internazionale, vengono escluse dalla rilevazione.
Modo di trasporto
Le modalità di trasporto utilizzate per l'introduzione o l'uscita delle merci dal
territorio dello Stato. Tali modalità includono: trasporto marittimo, ferroviario,
stradale, aereo, spedizioni postali, installazioni fisse (funivie, gasdotti ecc.)
trasporto per vie d'acqua e propulsione propria (quest'ultima relativa alle merci
oggetto di una transazione, quali navi o aerei, nel caso in cui raggiungano con
mezzi propri il paese di destinazione).
Operatore economico del commercio con l’estero
Il soggetto economico identificato sulla base della partita Iva che risulta aver
effettuato almeno una transazione commerciale con l’estero nel periodo considerato.
Paese di destinazione
L'ultimo paese conosciuto, al momento dell'esportazione, verso il quale le merci
risultano spedite.
Paese di origine
Il paese nel quale le merci sono interamente ottenute. Nel caso di merci alla cui
produzione abbiano contribuito due o più paesi, queste sono considerate originarie
del paese in cui è avvenuta l’ultima lavorazione o trasformazione sostanziale che
ha originato il prodotto nuovo o una fase importante della lavorazione. Anche il
paese membro può essere paese di origine per le merci prodotte, spedite all’estero
e successivamente reintrodotte nel territorio statistico dello stesso paese.
Paese di provenienza
Il paese dal quale le merci risultano essere state spedite.
Province (o Regioni) diverse e non speficate
Nell’ambito delle statistiche territoriali, voce che raccoglie le operazioni commerciali
per cui non è possibile specificare con esattezza la provincia cui la transazione
si riferisce. Tale è il caso, ad esempio, degli acquisti di beni rivolti a soddisfare
una domanda interna non immediata e che, per tale ragione, sono destinati a raggiungere
i luoghi di effettivo utilizzo in tempi diversi; oppure di quelle operazioni di
vendita all’estero effettuata a groupage e per le quali non è agevole indicare
i luoghi di produzione; oppure delle transazioni effettuate dagli operatori che
presentano gli elenchi riepilogativi trimestrali o annuali.
Provincia di destinazione
Provincia del territorio nazionale in cui le merci devono essere consumate o costituire
l’oggetto di operazioni di montaggio, assemblaggio, trasformazione, riparazione
o manutenzione; diversamente la provincia di destinazione verso cui le merci sono
spedite, oppure quella in cui deve svolgersi l’attività di commercializzazione.
I flussi temporanei a fini di riparazione sono esclusi dalle statistiche del commercio
con l’estero.
Provincia di provenienza
Provincia del territorio nazionale in cui le merci sono state prodotte oppure hanno
costituito l’oggetto di operazioni di montaggio, assemblaggio, trasformazione, riparazione
o manutenzione; diversamente la regione d’origine è la regione da cui le merci sono
state spedite, oppure in cui si è svolta l’attività di commercializzazione. I flussi
temporanei a fini di riparazione sono esclusi dalle statistiche del commercio con
l’estero.
Punti franchi
Le aree al di fuori del territorio doganale in cui le merci introdotte provenienti
dall’estero non subiscono alcuna verifica doganale o pagamento di tributi, e le
merci di provenienza nazionale sono considerate come esportate in via definitiva.
Provviste di bordo
Le merci nazionali consegnate a navi e aerei esteri come provviste e dotazioni di
bordo.
Reimportazioni
Le merci italiane reintrodotte sul territorio nazionale a seguito di una temporanea
spedizione in altro Stato a scopo di perfezionamento (lavorazione, trasformazione
o riparazione).
Riesportazioni
La merce, già proveniente da uno stato estero, spedita all'estero a seguito di una
temporanea introduzione nel territorio nazionale a scopo di perfezionamento (lavorazione,
trasformazione o riparazione).
Capitolo 17 - Turismo
Alberghi
Gli esercizi ricettivi aperti al pubblico, a gestione unitaria, che forniscono alloggio,
eventualmente vitto ed altri servizi accessori, in camere ubicate in uno o più stabili
o in parte di stabili. Essi si distinguono in esercizi alberghieri, da 1 a 5 stelle
lusso, e in residenze turistico-alberghiere.
Requisiti minimi degli alberghi ai fini della classificazione sono:
- capacità ricettiva non inferiore a sette stanze;
- almeno un servizio igienico ogni dieci posti letto;
- un lavabo con acqua corrente calda e fredda per ogni camera; un locale ad uso comune;
- impianti tecnologici e numero di addetti adeguati e qualificati al funzionamento
della struttura.
Gli alberghi contrassegnati con 5 stelle assumono la denominazione aggiuntiva “lusso”
quando sono in possesso degli standards tipici degli esercizi di classe internazionale.
Alloggi agro-turistici
I locali, situati in fabbricati rurali, nei quali viene dato alloggio a turisti
da imprenditori agricoli.
Alloggi in affitto (dal 2000)
Gli alloggi (camere, case e appartamenti per vacanze), dati in affitto da privati.
Tale categoria include le case ed appartamenti per vacanze, gli affittacamere, le
attività ricettive in esercizi di ristorazione, le unità abitative ammobiliate per
uso turistico.
Alloggi in affitto iscritti al Rec (fino al 1999)
Gli alloggi (camere, case e appartamenti per vacanze), dati in affitto da privati
o imprese iscritte al Registro degli esercenti il commercio (Rec). Tale categoria
include le case ed appartamenti per vacanze, gli affittacamere, le attività ricettive
in esercizi di ristorazione, le unità abitative ammobiliate per uso turistico.
Altri esercizi
Includono gli ostelli per la gioventù, le case per ferie, i rifugi alpini, i bivacchi
fissi, i rifugi escursionistici o rifugi-albergo, i rifugi sociali di alta montagna,
le foresterie per turisti, le country houses, le residenze rurali, i centri
soggiorno studi, i bed and breakfast.
APT
Azienda di Promozione Turistica.
Arrivi
Il numero di clienti, italiani e stranieri, ospitati negli esercizi ricettivi (alberghieri
o complementari) nel periodo considerato.
Campeggi
Gli esercizi ricettivi aperti al pubblico, a gestione unitaria, attrezzati su aree
recintate per la sosta ed il soggiorno di turisti provvisti, di norma, di tende
o di altri mezzi autonomi di pernottamento. Sono contrassegnati dalle leggi regionali
con 1, 2, 3 e 4 stelle in rapporto al servizio offerto, alla loro ubicazione ed
alla presenza di attrezzature ricreative, culturali e sportive. I campeggi assumono
la denominazione “A” (annuale) quando sono aperti per la doppia stagione estivo-invernale
o sono autorizzati ad esercitare la propria attività per l’intero anno. La chiusura
temporanea dei campeggi può essere consentita per un periodo di 3 mesi all’anno
a scelta dell’operatore.
Case e appartamenti per vacanze
Gli immobili arredati gestiti in forma imprenditoriale per l’affitto ai turisti,
senza offerta di servizi centralizzati, nel corso di una o più stagioni, con contratti
aventi validità non superiore ai tre mesi consecutivi.
Case per ferie
Le strutture ricettive attrezzate per il soggiorno di persone o gruppi e gestite,
al di fuori di normali canoni commerciali, da enti pubblici, associazioni o enti
religiosi operanti senza fine di lucro per il conseguimento di finalità sociali,
culturali, assistenziali, religiose o sportive, nonché da enti o aziende per il
soggiorno dei propri dipendenti e dei loro familiari. Tale categoria, in base alle
normative regionali, include i centri di vacanza per minori, le colonie, i pensionati
universitari, le case della giovane, le foresterie, le case per esercizi spirituali,
le case religiose di ospitalità, i centri vacanze per ragazzi, i centri soggiorni
sociali.
Categoria di esercizio alberghiero
Vedi Classificazione a stelle.
Classificazione a stelle (categoria di esercizio alberghiero)
La classificazione distingue gli esercizi alberghieri da 1 a 5 stelle:
- cinque stelle lusso: alberghi di lusso in possesso di standard di classe internazionale;
- cinque stelle: alberghi di lusso;
- quattro stelle: alberghi di prima categoria;
- tre stelle: alberghi di seconda categoria e pensioni di prima categoria;
- due stelle: alberghi di terza categoria e pensioni di seconda categoria;
- una stella: alberghi di quarta categoria e pensioni di terza categoria.
Esercizi alberghieri
Tale categoria include gli alberghi da 1 a 5 stelle, i villaggi albergo, le residenze
turistico-alberghiere, le pensioni, i residence, i motels, le residenze d’epoca,
gli alberghi meublè o garnì, le dimore storiche, i centri benessere (beauty farms)
e tutte le altre tipologie di alloggio che in base alle normative regionali sono
assimilabili agli alberghi.
Esercizi complementari
Gli alloggi in affitto, i campeggi ed i villaggi turistici, gli alloggi agro-turistici,
gli ostelli per la gioventù, le case per ferie, i rifugi alpini e gli “Altri esercizi”
ricettivi.
Esercizi di affittacamere
Le strutture composte da non più di sei camere ubicate in non più di due appartamenti
ammobiliati in uno stesso stabile nei quali sono forniti alloggi ed, eventualmente,
servizi complementari. Le regioni individuano con legge i requisiti minimi necessari
all’esercizio dell’attività di affittacamere.
Esercizi ricettivi
L’insieme degli esercizi alberghieri e dei complementari.
Ostelli per la gioventù
Le strutture ricettive attrezzate per il soggiorno ed il pernottamento dei giovani.
Paese di provenienza
Il paese dal quale le merci risultano essere state spedite.
Permanenza media
Il rapporto tra il numero di notti trascorse (presenze) e il numero dei clienti
arrivati nella struttura ricettiva (arrivi) (alberghi ed esercizi complementari).
Presenze
Numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi.
Regione di provenienza
Si intende la regione di residenza del turista italiano.
Residenze turistico-alberghiere
Gli esercizi ricettivi alberghieri, aperti al pubblico, a gestione unitaria, che
forniscono alloggio e servizi accessori in unità abitative arredate costituite da
uno o più locali, dotate di servizio autonomo di cucina. Secondo gli stessi criteri
degli alberghi, le leggi regionali provvedono a classificare le residenze turistico-alberghiere,
contrassegnate con 4, 3 e 2 stelle.
Rifugi alpini
I locali idonei ad offrire ospitalità in zone montane di alta quota, fuori dai centri
urbani.
Specie di esercizio
Si intende la distinzione tra esercizi alberghieri e complementari.
Tipo di esercizio
Si intende la distinzione, all’interno degli esercizi complementari, tra campeggi,
villaggi turistici, alloggi in affitto, alloggi agro-turistici ed altri esercizi.
