Indicatori comunali
Nella serie storica dal 2003 al 2010, l'andamento degli indicatori economico-strutturali
delle Amministrazioni comunali liguri evidenzia al contempo una diminuzione dell'autonomia
impositiva e dell'autonomia finanziaria, che passano rispettivamente da 62,4% nel
2003 al 47% nel 2010 e da 80,4% a 67,2%.
Si registra inoltre una crescita della dipendenza erariale che quasi raddoppia il
suo valore (da 12,3% a 24,1%) e della rigidità strutturale (da 34,7% a 36,3%), nonché
una sostanziale stabilità dell'incidenza delle spese di personale (da 28,8% a 28,6%).
Dal confronto tra i dati inerenti le Amministrazioni comunali liguri e quelle italiane,
escludendo l'incidenza delle spese di personale, che risulta analoga, emerge una
gestione dei comuni liguri caratterizzata da una maggiore autonomia impositiva e
finanziaria ed una minore dipendenza erariale e rigidità strutturale.
Amministrazioni provinciali
Anche gli indicatori relativi alle Amministrazioni provinciali liguri evidenziano
una contrazione dell'autonomia impositiva e dell'autonomia finanziaria, ma in questo
caso anche della dipendenza erariale che, pur essendo già contenuta nel 2003 (5,5%),
nel 2010 risulta più che dimezzata (2%); in realtà l'andamento di quest'ultimo indicatore
viene compensato dalla dipendenza regionale che nel 2003 assumeva il valore 33,5%,
mentre nel 2010 arriva a 45,9%.
Nel periodo diminuiscono sia la rigidità strutturale, sia l'incidenza delle spese
di personale. I valori relativi agli indicatori economico strutturali delle Amministrazioni
provinciali liguri, nel 2010, risultano essere tutti inferiori a quelli delle Amministrazioni
provinciali italiane, ad eccezione della dipendenza regionale che per le Province
liguri è pari a 45,9%, mentre la media delle Province italiane è contenuta al 32,8%.
Impegni di spesa e spese per funzione
Dall'analisi degli impegni di spesa dell'anno 2010, si rileva come nel caso delle
Amministrazioni comunali il 65% del totale delle spese sia destinato alle spese
correnti e il 22% alle spese in conto capitale, mentre per le Amministrazioni provinciali
è il 75% delle spese totali che viene utilizzato per finanziare spese correnti ed
il 16% per spese in conto capitale.
Per le Amministrazioni comunali, sia per le spese correnti che per le spese in conto
capitale, la funzione che assorbe la maggior quota di finanziamenti è l'"Amministrazione,
gestione e controllo", rappresentando rispettivamente il 28% ed il 36%. Per le Amministrazioni
provinciali la funzione "Amministrazione, gestione e controllo" assorbe il 56% delle
spese correnti, mentre la "Gestione del Territorio" è la funzione associata alla
maggior quota di spesa in conto capitale (49%). In riferimento alla capacità di
spesa e di riscossione, i valori rilevati per le Amministrazioni provinciali (rispettivamente
57,3% e 63,6%) risultano inferiori rispetto a quelli delle Amministrazioni comunali
(68,2% e 72,5%).
Amministrazione regionale
Dall'analisi dei dati tratti dal bilancio 2011 dell'Amministrazione regionale emerge
che il 94% delle entrate totali è riferito alle entrate correnti; di queste l'89%
è rappresentato da entrate tributarie ed il 7% da contributi e trasferimenti; delle
entrate in conto capitale il 93% è relativo ai trasferimenti, che comunque rappresentano
solo il 5% delle entrate totali.
Considerando le spese con riferimento agli impegni, l'incidenza delle spese correnti
sulle spese totali è pari al 92%. Il 95% delle spese correnti è rappresentato da
trasferimenti e di questi ultimi l'88% è stato impegnato per trasferimenti alle
ASL. Anche per le spese in conto capitale la quota più significativa (89%) è attribuita
ai trasferimenti di capitale, il 43% dei quali è a favore dei Comuni ed il 29% a
Imprese, consorzi di imprese e cooperative, mentre il restante 28% è suddiviso tra
diversi soggetti presenti nel territorio regionale.
Confronto dati 2009-2010
Confrontando i dati riferiti al 2010 con quelli del 2009, i conti relativi alle
entrate consolidate della Pubblica Amministrazione mettono in rilievo per la Liguria
un aumento del 2% delle entrate correnti (+1% a livello nazionale) e del 6% delle
entrate in conto capitale (-1% a livello nazionale), determinando un aumento del
totale entrate pari al 3% (Italia +1%).
Analizzando le spese si evidenzia una diminuzione dell'1% del totale sia per la
Liguria che per l'Italia. A livello regionale si rileva un aumento del 2% delle
spese correnti (che incidono sul totale per il 90%) ed una diminuzione del 21% delle
spese in conto capitale.
A livello nazionale si registra un aumento dello 0,03% delle spese correnti (che
rappresentano l'89% delle spese) ed una diminuzione dell'11% delle spese in conto
capitale.