Nel 2011 le imprese artigiane attive, che rappresentano il 33,2% delle imprese liguri,
ammontano a 47.377, lo 0,9% in più rispetto al 2010, in controtendenza rispetto
al trend nazionale (-0,6%): in lievissimo calo le iscrizioni (-0,1%), riduzione
più consistente nelle cessazioni (-6,2%).
Rispetto al 2010 il tasso di natalità diminuisce dello 0,1%, passando da 8,2%
a 8,1% (più consistente la riduzione a livello nazionale, da 7,4% a 7,1%);
in riduzione anche il tasso di mortalità che passa da 7,7% a 7,2% (a livello
nazionale scende da 7,9% a 7,8%) mentre il tasso di sviluppo (il rapporto percentuale
tra il saldo delle imprese e le imprese registrate ad inizio periodo, al netto delle
cancellazioni d'ufficio) segna un aumento dell'1%, a differenza del dato nazionale
che registra una performance negativa (da -0,3% a -0,4%).
Aumenta ulteriormente la quota delle imprese di produzione, che sale al 66,1% del
totale, passando da 30.850 a 31.311 unità (+1,5%, a livello nazionale si registra
un calo dello 0,9%); le imprese di servizi scendono a quota 16.016 (-0,2% rispetto
al 2010, stessa variazione a livello nazionale).
Tra le sezioni numericamente più rappresentative si è registrata una crescita
nelle costruzioni (+2,6%) che rappresentano il 48,7% del totale, nelle attività
amministrative e di servizi di supporto alle imprese (+5,1%), nel turismo (+1,6%)
e nelle industrie alimentari (+0,4%); in calo la fabbricazione di prodotti in metallo
(-2,7%), il commercio (-2,1%) ed i trasporti (-1,7%).
Tutte le province presentano una situazione stabile: in provincia di Imperia le
imprese artigiane salgono a 8.124 unità (+0,1%) con un tasso di sviluppo pari
a 0,2%; Savona con 9.936 imprese (+0,4%) registra un tasso di sviluppo dello 0,4%.
Genova, che concentra su di sé quasi la metà delle imprese artigiane liguri,
mantiene al suo attivo 23.385 imprese artigiane (+1,6%), con un tasso di sviluppo
pari a 1,6%, alla Spezia si registrano 5.932 imprese che determinano un tasso di
crescita pari allo 0,5%.
Nel capoluogo di regione le imprese di produzione (il 64,5% del totale) sono cresciute
del 2,5%, mentre quelle di servizi (il 35,4% del totale) sono diminuite dello 0,2%;
a Imperia, dove si registra la più alta percentuale di imprese di produzione
sul totale provinciale (70,4%), queste sono diminuite dello 0,7% rispetto al 2010,
e quelle di servizi dello 0,5%; in provincia di Savona le imprese di produzione,
che rappresentano il 68,2% del totale, sono cresciute dello 0,6% e quelle relativi
ai servizi sono diminuite dello 0,1%; in provincia della Spezia le imprese di produzione
(il 63,1% del totale) e quelle di servizi hanno registrato un aumento dello 0,1%.
Da un sondaggio rivolto ad un campione di imprese nel secondo semestre 2011, nell'ambito
dell'Osservatorio Congiunturale sull'Artigianato e PMI della Regione Liguria (a),
si registra una tenuta dell'export che però non ha favorito una ripresa della
produzione e del fatturato.
Le previsioni per il 2012 sono più ottimistiche con una discreta ripresa della
produzione, favorita anche dalla nuova crescita dell'export, mentre si dovrebbe
assistere ad un sostanziale equilibrio nell'occupazione e alla ripresa degli investimenti.
(a) indagine promossa da Unioncamere Liguria e Commissione Regionale per l'Artigianato,
realizzata da Confartigianato Liguria e CNA Liguria e curata dal Centro Studi Sintesi,
che coinvolge un campione di 1.500 piccole imprese liguri con meno di 20 addetti,
e che ha l'obiettivo di monitorare lo "stato di salute" del settore, attraverso
l'analisi di indicatori quali produzione / domanda, fatturato, ordini, esportazioni,
prezzi dei fornitori, investimenti, occupazione, liquidità ed indebitamento
sulla base dei giudizi espressi direttamente dagli imprenditori.