Turismo
Le attività delle persone che viaggiano e alloggiano in luoghi diversi dall’ambiente
abituale, per non più di un anno consecutivo e per motivi di vacanze, affari ed
altro. I tre fattori fondamentali del turismo sono:
- lo spostamento sul territorio deve avvenire verso luoghi diversi da quelli abitualmente
frequentati (vengono esclusi pertanto gli itinerari percorsi verso i luoghi di residenza
tra domicilio e luogo di lavoro e di studio, per recarsi a fare acquisti, per obblighi
di famiglia...);
- la durata dello spostamento non deve superare un certo limite oltre al quale il
visitatore diventerebbe un residente del luogo: dal punto di vista statistico tale
limite è fissato in sede Onu in un anno. La durata minima dello spostamento è di
24 ore o di un pernottamento e discrimina l’escursionismo (meno di 24 ore e nessun
pernottamento) dal turismo;
- il motivo principale dello spostamento deve essere diverso dal trasferimento di
residenza (definitivo o temporaneo) e dall’esercizio di un’attività lavorativa retribuita
a carico dei fattori residenti nel luogo visitato. Ciò esclude dal turismo i movimenti
migratori, anche stagionali, legati al lavoro, nonché i trasferimenti dei diplomatici
e dei militari e (delle loro famiglie) in un paese diverso dal proprio, nonché i
rifugiati, i nomadi, ecc.
Turista
Chi si reca in un luogo diverso da quelli solitamente frequentati (ambiente abituale)
e trascorre almeno una notte nel luogo visitato.
Villaggi turistici
Gli esercizi ricettivi aperti al pubblico, a gestione unitaria, attrezzati su aree
recintate per la sosta e il soggiorno in allestimenti minimi, di turisti sprovvisti,
di norma, di mezzi autonomi di pernottamento. Sono contrassegnati con 4, 3 e 2 stelle
in rapporto al servizio offerto, alla loro ubicazione ed alla presenza di attrezzature
ricreative, culturali e sportive. Vengono contrassegnate con una stella le mini-aree
di sosta che hanno un minimo di dieci ed un massimo di trenta piazzole e svolgono
la propria attività integrata anche con altre attività extra-turistiche al supporto
del turismo campeggistico itinerante, rurale ed escursionistico. I villaggi turistici
assumono la denominazione aggiuntiva “A” (annuale) quando sono aperti per la doppia
stagione estivo-invernale o sono autorizzati ad esercitare la propria attività per
l’intero anno.
Capitolo 18 - Trasporti
Aeroporto
Infrastruttura di trasporto formalmente istituita dallo Stato e destinata ad essere
usata per decolli, atterraggi e stazionamenti di aeromobili.
Cabotaggio (navigazione)
Il trasporto di merci e passeggeri esclusivamente tra porti nazionali.
Carreggiata
Parte della strada destinata al movimento di persone, animali e veicoli stradali.
Circolazione
Movimento e sosta di veicoli, persone e animali su reti di trasporto.
Container e casse mobili
Particolari strutture di contenimento della merce, atte a facilitare il trasporto
plurimodale senza manipolazione della merce durante il trasferimento da un modo
di trasporto ad un altro.
E’ sovrapponibile ed è utilizzabile per il trasporto intermodale, con prevalente
attività di magazzinaggio e movimentazione delle merci.
Ferrovia
La via di comunicazione dotata di binario, destinata esclusivamente alla circolazione
dei veicoli ferroviari.
Incidente stradale
Incidente verificatosi nelle vie o piazze aperte alla circolazione nella quale risultano
coinvolti veicoli fermi o in movimento e dal quale siano derivate lesioni a persone.
Incidenti autostradali
Eventi verificatisi, nel periodo in esame, entro i limiti della proprietà autostradale
e nei quali risulti coinvolto almeno un veicolo in movimento che sia fuoriuscito
dalla carreggiata, ovvero che sulla sede autostradale, sia venuto in collisione
con altro veicolo, persona od ostacolo.
Incidenti mortali
Incidenti nei quali si siano verificati uno o più decessi fra le persone infortunate
entro sette giorni dal momento dell’incidente.
Infrastruttura di trasporto
Impianto fisso, lineare o puntuale, atto a consentire l’effettuazione del trasporto.
Merce (trasporto marittimo)
Il peso dei beni trasportati inclusivo del loro immediato imballaggio, ma al netto
del mezzo di trasporto, sia esso un contenitore, un automezzo o un mezzo trainato,
insieme al peso degli automezzi nuovi e degli animali vivi che non vengono trasportati
in automezzo.
Modo di trasporto
La modalità di trasporto utilizzata per l’introduzione o l’uscita delle merci dal
territorio dello Stato. Tali modalità includono: trasporto marittimo, ferroviario,
stradale, aereo, spedizioni postali, installazioni fisse (funivie, gasdotti, ecc.),
trasporto per vie d’acqua e propulsione propria (quest’ultima relativa alle merci
oggetto di transazione, quali navi o aerei, nel caso in cui raggiungano con mezzi
propri il paese di destinazione).
Morti in incidenti stradali
Persone a cui siano derivate a seguito di incidente lesioni tali da provocarne il
decesso all’atto dell’incidente o comunque entro sette giorni.
Motociclo
Veicolo stradale a due ruote, con o senza side-car, incluse le motociclette, oppure
l’autoveicolo stradale a tre ruote, di tara inferiore a 400 kg. Sono inclusi tutti
i veicoli di cilindrata uguale o superiore a 50 cc., nonché quelli con cilindrata
inferiore a 50 cc. che non rientrano nella definizione di ciclomotore.
Movimento passeggeri, posta e merci (trasportati per via aerea)
Il numero dei passeggeri sbarcati e imbarcati e la quantità di posta e merce scaricata
e caricata.
Natante mercantile
La costruzione atta al trasporto marittimo fornita di mezzi propri di propulsione,
dei requisiti di armamento, di equipaggiamento e dei documenti prescritti per l’esercizio
della navigazione.
Navigazione da diporto
La legge 50 dell’11 febbraio 1971, definisce la navigazione da diporto come “quella
effettuata a scopi sportivi o ricreativi dai quali esuli il fine di lucro”. Ai fini
di predetta legge sulla nautica da diporto, le costruzioni destinate alla nautica
da diporto sono denominate:
- unità da diporto: ogni costruzione destinata alla navigazione da diporto;
- nave da diporto: ogni costruzione a motore e a vela, anche se con motore ausiliario,
destinata alla navigazione da diporto avente lunghezza fuori tutto superiore a 24
metri;
- imbarcazione da diporto: ogni unità destinata alla navigazione da diporto avente
lunghezza fuori tutto superiore a metri 7,50 se a motore o a 10 metri se a vela,
anche se con motore ausiliario;
- natante da diporto: ogni unità destinata alla navigazione da diporto avente lunghezza
fuori tutto non superiore a metri 7,50 se a motore o a 10 metri se a vela, anche
se con motore ausiliario.
Navigazione (per operazioni di commercio)
La navigazione in cui i natanti vengono impiegati per il trasporto di merci o passeggeri
contro pagamento del nolo o del prezzi di passaggio. Si distinguono due categorie:
- la navigazione internazionale, nel caso in cui il trasporto di merci o passeggeri
avvenga tra porti esteri e porti nazionali o viceversa;
- la navigazione di cabotaggio nel caso in cui avvenga solo tra porti italiani.
Patente nautica
Per la patente nautica vige il principio della distanza di navigazione dalla costa,
cioè il tipo di patente da possedere non è riferito all'abilitazione dell'unità
sulla quale ci si trova, ma alla effettiva distanza dalla costa ove la navigazione
è effettivamente svolta, fermo restando che nessun mezzo a motore può essere condotto
senza patente quando la potenza massima supera i 40.8 HP ecc., anche a meno di 300
metri da terra.
Persone coinvolte in incidenti
Persone a cui siano derivati traumi, di qualsiasi gravità, a seguito di incidente.
Porto
Infrastruttura di trasporto marittimo destinata per l’uso di navi, sia in relazione
a movimento di accesso e sosta, che ad attività di manutenzione e riparazione e
per il compimento delle operazioni inerenti allo svolgimento del traffico marittimo.
Posto barca
Porzione dello specchio acqueo, adiacente ad una banchina o ad un pontile, destinato
all’ormeggio di un’imbarcazione. I posti barca sono stati individuati in base alle
seguenti tipologie di struttura desunte dal D.P.R. 2 dicembre 1997, n. 509 che all’articolo
2 fornisce le seguenti definizioni:
- Porto turistico: ovvero il complesso delle strutture amovibili ed inamovibili realizzate
con opere a terra e a mare allo scopo di servire unicamente o precipuamente la nautica
da diporto ed il diportista nautico, anche mediante l’apprestamento di servizi complementari;
- Approdo turistico: ovvero la funzione dei porti polifunzionali aventi le funzioni
di cui all’art. 4, comma 3, della legge 28 gennaio 1994, n. 84, destinata a servire
la nautica da diporto ed il diportista nautico, anche mediante l’apprestamento di
servizi complementari;
- Punto di ormeggio: ovvero le aree demaniali marittime e gli specchi acquei dotati
di strutture che non importino impianti di difficile rimozione, destinati all’ormeggio,
alaggio, varo e rimessaggio di piccole imbarcazioni e natanti da diporto.
Esistono ulteriori distinzioni per quanto riguarda gli approdi turistici e i punti
di ormeggio. Nel primo caso si distinguono:
- porto commerciale: struttura ben protetta dal mare da dighe esterne destinata al
traffico mercantile, dove in zone separate possono attraccare le unità da diporto.
In alcuni porti tali aree vengono attrezzate con pontili galleggianti e fornite
di tutti i servizi attinenti;
- porto canale: struttura, realizzata su un canale navigabile comunicante con il mare,
dotata di semplici accosti o anche di pontili, moli e banchine.
Nel secondo caso la suddivisione è la seguente:
- pontile galleggiante: struttura adibita all’accosto bilaterale dei natanti, normalmente
rettilinea, galleggiante, ancorata con pali guida o con catenarie;
- gavitello: struttura galleggiante fissa, ancorata al fondo, di piccola dimensione,
atta all’attracco di una sola imbarcazione;
- catenaria: serie di gavitelli collegati da una catena;
- spiaggia attrezzata: spiaggia non soggetta in modo rilevante al moto ondoso, situata
vicino a zone turistiche, dove è possibile tirare a secco piccole imbarcazioni mediante
scivoli, alaggi, rulli, ecc..
Rete di trasporto
Insieme di tronchi e nodi di vie di comunicazioni.
Rete ferroviaria
Insieme delle ferrovie in una data area geografica.
Rete stradale
Insieme delle strade in una data area geografica
Scartamento ordinario
Misura l’interasse tra le due rotaie che compongono il binario. Tale misura è pari
a metri 1,435 ed è adottata nella maggior parte dei sistemi ferroviari.
Scartamento ridotto
Misura l’interasse tra le rotaie di dimensioni ridotte rispetto allo scartamento
ordinario.
Servizio di trasporto
Attività che realizza il trasporto. E’ compreso il servizio prestato a se stessi
(circolazione veicolare privata).
Strada
La via di comunicazione con sede diversa dai binari e dai corridoi destinati al
traffico aereo pubblico, essenzialmente destinata alla circolazione di autoveicoli
stradali a guida libera.
Strada ferrata
Via di comunicazione esclusivamente destinata alla circolazione dei veicoli terrestri
a guida vincolata da rotaia.
Tassi sugli incidenti autostradali
Rapporti tra il numero di incidenti, incidenti mortali, persone coinvolte, morti
e le percorrente relativamente svolte nel periodo dalle unità veicolari (espresse
in centinaia di milioni di veic.-km).
Tonnellate di stazza netta
La misura volumetrica pari a 100 piedi cubi, cioè 2,832 metri cubi. Indica il volume
degli spazi della nave utilizzabili per il carico commerciale.
Traffico
Quantità di trasporto realizzata.
Traffico merci (trasporto marittimo)
L’insieme delle merci imbarcate e sbarcate.
Traffico passeggeri (trasporto marittimo)
L’insieme dei passeggeri imbarcati e sbarcati. Per ciò che riguarda i passeggeri
che effettuano crociere (croceristi), si includono solo quelli che iniziano o finiscono
la crociera, escludendo i passeggeri in transito, cioè che scendono dalla nave in
un porto e risalgono nello stesso dopo una sosta.
Traffico veicolare
Quantità di veicoli in movimento sulla rete di trasporto.
Trasporto
Trasferimento di persone, animali o cose, da un luogo ad un altro, con o senza veicolo.
Trasporto aereo commerciale
Il complesso delle attività di trasporto aereo passeggeri, posta e merci, sia in
campo nazionale che internazionale, effettuate contro remunerazione.
Tronco
Segmento di via di comunicazione.
Ufficio marittimo
"Sportello unico" periferico del Ministero dei Trasporti e della Navigazione per
la trattazione delle pratiche di competenza statale, con personale specializzato
- sia sotto il profilo amministrativo che tecnico-operativo.
Veicoli chilometro
Sono i chilometri complessivamente percorsi dalle unità veicolari entrate in autostrada.
Veicoli effettivi
E’ il numero di tutte le unità veicolari – siano esse autovetture, autocarri, motrici,
autotreni, autoarticolati o autosnodati – entrate in autostrada, a prescindere dai
chilometri percorsi.
Veicoli leggeri
Si intendono per essi i motocicli e gli autoveicoli a due assi con altezza di terra,
in corrispondenza dell’asse anteriore, inferiore a 1,30 m.
Veicoli pesanti
Si intendono per essi sia gli autoveicoli a due assi con altezza da terra, in corrispondenza
dell’asse anteriore, superiore a 1,30 m., sia tutti gli autoveicoli a tre o più
assi.
Veicolo
Mezzo atto a muoversi e a trasportare persone, animali o cose.
Veicolo merci
L’autocarro merci, oppure qualsiasi complesso veicolare stradale, (autocarro con
rimorchio/i o motrice con semirimorchio ad eventuale rimorchio) destinato al trasporto
di merci.
Veicolo stradale
Il veicolo con ruote destinato ad essere utilizzato sulla strada.
Via di comunicazione
Porzione di spazio attrezzata per la realizzazione del trasporto.
Capitolo 19 - Credito
Accensione di prestiti
L’ammontare delle operazioni di indebitamento a medio e lungo termine o patrimoniali,
con esclusione quindi di quelle di durata inferiore all’anno.
ATM attivi (Automated Teller Machine)
Apparecchiature automatiche abilitate a operare con il pubblico, che consentono
l’effettuazione di operazioni di cassa con il contestuale aggiornamento del saldo
dei conti di pertinenza della clientela ed, eventualmente, di altre operazioni bancarie
con carattere sia dispositivo (giroconti, bonifici, ecc…) sia informativo.
Depositi bancari
La raccolta effettuata dalle banche da soggetti non bancari sotto forma di depositi
a risparmio liberi o vincolati, buoni fruttiferi, certificati di deposito, conti
correnti liberi e vincolati.
Impieghi totali
I finanziamenti erogati dalle banche a soggetti non bancari. Comprendono: rischio
di portafoglio, scoperti di conto corrente, finanziamenti per anticipi (su effetti
ed altri documenti salvo buon fine, all’importazione e all’esportazione), mutui,
anticipazioni non regolate in conto corrente, prestiti su pegno, prestiti contro
cessioni di stipendio, cessioni di credito, impieghi con fondi di terzi in amministrazione,
altri investimenti finanziari (accettazioni bancarie negoziate, commercial papers,
ecc..), sofferenze, effetti insoluti e al protesto di società.
Localizzazione degli sportelli
Area geografica, regione, provincia, comune in cui sono insediati gli sportelli
degli intermediari segnalanti, presso i quali sono tenute le evidenze dei rapporti
creditizi.
Localizzazione della clientela
Area geografica, regione, provincia della sede legale ovvero del domicilio delle
controparti che intrattengono rapporti con le banche.
POS attivi
Apparecchiature automatiche di pertinenza di una banca collocate presso esercizi
commerciali, mediante le quali i soggetti abilitati possono effettuare l’addebito
automatico del proprio conto bancario a fronte del pagamento dei beni o dei servizi
acquistati e l’accredito del conto intestato all’esercente tramite una procedura
automatizzata gestita, direttamente o per il tramite di un altro ente, dalla stessa
banca segnalante o dal gruppo di banche che offre il servizio.
Rimborsi di prestiti
L’ammontare delle operazioni di ammortamento dei debiti a medio e lungo termine,
al netto degli interessi.
Sofferenze (insolvenze)
Comprendono la totalità dei rapporti per cassa in essere con soggetti in stato d’insolvenza
o in situazioni sostanzialmente equiparabili, a prescindere dalle garanzie che li
assistono, al lordo delle svalutazioni operate per previsioni di perdita.
Sportello bancario
La dipendenza bancaria comunque denominata (succursale, agenzia, ecc) in cui si
effettuano operazioni di deposito a risparmio o in conto corrente.
Capitolo 20 - Dinamica delle imprese
Attività economica
Il risultato di una combinazione di differenti risorse, quali attrezzature, lavoro,
tecniche di lavorazione, prodotti che dà luogo alla produzione di specifici beni
o servizi. Pertanto un’attività è caratterizzata da un input di risorse, da un processo
produttivo e da un output di prodotti.
Attività economica esclusiva o principale
Attività economica svolta in maniera prevalente da un’unità locale. Quando più attività
sono esercitate nell’ambito di una stessa unità, la prevalenza è individuata sulla
base del valore aggiunto. In mancanza di tale dato, la prevalenza si stabilisce
sulla base, nell’ordine, del fatturato, delle spese per il personale, delle retribuzioni
lorde annue, del numero medio annuo di addetti. Dopo aver determinato l’attività
principale, la seconda in ordine di importanza è considerata attività secondaria.
Azioni
Le attività finanziarie che rappresentano diritti di proprietà su società il cui
capitale è suddiviso in azioni. Esse attribuiscono normalmente ai loro possessori
il diritto ad una quota degli utili delle società e una quota del loro attivo netto
in caso di liquidazione.
Impresa
Per impresa si intende l’attività economica svolta da un soggetto (individuale o
collettivo) che la esercita in maniera professionale e organizzata al fine della
produzione o dello scambio di beni o servizi. L’organizzazione di un’attività economica
esercitata con carattere professionale per la produzione di beni o per la prestazione
di servizi destinabili alla vendita. Essa fruisce di una certa autonomia con particolare
riguardo alle scelte produttive, di vendita e di distribuzione degli utili. Il responsabile
è rappresentato da una o più persone fisiche, in forma individuale o associata,
o da una o più persone giuridiche.
Impresa attiva
L’impresa che ha denunciato al Registro delle imprese l’inizio di attività. Nei
casi previsti dalla legge è necessario il previsto possesso di determinate registrazioni
e/o l’ottenimento di determinate autorizzazioni e/o concessioni.
Impresa con attività sospesa
L’impresa che mantiene l’iscrizione nel Registro Imprese pur in assenza di svolgimento
dell’attività e ciò con riferimento a determinate fattispecie e/o periodi temporali
delimitati sulla base della specifica normativa di settore (vedi attività commerciali
o eventi specifici quali servizio militare, maternità, ecc.).
Impresa fallita
Impresa soggetta ad una delle seguenti procedure concorsuali: fallimento, concordato
preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione
straordinaria per le grandi imprese in crisi.
Impresa inattiva
La registrazione della società nel Registro delle Imprese, facendo seguito alla
stipula dell’atto costitutivo determina particolari effetti giuridici (quali l’acquisizione
della personalità giuridica, nel caso delle società di capitali o delle cooperative)
che permangono fino all’istanza di cancellazione della società stessa (che determina
l’estinzione del soggetto giuridico), indipendentemente dallo svolgimento effettivo
dell’attività.
Per le imprese individuali l’obbligo di iscrizione, coincide con l’inizio dell’attività
a carattere commerciale (art. 2195 codice civile), mentre la cancellazione dal Registro
Imprese consegue alla cessazione dell’attività.
Impresa in liquidazione
Per le imprese a carattere societario la normativa prevede una fase di liquidazione
(consistente nella monetizzazione del patrimonio societario). Tale fase è comunque
obbligatoria nelle società di capitali e cooperative, mentre non è obbligatoria
nelle società di persone, salvo il caso in cui siano presenti debiti e/o crediti
nei confronti di terzi.
Imprese registrate
Complesso dei soggetti iscritti al Registro delle Imprese (attive, inattive, sospese,
fallite, liquidate, cessate).
Sede unica o centrale
Sede unica di impresa o istituzione
Tipo di unità locale che costituisce il luogo unico nel quale l’unità giuridico
-economica svolge la propria attività e nel quale sono anche espletate le attività
amministrative e/o direzionali.
Sede centrale di impresa o istituzione plurilocalizzata .
Tipo di unità locale nel quale sono ubicati i principali uffici amministrativi e/o
direzionali dell’impresa o istituzione.
Sede non centrale di impresa o istituzione plurilocalizzata
Tipo di unità locale che costituisce un luogo nel quale l’unità giuridico - economica
svolge parte delle proprie attività e nel quale possono anche essere espletate alcune
attività amministrative dell’impresa o istituzione.
Settori di attività economica (classificazione ATECO 2002 DEI)
La classificazione dei settori economici (sezioni di attività economica, indicate
nella classificazione Ateco 2002 da una lettera dell’alfabeto) prevede 17 voci in
ordine alfabetico dalla A alla Q:
- A Agricoltura, caccia e silvicoltura
- B Pesca, piscicoltura e servizi connessi
- C Estrazione di minerali
- D Attività manifatturiere
- E Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua
- F Costruzioni
- G Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
e di beni personali e per la casa
- H Alberghi e ristoranti
- I Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni
- J Attività finanziarie
- K Attività .immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese
- L Amministrazione Pubblica
- M Istruzione
- N Sanità e assistenza sociale
- O Altri servizi pubblici, sociali e personali
- P Attività svolte da famiglie e convivenze
- Q Organizzazioni ed organismi extraterritoriali
Società
L’esercizio dell’impresa svolto in forma collettiva. Il Codice Civile definisce
la società come un contratto tra due o più persone che conferiscono beni e/o servizi
per l’esercizio di un’attività economica, allo scopo di dividerne gli utili. Sono
quindi elementi della società:
- l’obbligo per i soci del conferimento di beni e/o servizi che vanno a formare il
patrimonio sociale;
- oggetto della società è l’esercizio comune di un attività economica;
- scopo della società è la divisione degli utili.
Società di capitale
Le società di capitale hanno personalità giuridica propria, l’amministrazione può
spettare anche ai non soci ed i creditori possono rivalersi esclusivamente sul patrimonio
sociale. Sono società di capitali: le società per azioni, le società a responsabilità
limitata e le società in accomandita per azioni.
Società di persone
In queste società l’amministrazione non può spettare che ai soci, e viceversa essi
sono responsabili con tutto il loro patrimonio per i debiti sociali. Una limitata
autonomia patrimoniale è data dal fatto che prima di aggredire i beni propri dei
singoli soci, i creditori procedono contro il patrimonio delle società, oltre che
dalle particolari modalità stabilite perché i creditori del singolo socio possano
rivalersi sulla quota sociale.
Tasso di cessazione (imprese)
Cessazioni (anno)/Imprese Registrate ad inizio periodo (anno) x 100.
Tasso di crescita (imprese)
(Iscrizioni – Cessazioni) (anno)/Imprese Registrate ad inizio periodo (anno) x 100.
Tasso di iscrizione (imprese)
Iscrizioni (anno)/Imprese Registrate ad inizio periodo (anno) x 100.
Capitolo 21 - Conti economici delle imprese
Addetto
Persona occupata in un’unità giuridico-economica, come lavoratore indipendente o
dipendente (a tempo pieno, a tempo parziale o con contratto di formazione lavoro),
anche se temporaneamente assente (per servizio, ferie, malattia, sospensione dal
lavoro, Cassa integrazione guadagni ecc.).
Comprende il titolare/i dell’impresa partecipante/i direttamente alla gestione,
i cooperatori (soci di cooperative che, come corrispettivo della loro prestazione,
percepiscono un compenso proporzionato all’opera resa ed una quota degli utili dell’impresa),
i coadiuvanti familiari (parenti o affini del titolare che prestano lavoro manuale
senza una prefissata retribuzione contrattuale), i dirigenti, quadri, impiegati,
operai e apprendisti.
Attività economica
E’ la combinazione di risorse - quali attrezzature, manodopera, tecniche di fabbricazione,
reti di informazione o di prodotti - che porta alla creazione di specifici beni
o servizi. Ai fini della produzione di informazione statistica, le imprese sono
classificate per attività economica prevalente, secondo la nomenclatura NACE Rev.1.1
nella versione europea e ATECO2002 in quella italiana. Quando nell’ambito di una
stessa unità sono esercitate più attività economiche, la prevalenza è individuata
sulla base del valore aggiunto ovvero, in mancanza di tale dato, sulla base del
fatturato, del numero medio annuo di addetti, delle spese per il personale o delle
retribuzioni lorde.
Costo del lavoro
Comprende tutte le voci che costituiscono la retribuzione lorda del personale dipendente
(dirigenti, quadri, impiegati, operai, commessi, apprendisti e lavoranti a domicilio):
paga base, indennità di contingenza ed altre indennità similari per la parte non
conglobata, interessenze, lavoro straordinario, compensi per ferie e festività,
gratifiche natalizie, mensilità oltre la dodicesima ed altre analoghe erogazioni
e corresponsioni in natura. Sono inoltre incluse le spese per contributi sociali
al netto di eventuali fiscalizzazioni, le provvidenze varie, le quote accantonate
nell’esercizio per provvedere alla successiva corresponsione delle indennità di
fine rapporto lavoro e le spese sociali varie (nidi di infanzia, colonie marine
e montane, eccetera).
Dipendente
Persona che svolge la propria attività lavorativa in un’unità giuridica-economica
e che è iscritta nei libri paga dell’impresa o istituzione. Sono considerati tra
i lavoratori dipendenti:
- i soci di cooperativa iscritti nei libro paga;
- i dirigenti, i quadri, gli impiegati e gli operai, a tempo pieno o parziale;
- gli apprendisti;
- i lavoratori a domicilio iscritti nei libro paga;
- i lavoratori stagionali;
- i lavoratori con contratto di formazione lavoro.
Fatturato
Comprende le vendite di prodotti fabbricati dall’impresa, gli introiti per lavorazioni
eseguite per conto terzi, gli introiti per eventuali prestazioni a terzi di servizi
non industriali (commissioni, noleggi di macchinari, eccetera), le vendite di merci
acquistate in nome proprio e rivendute senza trasformazione, le commissioni, provvigioni
ed altri compensi per vendite di beni per conto terzi, gli introiti lordi del traffico
e le prestazioni di servizi a terzi. Il fatturato viene richiesto al lordo di tutte
le spese addebitate ai clienti (trasporti, imballaggi, assicurazioni e simili) e
di tutte le imposte indirette (fabbricazione, consumo, eccetera) ad eccezione dell’IVA
fatturata ai clienti, al netto degli abbuoni e sconti accordati ai clienti e delle
merci rese; sono esclusi anche i rimborsi di imposte all’esportazione, gli interessi
di mora e quelli sulle vendite rateali. Il valore dei lavori eseguiti nel corso
dell’esercizio da parte delle imprese di costruzione e cantieristiche sono conglobati
nel valore complessivo del fatturato.
Impresa
Unità giuridico-economica che produce beni e servizi destinabili alla vendita e
che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, ha facoltà di distribuire
profitti realizzati ai soggetti proprietari siano essi privati o pubblici. Il responsabile
è rappresentato da una o più persone fisiche, in forma individuale o associata,
o da una o più persone giuridiche. Tra le imprese sono comprese le imprese individuali,
le società di persone, le società di capitali, le società cooperative, le aziende
speciali di comuni o province o regioni. Sono considerate imprese anche i lavoratori
autonomi e i liberi professionisti.
Indipendenti
Sono rappresentati da
- imprenditori, titolari, liberi professionisti, lavoratori autonomi, purché partecipino
direttamente alla gestione dell’impresa e non si servano di un gestore o coadiutore
o di altra persona diversamente nominata. Nel caso di società, sono la persona o
le persone fisiche che risultano tali dagli atti amministrativi della società stessa
(amministratore unico, consigliere delegato, eccetera);
- soci di cooperativa di produzione e di lavoro i quali, come corrispettivo dell’opera
prestata, non percepiscono una remunerazione regolata dai contratti di lavoro ma
bensì un compenso proporzionato alla prestazione nonché una quota parte degli utili
dell’impresa. In tale categoria non sono compresi i soci semplicemente iscritti
o conferenti; c) coadiuvanti familiari (parenti o affini dell’imprenditore, titolare,
eccetera che prestano lavoro manuale senza una prefissata retribuzione contrattuale).
Investimenti fissi lordi
Misurano le acquisizioni di capitali fissi effettuate nel corso dell’anno e comprendono
anche il valore dei beni capitali prodotti dall’azienda per uso proprio e delle
riparazioni e manutenzioni straordinarie eseguite dall’impresa stessa sugli impianti
aziendali.
Unità funzionale (o unità di attività economica)
L’unità che all’interno di un’impresa raggruppa l’insieme delle parti che concorrono
all’esercizio di un’attività economica a livello di classe (quattro cifre) della
nomenclatura Nace Rev. 1. Si tratta di un’entità che corrisponde ad un sistema di
informazioni che consente di fornire o calcolare per ogni unità di attività economica
almeno il valore della produzione, i consumi intermedi, i redditi da lavoro dipendente,
il risultato di gestione, l’occupazione e gli investimenti fissi lordi.
Valore aggiunto
Rappresenta l’incremento di valore che l’attività dell’impresa apporta al valore
dei beni e servizi ricevuti da altre aziende mediante l’impiego dei propri fattori
produttivi (il lavoro, il capitale e l’attività imprenditoriale). Tale aggregato
è ottenuto sottraendo l’ammontare dei costi al totale dei ricavi: i primi comprendono
i costi per acquisti lordi, per servizi vari e per godimento di servizi di terzi,
le variazioni delle rimanenze di materie e di merci acquistate senza trasformazione
e gli oneri diversi di gestione; i secondi contengono il valore del fatturato lordo,
le variazioni delle giacenze di prodotti finiti, semilavorati ed in corso di lavorazione,
gli incrementi delle immobilizzazioni per lavori interni ed i ricavi accessori di
gestione.
Capitolo 22 - Amministrazione pubblica e finanza locale
Accensione di prestiti
L’ammontare delle operazioni di indebitamento a medio e lungo termine o patrimoniali,
con esclusione quindi di quelle di durata inferiore all’anno.
Accertamento
L’operazione giuridico-contabile con cui l’amministrazione appura la ragione del
credito, il soggetto debitore ed il relativo ammontare da iscrivere come competenza
dell’esercizio. Costituisce la prima fase della procedura di acquisizione delle
entrate.
Amministrazioni pubbliche
Il settore che raggruppa le unità istituzionali le cui funzioni principali consistono
nel produrre per la collettività servizi non destinabili alla vendita e nell’operare
una redistribuzione del reddito e della ricchezza del paese. Le principali risorse
sono costituite da versamenti obbligatori effettuati direttamente o indirettamente
da unità appartenenti ad altri settori. Il settore delle amministrazioni pubbliche
è suddiviso in tre sotto-settori:
- Amministrazioni centrali che comprendono l’amministrazione dello Stato in senso
stretto (i ministeri) e gli organi costituzionali; gli enti centrali con competenza
su tutto il territorio del paese (Cassa depositi e prestiti, Anas, Cri, Coni, Cnr,
Cnel, Istat, Isae, ecc..);
- Amministrazioni locali che comprendono gli enti pubblici la cui competenza è limitata
ad una sola parte del territorio. Sono compresi: le regioni, le province, i comuni,
gli ospedali pubblici ed altri enti locali economici, culturali, di assistenza,
le Camere di Commercio, le Università, gli Ept, ecc.);
- Enti di previdenza che comprendono le unità istituzionali centrali e locali la cui
attività principale consiste nell’erogare prestazioni sociali finanziate attraverso
contributi generalmente a carattere obbligatorio (Inps, Inail, ecc.).
Avanzo e disavanzo complessivo
Il risultato differenziale tra le operazioni di entrata e di spesa complessive.
Esso emerge solo in sede di esecuzione o di gestione del bilancio (sia di competenza
che di cassa) e misura l’eccedenza (avanzo) o l’insufficienza (disavanzo) delle
risorse acquisibili o acquisite rispetto agli impieghi effettuabili o effettuati
(rispettivamente per le dotazioni di competenza e cassa).
Bilancio (bilancio annuale di previsione)
Il bilancio finanziario che registra in termini previsionali le operazioni di entrata
e di uscita monetarie nelle quali si estrinseca l’attività gestionale del soggetto
pubblico (stato ed altri enti pubblici). I bilanci di tutti gli enti pubblici sono
stati uniformati con la legge numero 468 del 1978 (articoli 1 e 25) con riferimento
sia alla struttura, sia al sistema di registrazione delle operazioni. In relazione
a quest’ultimo aspetto, le operazioni di acquisizione delle entrate e di esecuzione
delle spese vengono previste nel bilancio:
- sia nella fase di diritto, vale a dire dell’accertamento e dell’impegno (bilancio
di competenza);
- sia nella fase di fatto, vale a dire dell’incasso e del pagamento (bilancio di cassa).
Bilancio consuntivo
Il rendiconto finanziario che comprende i risultati della gestione di bilancio,
per le entrate (accertate, riscosse e residui attivi) e per le spese (impegnate,
pagate e residui passivi).
Capacità di riscossione
Il rapporto tra gli accertamenti e le riscossioni relative alla competenza di esercizio.
Capacità di spesa
Il rapporto tra gli impegni ed i pagamenti relativi alla competenza di esercizio.
Cassa
L’insieme delle somme effettivamente riscosse o pagate durante l’esercizio, indipendentemente
dal fatto che siano state accertate o impegnate in esercizi finanziari precedenti.
Categoria
L’aggregazione di più capitoli di bilancio aventi oggetto omogeneo. Per l’entrata
le categorie sono raggruppamenti di capitoli riferentisi a cespiti aventi natura
simile. Esse realizzano una classificazione di tipo giuridico-finanziario. Per la
spesa, secondo il regime contabile previsto dal decreto del Presidente della repubblica
numero 421/79, le categorie sono raggruppamenti di capitoli aventi ad oggetto oneri
di identico contenuto economico. Esse realizzano una classificazione di tipo economico
volta all’inserimento dei bilanci pubblici nei conti economici nazionali. Nel regime
contabile previsto dal decreto del Presidente della repubblica numero 194/96 la
classificazione economica delle spese correnti e in conto capitale si concretizza
negli interventi.
Classificazione economica
I criteri di aggregazione delle spese secondo la loro natura economica, con essa
la spesa viene ripartita, secondo il decreto del Presidente della repubblica numero
421/79, in titoli e categorie, che sono evidenziati nei singoli stati di previsione,
oltreché nei riassunti che li corredano (vedi Categoria), secondo il decreto del
Presidente della repubblica numero 194/96 in titoli ed interventi.
Classificazione funzionale
I criteri di aggregazione delle spese in base alle finalità cui sono destinate.
Con essa la spesa viene ripartita, secondo il decreto del Presidente della repubblica
numero 421/79, in Sezioni, che vengono evidenziate soltanto nei riassunti che corredano
ciascuno stato di previsione, secondo il decreto del Presidente della repubblica
numero 194/96, in funzioni e servizi.
Competenza
Le entrate che l’ente ha diritto a riscuotere e le spese che si è impegnato ad erogare
durante l’esercizio finanziario, indipendentemente dal fatto che verranno in esso
effettivamente riscosse o pagate.
Contabilità speciali
I conti aperti, previa autorizzazione della direzione generale del Tesoro, presso
le Sezioni provinciali di tesoreria per ricevere i versamenti fatti da amministrazioni
o funzionari statali, nonché da enti e da organismi pubblici, per costituire le
disponibilità di cui poter disporre mediante ordini di pagamento. Salvo deroghe
di legge, in generale non possono esservi versati fondi provenienti dal bilancio
dello Stato.
Disavanzo primario
Il disavanzo delle operazioni correnti al netto della spesa per interessi.
Entrate correnti
Entrate iscritte ai primi tre titoli dello stato di previsione dell’entrata (titolo
I: Entrate tributarie, titolo II: Contributi e trasferimenti correnti, titolo III:
Entrate extra-tributarie).
Entrate da servizi per conto di terzi
Entrate percepite per conto di terzi, cui fa seguito l’uscita, per il versamento
a chi spetta di quanto riscosso.
Entrate in conto capitale
Entrate derivanti dalle alienazioni di beni patrimoniali e da trasferimenti in conto
capitale.
Entrate tributarie
Le entrate prelevate dagli individui e dalle imprese in virtù della potestà di imposizione
diretta o derivata.
Esercizio finanziario
Il complesso delle operazioni di gestione del bilancio, ossia di esecuzione delle
previsioni di entrata e di spesa, svolte nell’anno finanziario.
Funzione
L’aggregazione delle spese correnti e in conto capitale connesse ai compiti esplicati
dall’ente nei confronti di ciascun settore istituzionale.
Gestione d’esercizio
L’insieme di tutte le operazioni effettuate nell’esercizio finanziario corrente,
riguardanti il procedimento amministrativo delle entrate (incassi) e delle spese
(pagamenti).
Gestione di tesoreria
Il complesso delle operazioni necessarie a fronteggiare temporanee esigenze di cassa
dovute a squilibri tra incassi e pagamenti della gestione di bilancio.
Impegno
La somma dovuta dall’ente a seguito di obbligazioni pecuniarie giuridicamente perfezionate.
È assunto sullo stanziamento di competenza di ciascun capitolo di spesa (con esclusione
dei Fondi speciali e di riserva). È la prima fase della procedura di esecuzione
delle spese.
Indebitamento o accreditamento netto
Il risultato differenziale tra le entrate e le spese finali decurtate delle operazioni
finanziarie (per le entrate: riscossione di crediti; per le spese: partecipazioni
e conferimenti, nonché anticipazioni produttive e non). Introdotto per il bilancio
statale, pone in evidenza il saldo positivo (accreditamento) o negativo (indebitamento)
con cui si concludono le operazioni di bilancio di natura economica.
Intervento
L’aggregazione delle spese correnti e in conto capitale, relative a ciascuna funzione
e servizio, secondo la natura economica dei fattori produttivi.
Pagamento
L’ultima fase della procedura di erogazione delle spese; consta delle operazioni
con cui si dà esecuzione all’ordine di pagare.
Partite di giro
Le entrate percepite per conto di terzi, cui fa seguito l’uscita, per il versamento
a chi spetta di quanto riscosso.
Personale effettivo in servizio
Personale a tempo indeterminato e determinato, impegnato di fatto all’interno delle
amministrazioni, a prescindere dall’amministrazione di appartenenza. È escluso quindi
il personale comandato e/o distaccato presso altre amministrazioni, mentre è compreso
il personale comandato e/o distaccato proveniente da altre amministrazioni.
Personale in servizio
Personale a tempo indeterminato e determinato di ruolo presso una amministrazione.
E’ compreso anche il personale comandato, distaccato o posto fuori ruolo presso
altre amministrazioni, mentre non viene considerato il personale in posizione di
comando, distacco o fuori ruolo nella stessa amministrazione.
Poste correttive e compensative delle entrate
Gli importi, inseriti tra le spese, relativi ad entrate indebitamente percepite.
Poste correttive e compensative delle spese
Gli importi, inseriti tra le entrate, relativi a spese indebitamente erogate.
Residui attivi
Le entrate accertate ma non incassate: costituiscono un credito dell’ente pubblico
(vedi accertamenti e riscossioni).
Residui di nuova formazione
I residui, attivi o passivi, che vengono accertati nell’anno in cui è stato effettuato
l’accertamento o l’impegno.
Residui passivi
Le spese impegnate ma non ancora pagate: costituiscono un debito dell’ente pubblico.
Retribuzione lorda
Stipendi e competenze accessorie, in denaro ed in natura, corrisposti ai lavoratori
dipendenti direttamente e con carattere di periodicità, secondo quanto stabilito
dai contratti collettivi nazionali, dagli accordi con le amministrazioni e dalle
norme di legge. Le retribuzioni lorde includono gli importi dei contributi sociali,
delle imposte sul reddito, eccetera a carico del lavoratore dipendente anche se
trattenuti dal datore di lavoro e da questi versati agli enti di previdenza e assistenza
sociale ed alle autorità fiscali.
Rimborsi di prestiti
L’ammontare delle operazioni di ammortamento dei debiti a medio e lungo termine,
al netto degli interessi.
Riscossione
Il procedimento di acquisizione e realizzo dei crediti accertati. È la seconda fase
della procedura di acquisizione delle entrate.
Saldo primario
La differenza tra le spese, al netto degli interessi, e le entrate, al netto di
quelle per indebitamento.
Servizio
La disaggregazione delle spese correnti e in conto capitale riferite ai singoli
uffici che gestiscono il complesso di attività in cui si esplica ciascuna funzione
svolta dall’ente
Spese correnti
Costituiscono il titolo I del bilancio di spesa e si articolano, secondo il decreto
del Presidente della repubblica numero 421/79, in categorie, secondo il decreto
del Presidente della repubblica numero 194/96, in funzioni, servizi ed interventi.
Sono le spese destinate alla produzione ed al funzionamento dei vari servizi prestati
dall’ente pubblico, nonché alla ridistribuzione dei redditi per fini non direttamente
produttivi.
Spese in conto capitale
Costituiscono il titolo II del bilancio di spesa e si articolano, secondo il decreto
del Presidente della repubblica numero 421/79, in categorie, secondo il decreto
del Presidente della repubblica numero 194/96, in funzioni, servizi ed interventi.
Esse individuano tutte le spese che incidono direttamente o indirettamente sulla
formazione del capitale dell’ente pubblico.
Spese finali
La sommatoria dei primi due titoli del bilancio di spesa (spese correnti e spese
in conto capitale). Esse rappresentano le somme necessarie all’amministrazione per
perseguire i propri scopi o fini istituzionali. Si definiscono, per contro, strumentali
le operazioni di spesa per il rimborso di prestiti (titolo III).
Spese per organi istituzionali
Gli assegni ed indennità alla presidenza, compensi, indennità e rimborsi ai componenti
gli organi collegiali.
Stanziamento (di competenza o di cassa)
La somma iscritta in bilancio di previsione su ciascun capitolo di entrata o di
uscita. Esso rappresenta, con riferimento all’esercizio, rispettivamente, l’ammontare
indicativo degli accertamenti (o degli incassi) realizzabili ed il limite massimo
degli impegni (o dei pagamenti) effettuabili.
Titoli di bilancio
La più ampia aggregazione delle operazioni di entrata e di spesa. Le entrate, secondo
la loro fonte di provenienza, si articolano in sei titoli:
- titolo I: entrate tributarie;
- titolo II: entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti;
- titolo III: entrate extra-tributarie;
- titolo IV: entrate derivanti da alienazione, ammortamento, trasferimenti di capitali
e riscossione di crediti;
- titolo V: entrate derivanti da accensione di prestiti;
- titolo VI: entrate per partite di giro.
Le spese in quattro titoli:
- titolo I: spese correnti;
- titolo II: spese in conto capitale;
- titolo III: spese per rimborso di prestiti;
- titolo IV: spese per partite di giro.
La classificazione per titoli prevista dal decreto del Presidente della repubblica
numero 194/96, ricalca quella del decreto del Presidente della repubblica numero
421/79, ad eccezione del titolo IV delle entrate, dove non è compresa la voce ammortamenti.
Trasferimenti
Le partite finanziarie che un ente trasferisce ad altro ente o soggetto economico
per il raggiungimento di scopi istituzionali.
Trattamento accessorio
Trattamento economico (indennità varie e straordinario) volto a remunerare la produttività
(individuale o collettiva), a compensare l’attività svolta in particolari condizioni
di disagio e/o rischio, di responsabilità, o la presenza di particolari requisiti
tecnico/professionali. Fa parte della retribuzione lorda in denaro.
Trattamento fondamentale
Trattamento economico di base che comprende: lo stipendio (retribuzione tabellare),
la retribuzione individuale di anzianità, l’indennità integrativa speciale e la
tredicesima mensilità. Fa parte della retribuzione lorda in denaro.
Capitolo 23 - Innovazione
Brevetto
Un brevetto è un titolo pubblico di proprietà che conferisce al suo proprietario
il diritto esclusivo di utilizzo dell’invenzione in un’area e per un tempo limitato.
Brevetti depositati
L’indicatore si riferisce a tutti i brevetti depositati all’EPO (European Patent
Office) ed è complementare all’indicatore relativo ai brevetti di alta tecnologia
depositati.
Brevetti ad alta tecnologia depositati
Le categorie dei brevetti ad alta tecnologia comprendono la produzione di apparecchiature
per ufficio e computer, la produzione di impianti e apparati per radio televisione
e comunicazione, la produzione di strumenti medici di precisione, ottici e orologi..
L’indicatore misura la nuova conoscenza creata ovunque, all’interno di un’azienda
e non solamente all’interno di un laboratorio di Ricerca e Sviluppo. Allo stesso
modo, misura il livello di specializzazione della conoscenza nel settore delle tecnologie
“a crescita veloce”.
Diploma universitario
Il titolo di studio conseguito al termine di un corso di diploma universitario o
di una scuola diretta a fini speciali della durata di 2 o 3 anni (anche detta laurea
breve).
Formazione continua
Per formazione professionale continua si intendono le attività formative rivolte
a soggetti adulti, occupati o disoccupati, con particolare riferimento alle attività
a cui il lavoratore partecipa per autonoma scelta, al fine di adeguare o di elevare
il proprio livello professionale, ed agli interventi formativi promossi dalle aziende,
in stretta connessione con l'innovazione tecnologica ed organizzativa del processo
produttivo.
Innovazione
Innovazione tecnologica è qualsiasi prodotto, servizio o processo nuovo (o significativamente
migliorato) rispetto a quelli precedentemente esistenti in termini di caratteristiche
tecniche e funzionali, prestazioni, facilità d’uso, ecc. Un’innovazione tecnologica
si realizza nel momento della sua introduzione sul mercato - innovazione di prodotto
o servizio - o del suo utilizzo in un processo produttivo - innovazione di processo.
Le innovazioni di prodotto e di processo non devono necessariamente consistere in
prodotti, servizi o processi totalmente nuovi; è infatti sufficiente che risultino
nuovi per l'impresa che li introduce.
Istruzione universitaria
Si articola in 3 livelli:
- corsi di diploma universitario;
- corsi di laurea;
- corsi post-laurea (corsi di perfezionamento, scuole di specializzazione, corsi di
dottorato di ricerca).
Occupazione nel settore manufatturiero ad alta e medio alta tecnologia
Indicatore che comprende il numero di persone occupate nei settori fabbricazione
prodotti chimici e fibre sintetiche, fabbricazione macchine apparecchi meccanici,
installazione, fabbricazione macchine per ufficio, elaboratori, fabbricazione macchine
ed apparecchi elettrici n.c.a., fabbricazione apparecchi radiotelevisivi e apparecchi
per comunicazione, fabbricazione apparecchi medicali, di precisione, strumenti ottici,
fabbricazione autoveicoli, rimorchi e semirimorchi e fabbricazione altri mezzi di
trasporto.
Occupazione nel settore dei servizi ad alta tecnologia
Indicatore comprende il numero di persone occupate nei servizi ad alta tecnologia,
ovvero, poste e telecomunicazioni, informatica ed attività connesse, ricerca e sviluppo.
I servizi di alta tecnologia sono sia quelli destinati in maniera diretta ai consumatori,
sia quelli che forniscono inputs alle attività innovative delle altre imprese in
tutti i settori dell’economia.
Partecipazione alla formazione continua
Indicatore che si riferisce a soggetti di età tra 25 e 64 anni – compresi – e riguarda
la partecipazione a qualsiasi tipo di programma d’insegnamento e corso di formazione
durante le quattro settimane antecedenti la rilevazione. I programmi di insegnamento
comprendono sia i corsi ai fini dell’occupazione sia quelli di interesse generale,
e allo stesso modo, quelli in campo linguistico che artistico. Sono compresi i programmi
educativi di base, di istruzione avanzata, la formazione continua ed avanzata, la
formazione all’interno dell’azienda, l’apprendistato, la formazione on-the-job,
i seminari, la formazione a distanza ed i corsi serali.
Popolazione con istruzione post secondaria
Indicatore generale, non limitato al campo della scienza e delle materie scientifiche,
che riguarda l’intera categoria delle persone in età lavorativa. Comprende i soggetti
appartenenti alla classe d’età tra i 25 e 64 anni – compresi – che possiedono una
forma di istruzione post secondaria. Notoriamente, il confronto internazionale tra
i diversi livelli di istruzione non è semplice, a causa della grande diversità tra
i sistemi di istruzione e di accesso agli stessi.
Ricerca di base
Lavori sperimentali o teorici svolti soprattutto per acquisire nuove conoscenze
sui fondamenti dei fenomeni e dei fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni
o utilizzazioni particolari.
Ricerca applicata
Ricerca originale svolta per acquisire nuove conoscenze ed orientata verso un obiettivo
o scopo pratico specifico.
Ricerca scientifica & Sviluppo sperimentale (R&S)
Il complesso di lavori creativi intrapresi in modo sistematico sia per accrescere
l’insieme delle conoscenze (compresa la conoscenza dell’uomo, della cultura e della
società), sia per utilizzare dette conoscenze per nuove applicazioni.
Settori ad alta tecnologia
La classificazione dei settori manifatturieri ad alta e medio-alta tecnologia è
basata sulla nozione di intensità di R&S (tasso di spesa in ricerca e sviluppo
su Prodotto Interno Lordo). Seguendo questi criteri, le imprese ad alta tecnologia
comprendono la produzione di apparecchiature per ufficio e computer, la produzione
di impianti e apparati per radio televisione e comunicazione, la produzione di strumenti
medici di precisione, ottici e orologi. Le imprese a medio-alta tecnologia includono
la produzione chimica e di prodotti chimici, la produzione di attrezzature e impianti
non altrove classificati (n.c.a.), la produzione di macchine e apparati elettrici
n.c.a., la produzione di motoveicoli, rimorchi e semi-rimorchi e di altri mezzi
di trasporto.
Seguendo una logica simile a quella per il manifatturiero, Eurostat definisce i
seguenti settori come servizi a conoscenza intensiva (KIS): trasporti marittimi
e fluviali, trasporti aerei; poste e telecomunicazioni; intermediazione finanziaria;
assicurazione fondi pensione (esclusa la previdenza sociale obbligatoria); attività
ausiliarie all’intermediazione finanziaria; attività immobiliari; noleggio di attrezzature
ed impianti senza operatore e di prodotti personali e per la casa; informatica e
attività collegate; ricerca e sviluppo; altre attività commerciali; educazione;
sanità e attività sociali; attività ricreative, culturali e sportive. Di questi
settori poste e telecomunicazioni, informatica e attività connesse sono considerati
servizi high-tech.
Spesa pubblica in Ricerca e Sviluppo
L’indicatore equivale alla differenza tra i valori GERD (Gross domestic expenditure
on R&D) e BERD (Business enterprise expenditure on R&D). In base alla definizione
contenuta nel manuale di Frascati, sia i valori GERD e BERD vanno espressi in valuta
nazionale e riferiti ai prezzi correnti. Vengono comprese anche la spese sostenute
in ambito di Ricerca e Sviluppo dal settore privato no-profit.
Spesa privata in Ricerca e Sviluppo
L’indicatore riguarda tutte le spese in Ricerca e Sviluppo sostenute dal settore
privato, inteso come manufatturiero e dei servizi ed, in accordo con il manuale
di Frascati, espresse in valuta nazionale e riferite ai prezzi correnti.
Titolo di studio post-laurea
Il titolo di studio rilasciato da una scuola di specializzazione (2-5 anni) e da
corsi di dottorato di ricerca.
Capitolo 25 - Confronti regionali nell'Europa dei 27
Età media
E’ la media delle età ponderata con l’ammontare della popolazione in ciascuna classe;
quando la popolazione è distribuita per classi pluriennali si attribuisce a ciascuna
classe l’età centrale della classe (commettendo un errore per eccesso nelle classi
più avanzate). L’età media cresce in funzione del grado di invecchiamento della
popolazione.
Euro
Con l’introduzione dell’Euro (la moneta unica europea) è iniziata la terza fase
dell’Unione Monetaria Europea. Quest’ultimo riproduce l’Ecu sulla base di 1:1. da
quella data, le valute nazionali di 11 Stati membri dell’Unione Europea (Belgio,
Germania, Spagna, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Portogallo
e Finlandia) sono legate all’Euro a tassi di conversione irrevocabili (vedi tavola
seguente). A questi si è unita la Grecia a partire dal 1 gennaio 2001. L’euro è
esistito fino alla fine del 2001 soltanto come moneta scritturale (assegni, trasferimenti,
pagamenti con carta di credito) e il suo uso era volontario (nessun obbligo – nessun
divieto). Le monete e le banconote sono state introdotte il 1° gennaio, quando l’uso
dell’euro divenne obbligatorio, e le valute nazionali progressivamente ritirate.
Tassi di conversione fissi (EUR 1=)
13,7603 ATS (Scellini austriaci)
40,3399 BEF (Franchi belgi)
1,95583 DEM (Marchi tedeschi)
166,386 ESP (Pesetas spagnole)
5,94573 FIM (Marchi finlandesi)
6,55957 FRF (Franchi francesi)
340,750 GRD (Dracme greche)
0,787564 IEP (Sterline irlandesi)
1936,27 ITL (Lire italiane)
40,3399 LUF (Franchi lussemburghesi)
2,20371 NLG (Fiorini olandesi)
200,482 PTE (Escudo portoghesi)
Le regole di conversione delle valute nazionali e viceversa sono molto rigide. Il
tasso di conversione ufficiale con sei decimali significativi è stato usato per
ogni conversione senza arrotondamenti o troncamenti. Per convertire in euro, il
valore deve essere divisa per il tasso di conversione e per l’operazione opposta
il valore deve essere moltiplicato per il tasso. La conversione da una valuta nazionale
della zona euro ad un’altra valuta della zona euro deve essere fatta con un passaggio
in euro utilizzando i tassi di conversione. Anche le conversioni in monete diverse
devono essere fatte attraverso l’euro utilizzando il tasso corrente di cambio di
quella moneta con l’euro.
Eurolire
La conversione in euro di valori in lire di anni antecedenti all’entrata in vigore
dell’Euro.
ISCED (International Standard Classification of education)
Classificazione Internazionale Standardizzata dell’istruzione, approntata dall’Unesco
nel 1976.
Istruzione scolastica
L’istruzione impartita negli istituti che perseguono il fine di educare ed istruire
le nuove generazioni. Essa si suddivide in 6 livelli:
- educazione prescolastica (scuola materna);
- istruzione primaria (scuola elementare);
- istruzione secondaria di primo grado (scuola media inferiore);
- istruzione secondaria di secondo grado (scuola secondaria superiore);
- istruzione post-secondaria non universitaria (istruzione terziaria),
- istruzione universitaria (istruzione terziaria).
Istruzione universitaria
Si articola in 3 livelli:
- corsi di diploma universitario;
- corsi di laurea;
- corsi post-laurea (corsi di perfezionamento, scuole di specializzazione, corsi di
dottorato di ricerca).
Margine lordo vendibile
Il margine lordo di un’impresa agricola rappresenta il valore monetario della produzione
lorda da cui sono dedotti i costi specifici corrispondenti. Il margine lordo standard
(SGM) è il valore del margine lordo che corrisponde alla situazione media in una
data regione per ciascuna caratteristica agricola. Gli SGM sono determinati sulla
base di una media triennale. La produzione lorda è la somma dei valori dei prodotti
principali e di quelli secondari. Questi valori sono calcolati moltiplicando la
produzione unitaria (escludendo ogni perdita) per il prezzo alla produzione, senza
IVA. La produzione lorda include anche i sussidi legati ai prodotti, alla superficie
e/o agli allevamenti.
Merce (trasporto marittimo)
Il peso dei beni trasportati inclusivo del loro immediato imballaggio, ma al netto
del mezzo di trasporto, sia esso un contenitore, un automezzo o un mezzo trainato,
insieme al peso degli automezzi nuovi e degli animali vivi che non vengono trasportati
in automezzo.
Mortalità infantile
Comprende i morti nel primo anno di vita, ossia i nati vivi deceduti anteriormente
al compimento del primo compleanno, compresi quelli morti prima della registrazione
della nascita.
Movimento migratorio
Numero delle iscrizioni e delle cancellazioni anagrafiche della popolazione residente
registrate durante l’anno.
Movimento naturale
Numero dei nati da residenti in Italia, indipendentemente dal luogo in cui sia avvenuta
la nascita (in Italia o all’estero) e dal numero di morti relativi alla popolazione
residente anch’essi indipendentemente dal luogo in cui si sia verificato l’evento
(sia in Italia sia all’estero). Sono quindi esclusi i nati in Italia da genitori
non residenti ed i morti non residenti. Sia i nati sia i morti sono conteggiati
al momento della trascrizione dell’atto di nascita o di morte dal registro di stato
civile a quello anagrafico.
Non forze di lavoro
Comprendono le persone che dichiarano di essere in condizione non professionale
(casalinga, studente, ritirato dal lavoro) e di non aver svolto alcuna attività
lavorativa, né di aver cercato lavoro nella settimana di riferimento; oppure di
averlo cercato, ma non con le modalità valide per le persone in cerca di occupazione.
Le non forze di lavoro comprendono inoltre gli inabili e i militari di leva o in
servizio civile sostitutivo e la popolazione in età fino a 14 anni.
Occupati
Comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento:
- hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo
monetario o in natura;
- hanno svolto almeno un’ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare
nella quale collaborano abitualmente;
- sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti
dal lavoro sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi, oppure se
durante l’assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti
assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati
se, durante il periodo di assenza, mantengono l’attività. I coadiuvanti familiari
sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi.
Paese di residenza
Si intende il paese estero di residenza dal quale provengono i clienti stranieri
che si recano negli esercizi ricettivi.
Parità di potere d’acquisto (PPA)
Le parità di potere d’acquisto sono ottenute raffrontando i livelli dei prezzi di
un paniere di beni e servizi comparabili che sono scelti per essere rappresentativi
dei modelli di consumo nei vari paesi. Le parità di potere d’acquisto convertono
ogni unità monetaria nazionale in una unità di riferimento comune, lo standard di
potere d’acquisto, di cui ogni unità può acquistare la stessa quantità di beni e
servizi attraverso le diverse nazioni. I tassi di cambio monetari non dovrebbero
essere utilizzati per comparare volumi di redditi e consumi perché generalmente
riflettono altri elementi rispetto alle sole differenze di prezzo (ad esempio volume
di transazioni tra valute, esportazioni su mercati esteri di scambio). Al contrario,
le parità di potere d’acquisto sono determinate esclusivamente dalle differenze
tra i livelli dei prezzi in nazioni differenti. Perciò, essi riflettono veramente
le differenze in potere d’acquisto, per esempio, delle famiglie.
Part-time
E’ un contratto di lavoro subordinato, a termine o a tempo indeterminato, caratterizzato
da riduzione dell’orario di lavoro. Il rapporto di lavoro a tempo parziale si differenzia
dal rapporto di lavoro a tempo pieno solo per la riduzione dell’orario: il lavoratore
part-time deve rispettare tutte le norme relative al contratto di lavoro e il datore
di lavoro deve riconoscergli tutti i diritti che gli spettano per contratto. Ai
lavoratori part-time si applica il Contratto collettivo nazionale di lavoro che
disciplina il corrispondente rapporto di lavoro a tempo pieno, e la retribuzione
a cui hanno diritto è la stessa dei lavoratori a tempo pieno di pari inquadramento,
ridotta però in relazione all’orario di lavoro. Per la rilevazione di Excelsior
sono state considerate tutte le forme di lavoro part-time (verticale, orizzontale
e misto).
Permanenza media
Il rapporto tra il numero di notti trascorse (presenze) e il numero dei clienti
arrivati nella struttura ricettiva (arrivi) (alberghi ed esercizi complementari).
Persone in cerca di occupazione
Comprendono le persone non occupate tra 15 e 74 anni che:
- hanno effettuato almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni
che precedono l’intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività
autonoma) entro le due settimane successive all’intervista;
- oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell’intervista e sono disponibili
a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive
all’intervista, qualora fosse possibile anticipare l’inizio del lavoro.
Popolazione con istruzione post secondaria
Indicatore generale, non limitato al campo della scienza e delle materie scientifiche,
che riguarda l’intera categoria delle persone in età lavorativa. Comprende i soggetti
appartenenti alla classe d’età tra i 25 e 64 anni – compresi – che possiedono una
forma di istruzione post secondaria. Notoriamente, il confronto internazionale tra
i diversi livelli di istruzione non è semplice, a causa della grande diversità tra
i sistemi di istruzione e di accesso agli stessi.
Popolazione residente
E’ costituita dalle persone, di cittadinanza italiana e straniera, aventi dimora
abituale nel territorio nazionale anche se temporaneamente assenti. Ogni persona
avente dimora abituale in Italia deve iscriversi, per obbligo di legge, nell’anagrafe
del comune nel quale ha posto la sua dimora abituale. In seguito ad ogni Censimento
della popolazione viene determinata la popolazione legale. A tale popolazione si
somma il movimento anagrafico dei periodi successivi, calcolati con riferimento
alla fine di ciascun anno solare e si calcola così la popolazione residente in ciascun
comune al 31 di dicembre di ogni anno. La popolazione residente media è data dalla
semisomma della popolazione al 1° gennaio e della popolazione al 31 dicembre.
Presenze
Numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi.
Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (PIL)
Il risultato finale dell’attività di produzione delle unità produttrici residenti.
Corrisponde alla produzione totale di beni e servizi dell’economia, diminuita dei
consumi intermedi ed aumentata dell’Iva gravante e delle imposte indirette sulle
importazioni. E’ altresì pari alla somma dei valori aggiunti ai prezzi di mercato
delle varie branche di attività economica aumentata dell’Iva e delle imposte indirette
sulle importazioni, al netto dei servizi di intermediazione finanziaria indirettamente
misurati (SIFIM). (Sistema europeo dei conti, SEC95)
Prodotto lordo (o Valore Aggiunto)
E’ l’incremento di valore che una impresa apporta con l’impiego dei propri fattori
produttivi al valore dei beni e dei servizi ricevuti da altre aziende; esso pertanto
corrisponde all’insieme delle remunerazioni corrisposte ai fattori impiegati nel
processo produttivo e cioè: lavoro, capitale e attività imprenditoriale.
Province (o regioni) diverse e non specificate
Nell’ambito delle statistiche territoriali, voce che raccoglie le operazioni commerciali
per cui non è possibile specificare con esattezza la provincia cui la transazione
si riferisce. Tale è il caso, ad esempio, degli acquisti di beni rivolti a soddisfare
una domanda interna non immediata e che, per tale ragione, sono destinati a raggiungere
i luoghi di effettivo utilizzo in tempi diversi; oppure di quelle operazioni di
vendita all’estero effettuata a groupage e per le quali non è agevole indicare i
luoghi di produzione.
Regione
Il Concise Oxford Dictionary contiene la definizione seguente:
Regione:
- Tratto di terra, spazio, luogo con confini o caratteristiche più o meno marcate
- Circoscrizione territoriale di un paese.
Questa definizione identifica due aspetti importanti:
- delimitazione dello spazio in base ad uno o più criteri
- uso per fini amministrativi ad un livello inferiore a quello dello stato nazionale.
Le regioni hanno un’identità che deriva da specifici aspetti quali:
- caratteristiche fisiche ambiente (montagna, coste, terreni, boschi)
- clima (arido, molto piovoso, tundra)
- cultura lingua (l’esempio ovvio è quello delle regioni fiamminghe e vallone in Belgio,
ma anche Italia e Finlandia hanno regioni con identità linguistica separata, così
come la Spagna)
- origini etniche (che spesso si sovrappongono all’identità linguistica, con esempi
quali il Galles, la Svezia settentrionale e la Finlandia e le Terre Basche della
Spagna)
- storia (Baviera, Aragona, Isole Shetland, Piemonte).
Le regioni, a qualsiasi scopo vengano usate (amministrativo o statistico) devono
essere chiaramente delimitate. I limiti di una regione sono normalmente fissati
da uno dei seguenti criteri:
- confini naturali fiumi, montagne, coste marine o lacuali, aree scarsamente popolate
come foreste o paludi
- confini storici fino a tempi relativamente recenti, molte parti d’Europa erano un
mosaico di ducati, principati, liberi comuni, regni, ecc. In alcuni casi, alcuni
dei territori sparsi dell’epoca feudale appaiono sulla carta moderna come enclavi
(Baarle Nassau, Llivia, Busingen, Ceuta)
- confini amministrativi la funzione di governo (che include inizialmente difesa,
tassazione e giustizia) richiede un esercizio di potere da parte di unità amministrative
ad un livello inferiore a quello dello stato nazionale, sia attraverso una “devolution”
dall’alto al basso sia attraverso una struttura federale. Mentre qualche volta corrispondono
a regioni “naturali” o storiche” spesso sono unità più o meno arbitrarie. I comuni,
le contee e le province ad esempio sono spesso soggette a modifiche per riflettere
trend politici o demografici. Altri confini amministrativi riflettono spesso nella
struttura regionale moderna quelli religiosi come parrocchie o diocesi (spesso il
confine amministrativo più antico) o stabiliti per incontrare le necessità della
rappresentazione democratica.
Residenze turistico-alberghiere
Gli esercizi ricettivi alberghieri, aperti al pubblico, a gestione unitaria, che
forniscono alloggio e servizi accessori in unità abitative arredate costituite da
uno o più locali, dotate di servizio autonomo di cucina. Secondo gli stessi criteri
degli alberghi, le leggi regionali provvedono a classificare le residenze turistico-alberghiere,
contrassegnate con 4, 3 e 2 stelle.
Saldo migratorio
Differenza tra il numero degli iscritti ed il numero dei cancellati dai registri
anagrafici dei residenti.
Saldo naturale
Differenza tra il numero dei nati in Italia o all’estero da persone residenti ed
il numero dei morti, in Italia o all’estero, ma già residenti in Italia.
Saldo totale
Somma del saldo naturale e del saldo migratorio.
Servizi di intermediazione finaziaria indirettamente misurati (SIFIM)
Rappresentano il valore della produzione derivante dall’attività di intermediazione
finanziaria prestata dalle istituzioni di credito che non viene detratta a livello
di singole branche produttrici. Poiché tale attività consiste nel raccogliere, trasformare
e impiegare le disponibilità finanziarie, il valore della produzione di questi servizi
è convenzionalmente uguale alla differenza tra redditi da capitale delle istituzioni
di credito, non provenienti dall’impiego di capitali propri, e l’ammontare degli
interessi passivi pagati ai creditori.
Speranza di vita alla nascita (o vita media)
Numero medio di anni di vita vissuti da una generazione di nati.
Standard di potere d’acquisto
Gli standard di potere d’acquisto indicano per i vari paesi, le unità di valuta
nazionale occorrenti per acquistare lo stesso paniere di beni e servizi. Se i valori
in valuta (ad esempio una somma di reddito ricevuta) sono convertite in standard
di potere d’acquisto, i valori risultanti potranno essere direttamente comparabili
in termini di potere d’acquisto delle famiglie. Gli standard di potere d’acquisto
aiutano a confrontare redditi (o altre somme monetarie disponibili) così come spese
in paesi differenti.
Superficie agraria utilizzata (SAU)
L’insieme dei terreni investiti a seminativi, orti familiari, prati permanenti e
pascoli, coltivazioni legnose agrarie e castagneti da frutto. Essa costituisce la
superficie investita ed effettivamente utilizzata in coltivazioni propriamente agricole,
non comprende la superficie investita a funghi in grotte, sotterranei od appositi
edifici.
Superficie totale
La superficie complessiva dei terreni dell’azienda agricola destinati a colture
erbacee e/o legnose agrarie, inclusi i boschi, la superficie agraria non utilizzata
ed altra superficie occupata da parchi e giardini ornamentali, fabbricati, stagni,
canali, ecc. situati entro il perimetro dei terreni che costituiscono l’azienda.
E’ compresa la superficie coltivata a funghi in grotte, sotterranei od in appositi
edifici.
Tasso di attività
Rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la popolazione di 15
anni e più.
Tasso di disoccupazione
Rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro.
Tasso di disoccupazione giovanile
Rapporto tra le persone in età tra i 15 e i 24 anni in cerca di occupazione e le
forze di lavoro nella stessa classe di età.
Tasso di disoccupazione di lunga durata
Rapporto tra le persone in cerca di occupazione da dodici mesi e più e le forze
di lavoro.
Tasso di crescita totale
Somma algebrica del tasso di crescita naturale e del tasso migratorio netto.
Tasso di incremento migratorio
Rapporto tra il saldo migratorio nell’anno (iscritti-cancellati) e la popolazione
media per 1.000.
Tasso di incremento naturale
Rapporto tra il saldo naturale (nati-morti) e la popolazione media per 1.000.
Tasso di incremento totale
Rapporto tra il saldo totale nell’anno (nati-morti + iscritti-cancellati) e la popolazione
media per 1.000.
Tasso di natalità
Rapporto tra il numero di nati nell’anno e la popolazione media, moltiplicato per
1.000.
Tasso di mortalità
Rapporto tra il numero di morti nell’anno e la popolazione media, moltiplicato per
1.000.
Tasso di nuzialità totale
Somma dei quozienti specifici di nuzialità degli sposi per singolo anno di età tra
i 16 e 49 anni, moltiplicati per 1.000.
Tasso di occupazione
Rapporto tra gli occupati e la popolazione di 15 anni e più.
Tasso di occupazione giovanile
Rapporto tra gli occupati in età tra i 15 e i 24 anni e la corrispondente popolazione
nella stessa classe di età.
Tasso migratorio netto
Rapporto tra il saldo migratorio dell’anno e l’ammontare medio della popolazione
residente, moltiplicato per 1.000.
Tipo di esercizio
Si intende la distinzione, all’interno degli esercizi complementari, tra campeggi,
villaggi turistici, alloggi in affitto, alloggi agro-turistici ed altri esercizi.
Titolo di studio post-laurea
Il titolo di studio rilasciato da una scuola di specializzazione (2-5 anni) e da
corsi di dottorato di ricerca.
Traffico merci (trasporto marittimo)
L’insieme delle merci imbarcate e sbarcate.
Traffico passeggeri (trasporto marittimo)
L’insieme dei passeggeri imbarcati e sbarcati. Per ciò che riguarda i passeggeri
che effettuano crociere (croceristi), si includono solo quelli che iniziano o finiscono
la crociera, escludendo i passeggeri in transito, cioè che scendono dalla nave in
un porto e risalgono nello stesso dopo una sosta.
Trattato sull’Unione Europea
Firmato a Maastricht il 7 febbraio 1992, contiene disposizioni che modificano il
Trattato di Roma istituivo della CEE e i Trattati istituitivi dalla CECA e dell’Euratom,
nonché disposizioni relative alla politica estera e di sicurezza comune e alla cooperazione
nei settori della giustizia e affari interni. La parte III del Trattato sulla Ue
riguarda la UEM. E’ stato modificato dal Trattato di Amsterdam del 2 ottobre 1997.
Turismo
Le attività delle persone che viaggiano e alloggiano in luoghi diversi dall’ambiente
abituale, per non più di un anno consecutivo e per motivi di vacanze, affari ed
altro. I tre fattori fondamentali del turismo sono:
- lo spostamento sul territorio deve avvenire verso luoghi diversi da quelli abitualmente
frequentati (vengono esclusi pertanto gli itinerari percorsi verso i luoghi di residenza
tra domicilio e luogo di lavoro e di studio, per recarsi a fare acquisti, per obblighi
di famiglia…);
- la durata dello spostamento non deve superare un certo limite oltre al quale il
visitatore diventerebbe un residente del luogo: dal punto di vista statistico tale
limite è fissato in sede Onu in un anno. La durata minima dello spostamento è di
24 ore o di un pernottamento e discrimina l’escursionismo (meno di 24 ore e nessun
pernottamento) dal turismo;
- il motivo principale dello spostamento deve essere diverso dal trasferimento di
residenza (definitivo o temporaneo) e dall’esercizio di un’attività lavorativa retribuita
a carico dei fattori residenti nel luogo visitato. Ciò esclude dal turismo i movimenti
migratori, anche stagionali, legati al lavoro, nonché i trasferimenti dei diplomatici
e dei militari e (delle loro famiglie) in un paese diverso dal proprio, nonché i
rifugiati, i nomadi, ecc.
Turista
Chi si reca in un luogo diverso da quelli solitamente frequentati (ambiente abituale)
e trascorre almeno una notte nel luogo visitato.
Unità locale
Per unità locale si intende l’impianto (o corpo di impianti) situato in un dato
luogo e variamente denominato (stabilimento, laboratorio, negozio, ristorante, ufficio,
ecc..) in cui viene effettuata la produzione o la distribuzione di beni o la prestazione
di servizi.
Unione economica e monetaria (UEM)
Il trattato dell’Unione europea definisce le tre fasi principali del processo di
realizzazione della UEM nell’Unione europea. La prima fase, iniziate nel luglio
1990 e conclusasi il 31 dicembre 1993, è stata caratterizzata principalmente dall’eliminazione
di tutte le barriere al libero movimento dei capitali in seno alla Ue. La seconda
fase, iniziata il 1° gennaio 1994, è stata caratterizzata dalla costituzione dell’IME,
dal divieto di finanziamento monetario e di accesso privilegiato alle istituzioni
finanziarie per il settore pubblico e dall’obbligo di evitare disavanzi eccessivi.
La terza fase è iniziata il 1° gennaio 1999, conformemente alla decisione di cui
all’art. 109j del Trattato, con il trasferimento delle competenze monetarie dagli
undici paesi partecipanti a tale fase all’Eurosistema e all’introduzione dell’Euro.
Unione Europea (UE)
La data di inizio è il 1 novembre 1993 quando il Trattato di Maastricht entrò in
vigore. Fino al 31 dicembre 1994, l’Unione Europea aveva 12 Stati membri: Belgio,
Danimarca, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi
Bassi, Portogallo e Regno Unito. Da gennaio 1995, l’Unione Europea ha tre nuovi
Stati membri: Austria, Finlandia e Svezia. Dal 1°maggio 2004, dieci nuovi paesi
e quasi 75 milioni di abitanti sono entrati a far parte dell'Unione europea (UE).
L'UE a 25 membri costituisce ormai uno spazio politico ed economico di 450 milioni
di cittadini e comprende tre ex repubbliche sovietiche (Estonia, Lettonia, Lituania),
quattro ex Stati satelliti dell'URSS (Polonia, Repubblica ceca, Ungheria, Slovacchia),
un'ex repubblica iugoslava (Slovenia) e due isole del Mediterraneo (Cipro e Malta).
Con il 1° gennaio 2007 si è passati a 27 Stati membri con l’adesione formale di
Bulgaria e Romania.
Valore aggiunto ai prezzi di base
E’ il saldo tra la produzione e i consumi intermedi, in cui la produzione è valutata
ai prezzi di base, cioè al netto delle imposte sui prodotti e al lordo dei contributi
ai prodotti. La produzione valutata ai prezzi di base si differenzia da quella valutata
al costo dei fattori: quest’ultima, è infatti al netto di tutte le imposte (sia
quelle sui prodotti, sia le altre imposte sulla produzione), ed al lordo di tutti
i contributi (sia i contributi commisurati al valore dei beni prodotti, sia gli
altri contributi alla produzione). (Sistema europeo dei conti, SEC95)